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Piani
e Incontri
L a luce entrava dalle alte
finestre a ghigliottina e colpiva in modo curioso il professor Ruf ,un vecchio
fantasma che insegnava Storia della Magia che,grazie ai giochi di luce dei
raggi del sole,sembrava ancora più trasparente del solito. Un lieve
mormorio si alzava da un gruppo di ragazze sedute in fondo alla classe e le
loro voci quasi coprivano quella bassa e monotona del professore,ma questo non
accennava a interrompersi per zittirle.
Ruf era fatto così : per nulla al mondo avrebbe
smesso di spiegare la sua lezione, poco importava se qualcuno lo stesse
ascoltando oppure no.
Sirius
Black, comodamente seduto sella sedia in equilibrio sulle gambe posteriori,le
mani dietro la testa in un'esemplare immagine del relax,sbadigliò sonoramente come
per manifestare in modo più marcato- come se già la sua postura non lo
esprimesse- quanto poco la lezione lo allettasse.
"Oh
buongiorno,Felpato. Ti sei svegliato adesso?"
Remus Lupin
sorrise,la spilla da Prefetto brillava sulla divisa nera. Sirius si voltò verso
di lui con un'espressione soddisfatta sul volto.
"Dai,Lunastorta,non
ho mai sentito una lezione più noiosa"esclamò senza curarsi di abbassare
la voce. Parecchi ragazzi si voltarono nella loro direzione,con un sorrisetto
sul viso. Remus scoccò un'occhiata al professore che proseguiva imperterrito
nella spiegazione come se non fosse successo niente o non avesse sentito lo
scambio di battute dei due ragazzi. O come se li ignorasse,cosa molto più
probabile.
"Sirius,vuoi
abbassare la voce?"gli sussurrò,senza smettere di gettare occhiate
allarmate a Ruf,che teneva la testa china sul libro davanti a sè,le dita delle
mani intrecciate.
"Perchè?
Al vecchio Ruf non importa se sto attento o meno....guarda James!" esclamò
in tono infastidito,per poi indicare un ragazzo con i capelli neri arruffati e
spettinati ,seduto qualche banco davanti a loro che giocava con un Boccino
rubato chissà dove. Peter Minus,un ragazzo dagli occhietti acquosi, lo fissava
e ogni tanto applaudiva piano per qualche presa particolarmente difficile.
"Che
noia" sbadigliò nuovamente Sirius"Non vedo l'ora della prossima luna
piena"
"Io
no" sorrise mesto Lunastorta
"Scusa,amico,ma
il tuo piccolo problema peloso è l'unica cosa di emozionante in questo
momento"
Il ragazzo
si voltò,dando le spalle al professore, e il suo sguardo corse senza
soffermarsi su Rachel Walker che lo fissava sognante con il volto posato su una
mano,fino a posarsi su un ragazzo con un' appendice nasale particolarmente
lunga e untuosi capelli neri,che scriveva freneticamente. Sirius ridacchiò.
"Guarda Mocciosus"bisbigliò a Remus
che guardò il ragazzo,trattenendo a stento una risata.
"Cos'è,vuole
scrivere un papiro da conservare nei registri della biblioteca?"
"Oh no ,ti
prego,Remus,con tutto l'unto che ci lascerebbe non si potrebbe neanche
leggerlo. Non che a me venisse in mente di farlo".
Lunastorta scoppiò a ridere,mentre Sirius
continuava,imperterrito:"Insomma,Lunastorta,guardalo! Sta giocando a 'diamo
tanto lavoro a quell'idiota di Gazza?' "
"Basta,Black"disse il
professore,richiamato dalle risate di Remus. La classe assunse un'espressione
stupita,smettendo per un attimo di giocare a tris o all'impiccato: non era mai
successo che Ruf si interrompesse per rimproverare qualcuno.
"Oh,mi
scusi" mormorò Sirius con tono innocente che non ingannò nessuno. La
classe tornò a sbadigliare e a posare la testa sul banco,pronta ad altri minuti
di dormiveglia,mentre Ruf tornò nella spiegazione,lasciando un Sirius
sghignazzante. James si voltò con un
largo sorriso stampato in faccia.
"
Felpato,sta' attento al vecchio ectoplasma" ghignò sistemandosi gli
occhiali rotondi sul naso.
Neppure lui
si curava di tenere la voce bassa.
D'altra
parte James e Sirius erano i ragazzi più combina guai della scuola e l'idea di
beccarsi una punizione non li spaventava minimamente. Avevano raccolto talmente
tante note e punizioni che,oltre ad averci fatto l'abitudine, avevano riempito
un intero schedario. Cosa di cui loro andavano fieri.
"Oh,senti
chi parla,signor James io- Le- prendo-tutte Potter!"sospirò,mentre James
ridacchiava: era fin troppo abituato alle battute sarcastiche e taglienti
dell'amico.
"Perchè ridete?" chiese impaziente,come se l'idea di essere tenuto
all'oscuro di un fatto così importante lo terrorizzasse.
"Mocciosus"
sussurrò Lunastorta. Si voltarono tutti e tre a guardare il ragazzo che ora li
squadrava torvo,la piuma e la pergamena dimenticate sul banco,e dovettero
coprirsi la bocca con la mano per non scoppiare a ridere fragorosamente.
Ora,sopra la
testa di Mocciosus compariva,scritte a caratteri cubitali,una sola
parola:"LAVAMI". Severus Piton,soprannominato dai Malandrini
Mocciosus,non poteva vedere la scritta che troneggiava sopra di lui e questo
fece premere ai ragazzi la mano contro la bocca ancora più forte.
"Sirius"esclamò
James,senza fiato per il riso represso"Tu sei il mio idolo"ridacchiò
piano,ma la sua risata si udì perfettamente in tutta la classe,ma nessuno gli
prestò attenzione,troppo impegnati a dormire.
"Quando
l'hai fatto?"chiese Remus ,curioso.
"Un
minuto fa" sorrise Felpato,rimettendo la bacchetta che aveva appena usato
nella tasca. Ma il sorriso di James si spense quando guardò nuovamente in direzione di Mocciosus.
"Che ti
prende?"chiese Sirius voltandosi a sua volta.
Lily Evans,
la ragazza della quale James aveva una cotta dal quinto anno,stava cancellano
la scritta con veloci movimenti della bacchetta e alternava occhiate
soddisfatte a occhiate assassine. Si capiva benissimo a chi erano rivolte
quest' ultime.
"Oh
cavolo" bofonchiò James"Felpato,ti conviene starle lontano per oggi.
Quella fa paura"
"Fa
paura o ti fa paura?"
"Tutti
e due"rispose James alzando le spalle,come se la cosa fosse irrilevante.
La
campanella suonò e i ragazzi si affrettarono di mettere i libri nella borsa e a
caricarsela in spalla. Peter ci mise qualche minuto a infilare i libri nella
borsa,poichè James,per scherzo,aveva fatto un incantesimo di Rimpicciolimento e
tutto quello che lo zaino di Peter poteva contenere era pari a un Pallino
Acido.
"E tu
sei cotto di lei" continuò Sirius una volta che Remus,sospirando
esasperato nel vedere Peter che cercava disperatamente di infilarvi i libri in
quella borsa ridotta a taschino, restituì allo zaino le dimensioni normali.
James sussultò come se fosse colpito da una pugnalata.
"Cosa?!
Non è vero!"protestò. Le orecchie diventarono rosse,segno che era in
imbarazzo. E Sirius adorava metterlo
in imbarazzo.
"Oh no,certo,James.
Non era lui che ha parlato di Lily Evans per più di un'ora di
fila,Lunastorta?"
"Oh, non
era un'ora" rispose Remus ghignando,stando al gioco dell'amico.
Peter li
ascoltava attento mentre James stava per aprire la bocca per protestare,ma
Sirius lo precedette.
"Giusto,DUE
ore!"si corresse,dandosi una pacca sulla fronte,e assumendo un'espressione
mortificata per essersi dimenticato di un particolare così essenziale.
" Un
giorno intero.."
"Una
settimana intera,vorrai dire"
"D'accordo,ragazzi,d'accordo!
Mi piace ,va bene?"urlò James esasperato,sovrastando le parole degli amici
che scoppiarono a ridere per la sua reazione. Vedere James irritato era
esilarante. E ovviamente Sirius adorava
irritarlo.
"Ma
d'altra parte"continuò poi il ragazzo occhialuto "Lei è così..."
"Bella,dolce,gentile
e simpatica"sbuffò Sirius contando le parole con le dita con fare
drammatico"Lo sappiamo,lo hai già detto come minimo mille volte"
"E i
suoi occhi sono così verdi.....Hai visto come sono belli gli occhi di
Lily,Sirius?"
"James"
cominciò questo,squadrandolo torvo,gli occhi grigi che mandavano scintille.
" E la
sua pelle così bianca..."
"James"
"E il suo.."
"PER LE
MUTANDE DI MIA MADRE,JAMES POTTER!"
Questa volta
era Sirius Black a essere esasperato e parecchi ragazzi che ancora si trovavano
in classe,dopo che il professore era scivolato tra i banchi e passato
attraverso la pesante porta di legno,si voltarono e scoppiarono a
ridere,divertiti dall'imprecazione di Sirius.
James
ridacchiò." Scusa Felpato"
Peter e
Remus erano uno appoggiati all'altro,sostenendosi a vicenda per non cadere a
terra,piegati in due dal gran ridere,sghignazzando come matti. Sentire Sirius
che imprecava era una cosa assolutamente da non perdere;riusciva a trovare
insulti talmente strani che anche se erano rivolti direttamente a
qualcuno,questo,a meno che non fosse un membro della sua famiglia,non se la
prendeva,anzi scoppiava a ridere,cosa che mandava ancora più in bestia Sirius.
"Sirius,ti
conviene fare battute meno esilaranti o se la faranno sotto,prima o
poi"sorrise James indicando gli amici che sghignazzavano ancora come due
idioti. Felpato sbuffò di nuovo rumorosamente,per nulla toccato dalle risate
che si erano scatenate per la sua imprecazione contro le mutande della madre.
Dopotutto non gli importava niente di offenderla. Fosse per lui l'avrebbe presa
a calci dalla mattina alla sera.
"Non
era una battuta,Ramoso. Sul serio,dacci un taglio"
James si
rabbuiò e chinò la testa."Scusa,ma non eri tu che volevi che ti dicessi
tutto? Che ti raccontassi ogni particolare sulle mie brillanti conquiste
femminili?"Gli occhiali gli scivolarono sul naso e lui li raddrizzò con
stizza.
"Si Jam,ma
un conto è dire,un conto è ripetere di continuo fino a che non farai venire un
esaurimento nervoso a tutti"ribattè Sirius come se lo stesse spiegando a
un bambino.
James guardò
l'amico che lo fissava serio. Tremendamente serio. Non era da Sirius esibire
un'espressione del genere. Sembrava Remus e questo bastava a far scappare a
gambe levate James Potter. Dopotutto di Remus ne bastava uno solo. Dopo qualche
secondo Sirius,vedendo il volto imbronciato dell'amico,scoppiò a ridere
fragorosamente e dovette appoggiarsi a James,che alzò gli occhi al
cielo,imprecando a bassa voce su quanto fosse cretino il suo migliore amico.
"Ahahaha
devi vedere la tua faccia!Ahahaha impagabile!Ahahaha"
"Basta
Felpato" Ma Sirius non smetteva di ridere.
"Piantala
o ti affatturo"
"Si,anch'io
ti voglio bene,James"rise ancora Sirius.
"Idiota,piantala"esclamò
James infastidito. Sirius si zittì,mordendosi le labbra per non rimettersi a
ridere, ma quando guardò nuovamente l'espressione dell'amico,questa volta
scocciata,sghignazzò ancora più forte di prima.
"Sirius,sei
un'idiota..."mormorò James,ma la sua bocca si aprì in un sorriso che
sfociò in una risata.
D'altra
parte non si era mai visto che James Potter e Sirius Black stessero seri per
più di pochi minuti,quando erano insieme. Ed erano sempre insieme. Erano
davvero inseparabili. I due migliori amici più legati in tutta la scuola. E
anche i più attraenti e popolari. E brillanti. Avevano nugoli di ragazze ai loro piedi,che si illuminavano
quando li vedevano passare per i corridoi,con quel loro stile inconfondibile e
con quella camminata baldanzosa, e che arrossivano al'improvviso quando loro le
guardavano,anche solo per un' istante.
I quattro
ragazzi,meglio conosciuti come i Malandrini,perchè a starsene buoni e
tranquilli non ne volevano proprio sapere, ridevano così forte che non si
accorsero che qualcuno si era fermato alle loro spalle. Non si erano nemmeno
accorti di essere ancora in
classe,quando invece avrebbero dovuto essere nella Serra numero Tre.
"Ci
date un taglio?"
La voce era
fredda,sprezzante,più tagliente di una lama. Una voce che Sirius non avrebbe
mai potuto confondere con quella di nessun altro.
"Ciao
anche a te Regulus. Già in classe,come un bravo Prefettino?"lo schernì,voltandosi e guardandolo con una rabbia
che mai i suoi amici avevano visto nei
suoi occhi grigi.
Una rabbia che era assopita dentro di lui e bastava il solo
contatto con un membro della sua famiglia per farla risvegliare. Assieme a un
dolore che Sirius cercava di nascondere con tutte le sue forze; ed era solo
perchè i suoi amici lo conoscevano bene che riuscivano a leggerlo nei suoi
occhi malinconici.
"Stammi
alla larga,traditore del tuo sangue!" Il tono del ragazzo era carico di
disgusto.
"Altrimenti
che fai,fratellino? Chiami mammina?"
Regulus
s'infiammò. "No,ti stendo con le mie mani!Pensi che non ne sia capace? Vattene
e non chiamarmi fratellino"disse
l'ultima parola con evidente disprezzo,come se non potesse sopportarne neanche
il pensiero.
" Non lo siamo più. Non da quando sei entrato in quella feccia di Grifondoro"
"Ehi!"
esclamò Sirius furente,sfoderando la bacchetta e puntandola addosso al fratello
come una spada. "Offendimi quanto ti pare,ma non offendere la mia
Casa." Regulus sorrise,sprezzante,facendo un verso di scherno.
" Ma
soprattutto...non mi sfidare, Regulus Black!"continuò Sirius con rabbia e
dalla punta della bacchetta scaturirono scintille rosse e oro.
Il ragazzo
rise,incurante delle minacce del fratello
"Solo
tu potevi riuscirci. Generazioni su generazioni,tutti i Black sono finiti nella
Nobile Casa di Serpeverde. Solo tu sei riuscito a finire in un'altra. E a
Grifondoro per di più. Sai avrei preferito che fossi finito in un branco di mollaccioni come quelli di
Tassorosso.."
Il
Serpeverde e il Grifondoro si squadrarono con odio. Poi Sirius sospirò con
rassegnazione.
"Almeno io non sono un moccioso che si
nasconde ancora dietro la gonna della madre. Levati di mezzo,ho di meglio da
fare che star qui a parlare con te"
Regulus estrasse
a sua volta la bacchetta,puntandola contro il fratello maggiore.
"Ripetilo! Ripetilo,e giuro che.."
"Che
cosa,Regulus? Mi farai del male? Non ne sarai mai capace perchè tu...la vuoi
saper la verità? Regulus Black,sei un maledettissimo vigliacco!" urlò
sprezzante Sirius,rosso in volto,gli occhi traboccanti di una rabbia cieca.
James al suo fianco,gli posò una mano sulla spalla,per calmarlo. Funzionò;
Sirius si limitò a stringere i pugni con forza.
"Vattene
Sirius, o ti giuro che lo farò"
"Oh ,che
paura che...EHI!"ruggì poichè il Serpeverde aveva agitato la bacchetta e
un taglio gli solcò la guancia,sulla quale colò un rivolo di sangue,sporcando
la pallida pelle di rosso.
"Sei morto,Regulus"
ringhiò arrabbiato e in un lampo di luce,che illuminò le espressioni
preoccupate degli altri tre Malandrini,Regulus Black finì a terra,steso dal suo
stesso fratello.
"Ti
avevo detto di non sfidarmi"mormorò, beffardo,guardandolo con odio.
"Non farti più vedere da me,Regulus Black. O ti giuro che te ne farò
pentire davvero."
La voce di
Sirius,solitamente allegra,calda e gentile,era piena d'odio,del disprezzo più
puro,di un disgusto che James non aveva mai visto,che non aveva mai sentito
nella sua voce.
"Ti
odio,Sirius"
"Il
sentimento è reciproco,non devi prenderlo come un fatto personale"gli
ricordò il Grifondoro,distogliendo lo sguardo dai freddi occhi del fratello
ancora steso a terra,così simili eppure così diversi dai suoi.
I suoi non
erano pieni di fierezza nell'appartenere alla famiglia Black.
I suoi non
erano sprezzanti,freddi,glaciali...distanti. Erano caldi,molto caldi a dispetto
del colore grigio delle sue iridi e incredibilmente dolci. E nascondevano una
malinconia che si poteva percepire a un'occhiata più attenta. Erano occhi di un amico,i suoi occhi
rincuoravano James nei momenti più neri,perchè quello sguardo era per James
come una frase: "io ci sono,vecchio
mio" . Una frase che Sirius gli aveva ripetuto spesso.
"Sei il
disonore dei Black" continuò Regulus, alzandosi dolorante.
"Bene e
sono felice di esserlo"
"Mamma
ha detto che avrebbe voluto che tu non fossi mai nato...Lo avrei voluto
anch'io. Lo vorrei anch'io".
Regulus si
irrigidì quando vide che le sue parole avevano lasciato un segno su Sirius. La
maschera d'odio che innalzava in sua presenza si era come sgretolata. Per un
istante,Regulus lesse il dolore negli occhi del fratello. Solo per un
istante,perchè Sirius si ricompose in fretta.
"Perfetto.
E tu non sai quanto io vorrei non appartenere alla famiglia Black."
La sua voce
era tagliente come una pugnalata. Il Sirius gentile e un po' spaccone sembrava
essere sparito.
Regulus si
sentì gelare. Non aveva mai sentito la voce del fratello così fredda. Nemmeno durante la sua ultima e
terribile litigata col padre prima di venire a Hogwarts. Aveva avuto paura di
vedere il fratello uscire di casa in fretta e furia,con una valigia in mano. Ma
non lo aveva fatto.
Non ancora.
Regulus
pensava di sapere quando dolore,anche se nascosto dietro una maschera di gioia
e spavalderia,doveva essere annidato nel cuore del fratello. Ma non immaginava
fino a quel punto. Chi, d'altra parte ,avrebbe affrontato a cuor leggero una
completo odio da parte delle persone che avrebbero dovuto volergli bene? Se lui
fosse stato Sirius si sarebbe arreso al volere dei Black. Non era forte come il
fratello. E nemmeno coraggioso come lui. Detestava ammetterlo,ma era così.
"Fai
parte della famiglia,che ti piaccia o meno" disse,cercando di mantenere un
tono calmo.
"Sarà,ma
non siete la mia vera famiglia. Non più."
Sirius ,con
un'ultima occhiata sprezzante,gli voltò le spalle e si allontanò a grandi
passi,seguito dagli inseparabili Malandrini che,preoccupati, si scambiavano
occhiata timorose,senza azzardarsi ad aprire bocca. James,raccogliendo tutto il coraggio che
disponeva che sembrava improvvisamente sparito, fece per parlare,ma Sirius lo
interruppe.
"La
smettete là dietro di comportarvi come se stessi per scagliarvi un
Orcovolante?Sapete che non lo farei mai" sbuffò,seccato.
"Scusa,Felpato.
So come tirarti su il morale."annunciò James. Sirius si fermò e si voltò
lentamente.
I suoi occhi
erano ancora gelidi.
"Ah
si?E come?"
"Mocciosus."
disse Remus alzando le spalle. Ormai era così facile capire cosa passasse nella
sua mente"è questo che volevi fare,vero James?"
"Si,Lunastorta.
Allora Felpato? Che ne dici?Sei dei nostri?"
Sirius s'addolcì
e si illuminò"Certo,me lo chiedi?"
"Bene,
allora togliti quell'espressione da gargoyle
col mal di stomaco e torna te stesso,d'accordo?"
Sirius
sorrise,i suoi occhi finalmente tornarono gli strani e caldi occhi grigi di
sempre.
Si,James
Potter era l'unico che riuscisse a farlo star meglio.
"D'accordo"
James vide il cambiamento nella sua
espressione. La solita,amata e famigliare espressione di beata spensieratezza. L'espressione
del suo miglior amico. E se ne rallegrò.
"Che
facciamo?" chiese Sirius
"Cosa?"
"Uffa,Ramoso,a
che stai pensando? L'Operazione Mocciosus,che domande!"
"Si,scusa,fammi
pensare...."James alzò una mano e portò l'altra alla base del
naso,stringendolo tra pollice e indice,come faceva sempre quando
pensava."Aspetta..aspetta..."
"Non
vorrai spaventarlo con il sapone,vero?"chiese Sirius,serio,mentre Remus e
Peter sghignazzavano evidentemente felici che Felpato fosse tornato quello di
sempre.
Un Sirius triste o arrabbiato era come un Mocciosus con i capelli
puliti o una McGranitt dolce e comprensiva. Faceva paura,ecco.
"No,troppo
banale. Aspetta..aspetta...asp-"
"Ti
affatturo se dici ancora aspetta "minacciò
Sirius.
"Ragazzi!"
Li interruppe Peter che aveva sul volto un'espressione raggiante."Ho
un'idea"
"Sarebbe?"chiesero
in coro i tre Malandrini,stupiti che il timido Minus stesse ghignando come
facevano Sirius e James prima di combinarne una delle loro.
"Vedrete"
"Eh,no,non
vale,non puoi tenerci all'oscuro,Peteeer!!"si lagnò James,mentre Remus
scuoteva la testa,ridacchiando.
"Non
allungargli l'appendice nasale,mi raccomando...è così lunga che puoi appenderci
i panni"brontolò Lunastorta,rassegnato all'ignoranza.
"No"
"E non
fargli una fattura Orripilante,ci ha già pensato Madre Natura...E comunque
gliela abbiamo appena fatta"ridacchiò Sirius al ricordo.
"No,tranquilli,ragazzi.
Quello che ho in mente è formidabile!"
Sirius e
James si guardarono perplessi,con le sopracciglia appena inarcate. Gli scherzi
di Peter non erano mai stati 'formidabili',ma fingevano che lo fossero per non
ferire i suoi sentimenti.
"Ma
certo" mentì James mentre Sirius annuiva.
"Sarà
esilarante ,ve lo prometto ragazzi, e Moccios...."
Si
interruppe quando vide qualcuno alle spalle di James e Sirius,mentre Remus si
irrigidiva al suo fianco,smettendo di ridacchiare e assumendo un'espressione
che sarebbe stata più adatta al capezzale di un caro amico.
"Che
succede,Coda? Sembra che hai visto un fantasm...Oh,cavolo!"esclamò James
voltandosi.
La Evans era
davanti a loro,le mani suoi fianchi,con un cipiglio severo così simile a quello
della professoressa McGranitt ,che i Malandrini indietreggiarono di un passo.
Lily faceva paura quando li guardava in quel modo. Terrorizzava soprattutto il
povero Codaliscia. E anche James.
"Ditemi
che non è vero"esclamò lei,scrutandoli torva.
"Cosa
esattamente,Evans?"chiese Ramoso , beffardo.
"Come
se non lo sapeste!"
"Potresti
essere più diretta e dirci cosa intendi,Lily?"sbottò Sirius,mentre Peter
si nascondeva dietro di lui.
"Non
avrete intenzione di fare di nuovo uno scherzo a Severus,vero?"
"Da
quando si origlia,Evans?"continuò Felpato"Sei un Prefetto,dovresti
rispettare gli affari degli altri."
"Black!"tuonò
lei. James si stupì nel vedere che
l'amico non indietreggiasse.
"Che
c'è?E comunque anche se fosse,Evans?"
"Non mi
piace quello che gli hai fatto durante Storia della Magia. Che volevi dire
poi,con 'LAVAMI' ?"
"Hai
presente i capelli di Severus Piton,Lily?" chiese James,sorridendo,in
attesa di un' altra sfuriata.
"E
allora?"
"Beh,non
è colpa nostra se Mocciosus si allontana da un flacone di shampoo tanto
velocemente quanto James da uno
Schiopodo Sparacoda irascibile"ridacchiò Sirius,mentre James si univa a
lui,per nulla arrabbiato dalla battuta di Sirius. D'altra parte,era vero che
odiava gli Schiopodi. Uno gli aveva
fatto una grande bruciatura sul braccio, al terzo anno.
"Ti
credi divertente,Black?"
"Oh,si.
Comunque ti prego,ho un nome,Lily."
"E io
ti chiamerò Black lo stesso."ribattè lei,acida. Sapeva quanto Sirius
detestasse il suo cognome,ma dato che lei detestava lui non vedeva il motivo
per accontentarlo.
"D'accordo"
mormorò lui,alzando le spalle,indifferente.
"E
poi"aggiunse James passandosi una mano tra i capelli già spettinati
"Fare scherzi a Mocciosus è un passatempo divertente e..utile"
"Ti
credi divertente,Potter? Ma ti senti quanto sei arrogante,prepotente
e...e..."
"E
affascinante?"tentò James,con un sorrisetto speranzoso.
"Oh,andate
al diavolo tutti e due!"borbottò Lily,voltandosi e incamminandosi per il
corridoio senza degnarli di un'occhiata.
"Cavolo,James,la
'tua' ragazza ha una certa classe"
"Sta'
zitto,Felpato!" replicò James,alzando gli occhi al cielo.
Era
abituato,d'accordo,alla dolcezza che Lily gli riservava. Ma ciò non voleva dire
che non doveva rimanerci male.
Cavolo,con tutte le ragazze carine della
scuola,doveva innamorarsi proprio di quella strega che non si stancava mai di
ripetergli quanto era insopportabile?
E che per di
più sembrava intenzionata a lanciare una campagna 'difendiamo Mocciosus' ?
"Andiamo,ragazzi,abbiamo
solo un quarto d'ora all'inizio della lezione ed Erbologia è dall'altra parte
del parco."s'agitò Remus.
Il buon
vecchio Lunastorta. Sempre diligente,studioso,pronto a tirar fuori dai guai gli
amici con il potere della sua spilla da Prefetto,ma anche tanto Malandrino da
essere nel gruppo più famoso di Hogwarts.
Non diceva
mai no ad uno scherzo. O meglio,quasi
mai. Era un prefetto corrotto,come
amava dire Sirius.
"Andiamo,rilassati,Remus!
La buona e vecchia Sprite non ci dirà nulla se arriviamo in ritardo"ribattè
Sirius,alzando le spalle.
"Ma la
pianti di chiamare tutti i professori 'buoni' e 'vecchi' ? Arriverà il giorno
in cui ti sentiranno e io..."
"....e
io ti riderò in faccia,mentre sarai li a pulire centinaia e centinaia di coppe
e statuette...Lo so,Lunastorta,me lo dici sempre"
"Allora
non farlo!"
"Ma è
divertente!" esclamò Sirius indignato" Avanti Rem,che male c'è?"
"Nessuno,Sirius"ammise
Remus,sconfitto" Spera solo che non ti sentano mai"
James
sorrise e scosse la testa . Era sempre così. Sirius si divertiva a dare epiteti
anche non troppo carini ai professori e Remus si agitava ogni volta che ne
sentiva uno nuovo.
Affrettarono
il passo,cercando di star dietro ad un impaziente Lunastorta,che li scortava
fuori dal castello.
Camminarono a quella marcia finchè non furono vicini al
lago,ma poi i tre ragazzi rallentarono pigri,distaccandosi così da Remus.
"Ehi Remus,aspetta!"esclamarono
gli amici,con voce calma e annoiata.
"Ricordati
che non dovrai fare mai la guida dei musei,ti licenzierebbero
subito"borbottò Sirius.
Remus
sorrise sotto i baffi.
"Ehi!"James
si fermò all'improvviso,guardando qualcuno che leggeva sotto l'albero. Era
Piton.
"Sirius,quello
che stiamo per fare ti piacerà"disse,indicando il ragazzo.
Felpato
seguì il suo dito e s'illuminò. Lo aveva visto.
"Perfetto"mormorò,un
sorrisetto che non prometteva nulla di buono sul volto.
*ANGOLO AUTRICE*
Ma salvee :)
Allora avviso che ho fatto un po' di modifiche alla struttura
originale,arricchendola di più particolari. Comunque che ne
pensate? :) Andando avanti ci sarà più avventura,azione e
ovviamente battute dei nostri Malandrini ;)
Comunque fatemi contenta..Recensite per piacere :)
Grazieeee :)