Sogni che a volte
si infrangono al mattino;
spengono l'alba, ci spengono pà.
Ma quanti cani
mordono il nostro cammino.
Ohoh, ma i sogni sai non dormono mai.
Un respiro d'aria buona.
Chiudo gli occhi e sento di già
che la stagione mia ritrova
un soffio caldo di libertà
ohohoh, la libertà
(ZUCCHERO-"Un soffio Caldo")

Con un soffio di vento mi risveglio dal tepore del sonno mattutino.
I miei occhi si apronolentamente, quasi impauriti dal raggio di sole che penetra dalla finestra.
Un nuovo giorno che inizia e io anche oggi, devo dedicarmi a qualcosa da catturare, percepire e capire. Inseguo sempre qualcosa; durante la mia vita l'ho sempre fatto e mi è quasi risultato naturale e scontato iniziare a svolgere il mio lavoro che oltre che un'attività è una passione.
Sono un detective privato,e amo il mio mestiere perchè mi permette di usufruire della mia capacità intuitiva.
Dopo settimane di noia e apatia, finalmente mi hanno assegnato un nuovo caso, molto delicato.

Mr.Fire è entrato nel mio ufficio due giorni fa, il 4 Dicembre del 1893. Un uomo grosso, calvo ma profondamente ricco.
Era agitato, sudava e si dimenava girovagando nella stanza per spiegarmi gli avvenimenti e la causa del nostro incontro.
Sua moglie, molto più bella e sicuramente più giovane di lui, aveva trovato un passatempo molto inappropiato; il gioco d'azzardo. Sembrava, infatti, si divertisse a giocare a poker con un benestante gruppetto nelle ore della notte più assurde e spendeva ogni dollaro del marito.
Disperato, non solo per la vicinanza dell'amata con altri uomini, ma per il suo denaro perduto aveva deciso di assumermi per infiltrarmi nella compagnia segreta e scoprire le motivazioni degli strani gesti della moglie.
A causa della mancanza di altro lavoro e sopratutto per una sensazione positiva, accettai di buon grado la generosa offerta di Mr.Fire.

Avevo seguito la moglie il giorno precedente per capire tutti i suoi spostamenti e comunicazioni.
Avevo scoperto che, oltre alla passione infinita per gli abiti costosi, la donna si frequentava con un'invididuo ambiguo spesso coperto da un cappello e sciarpa che non scoprivano mai i tratti del viso.Dall' espressione della donna durante i loro colloqui avevo intuito che essa ne era profondamente innamorata ; gli occhi gli si illuminavano e non degnava nessun'altro quando c'era presente lui.
Sembrava stregata.
Il pomeriggio la donna entrò in un bar molto lussuoso e, ovviamente, la seguì.
Si prese un drink abbastanza forte e si sedette su uno sgabello con aria sconsolata.
Mi avicinai silenziosamente a lei e cercai di attirare la sua attenzione indicando il posto accanto al suo.
"E' libero?" chiesi con tono gentile.
Per un attimo sembrò non aver capito,troppo immersa nei suoi pensieri, poi spalancò gli occhi e disse :"Sisi mi scusi ero sovvrapensiero!".
Mi sedetti elegantemente vicino a lei sorridendo tra me e me, mentre sapevo mi stava fissando.
Vedevo il riflesso di noi attraverso un vetro in fondo alla sala. Riflettava tutto e tutti ma noi, in particolar modo; una signora dagli occhi grigi, lunghi capelli biondi e un elegante pelliccia color bronzo e un uomo al suo fianco alto, piazzato con capelli spettinati e occhi blu mare che sorrideva soddisfatto.
Sorridevo di me perchè adoravo fare il mio lavoro, mi permetteva di essere me stesso e di conoscere belle signore...
"Posso offrirle qualcosa?" chiesi voltandomi all'improvviso verso la signora e sorprendendola a fissarmi dal basso verso l'alto.
"Certo con piacere" disse civettuosa, sorridendomi.
Chiamai il cameriere e poi mi girai verso la donna cercando di attaccare bottone.
"Cosa ci fa una signora bellissima da sola?" chiesi cercando di lusingarla.
"Si annoia tantissimo.." esclamò lei divertita.
"Mi dispiace..Se vuole posso tentare di farla divertire un pò" proposi malizioso.
"Ci sto" sussurrò la donna scoppiando poi in una risata.
"Che ne dice di una partita?Sono molto appassionato del gioco" chiesi con disinvoltura fissandola e guardando con attenzione la sua reazione.
Lei rimase per un attimo stupita poi disse sottovoce :" Anche io moltissimo! Anzi vorrei proporle una cosa; questa notte ha da fare?".
"Assolutamente nulla..Sono a sua disposizione" risposi ironico facendole l'occhiolino.
"Perfetto..Allora si faccia trovare qui verso mezzanotte e vedrà, ci divertiremo!" esclamò e poi mi accarezzò il viso dolcemente.
"Ci sarò" dissi baciandole la mano.
La fissai sorridendole per qualche secondo poi me ne andai.
L'avevo trovata molto disponibile a condividere il suo segreto; fin troppo..
Evidentemente, la sua era una tattica. Stava in un bar pieno di uomini e donne ricche che la fissavano e aspettava di essere avvicinata a qualcuno per proporre partite a persone che le sembrava interessate.
Sicuramente, la motivazione di tutto questo era collegata all'uomo misterioso che incontrava..
Non mi restava altro che aspettare la mezzanotte.....