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Autore: Akane    21/06/2003    0 recensioni
alla conferma di ciò che pensava qualcosa gli si muove dentro, parte dalle viscere, gli contrae fino allo spasmo lo stomaco, gli sale su fino in gola artigliandogli il collo, cerca di bloccarlo, di non far uscire questa specie di esplosione che ha paura di non poter fermare e controllare, ce la mette tutta ma alla fine vince lei: il ragazzo tanto musone che l'unico sorriso che fa è un ghigno di sfida per combattere, ora scoppia in una fragorosa risata senza freni,
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Questo è veramente l'ultimo capitolo della serie ke io inizialmente non avevo progettato proprio così ma ke come al solito i pg prendendo vita propria hanno deciso di cambiare. La dedico a: chiunque abbia pensato che Rufy non fosse degno di Zoro perchè è troppo deficiente o cose del genere; a tutti quelli che non credevano possibile una loro unione perchè vedevano solo la coppia ZoroXSanji; infine a tutti quelli che volevano che io gli facessi cambiare idea sulla coppia ZxR con questa fic. Ringrazio invece coloro ke mi hanno scritto intimandomi a continuare x il fatto ke la coppia ZxR piaceva, spero di aver soddisfatto tutti ma in caso contrario pazienza xkè io ho scritto x esprimere i miei sentimenti riguardo a questi due magnifici protagonisti e ritengo di esserci riuscita! Una dedica speciale va a quella mia bella dolcezza di nome Ise! Baci io!*

CAPITOLO 2: "Perfezione"

È passata circa un oretta dalla battaglia, le stelle sono alte e numerose nel cielo di un magnifico blu scuro, intorno si sentono i soliti rumori notturni accompagnati dai canti dei grilli e delle cicale, qualche lupo in lontananza ulula alla luna, l'erba è fresca e un piacevole venticello soffia accarezzando lieve e delicato la pelle dei due ragazzi che dormono lontani l'uno dall'altro, i capelli scompigliati e i volti di entrambi rilassati.

Zoro è appoggiato al corpo morto della tigre con cui ha combattuto prima, tiene le mani dietro la testa e le tre spade vicino a lui pronte in caso di pericolo; Rufy anche se in una posizione alquanto buffa e scomoda russa senza ritegno più tranquillo che mai, ignaro di tutto il casino fatto dall'amico per difenderlo e per non annoiarsi nell'attesa del suo risveglio che non è ancora avvenuto.

Pensare che fino ad un momento fa Zoro stava lottando contro la tigre, ricorda ancora ogni particolare seppure si trovi ancora nel dormiveglia.

Come si guardavano con lo stesso sguardo selvaggio e feroce, concentrato e sicuro, da nessuno dei due traspariva la minima indecisione, paura o esitazione; l'istinto dominava nei loro animi, i corpi dai muscoli tesi erano pronti a scattare all'istante, le mani del ragazzo stringevano le spade ed una terza dall'elaborata elsa bianca (spero si dica così l'impugnatura...altrimenti è colpa di Mikako! Ndio) tenuta saldamente fra gli incisivi, gli occhi verde acqua erano minacciosamente socchiusi, non aveva importanza che quella di fronte a lui fosse una tigre, per lui era solo una nemica da abbattere per poter sopravvivere, questa è la legge della giungla, uccidere per non essere uccisi ed in quell'istante Zoro era più simile ad un felino feroce che ad un uomo. (anche se non saprei dire chi era più bello fra lui e Mowgli! Forse quest'ultimo lo superava di un tik! Ndio)

Con uno scatto velocissimo si era mosso in avanti nel medesimo istante della tigre, correvano fulminei l'uno verso l'altro e come se i loro sensi si fondessero con l'aria facendoli sembrare invisibili si erano scontrati, ma nell'attimo in cui la tigre lo stava per artigliare in volto si era abbassato finendo sotto l'animale e con le spade aveva tracciato una croce in profondità nella pancia.

Il resto della lotta si era svolta in silenzio e velocemente, senza spettatori a questo spettacolo particolare ed ora l'unica prova dell'impresa è solo la carcassa della tigre posta sotto la schiena di Zoro che un po' ripensa e un po' sogna l'avvenuto; rimarrà comunque vivo e vero nei ricordi dello spadaccino, come per ogni altro suo scontro dal quale ha imparato qualcosa.

Nell'assoluta calma e tranquillità della notte arieggiata si leva un rumore che è tale da svegliare il dormiente Rufy, cosa può essere?

Semplice, si tratta nuovamente del suo stomaco che sta ancora attendendo del cibo, in breve è la fame a destarlo!

Gli ci vuole un po' di tempo per capire dov'è, come e perché; gli fa male la testa che nonostante sia dura a volte i bernoccoli si formano ugualmente, è pieno di confusione, a fatica riesce a capire che ha fame e che sarebbe il caso di uscire da lì; allunga uno dei suoi bracci per afferrarsi a qualcosa e tirarsi su, peccato che quello a cui si aggrappa sia il piede di Zoro che dorme ancora, ovviamente se riposa rilassato non può certo fare forza a tirare su il compagno, al contrario è lui ad essere tirato giù nel fosso insieme al moro con un enorme boato che interrompe la pace che regnava fino a poco fa.

Il povero spadaccino che dormiva beato, quando si sveglia si ritrova disteso sopra Rufy, con il volto sul suo e a questa posizione non sa se cedere all'infarto che lo minaccia oppure all'eccitazione che si fa strada in lui sempre più prepotente.

La ragione gli suggerisce di togliersi da lì prima che le sue mani prendano il via libera per esplorare il resto del corpo del ragazzo sotto di lui che inspiegabilmente sta fermo a guardarlo negli occhi.

Così a fatica si stacca da lui mettendosi a sedere; dopo aver pronunciato un flebile :

- Deficiente...-

Che dovrebbe convincerlo che è tutto a posto, la voce gli muore in gola non facendogli pronunciare più una parola dal momento che si mette a fissarlo penetrante per cercare di capire cosa gli passi in questi attimi di blak out apparente in cui cade a volte.

Lo conosce bene e sa che non è stupido, potrebbe sembrarlo perchè fare il matto e poi subito dopo il serio e silenzioso non sono comportamenti fra i più normali, inoltre per un sacco di altre cose il ragazzo di gomma viene giudicato deficiente oltre ogni limite, ma questa è superficialità e ignoranza, i suoi compagni lo sanno bene quanto Zoro, conoscono quanta umanità e forza d'animo abbia il moro ingenuo e infantile; gli piace il sorriso e la spensieratezza perchè ritiene inutile stare a rovinarsi la vita per cose contro le quali non si può fare altro che accettare per come vengono poste; ama la vita quanto ama dimostrarlo; si ritiene più che fortunato ad avere ciò che ha già e sa che qualunque cosa riuscirà a prendersi ancora prima della fine dei suoi giorni l'accoglierà a braccia aperte, per questo quando morirà lui avrà il sorriso stampato sulle labbra; coglie l'attimo senza farsi domande, preferisce parlare con le azioni, ha dei principi e valori incrollabili che se gli vengono toccati è capace di trasformarsi e diventare irriconoscibile nonché fortissimo; non gli importa nulla del dolore fisico perché è convinto che ci sia qualcosa di più importante come il cuore e l'anima delle persone ed è disposto a tutto pur di difendere ciò che sta a cuore ad un altro, allo stesso modo è pronto a rischiare la vita per i suoi amici senza esitazioni.

Lui ha un modo tutto suo di vedere le cose e così facendo le trasforma completamente; c'è un intero mondo da scoprire con Rufy.

Insomma gli piace vivere!

Lo sguardo che ha in questo momento è uno di quelli indecifrabili che usa quando è in uno stato d'animo particolare, ma non arrabbiato; Zoro non può fare a meno di chiedere a fior di labbra:

- Cosa c'è?-

Rufy non riflette molto su quello che dice, come ogni volta, e mantenendo un tono serio ma allo stesso tempo semplice e leggermente sorpreso risponde:

- E' strano...quando adesso ti sei alzato da me ho sentito qualcosa dentro...dispiacere...stavo bene com'eravamo, ma del resto mi piace sempre stare con te!-

Non prova imbarazzo ad esprimere i suoi sentimenti, gli sta dicendo ciò che prova per lui con la più naturalezza del mondo e Zoro lo sta ascoltando a bocca aperta per la spontaneità e sincerità con cui si sta aprendo.

- Io sto bene anche con Nami, Sanji, Usopp, Chopper...ma con te è diverso, non so come dire...vorrei sempre annullare la distanza che c'è fra noi, ma non so come fare e non capisco bene il perché di queste cose. Ad ogni modo siccome non mi fanno male neanche mi spaventano questi miei stati d'animo strani e incomprensibili.

Capisci quello che sto dicendo?-

Finalmente il ragazzo di fronte a lui si ricorda di chiudere la bocca lasciata aperta fin ora, ma in fin dei conti lo sapeva che anche Rufy provava i suoi stessi sentimenti, si era sempre chiesto quando se ne sarebbe reso conto ma più di tanto non ci faceva caso, a parte quando per un motivo o per l'altro finivano per scontrarsi oppure si ritrovavano ingarbugliati a causa dell'esuberanza di Rufy nell'usare i suoi bracci gum gum.

E' sempre stato bene così Zoro, in parte perché ha una forza di volontà fuori dal comune, la stessa che gli permette di fare cose assurde con risultati vincenti, che gli permette di portare avanti le sue idee, i suoi sogni, le sue promesse... in parte invece perché era certo, come per ogni cosa in cui lui crede, che Rufy avrebbe capito da solo ciò che prova per lui.

Lo spadaccino non ama parlare e anche ora dimostra di essere di poche parole, tuttavia fa solo quello che si sente di fare, non gli sembra vero di potersi lasciar andare in questo modo, di mostrare una nuova parte di se, di scoprirsi, e ne è contento perché di fronte a se ha Rufy, colui che lo conosce e comprende meglio di chiunque altro, colui che gli vuole bene senza nemmeno saperlo esprimere, colui che è disposto anche a dare la vita per lui, colui che gli starà accanto fino alla fine dei suoi giorni.

- E dimmi, così il tuo bisogno si soddisfa almeno un po'?-

Detto ciò si avvicina quel tanto che basta per sfiorare le labbra con le sue portando lentamente una mano sulla sua guancia, mantiene gli occhi aperti per vedere la sua espressione che impercettibilmente si rilassa sempre più diventando via via più a suo agio, un senso di gioia incontaminato si fa strada nel ragazzo moro che si limita a chiudere gli occhi, posare le mani sulle braccia del compagno e a schiudere la bocca per far approfondire il bacio.

Solo un secondo si interrompe per rispondere alla sua domanda:

- Sapevo che mi avresti capito.-

Per poi riprendere il discorso coi fatti da dove l'avevano interrotto.

Finalmente Zoro può lasciarsi andare senza pensare più a nulla, è libero di esprimere i suoi sentimenti quanto e come vuole, libero di amare quella persona fantastica di cui si è innamorato ormai da tempo, può lasciare che i loro animi prendano il volo senza il loro permesso perché è tutto perfetto così com'è; ora le parole sono veramente superflue ed ha appena trovato un nuovo modo per esprimersi che non sia il combattere; gli sembra strano poter provare questo tipo di felicità diversa da quella che prova solitamente con gli altri del gruppo, ma lui è abituato a non farsi domande sulle sue azioni e non lo farà nemmeno ora.

Fa scorrere anche l'altra mano lungo il suo fianco fino a salire piano per arrivare ai suoi capelli neri, immerge le dita lunghe in mezzo alle ciocche spettinate unendo i loro corpi mentre Rufy infila le sue sotto la maglietta del compagno accarezzando la schiena calda dai muscoli tirati e tesi come quelli delle braccia, questo gesto fa gemere impercettibilmente Zoro allora l'altro incuriosito dal motivo per cui gli abbia fatto provare piacere continua per vedere in che altro modo è capace di ridargli la stessa sensazione, con la punta delle dita risale la spina dorsale poi è costretto a staccarsi dalle sue labbra per procedere meglio l'esperimento, mette la testa nell'incavo del collo e mantenendo gli occhi aperti guarda le mani e la schiena che si muovono, per permettergli una migliore visuale di ciò che sta facendo gli alza innocentemente la maglietta stretta; una volta terminato tutto lo spazio a disposizione sul dietro passa al davanti con molta tranquillità, non ci vede nulla di male e anche se non capisce bene il perché, gli piace sapere che la fonte del piacere di Zoro sia lui, se trova qualcosa che gli piace continua a farlo senza fermarsi a pensare.

Con molta curiosità procede sui pettorali e addominali ben scolpiti solcati dalla lunga e profonda cicatrice che a suo tempo l'ha fatto soffrire anche senza darlo a vedere, è concentrato su di essa e non nota lo sguardo di abbandono dell'amico.

Con sua immensa ingenuità ritenendo che anche lo spazio a sua disposizione sul torace sia finito e credendo che non ci sia più altro da esplorare, torna sulla bocca di Zoro lasciandolo leggermente stralunato...eh si, dovrà fare un gran bel lavoro con quel ragazzo!

Le prime luci dell'alba li sorprendono abbracciati sull'erba fuori dal fosso e accanto alla tigre morta, non stanno dormendo ma guardano il cielo che sta albeggiando, la mente è vuota e gli animi leggeri, sereni, come se ogni tassello del puzzle sia andato a posto.

Rufy candidamente si decide a parlare per primo (non c'erano dubbi che fosse lui il primo ad interrompere questo maestoso silenzio! Ndio):

- Senti Zoro...in questi casi cosa si dovrebbe dire all'altro?-

Zoro abbozza un sorriso per la solita spontaneità nonché incredibile serietà con cui gliel'ha chiesto e non può fare a meno di rispondere allo stesso modo:

- Immagino che andrebbe detto qualcosa tipo 'ti voglio bene', che ne dici?-

L'altro finalmente torna al suo bel sorriso contagiante e disarmante:

- Si, mi piace...suona bene!-

Questa risposta fa sorridere a sua volta il ragazzo che il più delle volte sta serio, cosa che non sfugge al compagno tanto che saltando in piedi davanti a lui si mette a gridare saltellando felice come un bambino:

- Mi hai sorriso mi hai sorriso!-

Ignorando che l'aveva già fatto quando lui dormiva!

Lo spadaccino senza farsi troppi problemi si alza e prendendosi le tre spade in una mano e la coda della tigre nell'altra si incammina in silenzio.

Al moro non ci vuole molto a capire dove sta andando e mantenendo il tono gioioso di prima fa andandogli dietro:

- Si che bello, andiamo ancora a caccia così Sanji sarà contento!-

- Perchè, la tua pancia no?-

Le risate e il sole che continua ad alzarsi nel cielo accompagnano i due ragazzi che completano un quadro veramente perfetto, testimonianza che nulla è cambiato.

FINE CAPITOLO 2

   
 
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