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Autore: lolle23    08/12/2010    0 recensioni
E’ li seduto a studiare come ogni giorno, sotto quel albero.
Erano ormai alcuni giorni che mi ritrovavo ad osservarlo per tutto il tempo.
Arriva dopo pranzo, si siede sempre sotto quel enorme quercia e apre i suoi libri.
Ma parliamo di me, mi chiamo Evangelin ho 23 anni e sono una catastrofe ambulante.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono le sette del mattino e mi alzo dal letto

Sono le sette del mattino e mi alzo dal letto. Mi vesto e vado subito da Roby, gli devo raccontare tutto. Sono troppo felice lo voglio gridare al mondo.

Mia madre sta facendo colazione in cucina. Le do un’occhiata veloce e la vedo tutta in tiro, chissà.

<< Mamma io esco>>

<< Eve domani ricordati che devi andare togliere la fasciatura>>

<< Si non ti preoccupare. Domani alle 9 giusto?>> << Si>>

Prendo la borsa e mi incammino verso il Momo’s Bar.

<< Ciao Roby>> Sbadiglia.<< Come mai di buon umore questa mattina>>

<< Mi sono innamorata>> mi guarda con una faccia, come se avesse davanti qualcuno che straparla.

<< Eve, ma cosa stai dicendo?>>

<< Dopo ti racconto tutto, adesso dimmi com’è andata la tua giornata con Lilly.>>

<< Ok. Vuoi un caffè?>>

<< Si e brioche al cioccolato>> Mi mette davanti una mega brioche << Eccoti servita>>

<< Mi sono messo d’accordo con Lilly che ieri pomeriggio sarei passato a prenderla al ristorante. Ho chiamato Simon che mi sostituisse.

Poi verso le 2,30 parto e vado. Ero così agitato che non ti puoi rendere conto, avevo il cuore che batteva a mille.

Sono arrivato e lei mi aspettava fuori, mai vista così bella.>>

<< Siamo messi bene!!>>Non posso fare a meno di ridere.

<< Non mi prendere in giro, è salita in macchina e la prima cosa che ha fatto è stata baciarmi.

Ero talmente felice che per me la giornata poteva benissimo finire li.>>

<< Addirittura, sei così preso da lei?>>

<< Preso? Non smetto di pensare a lei nemmeno un secondo. Comunque siamo andati in giro per la città tutto il pomeriggio,

non sono riuscito a staccarle gli occhi di dosso per un solo istante, e quando lei si girava a guardarmi diventavamo rossi come due peperoni>>

<< Mi sembrate due adolescenti al primo appuntamento>> Hanno tutti e due superato la pubertà.

<< Tu scherzi ma era proprio così>>

<< Dai e poi che cosa è successo?>> Non l’ho mai visto così felice.

<< Abbiamo parlato di come ci siamo accorti di piacerci. Ci siamo ritrovati a ridere per le stesse cose.

Sono stato così bene che non mi sono accorto che il tempo passava. L’ho portata a cena, e un cameriere li ci ha provato spudoratamente con lei.

Ma lei niente non l’ha degnato di uno sguardo. Al mondo c’eravamo solo noi.>>

<< Vi vedo molto presi l’uno dall’altro. Sono felice se tu sei felice>>

<< Mai stato meglio in vita mia. Allora mi dici cos’è questa storia che ti sei innamorata>>

<< Mi sono innamorata di Yan il ragazzo del parco.>> Mi batte forte il cuore solo a pensarci.

<< Cosa? Ma se mi hai detto di sapere solo il suo nome>>

<< Il giorno dopo abbiamo cominciato a parlare, ed è riuscito anche a farmi incazzare come una belva>>

<< Lo sapevo non è il tipo per te>> La sua faccia è arrabbiata.

<< Ieri sono tornata al parco, e lui non c’era. Dopo un po’ me lo ritrovo li davanti a me, chiedendomi una seconda possibilità.

E da li abbiamo passato tutta la giornata insieme. Roby con lui mi sento al sicuro, protetta.

Prima come sai ci sono stati altri che ci hanno provato, ma li ho respinti al primo colpo. Con lui è stato tutto diverso.>>

<< Eve, non voglio mai più vederti come quando ti ho conosciuto>>. Ero in uno stato pietoso.

<< No, e poi questa volta c’è una differenza>> << Quale?  A parte il fatto che ti sei di nuovo lanciata a capofitto in una storia senza pensarci su!>>

<< Questa volta ci sei tu vicino a me. E poi lo sai io le cose ho le faccio bene o non le faccio. >>

<< Eve ti vedo felice, e ne sono contento. Ma ti prego non ti fidare troppo.>>

<< Ok. Ma adesso sii contento per me>>

<< Lo sono >> E mi fa un sorriso sghembro.

Passo così tutta la mattinata con lui, gli racconto nei dettagli cosa è successo.

I suoi scatti d’ira e rabbia sono stati quando ha scoperto che mi aveva fatto piangere, quando ha saputo che è uno a cui molte ragazze vanno dietro.

Ma poi gli ho raccontato di come è stato carino, di come si è ingelosito. E a questo punto non ha potuto che dirmi che forse lui un po’ a me ci tiene

<< Ora vado, ci sentiamo domani. Mi raccomando per qualsiasi cosa chiama>>

<< Ah Eve, ma è vero cosa mi ha detto Lillly?>>

<< Cosa? >> che cosa posso averle raccontato di così importante?

<< Che non mi deve far soffrire o dovrà vedersela con te>>

<< Certo, perché?>>  Mi sembra il minimo.<< Sei la mia sorellina preferita, e unica>>

<< Be’ a proposito di sorelle. Tra un po’ la mia si trasferisce da me per sempre. Te la farò conoscere.>> << Ok >>

Esco dal bar e mi avvio verso il parco. All’entrata c’è un gran affollamento di ragazze che urlano e strepitano.

<< Scusa mi sai dire che cosa succede?>>

<< C’è Yan, è il più bel ragazzo che io abbia mai visto. Devo assolutamente farmi dare il suo numero.>>

Cominciamo bene, raggiungere Yan è impossibile, mi siedo per terra e aspetto che la folla impazzita di spasimanti se ne vada.

Dopo circa una ventina di minuti, non se ne vedono più in giro. Alzo lo sguardo e vedo Yan che mi porge la sua mano per alzarmi.

<< Eve è da molto che sei qua?>> Troppo direi.

<< Abbastanza per sentire tutti i commenti che hanno fatto le ragazze su di te>>

<< Scusa, ma avevo voglia di vederti così sono venuto all’entrata del parco. In men che non si dica mi sono ritrovato circondato.>>

<< Non ti preoccupare, mi ci dovrò abituare. Per curiosità quante di loro sono riuscite ad avere il tuo numero di cellulare?>>

Sono leggermente incazzata, direi gelosa fino al midollo.

Mi guarda, e capisce il mio stato d’animo.

<< Nessuna di loro. So che sei arrabbiata e hai ragione fosse successo il contrario immagino che avrei fatto rissa con qualcuno.>> -

<< Aspetta domani che mi tolgono la fasciatura e non dovrò più usare queste stampelle. Mi sentiranno>> Ride. << Mi fai paura quando fai così>>

Faccio un respiro profondo e gli sorrido. In fondo cosa ci posso fare se è un bel ragazzo, mi ha colpito anche per questo.

<< Dai andiamo sulla nostra panchina>> - << Ok >> e lo bacio.

Arriviamo ci sediamo e mi cinge le spalle.

<< Ma tu sei riuscito a dormire questa notte?>>

<< Poco, non smettevo di ripensare a cosa era successo, a cosa ho provato quando ti ho baciato, alla gelosia di quando hai parlato al telefono con Fabio, e soprattutto a come mi sono sentito quando mi hai baciato tu>>

<< Idem, questa mattina alle 7 uscivo di casa e sono andata da Roberto, non vedevo l’ora di raccontare tutto a qualcuno>> << Eve>>

<< Si >>  mi giro e lo guardo dritto negli occhi.

<< Nulla>>. Si è come bloccato.

<< Cosa volevi chiedermi?>> << Domani sera sono a cena da amici, e vogliono tutti conoscerti>>

<< Allora non ero l’unica a voler raccontare tutto>>

<< Sta notte ho mandato un messaggio a Leo il mio migliore amico e gli ho detto che mi sono innamorato. Poi mi ha chiamato e ha voluto sapere tutto>>

<< Immagino che poi ci sia stato un passaparola>>

<< Be.. si, i miei amici lo sanno che non mi innamoro mai di una ragazza. Anzi quasi mai.>>

<< ok va bene domani sera conoscerò i tuoi amici. Ma perché non volevi dirmelo.>> Forse si vergogna di me.

<< Con loro non sono lo Yan che hai conosciuto e non vorrei che …..>>

<< Che mi arrabbiasi, e cambiassi idea. Mi avevi già avvertito di questa cosa, non ti preoccupare. Se ci sarà qualcosa che mi darà davvero fastidio te lo dirò>>

<< Ok va bene. >> Continua ad avere la faccia molto preoccupata.

<< Yan, io sono una persona molto testarda, non mi farò di certo mettere i piedi in testa da un gruppetto di ragazzi. Io ti voglio bene. Quindi stai tranquillo>>

Spero di avere ragione.

Mi guarda, mi sorride e mi stringe forte.<< Sei unica, direi rara>>

Poi mi da uno dei più dolci baci che abbia mai ricevuto.

Passiamo il pomeriggio parlando di noi, scherzando e ridendo. Mi racconti di aver fatto il modello e non stento a crederlo.

Si fa sera e mi riaccompagna a casa.

<< Domani mattina ti posso accompagnare a togliere la fasciatura?>>

<< Se vuoi. Guarda che devo solo andare in ospedale. Ci posso anche andare da sola>>

<< No domani alle 8,15 sono da te>> << Ok >>

Ci salutiamo e rientro in casa. Neanche un secondo dopo ricevo un messaggio. Yan << Sono stato bene con te oggi. Ti voglio bene>>

Gli rispondo e poi vado in cucina a prendermi un bicchiere d’acqua.

Sul tavolo noto un enorme mazzo di rose rosa. Con un biglietto. “ John”

<< Mamma dove sei? Sono tornata>> Qui mi deve raccontare un po’ di cose.

<< Sono in camera vieni.>> << Mamma ma non  devi dirmi niente?>>

<< Su cosa?>> e fa la gnorri, come se fosse tutto normale.

<< Mazzo-di-rose-in-cucina>> Arrossisce. << Ah si>>

La guardo negli occhi è raggiante.

<< Adesso tu mi racconti tutto, ma proprio tutto>>

<

John che sono molto brava e che anche per questo hanno deciso di aprire un conto da noi>>. Ma questo non basta.

<< Si, per questo sono molto contenta, e fiera di te. Ma non mi hai ancora spiegato come mai  il tuo capo per la seconda volta in una settimana

ti regala uno splendido mazzo di rose?>>

Mi guarda e vedo le sue guance colorire leggermente, di nuovo.

<< Eve il perché esatto non lo so, ma….>>

<< Ma cosa? Mamma tu non me la racconti giusta. Dimmi un po’ che tipo è questo John, non che tuo capo.>> Mi guarda risoluta.<< Brava persona>>

<< E lo avevo intuito>>Pensa ancora di potermi fregare come quando avevo 5 anni.

<< Molto professionale, capace, corretto nei rapporti con gli altri>>.<< Si ma personalmente>>

<< Un gentil uomo, spiritoso, allegro, di piacevole compagnia>> Manco con le tronchesi riesco a farla parlare.<< Fisicamente sarà orrendo visto che non me lo descrivi>>

<< No, ma che dici, alto capelli castani, occhi castani, direi veramente un bel uomo>>

Evviva!<< E’ qui che volevo arrivare>>

<< Scusa?>> Ogni tanto penso di non essere sua figlia.<< Mamma tu sei una bella donna, lui ti regala rose>> << Cosa c’è stato fra di voi?>> Ora è bordeaux.

<< Nulla, ma diciamo che ha un riguardo particolar nei miei confronti>>

<< Ok diciamo che per il momento mi accontento di questo. Comunque a titolo informativo non avrei nulla in contrario se ti rifacessi una vita>>. Paonazza.

<< Ma..ma..ma come ti vengono certe idee>>

<< La separazione con papà effettiva è iniziata solo da 6 mesi, ma in realtà sono quasi due anni che avete rotto. Non ci sarebbe nulla di male se ti innamorassi di nuovo.

Come mi hai detto tu, è ora di uscire dal guscio>> Fregata. << Forse hai ragione, ci penserò>>

<< Ok, ah quasi dimenticavo domani mi accompagna Yan a togliere la fasciatura e domani sera vado a cena>> << Eve, ricorda che poi lunedì devi andare a lavorare.>>

Ecco che torna a fare la mamma. << Si lo so, c’è già Fabio che non vede l’ora di rivedermi>>

<< Ok divertiti in questi due giorni. Ti ho preparato qualcosa da mangiare, io vado al cinema con Christine>> << Ok>>

Si prepara ed esce di casa.

Vado in cucina faccio riscaldare la mia cena . Finito tutto metto i piatti nel lavandino, non ho voglia di lavarli.

Mi stendo sul letto e mi metto a leggere il libro.

Dopo circa due ore lo finisco, è davvero bellissimo mi ha preso tanto.

Sono molto stanca e decido di andare a dormire, ma prima mando un messaggio a Yan “ Buona notte, ti voglio bene”

Chiudo gli occhi ma sento che mi è arrivato un messaggio. E’ Yan “ Buona notte ci vediamo domani. Non vedo l’ora ”

 

  
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