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Autore: Silver_Hex    09/12/2010    4 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 14.

Guai in arrivo.

Anche l’ultimo giorno di vacanza era quasi finito. Quella sera sarebbero andati tutti a mangiare fuori in un locale di Diagon Alley. Solo Sirius e Hermione andarono in moto poiché dopo la serata l’avrebbe accompagnata al campus. Fortunatamente per i presenti nessuno tirò fuori l’argomento figli. Discussero solo di scuola, Natale e nuovi animali fantastici con la collaborazione di Luna. Sirius era letteralmente affascinato da Luna, conosceva solo vagamente il padre. Ne aveva sentito parlare molto spesso da Harry e Hermione in modo più che positivo. I suoi modi un po’ sopra le righe e la sua assoluta sincerità la rendevano degna di attenzione. E quella serata non aveva tradito le aspettative di Sirius. Luna aveva fatto un excursus su qualsiasi tipo di animale immaginabile, proprietà magiche e aspetto. Non mancavano ovviamente dati e luoghi di avvistamento.

«Allora che mi dici di Luna?» chiese Hermione, alla fine della serata, seduta sulla moto di Sirius in un vicolo vicino al campus.

«Magnifica, solo lei è credibile quando parla di Gorgosprizi o Ricciocorni.»

«Concordo Luna è straordinaria.»

«Lei e Ron comunque fanno una coppia strana.»

«Sì, hanno una concezione tutta loro del tatto e delle parole. Dicono ciò che pensano senza mettere troppi filtri.»

«Quando ci rivediamo?»

«Questo fine settimana, per le lezioni prof.» disse lei.

«Brava, poi vedremo cosa fare per la punizione.»

«Cosa dovrò fare per scontare la punizione? Compiti extra, riordinare casa tua?»

«Forse con un extra di baci e coccole potresti cavartela sai?»

«Sei proprio il migliore dei prof che abbia mai avuto.» disse lei sorridendo maliziosa.

«Meglio se vai, altrimenti son capace di riportarti a casa e non farti uscire mai più. Mi mancherai in questi giorni.»

«Non me lo ricordare anche tu mi mancherai, sopratutto la notte…» disse arrossendo.

«Basta ho deciso ti riporto a casa.» disse imprigionandola in un abbraccio.

«Mi dispiace ma non posso saltare queste lezioni, sono le ultime prima degli esami…» disse triste.

«Troverai una magnifica sorpresa al tuo ritorno a casa.»

«Non vedo l’ora di tornare a casa allora.» disse lei baciandolo.

Sì perché quella era anche casa sua oramai. Come sorpresa aveva deciso di far spazio a casa sua per lei. A partire dall’armadio, dai cassetti dove lasciare la sua roba anziché fare avanti e indietro con borse da viaggio.

Quei pochi giorni, che li separavano dal fine settimana, Sirius li passò a mettere ordine in casa, rifornire la biblioteca con alcuni testi di quella di Grimmauld Place. Con l’aiuto di James sistemò poi una stanza della casa da dedicare a studio con librerie a parete e una bella scrivania.

E, cosa ancora più incredibile, aveva rifornito la dispensa di cibo commestibile, e riuscì a stupire Lily preparando tutto per una cenetta a due.

«Quando hai imparato a cucinare?» chiese Lily curiosa.

«Secondo te mi posso fidare di Kreacher?» replicò lui con un ghigno.

«No, in effetti, mette un po’ d’inquietudine.»

«Precisamente, quindi escludendo lui… quando non c’era Remus se volevo mangiare, dovevo far da me.» disse armeggiando con mestoli e pentolini.

C’era da dire che era molto buffo vederlo affaccendato in cucina con tanto di grembiule.

«Bene visto che te la cavi alla grande io torno a casa, se ti servisse qualcosa chiedi pure.»

«Grazie Lily, ma non credo ci sia bisogno di altro. Tra un po’ devo andare a Diagon Alley, ti serve qualcosa?»

«No, grazie del pensiero. Dai un bacio a Hermione e fammi un fischio quando torni in te!» disse ridacchiando.

«Ti converrà sparire in fretta… e portati dietro anche quello sciagurato di tuo marito.»

«Ahah scusa ma è così strano vederti darti da fare per una ragazza…»

«Sì, sì lo so. Di solito mi cascano ai piedi senza tanto sforzo.» disse sbuffando.

«Che pallone gonfiato.» disse Lily con una pernacchia.

«Ehi…»

«Va bene, sei sempre stato tremendamente affascinante!» disse cercando di essere seria «Ma con quel grembiulino lo sei ancora di più.» e non riuscendo più a trattenere le risate corse via verso casa insieme a James, dato che Sirius aveva iniziato a seguirli con il mestolo. Nemmeno Molly Weasley riusciva a brandire così bene il mestolo.

«Remus sarà contento di sapere che Sirius si è trasformato in perfetta donna di casa.» disse James ridendo.

«Oh al di là della situazione buffa, credo sia bello quello che sta facendo. Si sta mettendo in gioco con Hermione, non potrebbe andar meglio.»

«Temevo che con la sua testa dura avrebbe creato troppi problemi.»

Sirius nel frattempo aveva chiuso la porta di casa ed era andato verso Diagon Alley per far le ultime compere. Dei fiori, il dolce e alcune bottiglie di buon vino. Quella sera voleva festeggiare e inaugurare come si deve la loro casa.

Passeggiava in una strada della Londra babbana quando vide in una vetrina un completino intimo molto sexy. Era nero e di pizzo contornato da del nastrino rosso scuro. Non ci pensò molto a lungo, entrò e lo comprò. Ringraziò mentalmente Hermione che lo aveva convinto a tenere anche le sterline in caso di evenienza. La commessa gli aveva fatto i complimenti per il gusto e aveva anche flirtato in modo un po’ sfacciato. Ogni minuto di più apprezzava la sua Hermione che con un sorriso gli scioglieva il cuore. Con un sorriso, che negli ultimi tempi si era fatto sempre più rado, che gli illuminava il volto, andò verso il luogo dell’appuntamento. Era una bella piazzetta davanti all’edificio principale del campus da cui ci si poteva smaterializzare in tutta sicurezza. Si assicurò di nascondere per bene i fiori e la busta del negozio d’intimo in modo che nessuno li vedesse. E poi la vide uscire dal grande portone e corrergli incontro con un sorriso dolcissimo.

Sì, ne valeva proprio la pena.

«Ciao Sirius.» disse infine abbracciandolo.

«Pronta per andare?» disse dopo averla baciata. Lei annuì. «Bene ecco questa è la prima parte della sorpresa.» disse porgendole i fiori.

«Grazie, sono bellissimi. Che cosa festeggiamo?» chiese curiosa.

«Casa nostra.» rispose lui con un sorriso. E dopo averla abbracciata, si smaterializzarono.

Erano arrivati davanti alla porta di casa.

«Benvenuta. In questi giorni ho messo un po’ d’ordine. Ti ho preparato questa stanza, dove potrai studiare. Ho portato buona parte della biblioteca di Grimmauld Place qua. E infine ti ho fatto un po’ di spazio nell’armadio e nei cassetti.» e mentre lei si guardava attorno posò al centro del letto il pacchetto con il completino intimo.

«Quello?» disse indicando il pacchetto.

«La prima cosa da mettere nel cassetto. Aprilo.» disse con un sorrisino malizioso che fece arrossire Hermione.

Quando vide di cosa si trattava rimase senza parole. Gli sorrise, o meglio sorrise. Non aveva però il coraggio di guardarlo negli occhi. Teneva in mano il reggiseno di pizzo e carezzava il bordino nastro rosso scuro.

Sirius si avvicinò a lei, le carezzò il viso e poi sussurrò piano «Non vedo l’ora di vedertelo indosso.»

Istintivamente Hermione cercò le sue labbra e lo baciò. Sirius la avvicinò di più a sé, spostò il mazzo di fiori. La fece distendere sul letto e prese a sbottonarle la giacca dato che erano ancora tutti e due imbacuccati visto che era caduta la prima neve.

«Hermione, meglio fermarci. Altrimenti l’altra parte della sorpresa rischia di andar a male.» disse fermandosi.

«Oddio cos’altro hai fatto?»

«Vedrai di sotto.» disse aiutandola a sollevarsi.

Quando scesero nella sala da pranzo, il fuoco magico ardeva e le candele si accesero con un lieve colpo di bacchetta rivelando un tavolo apparecchiato per due.

«Cena, preparata da me. Che te ne pare?»

«Magnifico, grazie.» disse con un grandissimo sorriso.

«Prego signorina si accomodi, servo subito la cena.» disse scostando la sedia del tavolo.

Hermione e Sirius cenavano tranquilli e sereni. In sottofondo c’era un disco di musica classica, la stessa che ascoltava Hermione la sera del suo compleanno mentre si rilassava nella vasca.

«Il nostro quasi primo bacio…» disse poi.

«Tranquilla ho sigillato la casa, nessuno ci disturberà.» disse versandole altro vino.

Passarono tutto il fine settimana barricati in casa. Non solo a letto, anche se Sirius non si era detto contrario al programma. Hermione sistemò un po’ dei libri che aveva evocato, e aveva sistemato anche un po’ della sua roba che avrebbe lasciato là. Iniziarono anche a organizzare la festa per l’ultimo dell’anno. Decisero di organizzare un bel buffet visto che sarebbero stati davvero tantissimi e non c’era abbastanza spazio per stare tutti seduti comodamente. Hermione si portò avanti con un po’ di studio e la domenica pomeriggio dedicarono un po’ di tempo alle lezioni di animagus. Per cena furono invitati da Lily e James. Quella sera erano soli dato che Harry era stato invitato alla Tana. Come sempre dopo cena Sirius riaccompagnò Hermione al campus, ma per l’ultima volta per quell’anno. Hermione doveva prendere tutta la sua roba lasciata nella sua stanza per portare tutto a casa di Sirius. L’indomani mattina poi con l’aiuto di James avrebbe terminato quel piccolo trasloco.

Si stavano salutando quando da un vicolo laterale uscirono due tipi totalmente coperti da mantelli neri e li attaccarono quasi alle spalle. Entrambi furono abbastanza veloci a rispondere agli attacchi. Una maledizione fu deviata solo in parte e colpì lievemente Sirius, ma a causa del contraccolpo cadde a terra battendo la testa. La prima cosa che fece appena si rese conto delle condizioni di Sirius fu di smaterializzarsi al San Mungo. Da li avvisò Lily e James che arrivarono in un batter d’occhio. Mentre lei veniva medicata per via di alcuni tagli sul viso, Sirius veniva visitato da i medimaghi. Lily raggiunse Hermione e James andò a vedere come stava l’amico.

Mentre andava a cercare Lily vide Andromeda.

«Che cosa è successo?»

«Lucius e Narcissa sono stati aggrediti poco fa. Draco mi ha avvisato dell’accaduto e sono corsa il prima possibile. Tu cosa ci fai?»

«Sirius e Hermione sono stati aggrediti.» rispose James. «Ora devo trovare Lily e Hermione e poi parto per Hogwarts. Devo parlare con Remus e la McGranitt, questa storia non mi piace per nulla.»

«Ho già contattato io Dora e Remus. Verranno il prima possibile.»

«Bene, allora avviso Kingsley.»

«Siete in contatto con il ministro?» chiese stupita.

«Sì, non è la prima volta che accade. La prima aggressione risale al compleanno di Harry, la seconda volta qualcuno è entrato a casa nostra mentre eravamo in Francia.»

Dopo aver parlato con Andromeda, cercò Lily e gli diede il nome del reparto dove era stato ricoverato Sirius. Avvisò Harry e insieme andarono al ministero da Kingsley. Alcuni auror erano già arrivati, ma il ministro si era raccomandato affinché fosse contattato immediatamente da loro.

✎ Info & Co.

Ahimé sono arrivati i primi guai, soffiano venti di tempesa. Sirius non si è ancora ripreso e anche i Malfoy sono sotto attacco. Chi sono questi individui lo scopriremo presto, fino ad ora hanno agito nell’ombra.

“Sirius in grembiule”, tra mestoli e pentolini vari… oddio non so cosa mi sia preso, ma sembra comunque un bel vedere :p

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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