Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Miza    09/12/2010    20 recensioni
Ronald Weasley si fece largo tra le ragazzine gridoline e i ragazzi che sghignazzavano.
Raggiunse Hermione Granger, anch'essa intenta a scrutare la bacheca, e allungò il collo per sbirciare oltre la sua chioma scarmigliata.
"A San Valentino, si sa, gli amori sbocciano e si concretizzano!
E allora, perchè lasciarsi sfuggire un'occasione divertente?
Per il mese in cui cade la Festa degli Innamorati, partecipate al concorso...
La Coppia più Bella di Hogwarts!
Inserite un bigliettino con i vostri nomi all'interno della scatola rossa collocata nell'Ingresso.
La proclamazione dei partecipanti questa sera in Sala Grande!"
-Miseriaccia!- mormorò Ron, gli occhi spalancati. -Che...che cos'è questa buffonata?-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Capitolo Secondo




-Hermione Granger e Ronald Weasley!-

Uno strillò acutissimo colpì i timpani di tutti: Lavanda si era alzata in piedi, portandosi teatralmente le mani al petto.
I Grifondoro iniziarono a ridere e a incitarli a gran voce.
Harry li guardava stupito, gli occhi sgranati.
Ron ed Hermione si lanciarono un'occhiata basita, entrambi paonazzi.
-Che...che cosa?!-

L'intera Sala Grande aveva gli occhi puntati su Ron e Hermione.
Qualcuno sorrideva, qualcuno ridacchiava, altri erano stupiti.
Lavanda era sull'orlo di una crisi isterica.
-Signor Weasley, Signorina Granger, venite a raggiungere le altre coppie!- chiamò divertita la McGrannit.
-Ma...ma noi non...- iniziò Ron incerto, le orecchie in fiamme.
Hermione gli tirò la manica del maglione. -Ron...sarebbe meglio alzarci, ci stanno fissando tutti!- mormorò imbarazzata.
Ron cercò lo sguardo di Harry, che annuì titubante, gli occhi ancora spalancati.
Lentamente si alzarono e percorsero la navata tra il tavolo di Grifondoro e quello di Tassorosso; Tutti applaudivano e urlavano.
-Molto bene!- esclamò la professoressa McGrannit quando entrambi si posizionarono alla fine della fila;
-Direi che abbiamo i nostri concorrenti!-
Altri applausi.
Ron fissava con ostentazione il pavimento, Hermione aveva incrociato le braccia e aveva le gote tendenti al fucsia.
-A questo punto, non mi resta che augurarvi la buonanotte e...-
-Ehm, professoressa...-
-...E sperare di rivedervi TUTTI alla lezione di domani di...-
-..Professoressa...-
-Che cosa c'è, Weasley?!-
La McGrannit si voltò lentamente verso Ron, gli occhi ridotti a due fessure, evidentemente infastidita.
-E' che, ehm...c'è un errore!- iniziò Ron - Noi non abbiamo...-
-Non è questo il momento, Weasley! Qualunque cosa sia, ne parleremo con calma!-
Ron abbassò di nuovo lo sguardo, a disagio, e la McGrannit tornò a rivolgersi agli studenti.
-Ci vediamo domani a lezione! Buonanotte a tutti!-
Con un gran caos di panche spostate e di chiacchiere allegre, la Sala Grande iniziò a svuotarsi.
-Miseriaccia!- esclamò Ron turbato, quando lui e Hermione raggiunsero Harry -Che storia è questa?-
-Bè, è evidente che qualcuno ha pensato bene di inserire i nostri nomi nella scatola!- esclamò Hermione con rabbia
 -Solo, mi chiedo, chi potrebbe ...-
-Io escluderei Lavanda- ridacchiò Harry laciando un'occhiata alla bionda, che marciava furiosa fuori dalla Sala, con Calì al seguito.
-Oh, no- borbottò Ron coprendosi il viso con una mano -E adesso chi se la sente?-
Hermione si voltò a guardarlo, le sopracciglia inarcate.
-Non vedo proprio dove sia il problema!- disse tranquilla -Domattina andremo dal preside e...-
-Ehi, Weasleyuccio!-
Harry, Ron ed Hermione si voltarono.
Draco Malfoy ghignava, con Pansy Parkinson attaccata al braccio.
-Mi raccomando, impegnati per la gara! Non vedo l'ora di vederti ancor più ridicolo del solito!-
Gli occhi di Ron lampeggiarono.
-Sei...sei stato tu!- mormorò arrabbiato; Hermione spalancò la bocca, stupita.
Malfoy ridacchiò, passandosi una mano nei sottili capelli biondi.
-Oh, andiamo Weasley, dovresti solo ringraziarmi! Adesso avrai una scusa in più per stare appiccicato alla tua schifosa Mezzosa...-
In una frazione si secondo, Ron si lanciò in avanti, la mano serrata a pugno.
Fortunatamente Harry fu più svelto, e lo bloccò per le spalle.
Hermione si piazzò fra i due Grifondoro e il Serpeverde.
-Direi che per stasera hai avuto abbastanza momenti di gloria, Malfoy.-
Lo fissò con rabbia, gli occhi nocciola ridotti e fessure.
Malfoy strinse gli occhi a sua volta, e le rivolse un sorriso cattivo.
-I tuoi, invece, devono ancora arrivare, piccola Mezzosangue.-
Detto questo, si voltò e uscì.
-Stupido arrogante codardo e pomposo!- borbottò Hermione, voltandosi verso Harry che ancora teneva fermo Ron.
Il ragazzo imprecava a gran voce, divincolandosi animatamente, le ciocche fulve che gli coprivano gli occhi.
-Oh, un giorno di questi avrà il fatto suo, schifosissimo viscido...- con uno strattone si liberò dalla presa di Harry -...bastardo!-
Hermione scosse piano il capo, facendo ondeggiare i riccioli castani.
-Lascialo perdere Ron, non fare il suo gioco!- Ma gli occhi le brillavano di gratitudine.
Mentre salivano le scale che portavano alla Sala Comune, Harry fece un gran sbadiglio.
-Sapete- disse -Credo vi convenga aspettare domattina per andare da Silente...non credo che a quest'ora gradirebbe la visita!-
Ron non sembrava molto d'accordo, ma decise comunque di seguire Harry nel loro dormitorio.
Hermione li salutò e si diresse verso il proprio.

*

-TU!!!-
Un urletto acuto la fece sobbalzare.
Hermione si guardò intorno, alla ricerca dell'origine del suono.
La identificò in Lavanda che, in piedi sul proprio letto, le puntava un dito contro.
Aveva gli occhi spiritati e i capelli elettrici.
-TU VUOI PORTARMI VIA IL MIO RONRON!!!-
Hermione fece un grosso sospiro, alzando gli occhi al cielo.
-Per favore, Lavanda, non urlare! E' stata una serataccia e ho la testa che mi esplo...-
-AH! PER TE E' STATA UNA SERATACCIA???- Lavanda scoppiò in una risata isterica -Ma fammi il favore Hermione! Sarai contenta adesso, visto che sei riuscita a mettere le tue brutte mani sul mio Ronron!-
Una ciocca bionda le cadde su un occhio. L'altro lampeggiò pericolosamente.
Hermione si portò stancamente una mano sulla fronte.
-Lavanda, non ho alcuna voglia di discutere a quest'ora, e non ho alcuna voglia di portarti via proprio nessuno!-
-Ah no? E allora chissà come mai hai messo i vostri nomi nella scatola!- ghignò sarcastica la bionda.
-Dai Lavanda, forse non è stata Hermione...- intervenne timidamente Calì, torturandosi una ciocca nera.
-Certo, come no!- abbaiò Lavanda continuando a fissare Hermione furiosamente.
La ragazza si portò le mani sui fianchi.
-Stammi bene a sentire! Io non ho fatto proprio nulla! Ma tu pensa pure quello che ti pare, Lavanda, tanto non posso certo aspettarmi altro dalla tua graziosa e vuotissima testolina bionda!-
Lavanda gettò indietro i capelli con rabbia.
-NON VENIRE A RACCONTARMI STORIE, PICCOLA SAPUTELLA! Se non sei stata tu chi dev'essere stato, SECONDO TE?
IL MIO RONRON??-
Hermione ghignò.
-Bè, io non lo escluderei!-
Avrebbe potuto benissimo dire la verità, dare la colpa a Malfoy.
Ma Lavanda si meritava un pò di panico.
Infatti, spalancò gli occhi azzurri e strillò, pestando i piedi sul materasso.
Poi urlò un  -MALEDETTA CAPELLONA!- e con uno scattò chiuse le tende del proprio baldacchino.
Hermione scosse il capo e si affrettò a fare lo stesso.

*

Al mattino, uno scarmigliatissimo Ron ed un assonnato Harry raggiunsero la porta dell'ufficio del preside.
Hermione era già lì davanti, le braccia strette al petto.
-La tua ragazza mi ha fatto passare una nottata infernale!- abbaiò contro Ron, che battè le palpebre sorpreso.
Aprì la bocca, ma lei fu più veloce -E NON DOMANDARMI NIENTE PERCHE' NON HO NESSUNA INTENZIONE DI PERDERE TEMPO A PARLARE CON TE!-
Aveva le occhiaie e i capelli spettinatissimi.
Ron ebbe la decenza di non ribattere, e si limitò a scambiarsi uno sguardo rassegnato con Harry.
-Che cos'è tutta questa confusione?!-
La professoressa McGrannit salì velocemente le scale, il corpo esile fasciato in una gonna lunga di tessuto scozzese.
-Ah, voi tre!Passate più tempo nell'ufficio del preside che altrove! Che succede, stavolta?-
Hermione si erse in tutta la propria altezza.
-Succede che io non ho alcuna intenzione di partecipare a nessunissimo concorso con questo...questo...con lui!-
Puntò un dito furioso verso Ron, e per poco non gli centrò un occhio.
La McGrannit alzò le sopracciglia sottili.
-Oh...un litigio amoroso?-
Ron e Hermione avvamparono e urlarono -NO!!!-  all'unisono. Harry scoppiò a ridere.
La McGrannit parve contrariata. -E che cosa succede, allora?-
-Professoressa, non abbiamo deciso noi di partecipare! Qualcuno ha inserito il nostro nome nella scatola!- spiegò Ron svelto.
-E io non ho alcuna voglia di partecipare!- sbottò Hermione.
La McGrannit sospirò.
-E voi volevate disturbare il preside per questa...sciocchezza?-
Piombò il silenzio. I tre si scambiarono uno sguardo desolato.
-Ma professoressa, noi...-
-Voi vi fate troppi problemi, Weasley. Suvvia ragazzi, non siate sciocchi! Vedrete che sarà divertente! Poi, chissà, da cosa nasce cosa... La signorina Brown potrebbe farsene una ragione! Ricordatevi che venerdì ci sarà la Prima Prova!-
E se ne andò ridacchiando, lasciandoli con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.








-------------------------------------------*

Capitolo non troppo entusiasmante, i know.
Ma mi serviva per darvi qualche spiegazione e per creare le dinamiche tra i personaggi.
Bè, che dire, spero vi sia piaciuto!
Grazie a tutti i miei sostenitori e... ci becchiamo alla Prima Prova!! ;)
Baciuz.
P.S: COMMENTINO??? :D




   
 
Leggi le 20 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Miza