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Autore: Salice    02/12/2010    9 recensioni
(Tratta dal primo capitolo)
- Qual'è? Sono curiosa! -
- Quello! - Ino lo indicò con sicurezza, gustandosi l'espressione inorridita dell'amica. Di certo si sarebbe aspettata che indicasse il biondino con la coda che saltellava sul campo chiamando la palla, oppure quel bel ragazzo dagli occhi grandi e i capelli rossi che sedeva silenzioso con un libro in mano, accanto agli zaini abbandonati. Invece aveva indicato quello più lontano dai suoi canoni di bellezza.
- Stai scherzando? -
- Per niente. -

1° Classificata al contest "Wicked and... Lovely, incantevole e pericoloso, indetto da Forgotten Dreamer e Giudicato da Ro-Chan
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Itachi, Kisame Hoshigaki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Kisaino_2.html

8. Vita sociale


Per una settimana tutto filò liscio: al termine delle lezioni Ino accompagnava Sasuke e Sakura fino al cortile posteriore, dove trovavano Itachi; dopodiché proseguivano tutti insieme fino a casa Uchiha. Dopo i primi sbalorditivi giorni, Ino aveva imparato ad ignorare il vecchio Nonno Madara, anzi, quasi la divertiva sentirlo sbraitare contro tutti e contro tutto, agitandosi. Certo, per Sasuke ed Itachi era diverso, ma lei non doveva viverci insieme, per fortuna.
Kisame si mostrava ogni giorno più insofferente, segno che stava decisamente guarendo; Itachi passava gran parte del tempo con loro, portando i libri di studio al ferito, il quale sembrava più sconsolato che felice di questo genere di premure. Di tanto in tanto facevano la loro comparsa i due ragazzi che Ino aveva visto venire a trovare Itachi a scuola, e lui li lasciava da soli per trascorrere del tempo con loro.
Quelli erano i momenti che lei preferiva di più.
Inizialmente fingeva di studiare, seduta sul pavimento o sul letto, e Kisame faceva lo stesso. Dopo qualche minuto lui sbuffava, e scagliava via il libro con nervosismo. Dopo le prime due o tre volte, Ino aveva capito le dinamiche di quello strano gioco, e lo ignorava, comportandosi come se lui non ci fosse. Bastava però qualche secondo, che lui la attirava a sé, stringendola tra quelle sue braccia enormi. A quel punto il libro di Ino finiva invariabilmente sul pavimento o contro il muro dall'altra parte della stanza, e a fine pomeriggio, l'unica materia che potevano sinceramente dire di aver ripassato era anatomia.
La domenica successiva Kisame tornò a vivere nel suo appartamento, nonostante gli inviti ripetuti a rimanere di nonno Madara, e lunedì rientrò a lezione.
Ino fremeva dalla testa ai piedi, in classe, guardando in continuazione l'orologio. Shikamaru la fissava sollevando lo sguardo al soffitto, come se non comprendesse cosa c'era da agitarsi tanto. Maschi! Non capivano mai un accidente. Il suo... Oddio! Kisame tornava a lezione dopo una settimana, ed era assolutamente normale che lei fosse agitata!
Quando finalmente suonò la campanella della ricreazione, Ino scattò come una molla. Stava per guadagnare il corridoio, quando una ragazza alta e magra, con lunghi capelli neri le si parò davanti.
- Ami¹! Lasciami passare, per favore. - Le parole erano educate, ma il tono assomigliava di più ad un ringhio. Evidentemente stare con Kisame la stava influenzando più del previsto.
- Devi correre dal tuo fidanzato? - Chiese l'altra, sprezzante.
- Solo perché tu non ne hai uno, cerchi di mettermi i bastoni tra le ruote? - Rispose lei, guardandola in cagnesco. La confusione che c'era in classe sembrava essersi quietata all'improvviso e tutti gli occhi erano puntati su di loro.
- Come se potessi essere invidiosa di quel gigante che frequenti. E' spaventoso! - Buttò lì Ami.
- Se ti impressioni così facilmente, come fai a guardarti allo specchio la mattina? - La pungolò Ino. A quel punto già si immaginava l'espressione sconvolta di Shikamaru, che le avrebbe consigliato di non provocare Ami, ma era troppo arrabbiata per lasciar perdere.
- Perlomeno io non passo tutto il mio tempo davanti allo specchio! - Ghignò la ragazza, incrociando le braccia. Ino sbuffò:
- Si vede. - Fu l'unico commento pungente che fece, e la ragazza, incapace di rispondere, si limitò a guardarla furente. Ino tra sé e sé già gongolava. Da quando erano alle elementari, rimettere al suo posto quella presuntuosa di Ami era una delle cose che le dava più soddisfazione.
- E' un vecchio. Avete troppi anni di differenza, quello ti usa solo! - Affermò Ami con arroganza. Ad Ino quasi cascò la mascella. Quella maledetta strega non era in grado di rispondere alle sue provocazioni a tono, e cercava di ferirla con una cosa così ridicola? Stava per risponderle e dirgliene quattro, quando successe una cosa che non avrebbe mai creduto possibile: Shikamaru fece un passo e si portò di fianco a lei.
- La differenza d'età non c'entra niente. -
Tutti si voltarono stupiti verso Shikamaru, Ino compresa; solo Choji masticava tranquillo le sue patatine, come se stesse guardando uno show in TV.
Il silenzio era assoluto, persino Ami era ammutolita, così Shikamaru si grattò nervosamente dietro la testa, continuando:
- Quello che conta è quanto si è affiatati, e stare bene insieme. Nessuno starebbe bene con una ragazza acida come te, Ami. -
Il silenzio si fece ancora più raggelante, se possibile. Ami era arrossita, e stringeva le mani a pugno in maniera spasmodica. Ino si aspettava quasi che le uscisse fumo dalle narici da un momento all'altro.
- E tu cosa ne sai? Come se tu ce l'avessi, una ragazza! - Ringhiò Ami. Come in una partita di Ping Pong, gli sguardi rimbalzavano tra i due contendenti, e Shikamaru stava sollevando le spalle, quando Choji biascicò qualcosa tra una patatina e l'altra:
- Veramente Shikamaru ha la ragazza. -
- Cosa? - Sibilò Ami, mentre un brusio si sollevava dalla classe. Shikamaru era vagamente arrossito sotto lo sguardo inquisitore di Ino.
- Non è la mia ragazza. Ci siamo visti un paio di volte... -
Ino sollevò un sopracciglio. Era stata così distratta? Choji sembrava però disposto ad elargire altre informazioni:
- Ed è più grande di lui, di due anni. -
Il mormorio aumentò di intensità, mentre tutti bisbigliavano. Shikamaru proseguì, rivolto unicamente ad Ino.
- E'... La presidentessa del club di Shogi dell'istituto Suna... -
- La ragazza bionda? - Strillò Ino, incerta se inorridire o abbracciare l'amico. Lui annuì con il broncio.
- Ci siamo visti solo per organizzare degli scontri amichevoli tra i due club... - E scoccò uno sguardo malevolo verso Choji, che non disse più nulla, ma annuì impercettibilmente quando Ino lo guardò.
- Uh, sì sì... Ok Ok. Scusa Ami. - Fece Ino, con voce vellutata, approfittando del fatto che tutti sembravano piuttosto sconvolti dalla faccenda di Shikamaru e superandola. - Visto che sei l'unica senza una vita sociale, non so se capirai, ma noi abbiamo da fare. - E si trascinò via Shikamaru, tirandolo per un braccio, mentre Ami rimaneva pietrificata in classe
.


*


Ino non fu decisamente fortunata: dopo essersi fatta raccontare tutti i dettagli da Shikamaru – Che non erano poi così tanti – Era sgattaiolata verso le scale antincendio, con l'idea di fare una volata verso il cortile dell'università, ma sfortunatamente aveva incontrato la Preside Tsunade che faceva il giro mensile d'ispezione. La preside non aveva voluto sentire ragioni sulle sue scuse, e, anche se non l'aveva punita per aver usato le scale, l'aveva rispedita in classe senza troppe cerimonie.
A quel punto la campanella era suonata e non aveva più speranze di poter uscire e rientrare, così rimase imbronciata per il resto delle ore, fissando trucemente la lavagna.
Quando finalmente arrivò il termine delle lezioni, non ne poteva più.
Raccolse i suoi libri con calma, pronta a scaraventare Ami in corridoio casomai avesse deciso di nuovo di metterle i bastoni tra le ruote. La sua compagna di classe però non sembrava propensa a scocciarla ancora: era uscita in fretta e furia, senza neanche salutare.
Ino soffocò un piccolo ghigno, e si avvicinò a Sakura, che stava attendendo Naruto con Sasuke. O meglio, entrambi fissavano scocciati Naruto che ficcava in fretta i libri nella cartella.
- Uh... Sasuke? Ti rubo per qualche minuto Sakura, ti dispiace? -
Naruto e Sasuke sollevarono lo sguardo, perplessi. Sasuke fece spallucce.
- Come vuoi. -
- Ci vediamo di sotto! - Esclamò lei allegramente, prendendo per mano Sakura.
L'amica la fissava stupita: erano mesi che non avevano quel tipo di intimità. Ino si fece forza, sorridendo come se niente fosse finché non raggiunsero le scale. Durante la ricreazione aveva parlato con Shikamaru, e aveva deciso per una volta tanto di seguire il suo consiglio.
Mentre scendevano, con Sakura che la fissava perplessa, decise che era ora di parlare.
- Sakura... -
- Sì, Ino? -
Era maledettamente formale, e Ino si detestò un po' per aver messo tutta quella distanza tra loro. D'altra parte erano state accanite rivali in amore; non era pensabile che le cose potessero rimanere uguali a prima.
- Sono felice che Sasuke abbia scelto te. State bene insieme. -
Questa frase spiazzò Sakura, che per poco non perse la presa sulla mano di Ino. Parlarle mentre camminavano era più facile, non doveva per forza guardarla negli occhi.
- Io, uh... grazie. - Balbettò l'amica.
- E se non fosse successo, io non avrei capito molte cose. - Affermò Ino, più seriamente, proseguendo: - Fine delle ostilità? -
Sakura strinse un po' di più la presa sulla sua mano, sussurrando a sua volta:
- Fine delle ostilità. -
Quando raggiunsero il cortile non uscirono subito, ma attesero che le raggiungesse Sasuke. Il ragazzo non chiese loro niente, e si limitò a spingere la porta e uscire, bloccandosi però subito dopo.
Nel cortile dell'università c'era uno spettacolo piuttosto inquietante: Kisame dava loro le spalle, assieme ad Itachi, mentre Pain, Deidara, Sasori erano di fronte a loro, con l'aria minacciosa. Assieme a Pain c'era anche il ragazzo alto e incappucciato, ed un altro paio di tipi strani. Konan non si vedeva da nessuna parte.
L'aria era carica di tensione, ed era chiaro che quello non era un ritrovo tra amici per una simpatica rimpatriata. Pain e gli altri stavano chiaramente bloccando la strada a Kisame e Itachi. E adesso, anche a loro.
- Guardate un po', i vostri amichetti dell'asilo sono arrivati. - Disse un tizio alto, con i capelli verdi e pettinati con il gel, a formare due creste ai lati della testa².
Kisame e Itachi si girarono all'unisono, con espressione inorridita.
Sasuke fece un passo avanti, mettendosi proprio di fronte a Sakura, quando il tizio dai capelli verdi lo raggiunse in un istante, velocissimo, sussurrandogli:
- I bambini dell'asilo devono stare buoni. Non preoccuparti, dopo ce ne sarà anche per te! -


1. Ami non è un personaggio di mia invenzione, bensì una creazione di Masashi Kishimoto che appare in un ricordo di Sakura ed Ino, precisamente qui: http://www.onemanga.com/Naruto/71/07/
Io mi sono limitata a traslarla come gli altri personaggi in questo universo alternativo e metterla ancora in classe con Sakura e Ino. Mi serviva qualcuno di antipatico che facesse arrabbiare Ino e anche Shikamaru, e lei mi è rimbalzata in testa. Povera Ami!



2. Il teppista con le creste è liberamente ispirato a Zetsu! Non mi è venuto in mente altro modo di rendere il personaggio!








Trailer della prossima puntata:
Cosa sta combinando la banda di Pain?
Ino dovrà dare di nuovo prova delle sue arti marziali
o riusciranno a cavarsela?

Questo e addirittura ALTRO nel prossimo capitolo!






Breve sproloquio dell'Autrice: Eccoci qui! Povera, povera Ami. E' odiosa, ma per la parte era perfetta! Scusatemi tantissimo per il vergognoso ritardo, ma ho avuto problemi a casa, e, come al solito, purtroppo il tempo libero per sistestemare si è ritto all'osso! Finalmente sono arrivata con il capitolo, e la storia va verso la sua naturale conclusione. Spero che vi siate divertiti fino qua! Come ultima cosa, aggiungo che vista la nuova funzione disponibile sul sito, nelle prossime storie probabilmente risponderò direttamente a ciascun commento, ma questa storia è iniziata così, quindi, se non da disturbo, continuerò a tenere il mio "angolino della posta" fino al suo termine :) Ma mai rinuncerò agli sproloqui dell'autrice. Sappiatelo! Grazie a tutti ^-^




@Kikka : sono felicissima che Nonno Madara ti sia piaciuto. E' uscito rimbambito perchè... Beh, nel mondo "reale" me lo sono immaginato così. E' nato da solo, e si è inserito a viva forza nella stroria! E non preoccuparti, il primo bacio ha fatto impressione anche a loro, fidati, anche se non lo ammetteranno mai! Sarò felicissima di leggere la tua storia, e darti tutte le opinioni che vuoi, anzi sono curiosissima! Se vuoi possiamo contattarci tramite il form apposta, per parlare dei dettagli o come preferisci! spero che questo capitolo ti sia piciuto!!

@Shania : ciao! E' abbastanza sconvolgente questo finale di capitolo? E le rivelazioni di choji su Shikamaru? Sono contenta che ti piaccia Nonno Madara XD gli voglio bene ormai! (anche se odio quello vero X°D)


@LaGrenouille : ciao! Ahaha, Nonno Madara ha stupito un po' tutti, me compresa, quando è apparso! Non so se volevo davvero dargli un'alone di tenerezza, quanto più che altro renderlo più "umano". Sono comunque felice che abbia divertito e suscitato delle emozioni, anche se provo una gran pena per Itachi, a causa sua. Così si spiegano anche i caratteri ombrosi dei fratelli Uchiha. Vivere con un pazzoide del genere, in casa sua e che per giunta in parte ti mantiene... Non deve essere facile, decisamente no. Quanto a Kisame e Ino... Erano troppo fuori dagli schemi per una favola classica XD hanno ribaltato tutto da soli, direi... Una bella coppia di fabbr...ehm... ragazzi, volevo dire ragazzi! Eh sì, Kisame è un po' duretto, e prima di ammettere le cose ce ne vuole. d'altra parte se vuole mantenere la sua aria da macho non può fare lo sdolcinato! XD


@Slice: sinceramente, a metà storia mi chiedevo se si sarebbero mai baciati! Fortuna che mi hanno tolto dagli impicci. Itachi è Itachi... Un perfetto padrone di casa, che tiene tutto sott'occhio. Il che è inquietante... XD Nonno Madara è il mio preferito di tutta la storia, anche se ho imparato ad apprezzare Ino, e Kisame lo amavo già da prima! Grazie dei complimenti, grazie davvero!

@Gwiddi at Ecate: Eheheh,quando mi hai detto che non avresti mai voluto vedere Madara nella storia, confesso di aver tremato... Ma dopotutto, ho avuto fiducia in Nonno Madara. Lui è un po' un caso a sè, e sono felice che tu lo abbia apprezzato. Soprattutto perchè è rincitrullito! XD Quanto a Kisame Tsundere... Confesso di non averci pensato. Mi è venuto così, ho cercato solo di non renderlo artificioso. Un vero principe azzurro non era da lui. Io amo Kisame, tante cose, tante cose può essere... Ma non sdolcinato. si sarebbe snaturato. Ed è venuto così. Se è riuscito bene sono contentissima!
Quanto a Itachi... beh, sai anche quanto lo ami pure io. E' fatto così, lo sguardo perso nel vuoto, ma probabilmente ha già capito qualcosa che tu neanche ancora ti immagini. Ed è soprattutto attento, molto attento. Cosa che Ino, fino al capitolo precedente, non aveva ancora colto. ^_^ ora lo sa anche lei.
La storia purtroppo va verso la sua conclusione, ma nel prossimo capitolo (e quello dopo) avrai da vedere Deidara, e anche di cosa sta combinando la banda di Pain, come vede, qui nessuno perde tempo XD.
Grazie del commento, grazie dei complimenti, grazie dei pareri!


Grazie a tutti quelli che, con pazienza, hanno atteso l'uscita di questo capitolo. Grazie e divertitevi!

   
 
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