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Autore: Akane    21/06/2003    7 recensioni
alla conferma di ciò che pensava qualcosa gli si muove dentro, parte dalle viscere, gli contrae fino allo spasmo lo stomaco, gli sale su fino in gola artigliandogli il collo, cerca di bloccarlo, di non far uscire questa specie di esplosione che ha paura di non poter fermare e controllare, ce la mette tutta ma alla fine vince lei: il ragazzo tanto musone che l'unico sorriso che fa è un ghigno di sfida per combattere, ora scoppia in una fragorosa risata senza freni,
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*So bene che con questa fic mi metterò contro molti amanti di questo manga, ma sono masochista e lo faccio lo stesso, mi sono messa in testa di farla e la faccio veramente ! E' una Zoro X Rufy...scommetto che non l'ha mai fatta nessuno! Ma che volete farci, io me li vedo più insieme di Zoro e Sanji...non so che farci, la mia testa non la controllo! Baci io*

LASCIA CHE SIA

CAPITOLO 1: " SORRIDIMI!"

 

Stare distesi sotto il sole mentre un delicato venticello accarezza piacevolmente la pelle spettinando i capelli, tenere gli occhi chiusi e ascoltare le voci degli amici parlare e scherzare farsi sempre più lontane perché il sonno sta prendendo il sopravvento, sapere che fra loro c'è anche la persona a cui si vuole più bene, che rimarrà sempre lì facendo sentire tutti al sicuro, lasciarsi andare essendo consapevoli che finché ci sarà lui niente potrà andare storto, nessuno potrà far del male a nessuno, lasciare completamente la propria vita nelle mani di questa persona speciale mentre si diventa completamente indifesi nel momento stesso in cui ci si addormenta, sapere che quando ci si sveglierà lo si ritroverà ancora vicino e lasciare che ciò che deve accadere accada fidandosi assolutamente delle sue forze.

Questa è beatitudine allo stato puro e anche ora per Zoro è arrivato il momento di abbandonarsi ad essa mentre l'immagine di Rufy che sorride ingenuamente e apertamente gli rimane impressa nella mente.

È da sempre che il ragazzo dall'insolito colore di capelli prova questi sentimenti verso il capitano Rufy e sin da subito non si è scomposto, non è andato in crisi come sarebbe stato normale da un ragazzo che scopre di essere innamorato di un altro dello stesso sesso, non è nel suo stile, perché preoccuparsi di amare una persona interiormente stupenda come Rufy?

Al contrario ne è stato felice, non gli pesa il fatto che lui non se ne sia ancora propriamente accorto, hanno comunque un rapporto speciale, diverso da quello che hanno gli altri, invidiabile, si capiscono al volo e l'uno non sta senza l'altro troppo a lungo, è come se le loro menti fossero collegate da qualcosa che li rende unici...come ad esempio il loro passato, quello di Rufy a pensarci bene lo conosce interamente solo Zoro mentre il suo non l'ha mai detto nemmeno a lui, ma sembra che siano insieme dalla nascita e provare a descrivere la loro relazione è un impresa impossibile; l'uno sa le capacità dell'altro e non intervengono in nessun caso se questo non lo vuole, si rispettano e hanno fiducia fra di loro; senza contare che hanno la stessa forza e quell'unica volta che si sono affrontati (seppur per una stupidaggine) l'ha dimostrato, erano spettacolari...

Mentre lui si lascia andare in una delle sue dormite profonde nelle quali potrebbe venire l'Apocalisse che non se ne accorgerebbe nemmeno, dalla quasi pace che regna nel ponte principale dove stanno gli altri a cazzeggiare, si leva uno strano ed insolito rumore, come un brontolio, cosa che non stupisce affatto la ciurma che conosce molto bene questo gorgoglio, infatti si tratta semplicemente dello stomaco ultra affamato di Rufy che reclama anche oggi la sua bella razione di cibo pomeridiana, inevitabilmente arriva anche la richiesta supplichevole del capitano ora più somigliante ad un bambino piccolo:

- Saaaaaaaaanjiiiiiiiiiiiiii...fammi qualcosa da mangiare, ti prego, sto morendo di fame...-

E così dicendo si attacca a mo' di Koala alle gambe del biondino che guardandolo seccato lo spinge via con un calcio:

- Abbiamo finito le scorte di cibo, con tutto quello che mangiate tu e Usop neanche una crociera intera di scorte non basterebbe...-

La terribile e crudele verità colpisce il moro come uno schiaffo e con le cascate del Niagara che gli escono dagli occhi al posto delle lacrime grida:

- Oh no, siamo costretti a morire di fameeeeee!! E adesso???-

Tutti si mettono a fissarlo come farebbero con un deficiente, forse perché in questo momento lo è veramente!

La prima a reagire è Nami che colpendolo con il consueto pugno che usa per far rinsavire quelli che dovrebbero essere i membri della nave gli grida isterica:

- Idiota! Basta fermarci su un isola e fare rifornimento!

Ma cos'hai in testa?-

Ma come se non gli avesse fatto nulla, Rufy si alza esultante e facendo un gran casino comincia a saltellare per il ponte contento che fra poco mangerà per cui nessuno morirà di fame, queste scenate sono abituali ormai, lui è fatto così, di mille sfacettature incredibili che non sconvolgono più di tanto gli amici; senza aspettare nessun ordine si accingono a buttare l'ancora essendo giunti finalmente su un isola.

Si tratta di un buco di terra tutto vegetazione e bestie selvatiche che sembra disabitato, non è neanche disegnato nelle cartine nautiche di Nami, sembra proprio dimenticato dal mondo per cui non dovrebbero avere problemi a fermarsi il necessario a recuperare qualche animale.

A Rufy non serve il parere di nessuno, alla prima occhiata veloce decide che quel posto tranquillo gli piace...era ora di incontrare un isola normale...senza pensarci un attimo con un frettoloso:

- Vado io a cacciare.-

Allunga il suo braccio gum gum fino ad afferrarsi ad un albero poi con una spinta scende, anzi più che scende si butta giù atterrando di peso sull'erba, in breve si rialza con un sorriso che va da un orecchia all'altra e con una botta in fronte li saluta felice e contento più che mai visto che fra poco potrà mangiare.

- Ehi, Rufy fermati, non mi fido mica di te, portati qualcuno!-

Il diffidente è come al solito Sanji, quando si tratta di cose da mangiare sta sempre molto attento...ed ha ragione, visto gli elementi che si ritrova per compagni!

Rufy si ferma e dicendo che non ha capito torna ad allungare il braccio per risalire sulla nave, peccato che non riesca mai a controllare l'atterraggio che casualmente va ogni volta a scapito di un certo spadaccino addormentato, cosa che succede anche ora: con un grosso tonfo finisce addosso a Zoro costretto a svegliarsi in questo modo barbaro e schokkante!

Tossendo riapre a fatica gli occhi, credeva di morire e si stupisce di constatare che è ancora vivo e quasi vegeto, quando mette tutto a fuoco e si ritrova Rufy disteso in mezzo alle sue gambe con la schiena appoggiata al suo petto, non ha il tempo di arrossire per la posizione particolare ed equivoca perché il pensiero di come è capitato lì lo fa arrabbiare prima di ogni altra cosa:

- Rufy, quante volte ti devo dire di non buttarti così quando sali e scendi dalla nave? Esistono altri modi meno pericolosi per la mia vita!-

Ma il sorriso disarmante e sincero che gli si para davanti agli occhi lo smonta all'istante, così decide anche sta volta di lasciare perdere, tanto è impossibile cambiarlo.

- Senti, per quanto tempo pensi di rimanere disteso su di me? Credi di essere leggero?-

La risposta e immediata e con la consueta ingenuità:

- Certo, sono di gomma no? Non dovrei pesare troppo! Senti?-

Così dicendo si mette a saltellare sul suo stomaco ridendo felice come un bambino; non è che lo fa a posta a stuzzicarlo, gli viene naturale, quando trova qualcosa da fare che lo diverte non vede perché trattenersi, è così che ragiona lui e ci sono abituati.

Peccato che non la pensi allo stesso modo la pazienza di Zoro che per quanto gli voglia bene, essere lasciato in pace è ciò che viene sopra ogni cosa, difatti non sta molto a sopportare, con un calcio potente lo ributta giù dalla nave, facendolo finire sull'erba, si rialza subito ovviamente ridendo; viene interrotto di nuovo da Sanji che ripete di portarsi qualcuno dietro e nemmeno questa volta il capitano ci riflette, allunga il braccio e afferrando Zoro per il collo se lo tira addosso come fosse un giocattolo; per la seconda volta in pochi minuti si trova in posizioni imbarazzanti, ora, ad esempio è a cavalcioni sopra Rufy e i brontolii non si risparmiano:

- Rufy, te l'avevo appena detto, la finisci? Mi spieghi perché mi devi sempre prendere per il collo? So camminare, sai?-

Con un altro dei suoi mega sorrisi risponde:

- Perché il collo è la prima cosa che riesco a prendere...la prossima volta cercherò di prenderti per il braccio, se preferisci!-

Questo lascia un po' interdetto Zoro ma dura giusto il tempo in cui le spade tirategli da Sanji lo colpiscano in testa scuotendolo, alzandosi neanche con l'ombra di un sorriso, tutto l'opposto di Rufy che sembra sbellicarsi invece, si chiede perché mai ce l'abbiano con la sua testa e il suo collo, ma non trovando risposta senza aggiungere altro con la sua solita aria truce si incammina per un sentiero nel bosco seguito dal moro. (scusate il dislessico di questa frase ma non sapevo come impostarla! Ndio)

In breve sono nel mezzo della vegetazione e non per questo si preoccupano di vedere se si perdono...figurarsi, quella è una cosa secondaria, l'importante è stare attenti alle bestie da cacciare!

Soprattutto Rufy non bada molto a dove vanno, ora ad esempio è tutto occupato a seguire col fiuto le tracce, o meglio, l'odore, lasciato da una possibile vittima; basta che ci sia la promessa di mangiare e per lui ogni cosa va bene, anche questa è un occasione per sorridere; non pensa molto a come deve fare una data cosa, se questa è difficile o le sue possibili conseguenze, bensì è felice per il motivo per cui la fa, con chi sta, cosa gli permette...vive l'attimo godendosi l'emozione del momento.

Adesso il solo fatto di procurarsi del cibo con Zoro, la persona di cui si fida di più al mondo, lo fa stare tranquillo riempiendolo di gioia, non si crea nessun problema, non c'è nulla di male nel provare sentimenti così strani e forti per uno come lui, non si è mai chiesto della natura del loro rapporto, non è mai stato bravo in questo genere di cose, preferisce le azioni per spiegarsi...come ha sempre fatto.

Il pomeriggio sta per terminare e i due stanno scoprendo a loro spese che cacciare non è poi così facile, ma meglio così, se è difficile c'è più gusto alla fine quando riusciranno nell'intento!

Ovviamente nel frattempo Rufy si è ben stufato di stare all'erta, già da un po' ormai si è messo a chiacchierare di continuo sparando cazzate a tutto andare con l'obiettivo di far ridere il suo compagno musone, al che dopo vari tentativi in cui ha fatto scena muta, il ragazzo di gomma facendosi stranamente serio chiede:

- Ma Zoro, non mi fai nemmeno un sorriso?-

L'interessato lo guarda indeciso, non sa se prenderlo seriamente oppure no come è solito fare, è raro sentirlo parlare con un tono normale per cui prima di rispondere si accerta delle sue intenzioni; dopo averlo fissato per un lungo momento negli occhi ed essersi perso nella loro profondità dice altrettanto serio, come se qualcosa di invisibile gli avesse detto che può lasciarsi andare:

- Bè, io non è che ho mai riso tantissimo, fin da piccolo...sarà perchè ho perso subito i genitori e il mio carattere ha inciso molto sul mio modo di fare, di essere e di pensare...non riesco a ridere per ogni sciocchezza come fai te, cioè le uniche volte che mi viene da farlo è quando sto per combattere per affrontare un avversario forte...ma quello è una sorta di ghigno...non so, cosa dovrei risponderti esattamente?-

L'altro non esita neanche un attimo, risponde subito semplice e "pulito":

- Che mi prometti di sorridere più spesso anche senza motivo! Hai un bel sorriso!-

La domanda sorge spontanea:

- Ma scusa, se hai detto che non sorrido mai come fai a dire che ho un bel sorriso?-

Di nuovo ridendo fa:

- Lo immagino! Dev'essere bellissimo!-

Zoro rimane nuovamente senza parole, riesce ancora a stupirlo a volte...ora però se lo conosce bene non aspetterà la sua risposta dando per scontato che lui raccolga la promessa che gli vuole inculcare a tutti costi.

- Che bello! Visto che mi hai fatto la promessa voglio subito un sorriso! Ti prego!-

Con due occhi supplichevoli lo fissa aggrappandosi al suo collo come solo un bimbo farebbe e continua così dicendo:

- Dai lascialo venire, su...-

finché lo spadaccino si stufa di camminare in questo stato assurdo trascinandosi un peso del genere e si gira fino ad avvicinare il viso al suo per sembrare più minaccioso, apre la bocca per dire qualcosa di cattivo in modo da sbrogliarselo, ma un occhiata più attenta al suo volto infantile gli fanno dimenticare ciò che voleva dirgli, così si limita a spingerlo via prima che la tentazione di lasciarsi andare abbia il sopravvento.

La cosa buffa è che nel movimento di Zoro, Rufy cade ma il colmo è che dietro di lui c'è una specie di fosso/trappola che lo fa finire proprio là dentro con un rumore pazzesco, per di più facendolo svenire...ops, il vocabolo appropriato è addormentato, è così che fa Rufy quando riceve botte in testa troppo forti.

Zoro non crede a ciò che vede, si inginocchia e prova a vedere se è vivo anche se lo sa già ancora prima di controllare; alla conferma di ciò che pensava qualcosa gli si muove dentro, parte dalle viscere, gli contrae fino allo spasmo lo stomaco, gli sale su fino in gola artigliandogli il collo, cerca di bloccarlo, di non far uscire questa specie di esplosione che ha paura di non poter fermare e controllare, ce la mette tutta ma alla fine vince lei: il ragazzo tanto musone che l'unico sorriso che fa è un ghigno di sfida per combattere, ora scoppia in una fragorosa risata senza freni, proprio mentre colui che poco fa lo implorava di fargliela sta dormendo e non lo può vedere!

Il suo leggendario autocontrollo viene a meno per un bel po'.

Prova a chiamarlo per vedere se si sveglia, sa che è inutile conoscendolo e difatti non serve a nulla visto che continua a ronfare, si guarda intorno grattandosi il capo...l'unico modo di tirarlo fuori da lì è usare le braccia di gomma di Rufy ma se lui dorme non può di certo utilizzarli...non può fare altro che aspettare rassegnato a passare l'intera notte così...certo, era da sempre che desiderava tornare a dormire e passare un po' di tempo solo con lui, ma non in questo modo, vorrebbe poter parlare ed essere ascoltato, o almeno potergli stare più vicino e provare ad essere seri entrambi.

Non gli pesa il fatto di non poter confidargli i suoi sentimenti, sa bene che è ricambiato, l'ha capito da tanti suoi comportamenti e frasi , anche se è tutto a livello inconscio...ma appunto per questo sa che basterebbero poche parole dette al momento giusto senza nessuno fra i piedi a mutare la situazione; pensava di farlo in questa occasione ma se lui dorme come diavolo fa?

Sta ancora riflettendo con la fronte corrucciata quando i suoi sensi avvertono qualcosa, un movimento alle sue spalle e inconsciamente con un gesto veloce, senza neanche aver formulato il pensiero, si ritrova con la mano che sta estraendo la spada, la sua mente si blocca all'istante lasciando il posto al suo istinto, si volta, sa già dove guardare.

Ora di fronte a lui c'è una tigre (non prendetevela con me, mi serviva un animale feroce...io non ho nulla contro gli animali, anzi, ma per sopravvivere...e poi siamo nel grande blu, qua questi animali sono nulla confronto a ciò che si può trovare! Ndio) che aspetta solo di mangiare, la tigre che odia l'uomo per istinto, lo stesso che spinge Zoro a difendersi anche a costo di ucciderla.

Ma la frase giusta da dire è 'ciò che spinge Zoro a difendere Rufy ora vulnerabile!', perchè è questo che preme allo spadaccino, come succede ogni volta che il suo amico si trova in difficoltà, lui è sempre lì pronto a prendere il suo posto, a tenere occupato l'avversario quel tanto che basta all'altro per rimettersi in sesto, ad aiutarlo, sa che Rufy è forte e se dice che ce la fa si ferma senza intervenire, ma la voglia di proteggerlo ce l'ha sempre; adesso è un altro discorso, il suo compagno è completamente indifeso e non permetterà a nessuno e per nessun motivo di toccarlo, non ha mai avuto paura di combattere, tantomeno ora contro una tigre.

Per di più dovevano cacciare qualcosa da mangiare, no?

Bene, due piccioni con una fava, meglio di così...il solito ghigno di sfida, esaltazione ed eccitazione gli si dipinge in volto rendendolo più pericoloso del solito.

FINE CAPITOLO

   
 
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