Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |       
Autore: unleashedliebe    08/12/2010    3 recensioni
- Ragazzi, lei è la modella della quale vi ho accennato prima!- Gli sguardi dei componenti si posarono su di me e mi sentì avvampare. Ringraziai mentalmente tutto il fondotinta sulla mia faccia che permise al rossore di non essere notato. Guardai chi avevo di fronte.. Ali aveva ragione! Rimasi sconvolta da tanta bellezza racchiusa in quei pochi metri quadrati. Dovetti far uso a tutto l’autocontrollo possibile per non far uscir bava dalla mia bocca. Ne avevo visti tanti di belli, lavoravo pur sempre con modelli! Ma loro erano.. indescrivibili! Di una bellezza unica! Mi maledissi in tutte le lingue che conoscevo: assomigliavo a un adolescente in calore, ma ero una “donna in carriera” diciannovenne! .. Così iniziò la mia avventura con la band tedesca. Mai avrei immaginato come questi quattro ragazzi avrebbero sconvolta la mia tranquilla esistenza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Questa è la terza fanfiction che pubblico sui Tokio Hotel, wow! Non so, mi ispirano troppo! Questa storia l'ho scritta in tre giorni, penso l'ispirazione sia dovuta all'aria natalizia XD
I fatti narrati sono frutto della mia mente contorta e malata, quindi non sono successi veramente. I Tokio Hotel non mi appartengono (che peccato!) e non è una storia a scopo di lucro.
Godetevi il primo capitolo e fatemi sapere cosa pensate,
sia in positivo che in negativo,
Anna

Capitolo uno

Stavo seduta sui sedili posteriori di una bellissima Audi nera diretta verso un luogo a me ancora sconosciuto. Scorsi velocemente la mia immagine allo specchio e storsi il naso con disapprovazione. Il vetro rifletteva una bella ragazza dall’aria terribilmente stanca e sciupata, me. Avevo raccolto in una treccia – fatta male tra l’altro – i capelli  rovinati e scompigliati dopo una pessima nottata passata insonne. Le occhiaie violacee contrastavano con la mia carnagione pallida. Sospirai, sembravo uno zombie. Il mio pensiero corse alle truccatrici che dovevano prendermi in consegna: avevano un gran lavoro da fare quel giorno.
- Franz, cosa devo fare precisamente oggi? Con quale personaggio famoso collaboro oggi?- chiesi al mio manager con tono piatto, erano le solite domande di routine. Avevo perso passione per quel lavoro, tempo fa avrei affrontato la giornata con un sorriso a trentadue denti stampato in volto ma ora.. l’entusiasmo si era affievolito.
- Un gruppo tedesco molto famoso, Tokio Hotel; penso tu li conosca. Stanno preparando i servizi fotografici in vista del nuovo album Humanoid che uscirà ad ottobre. Se tutto andrà bene verrai ingaggiata anche per i photoshoots successivi della band. La paga è davvero buona quindi comportati bene Deike –
Arricciai il naso dopo aver sentito le ultime parole di Franz: era un uomo terribilmente materialista e superficiale! Disgraziatamente era un amico di mia madre perciò mi era impossibile licenziarlo. Riflettei su ciò che aveva detto, la band con cui avrei dovuto lavorare, i Tokio Hotel. Era da così tanto che non sentivo quel nome, almeno un paio d’anni! Quando ancora dovevo iniziare a fare la modella e vivevo in Italia, Trentino Alto Adige per la precisione, ero una loro fan; probabilmente avevo ancora i loro cd nascosti fra gli scatoli del trasloco. Ero rimasta all’album Zimmer 483, risalente a quando ero sedicenne. Non avevo avuto più occasione di ascoltarli in seguito alla mia ascesa nel mondo della moda, non avevo più tempo per nulla, a malapena per studiare! Chissà come erano diventati, com’erano cambiati.. mi scoprì emozionata, la parte adolescente del mio carattere stava tornando a galla dopo parecchio tempo di ibernazione. Frugai fra i miei ricordi e rievocai l’immagine dei quattro componenti della band. Sorrisi di rimando: sarebbe stata un’esperienza interessante lavorare con loro, avevo collaborato con molte star, la maggioranza maleducate e sfrontate; ora finalmente avrei incontrato il gruppo che da sedicenne m’aveva fatta emozionare.
- Siamo arrivati, scendi e va in sala trucco. Io parcheggio e poi parlerò con il signor Jost, il manager. Ti scriverò un messaggio quando finiamo, appena hai finito col trucco vai nella saletta che ti verrà indicata e aspetta lì la band, capito tutto? – Annuì cercando di memorizzare tutte le informazioni ricevute.
Scesi silenziosamente dalla vettura e mi avviai all’entrata del luogo prescelto per gli scatti. Da fuori faceva la sua figura: un vecchio edificio scolastico dai mattoni rossi e finestre sbarrate, ricordava un po’ la mia vecchia scuola. Mi coprì gli occhi con un paio di occhiali da sole per evitare a tutti i presenti la vista del mio povero viso sciupato.
L’entrata era sorvegliata da due omoni vestiti di nero, gli oltrepassai indifferente mostrando la mia carta d’identità. L’interno era molto caotico: tecnici delle luci, fotografici e truccatrici fremevano in attesa dei quattro. Chiesi informazioni per capire dov’era la sala trucco e vi fui accompagnata. Ad attendermi c’era una donna sulla trentina, capelli biondi e un viso dall’espressione gentile.
- Piacere! Sono Natalie, la truccatrice dei Tokio Hotel; tu sei Deike Beerten, giusto?-
- Si, piacere mio Natalie.- Le porsi educatamente la mano e lei me la strinse, aveva delle unghie davvero belle. Maledissi lo stress dell’ultimo periodo che m’aveva indotto a mangiucchiare le mie.
- È un onore lavorare con te! Il servizio che hai fatto su Vanity Fair del mese di maggio era fantastico!-
Inevitabilmente arrossì e ringraziai. Imprecai mentalmente contro il mio colorito pallido che faceva risultare le mie guance nel momento in cui avvampavano.
- Vieni, ti mostro i vestiti. Poi ti dico il trucco che abbiamo pensato e mi dici se ti va bene- Riferì la truccatrice.
- Abbiamo?- Le domandai incuriosita dal plurale.
- Oh si, per i servizi collaboro sempre con Bill, sai è un ragazzo molto preciso e ci tiene molto- Doveva conoscere bene quei ragazzi, pensai. Il tono che aveva usato era molto affettuoso.
- Da quanto lavoro con loro?- chiesi io curiosa.
- Oh beh, da tanto tempo ormai! Dai tempi di Schrei, quindi quattro anni. Si può dire che li ho visti crescere! Tu conosci la band? – fu il suo turno di domandare stavolta.
- Diciamo che.. li conoscevo. Sono rimasta all’album Zimmer 483, poi ho iniziato a lavorare e non ho avuto più tempo per seguirli. Qualche canzone la ricordo, ecco- fu la mia sincera risposta.
- Penso ti stupirai vedendoli. Sono diventati proprio carini sai? Ecco siamo arrivati, i tuoi vestiti sono in quello stand lì, il primo che devi mettere è l’abito nero.- m’informò lei.
Guardai attentamente il primo vestito: era bello, tutto nero, stile Gothic Lolita e accompagnato da un paio di scarpe dal tacco dieci sempre nere. Gli altri abiti erano più semplici: maglia blu scuro, skinny jeans grigi e un paio di stivali marca Ugg neri. Andai nel camerino e mi spogliai velocemente per indossare ciò che era sullo stand.
Natalie non mi lasciò neanche il tempo di guardarmi allo specchio che mi trascinò nella zona trucco.

{ wird fortgesetzt..


 

Se volete vedere i vestiti cliccate questo link - http://i53.tinypic.com/23igwnr.jpg
Hallo :)


   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: unleashedliebe