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Autore: oilloi123    05/12/2010    5 recensioni
Il racconto in una giornata di quella che potrebbe essere stata la vita di Axl e Izzy a Lafayette, quando erano ancora Bill e Jeff. Fra scuola, amori, amici e famiglia.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.10.1979 - Jefferson High School, Lafayette, Indiana.

8.15 – Ora di matematica

La 2Be è al quasi al completo. Manca solo un persona. Un ragazzo. Bill.

La professoressa entra in classe. Fa l'appello. William Bailey assente.

Inizia la lezione.

8.40

Qualcuno bussa alla porta. < Avanti! >.

Entra Bill. < Buongiorno! >

< Alla buon' ora... Ce l'hai il permesso? >

< Sì. >

Bill si avvicina alla cattedra con un sorriso malizioso, allungando verso la professoressa il libretto delle giustificazioni.

La professoressa lo prende, lo apre, legge, si gira a fissare Bill con un'aria stufata e arrabbiata.

<' Convocato da Satana per assemblea straordinaria'? >

< Già > dice Bill con aria scocciata. < Certe cose non si comandano... > La classe ridacchia.

< Sarà meglio che io lasci perdere anche stavolta. Per quanto mi riguarda non conservo più speranze.. .>, afferma la professoressa firmandogli il permesso, mentre Bill si mette al suo banco.

9.10 - Ora di supplenza

La professoressa entra in classe. Sono quasi tutti a sedere in silenzio. Solo una persona non è composta. Un ragazzo. Bill. Mezzo sdraiato sul suo banco in fondo alla classe.

La prof. saluta, guarda la classe. < Ehi tu! Nell'ultima fila! Come ti chiami? >.

< William .> Dice Bill senza alzare la testa dal banco.

< Alzati e vieni qui davanti. Scambiati di posto con lei. >.

< Perché? > Sempre a testa bassa.

< Forza! >. La ragazza è già davanti a Bill che aspetta silenziosa lo scambio di banchi.

Bill si alza e si trascina, letteralmente trascina, verso il banco, per poi riprendere la precedente posizione vegetale.

La professoressa gli getta un'ultima occhiataccia, per poi iniziare a scrivere qualcosa sul registro, osservando la classe con la coda dell'occhio.

Dopo dieci minuti di stato comatoso, Bill alza la testa e fissa la giovane professoressa.

< Lei ce l'ha il Telepass? >.

La professoressa dopo un momento di stupore e fastidio, decide di lasciarlo stare e, senza rispondere, riprende la sua attività da dove l'aveva lasciata.

Un piccolo sorriso si dipinge sulle labbra di Bill.

< Scusi, le ho chiesto se ha il Telepass. > Insiste Bill.

La professoressa decide di andare a fondo della faccenda, in uno scontro diretto con quello strano ragazzo. Posa la penna, e lo guarda negli occhi, con un'aria di superiorità e di noia.

< Per quale motivo ti dovrebbe interessare? > Chiede la giovane professoressa.

< Beh, perché mi si è alzata la sbarra... > Dice sorridente Bill con un'irriverenza non trascurabile.

L'espressione della professoressa muta improvvisamente. Sgrana gli occhi, la bocca le si apre in sconcerto, le guance le si arrossano per il forte imbarazzo. Rimane immobile per qualche secondo, cercando di riacquistare il controllo.

< Esci subito dalla classe! Non tollero tali comportamenti nei miei confronti! > Strilla la professoressa furiosa e ancora imbarazzata.

Bill, sempre con un sorriso malizioso che gli solca il viso, si dirige fuori dalla classe, sbattendo la porta dietro di sé.

La professoressa si lascia cadere sulla sedia. Sospira. Guarda la classe. < Qual è il cognome di William? >.

< Bailey. > Risponde un ragazzo in prima fila.

La professoressa scrive la nota sul registro.

< Non sarà mica il figlio di Stephen vero? >

< Sì, invece. Io frequento la stessa chiesa in cui il reverendo Stephen racconta la messa. Strano a dirsi ma, sì, è suo figlio. > Interviene una ragazza seduta accanto alla finestra,

Il resto dell'ora scorre tranquilla.




Questa storia l'ho cominciata a scrivere un po' di tempo fa per me. Ho poi deciso di condividerla, per cercare di migliorare nella scrittura.
I fatti sono un po' esagerati, ma mi piaceva l'idea di Axl che faceva un nuovo casino ogni ora!
Non so se la storia si fermerà alla fine della giornata o se continuerò a seguire lo sviluppo delle azioni e delle relazioni dei personaggi scrivendo altri giorni. Dipenderà anche dai commenti.

   
 
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