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Autore: devilrose1982    06/12/2010    2 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una giovane chitarrista italiana si trovasse faccia a faccia con Axl Rose...??
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fortunatamente anche quello andò bene nonostante la pressione che mi sentivo addosso.
Era inevitabile, quell'incontro mi aveva sconvolta e lui era ancora lì ad aspettare.
Si complimentò sinceramente, soprattutto con i ragazzi, con loro si comportava quasi da fratello maggiore, li trattava come suoi pari.
Loro.
Io non ricevevo lo stesso trattamento, come tutti evidentemente mi vedeva come la bambolina che giocava a fare la rocker.
A me nessuna parola sul concerto, niente di niente.
In compenso mi stava addosso come un rapace con la sua preda.
I suoi commenti su di me si limitavano al mio aspetto fisico, aveva notato la mia figura alta e slanciata, i miei occhi blu, mi sussurrò nell'orecchio con voce languida che i miei capelli erano
profumatissimi e morbidissimi, mentre ci affondava le mani.
Com'era possibile che nessuno si rendesse conto che ero così terribilmente a disagio?
Gli altri erano occupati a godersi la festa post concerto e tutto quello che ne derivava, fans che
li osannavano, ragazze, io non ero lì a bearmi di tutto quello.
-"Brindiamo a te Dea"
Non volevo altro da bere, volevo restare lucida, non capivo bene se per godermi in
pieno quel momento o perché restando lucida sarebbe stato più facile tenerlo a bada.
Insisti quanto vuoi, parla, giocati tutte le tue carte, ti sembrerà impossibile, ma non verrò a
letto con te, mi ripetevo per convincermi.
Accettai comunque il vino, in fondo mi divertivo a giocare a quel gioco, ero pur sempre femmina, mi piaceva sentirmi corteggiata.
Soprattutto da uno come lui.
Passammo un bel po' di tempo a parlare del più e del meno, continuando a bere, più lui si faceva insistente, più io ero maliziosa e scostante.
Guardavo gli altri in lontananza che mi guardavano a loro volta divertiti, incapaci di credere ai loro occhi.
Io mi avvicinavo pericolosamente a lui sfoggiando i miei migliori sguardi da cerbiatta.
La testa iniziava a girarmi.
-"Grazie, ma ora devo andare dai i ragazzi, non posso lasciarli in pasto alla stampa da soli"
Rimase di sasso ma nonostante nei suoi occhi vidi bruciare la delusione non disse nulla.
La festa si prolungò più del previsto, mi trattenni a lungo a parlare con un gruppo di ragazzi che
ci avevano seguito per diverse date, quando iniziai a smaniare per rivederlo lui ovviamente era
andato via.
E io ero...
Delusa?
Mi sentivo una scema.
Arrivammo in hotel che il sole splendeva già alto, gli ultimi tre giorni erano stati pieni di emozioni, riuscivo a toccare il cielo con un dito, ma ero anche stanca, il tour stava finendo ed era stato massacrante.
Sabato sera, Devil's cellar, ultima data del tour.
Il delirio, dovettero scortarci fin dentro al locale per la massa che si era accalcata in strada, non so dove sarebbe riuscita ad entrare tutta quella gente, mi preoccupava ma mi rendeva orgogliosa.
Superò addirittura le nostre aspettative, fu un successone.
La chiusura perfetta di quell'avventura.
La festa quella sera si spostò nella hall del Four Seasons, dove mi aspettava insieme a decine di tipi di fiori diversi, il cui biglietto recitava "Con le rose non ho fatto colpo, sarò più originale”.
Ridacchiai fra me e me, un po' scocciata e un po' lusingata per tutto quell'interesse, arrossii e gli altri lo notarono.
Mi dava fastidio che mi sfottessero così, che insinuassero che la lady di ghiaccio avesse permesso
di infatuarsi di una celebrità.
-“E' solo una star sul viale del tramonto che si aggrappa con le unghie al ricordo dei tempi passati, è veramente patetico" sentenziai acida cercando di mantenere intatto il mio orgoglio.
Quanto cogliona ero stata me ne resi conto vedendo la sua sagoma immobile sulla porta.
Ovviamente aveva sentito tutto.
Mi fissava gelido, non so se il suo carattere irascibile fosse solo una leggenda, ma il suo sguardo
mi fece paura, un brivido mi paralizzò la schiena, ma durò un istante.
Sbatté forte la porta dietro di lui.
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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