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Autore: PetitLondoner    09/12/2010    5 recensioni
Ron, Hermione.
Di mezzo un matrimonio.
Di lei.
Non con lui.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Siamo quasi arrivati, il mio cuore  lo sente.

Mi sento un'altra persona, che guarda dall’esterno quello che sto vivendo. Mi sento persa in un tale oblio… Mi sento sprofondare, sprofondare… e sentire la sensazione di non riemergere più.

Ma perché?

Avevo giurato a me stessa che ero felice, che questa sarebbe stata la scelta migliore.

Oppure ho fatto di tutto per convincermene, senza essere sicura?

La macchina avanza troppo veloce per i miei gusti; vorrei chiedere all’autista di rallentare, ma dalla mia gola non riesce ad uscire nessun suono.

Mi sembra di essere in una bolla di sapone, sul punto di scoppiare, ma ancora bloccata.

Cerco disperatamente un appiglio, un qualcosa che mi tiri su.

Immagino le facce dei miei amici, ma non funziona.

Rammento ogni bel voto che prendevo a scuola, ma ora sembra non importarmene niente.

Cerco di pensare alla mia famiglia che mi sta aspettando in chiesa, a Ginny, ma tutto è inutile.

Lo so benissimo cosa mi servirebbe per stare meglio.

La persona che mi ha ridotto in questo stato; ma nonostante questo è l’unico che potrebbe farmi tornare il sorriso in questo momento.

Incurante dell’ulteriore male che mi avrebbe portato, chiudo gli occhi e mi tuffo nei ricordi.

 

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“Qualcuno ha visto un rospo? Neville ha perso il suo” mi rivedo come una ragazzina di soli undici anni, spensierata.

“Gli abbiamo già detto che non lo abbiamo visto” rispose un piccolo ragazzo buffo dai capelli rossi.

Non avrei mai immaginato che quello sarebbe stato il mio primo incontro con colui che mi avrebbe cambiato la vita.

“State facendo una magia? Vediamo”  sorrido ripensando a come ero presuntuosa.

Il povero ragazzino dai capelli color carota si schiarì la voce,  prima di pronunciare un incantesimo fallito.

“Sei sicuro sia un incantesimo, vero?  Non funziona molto bene, o sbaglio? Comunque io ho provato a farne alcuni molto semplici e mi sono riusciti tutti”  risposi io, mostrando un sorriso furbetto.

“A proposito…io mi chiamo Hermione Granger”

“Ron Weasley”

Fu li che cominciò tutto.

 

“Win-gar-dium Le-vi-o-sa : devi pronunciare il “gar bello lungo”

 

“Non c’è da stupirsi che nessuno la sopporti, quella ragazza è un incubo, parola mia!”

Mi rividi in lacrime, arrabbiata per quello che aveva detto ma soprattutto per la sorpresa che le parole del rosso mi avevano fatto così male.

 

“Tira via quel lurido gattaccio dal mio Crosta! “ tuonò Ron.

Era maledettamente fissato con quel topo.

“Ron, si da il caso che Grattastinchi sia un gatto innocuo, è Crosta che lo provoca!

“Provocare? Oggi era sporco di sangue, eh? Chi pensi sia stato? Stupido gatto”

“Va a quel paese Ron”  e corsi via lacrimando.

Ricordo ognuno di quei momenti, stranamente col sorriso.

Punzecchiarmi con Ron era una abitudine, una bella abitudine.

All’inizio pensavo fosse semplice amicizia ma verso il quarto anno iniziai a ricredermi, quando scoprii con grande sorpresa di desiderare con tutta me stessa che lui mi invitasse al Ballo del Ceppo.

Non andò cosi, purtroppo.

“Stai fraternizzando col nemico, ecco cosa stai facendo!”

“Il nemico? Ma chi è che fino a ieri voleva il suo autografo? ! “ ribattei infuriata.

“Lo so io quello cosa vuole da te… “

Io allora non lo sapevo, ma quella era la prima scenata di gelosia che mi stavi facendo.

Solo che in quel momento pensavo solo alla mia rabbia, alla mia frustrazione.

“Sai cosa c’è, Ron? La prossima volta, raccogli il coraggio e invitami, invece di lasciarmi come ultima spiaggia!”

“Cosa? Cioè..tu.. Questo dimostra che non hai capito niente….”

“Ron, hai rovinato tutto!”


Volevo andare a quel maledetto ballo con lui.

Solo con lui.

Mi è venuta una improvvisa voglia di ballare, ballare abbracciata a lui, al ritmo di una musica lenta, romantica, che solo noi potremmo sentire.

I miei pensieri si interrompono quando d’un tratto sento una voce, che mi riscuote e mi fa aprire gli occhi.

E’ incredibile come poche parole possano ferirti e spaventarti in un colpo solo.

“Siamo arrivati, signorina."   



Ciao ragazze, innanzitutto volevo ringraziare coloro che recensiscono o semplicemente che leggono, siete fantastiche, spero di non deludervi.

Un'altra cosa, come avrete sicuramente immaginato, i pezzi dei ricordi di Hermione li ho presi in prestito dalla magnifica Rowling, e non sono frutto della  mia fantasia.

Non so ancora quanti capitoli scrivero, in realtà non so neanche come finirà. Sta a voi scoprirlo! 

Ciao ragazze, alla prossima!

Kiss *_*

  
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