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Autore: Kris91Cullen    09/12/2010    1 recensioni
[Tutti Umani] Isabella Swan è una normale studentessa universitaria. Ha tutto nella vita: un’amica speciale ; frequenta la Columbia University, una delle università più prestigiose e famose del mondo ed ha un ragazzo dolcissimo. Ma la sua vita verrà sconvolta con l’arrivo di Edward Cullen!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ok ragazzi sono pronta per i forconi T.T
Scusatemi per la mia prolungata assenza ma non avevo più ispirazione! mi è miracolosamente ricomparsa solo oggi quando, ritornata dall’uni, sono entrata in camera di mia sorella e ho visto una scena (nella serie televisiva Ugly Betty) dove il ragazzo di Betty ( Matt se non mi ricordo male) trova la sua ragazza baciare il suo ex ( che impicci =S )….
Non so perché ma quella scena mi ha ricordato la mia storia e mi sono fiondata al pc per finire almeno questo tredicesimo capitolo ^^’’
Però avverto :
Non so se o quando pubblicherò gli altri capitoli, è tutta una questione di ispirazione (e voglia di scrivere ihihih)
Godetevi il capitolo bye ♥

» Cap.13 L’ Inizio di un Nuovo Amore?

{ Lo strano gioco del destino ~

25 Gennaio 2010

- Alice! – la chiamo insistentemente dalla mia camera.
- Eccomi Bella che succede?-
- Ali non so proprio che maglietta mettermi per questa sera – mi lamento – e tra meno di dieci minuti arriverà Edward… rovineremo tutto così.-
- Calmati ce la faremo – cerca di consolarmi e, dopo aver visto la gonnellina bianca che avevo intenzione di mettermi, entra subito nei panni della mia personale consulente di moda – Ottima scelta quella della gonnellina, vedo che stai imparando – aggiunge soddisfatta – comunque ti consiglierei di metterti questa – e prende dal cassetto un maglioncino di lana con la scollatura a barchetta leggermente sblusata - con una collana e un paio di scarpe nere.
- Col tacco? – domando retoricamente.
- Certo – risponde facendo ridere entrambe – ora vado ad apparecchiare. Dimmi se hai ancora bisogno del aiuto di un professionista.-
- Non smetterò mai di ringraziarti per tutto l’aiuto che mi stai dando.-
- Macché Bella figurati! Mi piace aiutarti a scegliere i vestiti …. Poi lo sto facendo anche per mio fratello. Voi due sareste una coppia perfetta!
- A…Alice c…che vai a dire - balbetto ormai in imbarazzo, facendo ridere la mia amica.
- Dai vestiti che dobbiamo attuare il nostro piano di seduzione.-
- Ok va bene – non appena Alice esce chiudo la porta e incomincio a vestirmi.
Ormai è quasi un mese che Edward passa la serata a casa o in giro con me ed Alice, ed ogni sera io provo a sedurlo cercando di essere sempre dolce e gentile con lui. Certamente ce l’avrei fatta in meno tempo se non fosse stato per un piccolo imprevisto di nome Irina: non c’è mai stata una sera, infatti,in cui Edward fosse venuto da solo.
Mi guardo allo specchio per sistemare la gonna tutta stropicciata e mi scruto centimetro per centimetro prima di mettermi le scarpe tacco 10 che Alice mi ha gentilmente prestato “Questa non sono io… mai e poi mai Isabella Swan si sarebbe messa una minigonna nei primi di febbraio con tutto questo freddo! E tutto questo per che cosa? Per un ragazzo… anzi no mi correggo per Edward Cullen, il bellissimo ragazzo di cui sono pazzamente innamorata.“
DRIIIN
- Cavolo Edward è già arrivato! – urlo a voce un po’ troppo alta e mentre Alice va ad aprire la porta, io mi catapulto dall’altra parte della stanza per truccarmi. Purtroppo non faccio in tempo a sistemarmi i capelli e quindi li pettino a tutta velocità e li raccolgo all’indietro con una semplice molletta.
- Ehi ciao Edward.-
- Ciao Bella! Wow stai benissimo vestita così – dice e le mie guancie incominciano a prendere fuoco.
- Ciao Bella – eccola, la voce che mi ha dato più fastidio in questo mese.
- Ciao Irina.-
- Senti potrei parlarti in privato – sembra dispiaciuta per qualcosa.
- Certo! Vieni andiamo in camera mia così non ci disturberà nessuno.-

- Allora Irina cosa mi vuoi dire? – chiedo fredda appena entriamo nella stanza.
- Ho deciso di lasciare Edward …. – se prima sono rimasta sorpresa dal fatto che Irina volesse parlarmi, ora lo sono molto di più di prima – mia cugina Tanya è venuta a trovarmi ieri e mi ha spiegato la situazione tra te ed Edward - io intanto rimango immobile, ancora shoccata – quindi ho deciso di mettermi da parte perché sono sicura che lui provi ancora qualcosa per te!-
Sto per chiederle come facesse a sapere che Edward sia innamorato di me, ma il suo cellulare si mette a vibrare informandola che ha appena ricevuto un messaggio e dopo averlo letto sorride soddisfatta ed esce dalla stanza seguita da me.
Rientrati nella sala da pranzo, Alice mi fissa curiosa di sapere cosa avesse Irina da così importante da dirmi e io gesticolo per farle capire che gli racconterò quando i nostri ospiti se ne saranno andati.
- Allora ragazzi io vado… – dice Irina - vi auguro di passare una buona serata!
- Te ne vai di già? – commenta Edward in un misto tra sorpresa e gioia.
- Un vecchio amico di famiglia sono qui a New York quindi ora devo andare da mia cugina e preparare tutto per il suo arrivo.-
- Ci dispiace che tu non possa restare qui con noi – dice Alice con ironia.
- Comunque domani sera questo mio amico organizza una festa…. perché non venite pure voi?-
- Certo ci farebbe molto piacere! – risponde immediatamente Alice estasiata lasciando me ed Edward basiti.
- La festa si terrà allo “Shelter” al 150 di Varick Street, all’angolo con Vandam street.
- Ah si ho capito! Quel locale è fantastico – continua la mia amica entusiasta iniziando così, con Irina, una conversazione costituita solo da elogi al locale.

- Io non ce la faccio più a sentirle parlare – sbuffa ad un certo punto Edward che, come me, è rimasto stupito di come Alice e Irina avessero subito riallacciato i loro rapporti di amicizia - A chi lo dici! Farei qualsiasi cosa per andarmene da qui -
- Anche accettare un mio invito a cena? – mi sussurra all’orecchio lasciandomi sotto shock e con il cuore che batte a mille
- Può darsi …. – rispondo facendo la vaga
- Guardi che non le capiterà più di ricevere un invito a cena da un ragazzo così bello! - “Cavolo quanto ha ragione!”
– Sei veramente modesto eh !?!
- Che ci posso fare sono fatto così – risponde serio Edward facendomi ridere. Successivamente, porgendomi il braccio,come consuetudine degli antichi gentiluomini, sussurra – Vuole farmi lo straordinario onore di passare questa serata con me madame?
Ormai il mio cuore batte così forte che sicuramente lo sta sentendo anche Edward che in questo momento mi fissa speranzoso con i suoi occhi verdi come lo smeraldo in attesa di una mia risposta.
- Si – dico semplicemente non riuscendo a pronunciare altro per la felicità
Usciamo di casa e, dopo aver mangiato in uno dei migliori ristoranti di New York, il mio accompagnatore mi propone una passeggiata notturna ed io, completamente entusiasta, accetto. - Dai sali in macchina
- Ma non dovevamo andare a fare una passeggiata? – chiedo confusa
- Si infatti ti sto portando in un posto che conosco solo io…. ah ti devi mettere questa sugli occhi – aggiunge porgendomi la sua sciarpa
- Uffa odio le sorprese – sbuffo mentre mi lego la sciarpa a mò di benda rimanendo estasiata dal buonissimo profumo che emana e che mi fa sentire al settimo cielo.
Il buio mi avvolge e piano piano sento le mie palpebre farsi più pesanti. Provo a resistere, tanta è la voglia di sapere dove mi vuole portare Edward, fino a quando non cedo e mi lascio cullare tra le braccia di Morfeo.

26 Gennaio 2010

Mi risveglio tutta dolorante, come se avessi dormito in macchina “Aspetta… come se avessi dormito in macchina? Mi ricordo di essere uscita ieri sera con Edward e di essermi addormentata durante il viaggio. Cavolo! Avrò fatto una figuraccia bestiale”
Mi alzo dal letto di soprassalto notando immediatamente che non mi trovo nel mio appartamento, infatti, nonostante la disposizione della porta e delle finestre sia identica, i mobili sono completamente diversi da quelli della mia camera o di quella di Alice.
Mentre scruto la camera Edward mi compare davanti e, dopo avermi rivolto il suo bellissimo sorriso, mi si avvicina posando sulla scrivania un vassoio pieno di prelibatezze.
- Buongiorno Bella, spero che tu abbia dormito bene questa notte.-
- Buongiorno – rispondo confusa – scusa per la domanda stupida ma dove ci troviamo? –
- Ci troviamo precisamente nella camera di Jasper – dice gentilissimo come sempre e, quando mi vede completamente shoccata dalla notizia appena ricevuta, si affretta ad aggiungere – Ieri sera, mentre stavamo andando al mio “posto segreto”, ti sei addormentata in macchina…. –
- Ma perché allora sono nella camera di Jasper e non nella mia? – chiedo impaziente, interrompendo il discorso di Edward
- Ci stavo giusto arrivando, devi calmarti un pochettino lo sai?! – scherza facendomi arrossire – io avrei voluto accompagnarti in camera tua ma Alice non rispondeva al citofono, quindi le ho mandato un messaggio e mi ha risposto dicendomi di farti dormire nella camera di Jasper.-
“Non so se odiarla o adorarla per quello che ha fatto”
- Dai fai colazione, altrimenti si raffredda tutto.- mi suggerisce Edward interrompendo il mio flusso di pensieri
- Guarda che non eri obbligato a portarmi la colazione a letto.-
- Ma che scherzi? È stato un vero piacere per me .-
- Bhe allora grazie mille per il pensiero.- dico imbarazzata da tanta gentilezza mentre addento una brioche
- Ora io vado a farmi la doccia, mangia tutto eh!. – mi raccomanda dolcemente uscendo dalla stanza.
Rimango immobile per qualche istante per poter ammirare Edward in tutta la sua perfezione e, quando vedo la maniglia della porta rialzarsi, abbasso lo sguardo verso il vassoio e a tutte le cose buone che ci stanno : una tazza di latte; una di caffè; una brioche con la marmellata e una con il cioccolato e tre pancake con lo sciroppo d’acero.
Dopo aver divorato tutto mi dirigo in cucina per lavare le posate e le tazze che ho usato poco prima. Mentre sto asciugando l’ultima tazza sento qualcuno avvicinarsi, mi giro e lo trovo a pochi metri da me con solo un asciugamano intorno al la vita
- Ma che ci fai qui Bella? Sei un ospite in questa casa, non posso permetterti di lavare i piatti!.-
- Mi sembrava brutto lasciare tutto sporco, poi tu mi hai già preparato la colazione.- dico confusa per la distanza troppo ravvicinata
- Spero comunque che ti sia piaciuta, non sapevo i tuoi gusti e quindi ti ho portato un po’ di tutto.-
- Si mi è piaciuta moltissimo grazie, soprattutto i pancake.-
- Allora me lo ricorderò per la prossima volta.-
-La prossima?- chiedo allibita
- Bhe … se succederà di nuovo che Alice ti lasci fuori casa. - risponde Edward completamente in imbarazzo
- Per come è fatta Alice, questa cosa succederà molte volte! – dico più a me che a lui facendo scoppiare entrambi a ridere.
Non avrei potuto chiedere un inizio di giornata migliore, Alice ti adoro.

Le ore passano velocemente ed è già il momento di prepararsi per andare al locale che ci ha suggerito Irina .
-Ali ma questa gonna non è troppo corta?- mi lamento guardando la minuscola gonnellina di jeans che mi fa sembrare una ragazza da “una notte e via”.
- Ma che dici Bella! Prova ad abbinarci delle calze nere e sopra mettici una camicia bianca con un maglioncino marrone - ribadisce per l’ennesima volta la mia amica passandomi le calze che avrei dovuto mettere.
Dopo un primo momento di scetticità indosso quello che mi ha suggerito Alice e, del tutto incredula, mi guardo allo specchio sicura che la ragazza riflessa non fossi io.
- Sei magnifica – esclama Alice entrando nella mia camera … ancora in pigiama!
- Ma cosa combini? Su sbrigati a cambiarti che tra poco viene Edward. –
- Mi dispiace tantissimo Bells ma purtroppo questa sera mi tocca studiare … sono rimasta troppo indietro col programma. – dice dispiaciuta quasi sull’orlo di una crisi di pianto, d’altronde era una da vita che sognava di poter entrare nel famoso Shelter, come non darle torto.
- Se vuoi allora resto qui a casa con te, sicuramente Edward capirà. –
- Ma che sei pazza! – urla la mia amica facendomi spaventare – tu e mio fratello andrete in quel maledetto locale, dovessi trascinavi con la forza. –
In quello stesso momento sentiamo il campanello suonare e mente io mi piastro le ultime ciocche di capelli,Alice va ad aprire al fratello.
- Ehi mostriciattolo, allora non vieni questa sera alla festa? – dice Edward con la sua voce così soave che per poco non mi fa venire un infarto.
  
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