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Autore: Perfidia    01/12/2010    2 recensioni
Riccioli biondi e un musino da furfante, rendevano evidente al mondo chi fosse la piccola Sylvie... - un nuovo inizio per una vecchia storia, che giocherò a storpiare e ricombinare, in modo da migliorarla rispetto al passato. Spero possa essere una gradevole lettura. Fatemi sapere.. A presto Perfidia.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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Buone Nuove


Un gufo picchiettò alla finestra.

La ragazza dall’aria stralunata e lunghissimi scomposti capelli biondi , aprì distrattamente il vetro lasciando che la lettera che l’uccello portava con se scivolasse in casa.

- Ohhh che meraviglia, grazie gufetto, è la prima lettera della mattina!- e saltellando svagata, come da sua abitudine, fluttuò fino al pianerottolo, dove il suo uomo era alle prese con i lacci delle scarpe. – Amoreee… ti porto liete nuove! – il ragazzo sollevò lo sguardo, si raddrizzò e la strinse a se.

- Dimmi, sono tutto orecchie.

- È una lettera della nostra cara Hermione, anche se non capisco l’utilità, ci incontreremo fra poco a lavoro.

- Beh Luna, se la apri lo sapremo.

- Giusto Ronald, a volte la tua perspicacia mi sorprende. – disse lei con un’aria decisamente sorpresa.

Ron la guardò e si ritrovò a pensare che dai tempi della scuola, la sua Luna non era mai cambiata. Non fu facile per lui scoprire di amarla. Dopo tutti gli anni passati ad essere segretamente innamorato di Hermione, fu sorprendente scoprire che provava un affetto profondo e viscerale, per quella stramba ragazza. La prima cosa che pensò fu che lei veniva senza dubbio da un altro pianeta, popolato di nargilli e riccio corni. Ma la cosa che senza dubbio lo sorprese di più fu la mirata acutezza della ragazza. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato da una come lei.

Ma una sera a cena, mentre mangiavano tutti assieme subito dopo i M.A.G.O. , Luna lo guardò mentre lui la fissava e gli disse.

- Ronald sento cosa vogliono dirmi i tuoi occhi. Ma non capisco perché non lasci libera la tua bocca di farlo.

Ron a quel punto si sentì incoraggiato e spiazzato al tempo stesso. E non disse nulla, arrossì fino a diventare paonazzo, ma alla fine della cena si offrì di accompagnare a casa la ragazza, la quale accettò di buon grado l’idea di una passeggiata a piedi nudi in giardino prima di rincasare. Fu durante quella passeggiata che Ron le si parò davanti , le prese le mani, e inginocchiandosi con una fermezza d’animo che non gli era mai appartenuta, le disse:

- Luna in quest’ ultimo periodo mi sono reso conto di che creatura straordinaria sei diventata. La tua stravaganza a volte stupisce e nasconde la bellissima donna che sei diventata. lei pareva stordita dalla situazione, mentre lui parlava. Lui lo notò e venne al dunque. - senti Luna, forse non sarò mai un uomo straordinario e stravagante quanto te, ma nutro un sentimento sincero nei tuoi confronti. E vorrei chiederti, se per te vale lo stesso, diventeresti la mia ragazza? – Luna finalmente sorrise.

- Oh Ronald Weasley, tu sei straordinariamente ordinario. Ma credo che gli gnomi da giardino sarebbero felici se concludessimo questa scena con un bacio.

- Mi stai dicendo che accetti? - La ragazza lo baciò sulle labbra, lievemente. Raccolse un fiore di luna che cresceva sul tronco di un vecchio albero caduto, lo incantò in modo che non morisse mai. E lo donò al ragazzo dicendo.

- Si Ronald Weasley.

La luce della luna Brillava sulla sua pelle chiara e sui lunghi capelli mossi lievemente dal vento della sera. Ron era estasiato da quella bellezza. E continuava a tener caro il ricordo di quella sera, quanto il fiore che la ragazza gli donò. Quel fiore che non mancava mai di portare con se nella tasca più interna della giacca. Proprio vicina al cuore.


- Oohh che sorpresa!

- Cosa? – chiese lui distolto bruscamente dai suoi pensieri.

- Hermione ci ha invitati ad una cena da loro questa sera! Alle 19.00. Sembra che ci tenga proprio, dice che non accetta rifiuti.

- La solita Hermione.

- È stata tanto cara! – lui sorrise e disse.

- Ora tesoro devo proprio andare, o farò tardi al Ministero. Oggi avrò un ispezione da fare.

- Buon lavoro caro.

- Anche a te.

- Mi troverai già da Hermione alle 19.00, magari le occorrerà un po’ del mio ingrediente segreto per la cena!

- Spero vivamente che non cucini Draco. Ripetere l’ultima esperienza sarebbe catastrofico.

- Suvvia Ronald non essere cattivo! È stato lodevole da parte sua prepararci una cenetta. Va apprezzato l’ impegno. Certo se avesse evitato di irritare i nargilli con i suoi modi burberi, loro non avrebbero avvelenato la zuppa aggiungendo il succo di rabarbaro.

- Luna, non sono stati i nargilli. Loro non esistono!

- Oh Ronald – disse lei con fare perentorio di chi si arrende davanti ad uno che vuole negare l’evidenza. - alle volte sai essere proprio sciocco! –

Ron sorrise uscendo dalla porta.


Non sarebbe mai cambiata!
   
 
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