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Autore: Malandrina95    07/12/2010    2 recensioni
Hogwarts,il sesto e settimo anno dei Malandrini. Ancora due anni per combinare guai,per innamorarsi,per conquistare Lily Evans e per iniziare a combattere il mago più crudele di tutti i tempi.
DALLA STORIA:
-credi davvero che ci sarà una guerra,Felpato?-
-L'hai sentito Silente...se lui ne è convinto,ci sarà.-
-Sai,solo una cosa mi risolleva il morale in prospettiva a questo tenebroso futuro-
-La Evans?-
-No,ma il fatto che tu sarai al mio fianco-
-Ci sarò sempre, fino alla fine-
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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1-piani e incontri

                                                                                                          1

                                                                                         Piani e Incontri

L a luce entrava dalle alte finestre a ghigliottina e colpiva in modo curioso il professor Ruf ,un vecchio fantasma che insegnava Storia della Magia che,grazie ai giochi di luce dei raggi del sole,sembrava ancora più trasparente del solito. Un lieve mormorio si alzava da un gruppo di ragazze sedute in fondo alla classe e le loro voci quasi coprivano quella bassa e monotona del professore,ma questo non accennava a interrompersi per zittirle. 
Ruf era fatto così : per nulla al mondo avrebbe smesso di spiegare la sua lezione, poco importava se qualcuno lo stesse ascoltando oppure no.
Sirius Black, comodamente seduto sella sedia in equilibrio sulle gambe posteriori,le mani dietro la testa in un'esemplare immagine del relax,sbadigliò sonoramente come per manifestare in modo più marcato- come se già la sua postura non lo esprimesse- quanto poco la lezione lo allettasse.
"Oh buongiorno,Felpato. Ti sei svegliato adesso?"
Remus Lupin sorrise,la spilla da Prefetto brillava sulla divisa nera. Sirius si voltò verso di lui con un'espressione soddisfatta sul volto.
"Dai,Lunastorta,non ho mai sentito una lezione più noiosa"esclamò senza curarsi di abbassare la voce. Parecchi ragazzi si voltarono nella loro direzione,con un sorrisetto sul viso. Remus scoccò un'occhiata al professore che proseguiva imperterrito nella spiegazione come se non fosse successo niente o non avesse sentito lo scambio di battute dei due ragazzi. O come se li ignorasse,cosa molto più probabile.
"Sirius,vuoi abbassare la voce?"gli sussurrò,senza smettere di gettare occhiate allarmate a Ruf,che teneva la testa china sul libro davanti a sè,le dita delle mani intrecciate.
"Perchè? Al vecchio Ruf non importa se sto attento o meno....guarda James!" esclamò in tono infastidito,per poi indicare un ragazzo con i capelli neri arruffati e spettinati ,seduto qualche banco davanti a loro che giocava con un Boccino rubato chissà dove. Peter Minus,un ragazzo dagli occhietti acquosi, lo fissava e ogni tanto applaudiva piano per qualche presa particolarmente difficile.
"Che noia" sbadigliò nuovamente Sirius"Non vedo l'ora della prossima luna piena"
"Io no" sorrise mesto Lunastorta
"Scusa,amico,ma il tuo piccolo problema peloso è l'unica cosa di emozionante in questo momento"
Il ragazzo si voltò,dando le spalle al professore, e il suo sguardo corse senza soffermarsi su Rachel Walker che lo fissava sognante con il volto posato su una mano,fino a posarsi su un ragazzo con un' appendice nasale particolarmente lunga e untuosi capelli neri,che scriveva freneticamente. Sirius ridacchiò.
"Guarda Mocciosus"bisbigliò a Remus che guardò il ragazzo,trattenendo a stento una risata.
"Cos'è,vuole scrivere un papiro da conservare nei registri della biblioteca?"
"Oh no ,ti prego,Remus,con tutto l'unto che ci lascerebbe non si potrebbe neanche leggerlo. Non che a me venisse in mente di farlo".
 Lunastorta scoppiò a ridere,mentre Sirius continuava,imperterrito:"Insomma,Lunastorta,guardalo! Sta giocando a 'diamo tanto lavoro a quell'idiota di Gazza?' "
"Basta,Black"disse il professore,richiamato dalle risate di Remus. La classe assunse un'espressione stupita,smettendo per un attimo di giocare a tris o all'impiccato: non era mai successo che Ruf si interrompesse per rimproverare qualcuno.
"Oh,mi scusi" mormorò Sirius con tono innocente che non ingannò nessuno. La classe tornò a sbadigliare e a posare la testa sul banco,pronta ad altri minuti di dormiveglia,mentre Ruf tornò nella spiegazione,lasciando un Sirius sghignazzante. James  si voltò con un largo sorriso stampato in faccia.
" Felpato,sta' attento al vecchio ectoplasma" ghignò sistemandosi gli occhiali rotondi sul naso.
Neppure lui si curava di tenere la voce bassa.
D'altra parte James e Sirius erano i ragazzi più combina guai della scuola e l'idea di beccarsi una punizione non li spaventava minimamente. Avevano raccolto talmente tante note e punizioni che,oltre ad averci fatto l'abitudine, avevano riempito un intero schedario. Cosa di cui loro andavano fieri.
"Oh,senti chi parla,signor James io- Le- prendo-tutte Potter!"sospirò,mentre James ridacchiava: era fin troppo abituato alle battute sarcastiche e taglienti dell'amico.
"Perchè ridete?" chiese impaziente,come se l'idea di essere tenuto all'oscuro di un fatto così importante lo terrorizzasse.
"Mocciosus" sussurrò Lunastorta. Si voltarono tutti e tre a guardare il ragazzo che ora li squadrava torvo,la piuma e la pergamena dimenticate sul banco,e dovettero coprirsi la bocca con la mano per non scoppiare a ridere fragorosamente.
Ora,sopra la testa di Mocciosus compariva,scritte a caratteri cubitali,una sola parola:"LAVAMI". Severus Piton,soprannominato dai Malandrini Mocciosus,non poteva vedere la scritta che troneggiava sopra di lui e questo fece premere ai ragazzi la mano contro la bocca ancora più forte.
"Sirius"esclamò James,senza fiato per il riso represso"Tu sei il mio idolo"ridacchiò piano,ma la sua risata si udì perfettamente in tutta la classe,ma nessuno gli prestò attenzione,troppo impegnati a dormire.
"Quando l'hai fatto?"chiese Remus ,curioso.
"Un minuto fa" sorrise Felpato,rimettendo la bacchetta che aveva appena usato nella tasca. Ma il sorriso di James si spense quando  guardò nuovamente in direzione di Mocciosus.
"Che ti prende?"chiese Sirius voltandosi a sua volta.
Lily Evans, la ragazza della quale James aveva una cotta dal quinto anno,stava cancellano la scritta con veloci movimenti della bacchetta e alternava occhiate soddisfatte a occhiate assassine. Si capiva benissimo a chi erano rivolte quest' ultime.
"Oh cavolo" bofonchiò James"Felpato,ti conviene starle lontano per oggi. Quella fa paura"
"Fa paura o ti fa paura?"
"Tutti e due"rispose James alzando le spalle,come se la cosa fosse irrilevante.
La campanella suonò e i ragazzi si affrettarono di mettere i libri nella borsa e a caricarsela in spalla. Peter ci mise qualche minuto a infilare i libri nella borsa,poichè James,per scherzo,aveva fatto un incantesimo di Rimpicciolimento e tutto quello che lo zaino di Peter poteva contenere era pari a un Pallino Acido.
"E tu sei cotto di lei" continuò Sirius una volta che Remus,sospirando esasperato nel vedere Peter che cercava disperatamente di infilarvi i libri in quella borsa ridotta a taschino, restituì allo zaino le dimensioni normali. 
James sussultò come se fosse colpito da una pugnalata.
"Cosa?! Non è vero!"protestò. Le orecchie diventarono rosse,segno che era in imbarazzo. E Sirius adorava metterlo in imbarazzo.
"Oh no,certo,James. Non era lui che ha parlato di Lily Evans per più di un'ora di fila,Lunastorta?"
"Oh, non era un'ora" rispose Remus ghignando,stando al gioco dell'amico.
Peter li ascoltava attento mentre James stava per aprire la bocca per protestare,ma Sirius lo precedette.
"Giusto,DUE ore!"si corresse,dandosi una pacca sulla fronte,e assumendo un'espressione mortificata per essersi dimenticato di un particolare così essenziale.
" Un giorno intero.."
"Una settimana intera,vorrai dire"
"D'accordo,ragazzi,d'accordo! Mi piace ,va bene?"urlò James esasperato,sovrastando le parole degli amici che scoppiarono a ridere per la sua reazione. Vedere James irritato era esilarante. E ovviamente Sirius adorava irritarlo.
"Ma d'altra parte"continuò poi il ragazzo occhialuto "Lei è così..."
"Bella,dolce,gentile e simpatica"sbuffò Sirius contando le parole con le dita con fare drammatico"Lo sappiamo,lo hai già detto come minimo mille volte"
"E i suoi occhi sono così verdi.....Hai visto come sono belli gli occhi di Lily,Sirius?"
"James" cominciò questo,squadrandolo torvo,gli occhi grigi che mandavano scintille.
" E la sua pelle così bianca..."
"James"
 "E il suo.."
"PER LE MUTANDE DI MIA MADRE,JAMES POTTER!"
Questa volta era Sirius Black a essere esasperato e parecchi ragazzi che ancora si trovavano in classe,dopo che il professore era scivolato tra i banchi e passato attraverso la pesante porta di legno,si voltarono e scoppiarono a ridere,divertiti dall'imprecazione di Sirius.
James ridacchiò." Scusa Felpato"
Peter e Remus erano uno appoggiati all'altro,sostenendosi a vicenda per non cadere a terra,piegati in due dal gran ridere,sghignazzando come matti. Sentire Sirius che imprecava era una cosa assolutamente da non perdere;riusciva a trovare insulti talmente strani che anche se erano rivolti direttamente a qualcuno,questo,a meno che non fosse un membro della sua famiglia,non se la prendeva,anzi scoppiava a ridere,cosa che mandava ancora più in bestia Sirius.
"Sirius,ti conviene fare battute meno esilaranti o se la faranno sotto,prima o poi"sorrise James indicando gli amici che sghignazzavano ancora come due idioti. Felpato sbuffò di nuovo rumorosamente,per nulla toccato dalle risate che si erano scatenate per la sua imprecazione contro le mutande della madre. Dopotutto non gli importava niente di offenderla. Fosse per lui l'avrebbe presa a calci dalla mattina alla sera.
"Non era una battuta,Ramoso. Sul serio,dacci un taglio"
James si rabbuiò e chinò la testa."Scusa,ma non eri tu che volevi che ti dicessi tutto? Che ti raccontassi ogni particolare sulle mie brillanti conquiste femminili?"Gli occhiali gli scivolarono sul naso e lui li raddrizzò con stizza.
"Si Jam,ma un conto è dire,un conto è ripetere di continuo fino a che non farai venire un esaurimento nervoso a tutti"ribattè Sirius come se lo stesse spiegando a un bambino.
James guardò l'amico che lo fissava serio. Tremendamente serio. Non era da Sirius esibire un'espressione del genere. Sembrava Remus e questo bastava a far scappare a gambe levate James Potter. Dopotutto di Remus ne bastava uno solo. Dopo qualche secondo Sirius,vedendo il volto imbronciato dell'amico,scoppiò a ridere fragorosamente e dovette appoggiarsi a James,che alzò gli occhi al cielo,imprecando a bassa voce su quanto fosse cretino il suo migliore amico.
"Ahahaha devi vedere la tua faccia!Ahahaha impagabile!Ahahaha"
"Basta Felpato" Ma Sirius non smetteva di ridere.
"Piantala o ti affatturo"
"Si,anch'io ti voglio bene,James"rise ancora Sirius.
"Idiota,piantala"esclamò James infastidito. Sirius si zittì,mordendosi le labbra per non rimettersi a ridere, ma quando guardò nuovamente l'espressione dell'amico,questa volta scocciata,sghignazzò ancora più forte di prima.
"Sirius,sei un'idiota..."mormorò James,ma la sua bocca si aprì in un sorriso che sfociò in una risata.
D'altra parte non si era mai visto che James Potter e Sirius Black stessero seri per più di pochi minuti,quando erano insieme. Ed erano sempre insieme. Erano davvero inseparabili. I due migliori amici più legati in tutta la scuola. E anche i più attraenti e popolari. E brillanti. Avevano nugoli  di ragazze ai loro piedi,che si illuminavano quando li vedevano passare per i corridoi,con quel loro stile inconfondibile e con quella camminata baldanzosa, e che arrossivano al'improvviso quando loro le guardavano,anche solo per un' istante.
I quattro ragazzi,meglio conosciuti come i Malandrini,perchè a starsene buoni e tranquilli non ne volevano proprio sapere, ridevano così forte che non si accorsero che qualcuno si era fermato alle loro spalle. Non si erano nemmeno accorti  di essere ancora in classe,quando invece avrebbero dovuto essere nella Serra numero Tre.
"Ci date un taglio?"
La voce era fredda,sprezzante,più tagliente di una lama. Una voce che Sirius non avrebbe mai potuto confondere con quella di nessun altro.
"Ciao anche a te Regulus. Già in classe,come un bravo Prefettino?"lo schernì,voltandosi e guardandolo con una rabbia che mai i suoi amici  avevano visto nei suoi occhi grigi.
Una rabbia che era assopita dentro di lui e bastava il solo contatto con un membro della sua famiglia per farla risvegliare. Assieme a un dolore che Sirius cercava di nascondere con tutte le sue forze; ed era solo perchè i suoi amici lo conoscevano bene che riuscivano a leggerlo nei suoi occhi malinconici.
"Stammi alla larga,traditore del tuo sangue!" Il tono del ragazzo era carico di disgusto.
"Altrimenti che fai,fratellino? Chiami mammina?"
Regulus s'infiammò. "No,ti stendo con le mie mani!Pensi che non ne sia capace? Vattene e non chiamarmi fratellino"disse l'ultima parola con evidente disprezzo,come se non potesse sopportarne neanche il pensiero.
" Non lo siamo più. Non da quando sei entrato in quella feccia di Grifondoro"
"Ehi!" esclamò Sirius furente,sfoderando la bacchetta e puntandola addosso al fratello come una spada. "Offendimi quanto ti pare,ma non offendere la mia Casa." Regulus sorrise,sprezzante,facendo un verso di scherno.
" Ma soprattutto...non mi sfidare, Regulus Black!"continuò Sirius con rabbia e dalla punta della bacchetta scaturirono scintille rosse e oro.
Il ragazzo rise,incurante delle minacce del fratello
"Solo tu potevi riuscirci. Generazioni su generazioni,tutti i Black sono finiti nella Nobile Casa di Serpeverde. Solo tu sei riuscito a finire in un'altra. E a Grifondoro per di più. Sai avrei preferito che fossi finito in un branco di mollaccioni come quelli di Tassorosso.."
Il Serpeverde e il Grifondoro si squadrarono con odio. Poi Sirius sospirò con rassegnazione.
"Almeno io non sono un moccioso che si nasconde ancora dietro la gonna della madre. Levati di mezzo,ho di meglio da fare che star qui a parlare con te"
Regulus estrasse a sua volta la bacchetta,puntandola contro il fratello maggiore.
"Ripetilo! Ripetilo,e giuro che.."
"Che cosa,Regulus? Mi farai del male? Non ne sarai mai capace perchè tu...la vuoi saper la verità? Regulus Black,sei un maledettissimo vigliacco!" urlò sprezzante Sirius,rosso in volto,gli occhi traboccanti di una rabbia cieca. James al suo fianco,gli posò una mano sulla spalla,per calmarlo. Funzionò; Sirius si limitò a stringere i pugni con forza.
"Vattene Sirius, o ti giuro che lo farò"
"Oh ,che paura che...EHI!"ruggì poichè il Serpeverde aveva agitato la bacchetta e un taglio gli solcò la guancia,sulla quale colò un rivolo di sangue,sporcando la pallida pelle di rosso.
"Sei morto,Regulus" ringhiò arrabbiato e in un lampo di luce,che illuminò le espressioni preoccupate degli altri tre Malandrini,Regulus Black finì a terra,steso dal suo stesso fratello.
"Ti avevo detto di non sfidarmi"mormorò, beffardo,guardandolo con odio. "Non farti più vedere da me,Regulus Black. O ti giuro che te ne farò pentire davvero."
La voce di Sirius,solitamente allegra,calda e gentile,era piena d'odio,del disprezzo più puro,di un disgusto che James non aveva mai visto,che non aveva mai sentito nella sua voce.
"Ti odio,Sirius"
"Il sentimento è reciproco,non devi prenderlo come un fatto personale"gli ricordò il Grifondoro,distogliendo lo sguardo dai freddi occhi del fratello ancora steso a terra,così simili eppure così diversi dai suoi.
I suoi non erano pieni di fierezza nell'appartenere alla famiglia Black.
I suoi non erano sprezzanti,freddi,glaciali...distanti. Erano caldi,molto caldi a dispetto del colore grigio delle sue iridi e incredibilmente dolci. E nascondevano una malinconia che si poteva percepire a un'occhiata più attenta.  Erano occhi di un amico,i suoi occhi rincuoravano James nei momenti più neri,perchè quello sguardo era per James come una frase: "io ci sono,vecchio mio" . Una frase che Sirius gli aveva ripetuto spesso.
"Sei il disonore dei Black" continuò Regulus, alzandosi dolorante.
"Bene e sono felice di esserlo"
"Mamma ha detto che avrebbe voluto che tu non fossi mai nato...Lo avrei voluto anch'io. Lo vorrei anch'io".
Regulus si irrigidì quando vide che le sue parole avevano lasciato un segno su Sirius. La maschera d'odio che innalzava in sua presenza si era come sgretolata. Per un istante,Regulus lesse il dolore negli occhi del fratello. Solo per un istante,perchè Sirius si ricompose in fretta.
"Perfetto. E tu non sai quanto io vorrei non appartenere alla famiglia Black."
La sua voce era tagliente come una pugnalata. Il Sirius gentile e un po' spaccone sembrava essere sparito.
Regulus si sentì gelare. Non aveva mai sentito la voce del fratello  così fredda. Nemmeno durante la sua ultima e terribile litigata col padre prima di venire a Hogwarts. Aveva avuto paura di vedere il fratello uscire di casa in fretta e furia,con una valigia in mano. Ma non lo aveva fatto.
Non ancora.
Regulus pensava di sapere quando dolore,anche se nascosto dietro una maschera di gioia e spavalderia,doveva essere annidato nel cuore del fratello. Ma non immaginava fino a quel punto. Chi, d'altra parte ,avrebbe affrontato a cuor leggero una completo odio da parte delle persone che avrebbero dovuto volergli bene? Se lui fosse stato Sirius si sarebbe arreso al volere dei Black. Non era forte come il fratello. E nemmeno coraggioso come lui. Detestava ammetterlo,ma era così.
"Fai parte della famiglia,che ti piaccia o meno" disse,cercando di mantenere un tono calmo.
"Sarà,ma non siete la mia vera famiglia. Non più."
Sirius ,con un'ultima occhiata sprezzante,gli voltò le spalle e si allontanò a grandi passi,seguito dagli inseparabili Malandrini che,preoccupati, si scambiavano occhiata timorose,senza azzardarsi ad aprire bocca.  James,raccogliendo tutto il coraggio che disponeva che sembrava improvvisamente sparito, fece per parlare,ma Sirius lo interruppe.
"La smettete là dietro di comportarvi come se stessi per scagliarvi un Orcovolante?Sapete che non lo farei mai" sbuffò,seccato.
"Scusa,Felpato. So come tirarti su il morale."annunciò James. Sirius si fermò e si voltò lentamente.
I suoi occhi erano ancora gelidi.
"Ah si?E come?"
"Mocciosus." disse Remus alzando le spalle. Ormai era così facile capire cosa passasse nella sua mente"è questo che volevi fare,vero James?"
"Si,Lunastorta. Allora Felpato? Che ne dici?Sei dei nostri?"
Sirius s'addolcì e si illuminò"Certo,me lo chiedi?"
"Bene, allora togliti quell'espressione da gargoyle col mal di stomaco e torna te stesso,d'accordo?"
Sirius sorrise,i suoi occhi finalmente tornarono gli strani e caldi occhi grigi di sempre.
Si,James Potter era l'unico che riuscisse a farlo star meglio.
"D'accordo"
 James vide il cambiamento nella sua espressione. La solita,amata e famigliare espressione di beata spensieratezza. L'espressione del suo miglior amico. E se ne rallegrò.
"Che facciamo?" chiese Sirius
"Cosa?"
"Uffa,Ramoso,a che stai pensando? L'Operazione Mocciosus,che domande!"
"Si,scusa,fammi pensare...."James alzò una mano e portò l'altra alla base del naso,stringendolo tra pollice e indice,come faceva sempre quando pensava."Aspetta..aspetta..."
"Non vorrai spaventarlo con il sapone,vero?"chiese Sirius,serio,mentre Remus e Peter sghignazzavano evidentemente felici che Felpato fosse tornato quello di sempre. 
Un Sirius triste o arrabbiato era come un Mocciosus con i capelli puliti o una McGranitt dolce e comprensiva. Faceva paura,ecco.
"No,troppo banale. Aspetta..aspetta...asp-"
"Ti affatturo se dici ancora aspetta "minacciò Sirius.
"Ragazzi!" Li interruppe Peter che aveva sul volto un'espressione raggiante."Ho un'idea"
"Sarebbe?"chiesero in coro i tre Malandrini,stupiti che il timido Minus stesse ghignando come facevano Sirius e James prima di combinarne una delle loro.
"Vedrete"
"Eh,no,non vale,non puoi tenerci all'oscuro,Peteeer!!"si lagnò James,mentre Remus scuoteva la testa,ridacchiando.
"Non allungargli l'appendice nasale,mi raccomando...è così lunga che puoi appenderci i panni"brontolò Lunastorta,rassegnato all'ignoranza.
"No"
"E non fargli una fattura Orripilante,ci ha già pensato Madre Natura...E comunque gliela abbiamo appena fatta"ridacchiò Sirius al ricordo.
"No,tranquilli,ragazzi. Quello che ho in mente è formidabile!"
Sirius e James si guardarono perplessi,con le sopracciglia appena inarcate. Gli scherzi di Peter non erano mai stati 'formidabili',ma fingevano che lo fossero per non ferire i suoi sentimenti.
"Ma certo" mentì James mentre Sirius annuiva.
"Sarà esilarante ,ve lo prometto ragazzi, e Moccios...."
Si interruppe quando vide qualcuno alle spalle di James e Sirius,mentre Remus si irrigidiva al suo fianco,smettendo di ridacchiare e assumendo un'espressione che sarebbe stata più adatta al capezzale di un caro amico.
"Che succede,Coda? Sembra che hai visto un fantasm...Oh,cavolo!"esclamò James voltandosi.
La Evans era davanti a loro,le mani suoi fianchi,con un cipiglio severo così simile a quello della professoressa McGranitt ,che i Malandrini indietreggiarono di un passo. Lily faceva paura quando li guardava in quel modo. Terrorizzava soprattutto il povero Codaliscia. E anche James.
"Ditemi che non è vero"esclamò lei,scrutandoli torva.
"Cosa esattamente,Evans?"chiese Ramoso , beffardo.
"Come se non lo sapeste!"
"Potresti essere più diretta e dirci cosa intendi,Lily?"sbottò Sirius,mentre Peter si nascondeva dietro di lui.
"Non avrete intenzione di fare di nuovo uno scherzo a Severus,vero?"
"Da quando si origlia,Evans?"continuò Felpato"Sei un Prefetto,dovresti rispettare gli affari degli altri."
"Black!"tuonò lei.  James si stupì nel vedere che l'amico non indietreggiasse.
"Che c'è?E comunque anche se fosse,Evans?"
"Non mi piace quello che gli hai fatto durante Storia della Magia. Che volevi dire poi,con 'LAVAMI' ?"
"Hai presente i capelli di Severus Piton,Lily?" chiese James,sorridendo,in attesa di un' altra sfuriata.
"E allora?"
"Beh,non è colpa nostra se Mocciosus si allontana da un flacone di shampoo tanto velocemente quanto James da uno Schiopodo Sparacoda irascibile"ridacchiò Sirius,mentre James si univa a lui,per nulla arrabbiato dalla battuta di Sirius. D'altra parte,era vero che odiava gli Schiopodi. Uno gli aveva fatto una grande bruciatura sul braccio, al terzo anno.
"Ti credi divertente,Black?"
"Oh,si. Comunque ti prego,ho un nome,Lily."
"E io ti chiamerò Black lo stesso."ribattè lei,acida. Sapeva quanto Sirius detestasse il suo cognome,ma dato che lei detestava lui non vedeva il motivo per accontentarlo.
"D'accordo" mormorò lui,alzando le spalle,indifferente.
"E poi"aggiunse James passandosi una mano tra i capelli già spettinati "Fare scherzi a Mocciosus è un passatempo divertente e..utile"
"Ti credi divertente,Potter? Ma ti senti quanto sei arrogante,prepotente e...e..."
"E affascinante?"tentò James,con un sorrisetto speranzoso.
"Oh,andate al diavolo tutti e due!"borbottò Lily,voltandosi e incamminandosi per il corridoio senza degnarli di un'occhiata.
"Cavolo,James,la 'tua' ragazza ha una certa classe"
"Sta' zitto,Felpato!" replicò James,alzando gli occhi al cielo.
Era abituato,d'accordo,alla dolcezza che Lily gli riservava. Ma ciò non voleva dire che non doveva rimanerci male.
Cavolo,con tutte le ragazze carine della scuola,doveva innamorarsi proprio di quella strega che non si stancava mai di ripetergli quanto era insopportabile?
E che per di più sembrava intenzionata a lanciare una campagna 'difendiamo Mocciosus' ?
"Andiamo,ragazzi,abbiamo solo un quarto d'ora all'inizio della lezione ed Erbologia è dall'altra parte del parco."s'agitò Remus.
Il buon vecchio Lunastorta. Sempre diligente,studioso,pronto a tirar fuori dai guai gli amici con il potere della sua spilla da Prefetto,ma anche tanto Malandrino da essere nel gruppo più famoso di Hogwarts.
Non diceva mai no ad uno scherzo. O meglio,quasi mai. Era un prefetto corrotto,come amava dire Sirius.
"Andiamo,rilassati,Remus! La buona e vecchia Sprite non ci dirà nulla se arriviamo in ritardo"ribattè Sirius,alzando le spalle.
"Ma la pianti di chiamare tutti i professori 'buoni' e 'vecchi' ? Arriverà il giorno in cui ti sentiranno e io..."
"....e io ti riderò in faccia,mentre sarai li a pulire centinaia e centinaia di coppe e statuette...Lo so,Lunastorta,me lo dici sempre"
"Allora non farlo!"
"Ma è divertente!" esclamò Sirius indignato" Avanti Rem,che male c'è?"
"Nessuno,Sirius"ammise Remus,sconfitto" Spera solo che non ti sentano mai"
James sorrise e scosse la testa . Era sempre così. Sirius si divertiva a dare epiteti anche non troppo carini ai professori e Remus si agitava ogni volta che ne sentiva uno nuovo.
Affrettarono il passo,cercando di star dietro ad un impaziente Lunastorta,che li scortava fuori dal castello.
Camminarono a quella marcia finchè non furono vicini al lago,ma poi i tre ragazzi rallentarono pigri,distaccandosi così da Remus.
"Ehi Remus,aspetta!"esclamarono gli amici,con voce calma e annoiata.
"Ricordati che non dovrai fare mai la guida dei musei,ti licenzierebbero subito"borbottò Sirius.
Remus sorrise sotto i baffi.
"Ehi!"James si fermò all'improvviso,guardando qualcuno che leggeva sotto l'albero. Era Piton.
"Sirius,quello che stiamo per fare ti piacerà"disse,indicando il ragazzo.
Felpato seguì il suo dito e s'illuminò. Lo aveva visto.
"Perfetto"mormorò,un sorrisetto che non prometteva nulla di buono sul volto.

*ANGOLO AUTRICE*

Ma salvee :) Allora avviso che ho fatto un po' di modifiche alla struttura originale,arricchendola di più particolari. Comunque che ne pensate? :) Andando avanti ci sarà più avventura,azione e ovviamente battute dei nostri Malandrini ;) 
Comunque fatemi contenta..Recensite per piacere :)
Grazieeee :)


   
 
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