Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: NarcissaM    05/12/2010    8 recensioni
Quando Andromeda Black scompare misteriosamente, la sorella minore Narcissa si dispera e decide di andare alla sua ricerca. E chiede aiuto all'uomo più influente nel mondo magico che lei conosce: Lucius Malfoy. Costretti a convivere e a collaborare, fra i due cresceranno giorno dopo giorno sentimenti inaspettati e devastanti. Fino a quando...
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Sorelle Black | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document


Alla ricerca di Andromeda


7° capitolo – Passione, sentimento e morte

 

Era ormai notte fonda quando Lucius e Narcissa fecero ritorno a Malfoy Manor.
Lei non aveva più detto una parola, furiosa com'era dopo lo scontro avuto con Sirius, e si era diretta a passo spedito verso i piani di sopra.
"Vai già a dormire?" chiese Lucius, seguendola su per le scale. "Non vuoi neanche parlare di quello che è successo stanotte?"
"Bè, Lucius..." Le sembrava sciocco continuare a chiamarlo Malfoy dopo tutti i baci che si erano dati. "Sono molto stanca, arrabbiata e amareggiata. In tutta onestà ti dirò: non ho voglia di parlare di un bel niente". Aprì la porta della camera da letto, decisa a barricarcisi dentro, ma Lucius fu più lesto ed entrò con lei nella stanza.
"Io credo che dovremo parlare di quello che abbiamo sentito da tuo cugino". Si appoggiò allo stipite della porta e le sorrise pigramente. "Sembrava piuttosto convinto quando parlava di una fuga di Andromeda, non ti pare?"
"Lui si sbaglia. Si sbaglia su tutto". Narcissa incrociò le braccia al petto ed evitò il suo sguardo. Per un po' rimasero in silenzio, fino a quando lei non ammise ciò che provava nel profondo del suo cuore. "Le mie sorelle... mi mancano. Andromeda mi manca". La nostalgia le spense gli occhi e le levò via ogni forza.
Sentì Lucius farsi avanti e prenderla gentilmente fra le braccia. "Mi dispiace. Ma... questa non è stata una serata tanto male dopotutto" commentò con voce calda, tenendola stretta.
"Oh, certo! Era davvero necessario per te baciarmi così, davanti a tutta quella gente?" sbottò Narcissa, cercando di divincolarsi dal suo abbraccio.
"Dovevamo avvicinarci di soppiatto per ascoltare la conversazione di tuo cugino" disse in propria difesa Lucius, guardandola con occhi penetranti. "Siamo stati scambiati per una coppia di innamorati che davano sfogo alla loro bruciante passione, e nessuno badava a noi a parte qualche curioso pervertito. E' stata una buona tattica. Tuttavia, lo confesso, mi è piaciuto baciarti".
Narcissa emise un verso di scherno. La sfida era troppo interessante, e lei aveva un bisogno disperato di quelle punzecchiature dopo un'altra giornata inconcludente e faticosa. "Cos'è che avevi detto su di me? Che ero carina ma che non incontravo i tuoi personali gusti, ti ricordi? Che non dovevo temere".
"Sì, l'ho detto. Bèh, era una bugia. Dovevo pur convincerti a trasferirti da me" la derise lui. "Ora vuoi farmi credere che a te non sia piaciuto baciarmi?"

"Sì... no!" Narcissa andò nel panico. Gli rivolse uno sguardo colmo di esasperazione, quasi implorante. "Ooh, per favore!"
"Per favore... cosa? Per favore baciami ancora o per favore lasciami in pace?"
La bocca di Lucius incontrò la sua prima che lei potesse rispondere alla sua domanda.
Narcissa rimase stupita per un secondo. Poi il battito del suo cuore accellerò. Quello era un nuovo tipo di bacio che esplorava e interrogava. Non era per scena, non era una finzione. "Oh, Lucius... no!" gemette lei. "Ti prego".
"Adoro il modo in cui tenti sempre di mantenere il controllo". Le labbra di lui corsero lungo il suo mento, sulla gola, catturarono un punto sensibile, e lei si inarcò, l'aria che le fuggiva dai polmoni.
"Tu mi vuoi, lo vedo nel tuo sguardo. Nascondi tutta la tua passione dietro aculei velenosi che indossi con tanto orgoglio, ma non mi inganni. So di cosa hai bisogno". Le mise entrambe le mani fra i capelli e la attirò a sé per baciarla di nuovo. Un altro bacio, inebriante e possessivo.
E in lei si accese una sofferenza deliziosa. Il piacere le risalì lungo la spina dorsale, il calore le sfrecciò nel corpo. Istintivamente lei si fuse con lui e si diede dieci volte della stupida. Il suo futuro era confuso e oscuro, e lei non sapeva bene se la quiete sarebbe mai arrivata; ma Lucius le stava offrendo qualcosa... qualcosa di estremamente piacevole, e pericoloso anche. Forse, dopo averla avuta per una notte, lui l'avrebbe abbandonata al proprio destino, ma in quel momento a lei non importava.
La testa le cadde all'indietro quando lui la baciò lungo il collo fino alla scollatura dell'abito. La stava cospargendo di baci diabolici e di parole seducenti appena sussurrate. Le prese un seno in una mano, con le dita che premevano, e lei sentì che presto le gambe avrebbero ceduto. Non si era mai sentita così. Mai nella sua vita.
Lui la baciava e faceva lavorare le dita sui laccetti del suo abito e del bustino. E allo stesso tempo lei tentava freneticamente di sbottonargli la camicia, di sfilargliela dai calzoni.
Gli occhi di Lucius erano fieri e trionfanti. Sollevò Narcissa senza fatica, stringendosela contro, e la distese sul letto. Era riuscito chissà come a scioglierle i lacci e a liberarla dagli indumenti. La pelle gli bruciava, la sua mente era come bloccata mentre ammirava quel corpo meraviglioso. I suoi baci diventarono d'improvviso più languidi, più esigenti.
"Fai così con tutte?" riuscì a sussurrare Narcissa, con voce ansiosa.
Lo sentì irrigidirsi. "No. Al contrario di quel che pensi, io non ho nessun harem". Si soffermò sul suo labbro inferiore, prendendolo fra le proprie labbra prima di rilasciarlo con uno schiocco. Ondeggiò contro di lei e Narcissa rispose a quel movimento. Le uscì un gemito quando qualcosa di duro premette contro di lei, proprio dove sentiva di averne più bisogno. Il suo corpo era irrequieto, agitato, bisognoso di qualcosa di indefinito. Le parole di Lucius, le sue mani... lei era il serpente, lui l'incantatore.
"Narcissa, tesoro". La sua voce era bassa e profonda. Le prese un capezzolo con la bocca e lo succhiò con forza.
Lei tremò ed emise un breve gemito strozzato. il calore diventò insopportabile mentre lui la leccava senza darle tregua.
Poi si sollevò e le sorrise in modo pericoloso, occhi grigi che la sfidavano maliziosi. Le accarezzò la pancia bianca e piatta, e fece scorrere le dita più giù. Narcissa sobbalzò. Lui ora la stava esplorando e stuzzicando con la mano, e a lei si bloccò il respiro. Si aggrappò a lui con forza mentre i suoi duri polpastrelli accarezzavano il morbido interno fra le sue cosce, accrescendo la sua febbre.
Lui non capiva più niente, sapeva solo che la voleva bagnata e bruciante su quelle lenzuola. Il resto del mondo poteva anche andarsene al diavolo. "Basta. Ti voglio. Adesso". La voce di lui era pesante e tesa, il suo tono definitivo.
Narcissa lo sentì ritrarre la mano, e divenne impaziente, ansiosa, disperata. Poi lui entrò in lei, e ogni altro pensiero si annullò. Lucius diede una piccola spinta, poi un'altra, e lei lo seguì con fiducia in quel movimento.
"Tesoro, amore... amore mio..." lo sentì farfugliare contro i suoi capelli. Uscì da lei, poi si spinse dentro completamente. La sensazione fu talmente intensa che Narcissa gridò, un suono profondo e vibrante. Non provava più imbarazzo: ora voleva solo sollievo. Lui si spinse di nuovo, la trafisse e la strinse a sé. Tutto si annebbiò nelle loro menti.
Narcissa sapeva che stava urlando ma non le importava. Seguì il suo ritmo, poi si abbandonò del tutto. Gemendo e ansimando contro la sua spalla, attese di raggiungere il culmine.
E quando il piacere esplose, entrambi sprofondarono in quell'estasi assoluta, per poi infine ricadere senza fiato l'uno nelle braccia dell'altro.



Colpetti energici al vetro della finestra svegliarono Lucius.
Sbadigliando, mugugnò qualcosa e guardò le lancette della pendola che indicavano che erano solo le cinque del mattino. Si sentiva decisamente pigro e stava persino valutando di rimanere a letto tutto il giorno.
Una ciocca di capelli biondi gli scivolò lungo il braccio, e si volse a guardare la donna addormentata al suo fianco. Sollevò la mano per toccarle leggermente una spalla nuda, e sentì di nuovo il desiderio accendersi in lui.
Risuonò un altro colpo forte, e Lucius si decise finalmente a rivolgere lo sguardo alla finestra. Un gufo picchiettava per poter entrare nella stanza e recapitargli una pergamente arrotolata fra le zampine.
Con un sospiro, lui gettò indietro le coperte del suo lato e andò ad aprire la finestra. Prese la lettera fra le mani e lesse con attenzione. La carta gli frusciò fra le dita mentre impallidiva leggermente. Si chiese se doveva svegliare Narcissa e riferirle il messaggio o se lasciarla riposare.
Prima che lui potesse decidere cosa fare, lei lo chiamò. "Lucius... che succede?"
La vide mettersi seduta sul letto, scompigliata e deliziosa. Esitò.
"Lucius?"
"Un mio informatore mi ha scritto. C'è... c'è stato un omicidio a Knocturn Alley. La vittima... pare che si tratti di una giovane strega".
"Un omicidio?"
La mano di lei si staccò dal lenzuolo e lasciò in vista parte del seno, per la gioia dei suoi occhi. "Torna a dormire. Non è detto che si tratti di tua sorella... ma andrò a controllare per sicurezza".
"No, io vengo con te!"
Lui non rimase sorpreso. La determinazione era una delle qualità che preferiva in lei. "Vestiti, allora. Usciamo fra dieci minuti".



Le strade di Knocturn Alley erano buie e nebbiose, con le ombre del primo mattino che disegnavano forme strane sulle pareti dei negozi ancora chiusi.
Lucius osservò Narcissa che camminava a testa alta al suo fianco. La notte prima era stata... oh, non c'erano parole per definirla. Lui non si pentiva minimamente per averla sedotta, e al tempo stesso sentiva di essere stato lui stesso a rimanere in trappola, del tutto catturato e sedotto da lei.
Nel corso degli ultimi anni Lucius aveva avuto una decina di donne e aveva anche trovato interessante qualcuna di loro, ma alla fine l'attrazione si era spenta. Tutte le volte. Molte donne si erano fatte in quattro per compiacerlo, ma nessuna aveva fatto nascere in lui il desiderio di prolungare una relazione. Nessuna, eccetto Narcissa.
Lei gli piaceva per davvero. Era incredibile, era speciale. Sembrava proprio la donna adatta a lui, e questa idea era semplicemente terrificante perché Lucius non aveva mai provato nulla del genere prima di allora.
Non poté fare a meno di chiedersi cosa avrebbe fatto lei dopo aver ritrovato Andromeda. Sarebbe ritornata a vivere con lei, nella casa dei loro genitori, oppure avrebbe trovato un gentiluomo da sposare, uno cui non importava la sua schiettezza o il fatto che lei avrebbe cercato di essere quella più forte, nel matrimonio?
Si dovettero fermare. Nella zona c'era un mucchietto di gente che si affollava attorno a un punto preciso. Alcuni funzionari del Ministero stavano tentando di tenere le persone lontane dal luogo del delitto, un compito difficile con due strade convergenti e quattro direzioni da controllare. L'Auror Moody solcava la folla, i suoi occhi attenti prendevano nota di ogni faccia presente.
"Maledizione, Malocchio Moody è qui". Lucius strinse il braccio di Narcissa.
Lei raddrizzò le spalle. "Non ha motivo di infastidirci. Stiamo solo dando un'occhiata, esattamente come il resto della gente".
Si fecero strada verso il gruppo di persone. Tutti erano intenti a parlottare e a fare supposizioni. Un telo copriva in parte la povera vittima. Qualcosa fremette dentro Narcissa, una scheggia gelida di paura che le impediva di guardare. "Non è Andromeda, vero?" chiese speranzosa, rivolgendosi a Lucius.
Gli zigomi della donna erano illividiti, gli occhi spalancati sul nulla, i capelli castani arruffati. In lei c'era qualcosa di familiare, pensò Lucius, ma no... non era Andromeda Black. "Tranquilla" disse, girandosi verso Narcissa. "Non è lei". La vide barcollare per il sollievo. "Stai bene?"
"S-sì". Lei si costrinse a chiudere gli occhi, poi li riaprì lentamente. "Chi è, allora?"
"Marlene McKinnon, una nata-babbana nota al Signore Oscuro" mormorò Lucius al suo orecchio. "Questa è di certo opera dei miei... compagni". In tutta quella follia, in quella guerra fra Mangiamorte e membri dell'Ordine della Fenice, Narcissa era innocente ed estranea. "Su, ora andiamocene via".
Altra gente stava riempendo la zona, per lo più curiosi che cercavano notizie fresche da trasmettere ai vicini, o un qualsiasi briciolo di pettegolezzo e di intrigo. Narcissa si chiese dove fosse Andromeda in quel momento, e per un attimo, tra la folla, ebbe quasi l'impressione di intravedere il suo viso pallido.
Ma era soltanto un'illusione, si disse, stringendosi al braccio di Lucius. Un'illusione e niente più.


NdA: uhuhuh, finalmente le cose si sono evolute! Spero che abbiate letto con gioia questo capitolo, per me è stato davvero inebriante scriverlo! :-D Ghghgh, voglio sapere tutte le vostre impressioni!


Aly Black - grazie, sono felice di sapere che mi stai seguendo sin da quando ho cominciato la storia!^^ Ma nooo, Sirius è cattivo solo con Narcissa e Bellatrix (e Piton, anche) - con le altre persone sono certa che è del tutto amabile, eheh! Spero continuerai a leggermi! ;-)

Smiley Cissy - sei diventata dipendente da questa fanfiction?! Accidenti, devo cercare di non farla terminare, allora! Oooh, la scena del ballo era davvero romantica, è piaciuta anche a me che l'ho scritta, gh! :-p Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto fantasticare *-*!!

Zukkerosa - finalmente qualcuno che la pensa come me su Sirius. Molte persone si dimenticano che lui, dopotutto, è un Black e in quanto tale ha l'arroganza e la strafottenza nelle vene! :-p Piaciuto questo capitolo? Ti prometto che aggiornerò quanto prima!!! ^^

Thiliol - meno male, avevo paura che la mia versione di Sirius ti deludesse! Chissà, forse gli darò ancora un po' di spazio più avanti. Che ne dici del 'capitolo fuoco e scintille' che ti avevo promesso? Io ho sbavato allegramente su Lucius mentre scrivevo... ho bisogno di uno psichiatra.

CaroF - se non ti sei innamorata di Lucius con questo capitolo, io davvero non so che altro fare!! :-p Naturalmente scherzo!! Sono d'accordo con te, Sirius e Regulus - e in generale tutta la famiglia Black - meritava molto più spazio nei libri di JKR, ma le fanfics servono anche a questo! ;-) Giusto?

Lione94
- ahahah, hai capito tutto su Lucius! Diciamo che la scusa del passare inosservati non reggeva granché: la verità è che lui ha già perso la testa per Narcissa e non riesce più a trattenersi *-* Da questo capitolo in poi diventeranno sempre più consapevoli dei loro sentimenti! ç_ç <3

Circe - come sempre le tue recensioni mi fanno tanto piacere, grazie! Oh, l'aspetto romantico non lo tralascio mai, come hai potuto vedere anche in questo capitolo. Bèh, io ce la sto mettendo tutta per farvi sognare insieme a me! ^^ Ti abbraccio, spero di sentirti presto!!

A presto per nuovi aggiornamenti! ;-D
NarcissaM

 

 



   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: NarcissaM