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Autore: Tsukichan    05/12/2010    2 recensioni
Due ciondoli, un viaggio, un probabile amore e una ciurma del tutto diversa. Tutto in una fic? Vedremo ^^
- È una collana che permette di viaggiare nello spazio e nel tempo, solo unendo i due ciondoli – tirò fuori da una custodia una seconda collana con la seconda parte del ciondolo tenendoli a debita distanza – questo diventa possibile. È un raro cimelio di un’antica civiltà ormai perduta.
Ringrazio quelli che leggeranno e recensiranno se vorranno XD
Genere: Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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2°Capitolo

-          Ops – disse il capitano osservando la nuvoletta di fumo dissolversi nell’aria con il dito su per il naso come se la cosa non lo riguardasse minimamente

Dello spadaccino e della navigatrice, però, neanche l’ombra.

-          Che hai fatto alla mia Nami-san!! – Sanji atterrò Rufy con un calcio in pieno volto e poi si lanciò sul venditore strattonandolo violentemente per il bavero della giacca – dov’è la mia Nami-san? – un’aura malvagia lo avvolse da capo a piedi terrorizzando cecchino e dottore, che corsero lontani dal raggio d’azione del cuoco

L’uomo sbattuto a destra e a manca non riusciva ad aprir bocca per spiegarsi.

-          Scu … scusi – tentò sollevando la mano per attirare l’attenzione del cuoco che pareva aver perso il lume della ragione

-          Mio dio bisogna fermarlo … pover’uomo – disse Usopp nascosto dietro la mastodontica spalla di Franky ben al sicuro dall’ira del biondo

-          Gli farà male – tentò di intervenire Chopper preoccupato per la salute di RiseRise

-          Forse se lo lasci parlare possiamo capire cos’è successo – disse pacatamente Robin

-          Oh Robin-chan tu hai sempre ragione – cinguettò Sanji, mollando il malcapitato sul ponte e  affiancandola, tornando a comportarsi “normalmente” – avanti cos’è successo alla mia sirena – i goccioloni agli occhi e fazzoletto stretto tra le labbra

-          Io l’avevo avvertita … io le avevo detto che quella collana aveva la capacità di trasferire nello spazio e nel tempo chiunque unisca i ciondoli e chi gli è vicino – iniziò a spiegare l’uomo

-          Ma dove ha preso una stramberia del genere? – domandò curioso il carpentiere

-          È di una civiltà ormai scomparsa. Lì gli abitanti avevano trovato il modo di spostarsi nel tempo a piacere

-          E sono scomparsi comunque? – fece notare giustamente Usopp, abbandonando la postazione di rifugio e tornando tra i presenti

-          Non i conosce molto di quel popolo – spiegò RiseRise

Tutti quanti si voltarono verso Robin per ricevere risposte. L’archeologa li soddisfece … in parte.

-          Mi sembra di aver letto di una cosa simile, ma sarà stato al massimo un paragrafo e non diceva granché, se non quello che il venditore ha già detto – rispose semplicemente la ragazza

L’attenzione di tutti si riposò sul venditore che impacciato non sapeva come filare via da tutto quel casino. Si chinò sul ponte e iniziò a raccattare tutte le cianfrusaglie che aveva esposto ai pirati nell’intenzione di rifilargliele e non di trovarsi in tutta quella situazione. A casaccio le gettò nella conchiglia gigante.

-          Bene ragazzi è arrivato il momento che io vada – disse RiseRise già con un piede nel suo mezzo di trasporto

-          Un attimo – sussurrò pacatamente Sanji avvicinandosi con una calma che raramente gli apparteneva

L’uomo inghiottì a vuoto l’aria, vedendolo così vicino a lui. Temeva nel trattamento che poco prima gli aveva riservato.

-          Bhè … bhè i … io devo andare  ve … veramente – balbettò mentre iniziava a sudare freddo

Sanji sollevò lo sguardo scoprendo i lacrimoni alla base dei suoi occhi – la mia Nami-san – si aggrappò al braccio dell’uomo – rivoglio indietro la mia Nami-san

-          Non so come aiutarvi, non c’erano le istruzioni nella scatola di quella collana, presumo che non ci sia un modo per tornare – rifilò tutto d’un fiato – arrivederci – sparì nella conchiglia, che un balzo sparì negli abissi marini, da dov’era comparsa

Un gocciolone enorme comparve dietro la testa di tutti quanti.

-          E ora come faremo? – chiese Chopper

-          Ma non sappiamo neanche dove sono finiti – aggiunse Usopp allargando le braccia

-          E non abbiamo nessun indizio di cosa sia successo veramente – terminò Franky

-          E se fossero qui sulla nave? Quel venditore ha detto che si potevano muovere nel tempo e nello spazio, forse sono semplicemente qui sulla nave yohohoh – rise fuori luogo Brook

-          Potrebbe essere

-          Robin, la mia dea potrebbe essere qui – il cuoco partì volteggiando alla volta delle stanze interne

Tornò dopo pochi minuti mogio e disperato. Nulla!

-          Farò qualche ricerca, devo capire cos’è successo prima di organizzarci – Robin sparì nella biblioteca, era l’unica che avrebbe potuto trovare una soluzione

-          Come farà adesso il mio bocciolo di rosa, tutta sola in un posto sperduto – Sanji rintanato in un angolo ripeteva questa litania mettendo alla prova anche la pazienza del santone di turno, a fargli compagnia il suo fido fazzoletto

-          Ma è con Zoro cosa potrà accaderle? Pensiamo a noi … cosa mangeremo adesso? – esordì il capitano che per tutto quel tempo era rimasto sul ponte dopo la botta del cuoco

Ancora un colpo, ancora una volta riverso sul ponte. Con Sanji non si scherza soprattutto se si tratta di Nami, la sua dea, sola con lo spadaccino, chissà dove, chissà quando.

Meglio non ricordarglielo.

Al suo fianco Brook con la sua di litania – non ho mai visto le mutandine di Nami, anche se io gli occhi non ce li ho yohohoh

-          Brook? – il cuoco richiamò lo scheletro – possiamo andare a vedere le mutandine di Nami-san – sussurò – ora lei non c’è non può picchiarci

Cuoco e scheletro si diressero verso la stanza della navigatrice.

Clik, Robin era intervenuta in tempo, lasciando i due a bocca asciutta. La biancheria di Nami era in salvo.

 

In un tempo e in uno spazio sconosciuti …

La navigatrice si massaggiò la testa emettendo un lamento – ma che diavolo è successo?

Tentò di rimettersi in piedi, incontrando qualcosa di morbido sotto le mani.

Mise a fuoco visto che la luce era davvero scarsa.

Tastò con le mani ciò che incontrava, era morbido in alcuni punti, duro e scolpito in altri, ma che era? C’era della stoffa, un bottone, anche quella che sembrava una cerniera e qualcosa di semi-duro.

-          Aaa – urlò facendosi indietro ritrovandosi a terra per l’ennesima volta in quella giornata

-          Ma starnazzi a tutte le ore? – Zoro si mise a sedere battendo la testa a qualcosa – che ca … - imprecò massaggiandosi la parte lesa dal colpo e dal pugno di Nami

-          Dove mi hai portato? – la navigatrice lo prese per il collo mettendosi comodamente a cavalcioni

Con la faccia cianotica lo spadaccino cercava disperatamente aria da immettere nei polmoni, annaspando con le braccia.

Nami lo liberò gusto in tempo.

-          Sei impazzita? – si massaggiò il collo – non so, dove siamo, è stata tutta colpa di quel babbeo del capitano

-          Ehi la collana? È stata tutta colpa di quel venditore inetto e idiota – tastò il pavimento – aspetta qui ce un ciondolo … trovato l’altro?

-          Questo? – le mise nella mano l’altro ciondolo

Tentò di rimetterli insieme com’era successo poco prima sul ponte ma nulla, una luce, una nuvola di fumo, un rumorino, un luccichio, niente.

-          Ma perché non funziona? – urlò isterica Nami saltellando nervosamente e allegramente sulle gambe di Zoro

-          Cosa ne posso sapere io? – portò le mani dietro il collo sistemandosi comodamente in quell’angusto spazio

-          Non sei mai d’aiuto … Zorooo – si accasciò poggiando la testa sulla spalla del verde – voglio tornare sulla nave

-          Forse se usciamo di qui, sarebbe più semplice no?

-          Te l’avevo detto io, dobbiamo uscire di qui – gli diede una pacca sulla spalla lasciandolo scioccato dal suo comportamento

Strisciò a quattro zampe sulle assi di legno.

-          Ti muovi Nami, qui è scomodo – la spinse mettendole la mano sulla coscia

-          Non toccarmi – allungò il piede indietro spiaccicandogli il tacco tra gli occhi - e non mettermi fretta buzzurro – fece qualche passo distratta da Zoro e andò a sbattere con la fronte contro qualcosa

Cadde all’indietro strofinando la mano sula fronte.

-          È tutta colpa tua – urlò

-          Finiscila – la spinse leggermente sulla spalla stringendo con le dita lo spazio tra gli occhi che gli doleva terribilmente

-          Aspetta sento qualcosa – appoggiò l’orecchio contro quella che doveva essere la porta

Fu aperta facendola scivolare a terra.

-          Nami-san che ci fai qui nella cambusa? – qualcuno si chinò verso di lei prendendole le mani tra e sue – ti sei fatta male cara?

-          Sanji finiscila – sollevò lo sguardo rimanendo scioccata

-          Nami amore che hai? E poi ti ho appena lasciata in cucina – parlò ancora la strana figura davanti a lei, un po’ stranita anche lei

-          Ma il cuoco ha tempo da perdere invece che andare a cucinare qualcosa? – Zoro fece il suo ingresso dietro Nami che continuava a fissare la figura davanti a lui in silenzio religioso quasi – ma che è sto schifo?

-          Sei tu – la cartografa sollevò il dito davanti a lei …

 

 

Angolo di Tsuki

Io ho tentato di utilizzare la tecnologia, ringraziando chi ha recensito tramite un messaggio privato e spero di aver fatto bene, altrimenti chiedo venia e dal prossimo capitolo riprendo i ringraziamenti tradizionali a fine capitolo …

Bene, bene, bene dove saranno mai capitai i nostri due eroi??? Ahahah

Spero che qualche risatina ve la siate fatta, come è successo a me mentre scrivevo.

Un grazie a tutti quelli che hanno messo tra preferiti, seguite e da ricordare, fra qualche capitolo vi ringrazierò tutti a dovere XD

Grazie naturalmente a chi ha letto soltanto …

GRAZIE

 

   
 
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