A te, che sai come mancare.
A volte mi manco.
A volte mi manco.
L’ansia del futuro si è infiltrata
dentro me con manifestazione pungente e
capillare. Ha annullato quel che di me sembrava stupore.
A volte mi manco.
La malinconia di un passato che non
è più mio, se non in fondo al cuore. Guardo il mondo con lo sguardo da eccentrico
cabarettista del nulla che mi porto dentro.
A volte mi manco.
Ho tentato di vedermi coi suoi occhi,
troppo stanco per guardarmi da dentro. Vede campi sterminati dai veleni del mio
mondo. Per lei son solo nulla da riscrivere.
A volte mi manco.
E quando succede, lo faccio con un
sorriso che vedo solo io. Son poche le persone che sanno mancarmi.
Solo una drabble.
Mi ritrovai a scriverla senza sapere bene come. Pensavo a cosa dovesse
innescarsi nella mente di Malfoy, al sesto anno,
quando il futuro per la prima volta lo terrorizzava, e il passato lo stringeva
con una certa malinconia. E soprattutto, se avesse avuto qualcuno a cui pensare
e il cui pensiero gli avesse dato forza. Da questa drabble
è nata la long che sto scrivendo. Dato che ho imprevedibilmente trovato il
coraggio di pubblicarla, mi son detta di condividere anche il seme che l’ha
fatta germogliare.
La chiusa mi sembrava l’unica
possibile per uno come Malfoy. Per un Draco Malfoy che forse non ha
perso tutte le speranze, e tutto se stesso.
Non dico altro, finisco per
straparlare, ma ribadisco che sono aperta a commenti di qualsivoglia natura.
Che il vostro acume si conservi intoccato.
Filomena.