Capitolo 5
Era
passato un mese
dall’effettivo ritorno di Draco. Il biondo aveva abbandonato
il suo lavoro,
dedicando il suo tempo solo ed esclusivamente alla sua famiglia.
Avevano
ripreso a condurre
una tranquilla routine familiare delle più normali. Alle
sette si svegliavano,
facevano un abbondante colazione assieme per poi alle otto dirigersi
ognuno
verso le sue occupazioni. Sirius andava all’asilo
accompagnato da Draco, ed
Harry prendeva normale servizio nella libreria gestita con Neville.
Il
che permetteva a Draco di
dedicarsi nelle ore della mattina
ai
suoi interessi e a qualche lavoretto domestico che preferiva svolgere
da solo
prima che le “abili “ mani di suo marito osassero
anche solo avvicinarsi a quei
piccoli innocenti problemi.
Ma
per quella sera aveva ben
altri piani, seppure la loro vita coniugale fosse in ripresa, il che
indicava
più tempo assieme, meno liti, e crescere insieme Sirius, la
loro situazione,
come dire, intima, beh aveva ancora qualcosa che le impediva di
ripartire.
E
cosa c’era di meglio di
un’abile cenetta preparata con le sue mani, o meglio da
quelle di sua suocera,
o di qualche lussuoso ristorante, seguita da una serata in completa
libertà?
Per
l’appunto quel pomeriggio
al rientro di Sirius da scuola Draco aspettava anche
Molly che corresse in suo aiuto nella sua
lotta con i fornelli.
La
donna infatti, appena
Draco le aveva chiesto aiuto, non si era certo tirata indietro, per il
suo
Harry avrebbe fatto quello ed altro.
Sarebbe
andata a prendere il
suo adorato nipotino all’uscita da scuola per poi portarlo
con lei a Grimmauld
Place dove avrebbe aiutato Draco a preparare per quella serata.
Sul
grande tavolo della
cucina vi erano sparsi ogni tipo di ingrediente possibile ed
immaginabile,
cipollotti, pepe, sale, olio, pasta, e lo stesso valeva per il resto
della
cucina completamente invaso dalla spesa che Draco aveva fatto quella
mattina,
secondo le indicazioni di Molly.
-
Papi! Oggi è
enuta la nonna! –
La
voce allegra e un po’
stridula, annunciò il loro arrivo.
In
quei minuti che servirono
a Molly per sistemare tutta quella confusione, Draco ne
approfittò per finire
di fare la borsa con i vestitini e il necessario per Sirius.
-
Avvero ormo da
nonna? –
-
Si, stasera
dormirai con i nonni –
-
E Inny c’è?-
-
Si c’è anche
Ginny –
Suo
figlio aveva davvero poco
gusto nel scegliersi le simpatie, constatò Draco.
Prima
quel bell’imbusto,
pallone gonfiato di Trevor, poi
-
Draco caro,
ricapitolando, come primo lasagne…
-
Si, ma
l’antipasto è la crema di asparagi con i crostini
all’aglio –
-
Che sciocca, me
ne ero dimenticata, andando avanti abbiamo la carne ai ferri, e le
verdure
grigliate, con dessert una torta cacao e peperoncino? –
-
Esattamente! –
In
quel menù Draco era sicuro
di aver messo tutto ciò che Harry adorava.
Non
doveva sbagliare niente,
quella cena ne comportava l’esito della serata.
Come
si aspettava a lui
toccarono i compiti più ingrati, pelare, sbucciare,
tagliare, sminuzzare,
girare, bollire.
Insomma
niente che
compromettessero realmente il risultato finale.
E
mentre le ore passavano e
sempre più ingredienti sparivano dal tavolo, ottimi aromi e
odorini invasero la
casa, spandendosi per tutto il
piano terra.
Arrivati
verso le sei di
sera, Draco abbandonò la cucina affidando tutto a suo
suocera prima di
defilarsi ai piani superiori per prepararsi, ovviamente il tutto
seguito da
Sirius.
-
Papà, me lo sauti
i papi?-
Mentre
cercava di rilassarsi
ogni singolo muscolo, e di lavarsi con cura i chiari capelli, suo
figlio si
prodigava a tenerlo occupato in allegre conversazioni di cui al momento
avrebbe
realmente fatto a meno.
-
Si Sirius quando
torna papà te lo saluto –
-
Ene, ma ma
domaina eni a endermi ero?-
-
Certo piccola
peste, ma ora usciamo dal bagno che papà deve vestirsi
–
Avvoltosi
l’accappatoio in
vita e asciugatosi i piedi, si diresse verso la grande camera a cui era
collegato il bagno.
E
mentre teneva la testa
immersa fra le decina di capi che aveva, il moro alle sue spalle lo
guardava
cercando di capire cosa esattamente stava facendo suo papà.
-
Ok, non ho niente
da mettermi. Che Dio mi aiuti! –
E
dopo aver svuotato mezzo
armadio, e imprecato più volte contro la sua sfortuna decise
che un paio di
pantaloni neri dal taglio classico, ma sportivo al tempo stesso,
sarebbero
stati l’ideale.
Ma
il vero problema era la
camicia, rossa bordeaux o grigia antracite?
Con
il rosso era un Dio, ma
lo stesso valeva con il grigio.
Il
cravattino nero stava bene
in entrambe, il gilet pure.
Decise
di tentare il giudizio
più sincero al mondo… Sirius!
-
Tesoro! Grigio o
rosso? –
Due
occhi color ghiaccio
identici ai suoi si voltarono verso di lui, un po’
imbronciati, e rimasero
qualche minuto a guardare le due camice che Draco teneva sospese in
aria con un
incantesimo per evitare che si sgualcissero.
-
Ella –
E
la manina candida puntò
verso la camicia alla sinistra di Draco… Grigio
antracite…
Sorrise
al bambino che meno
di due secondi dopo era tornato a giocare con il suo furetto
giocattolo,
ignorando completamente il padre.
Stando
attento a non
stropicciare troppo la seta lasciò scivolare le baccia
dentro alle maniche
appoggiandosi sulle spalle la camicia, e iniziando metodicamente a
chiudersi i
bottoni di antracite dal basso verso l’alto sino a chiudere
anche il colletto
attorno al lungo collo. Per ultimo sollevò il colletto e
passò a chiudersi
anche i gemelli delle maniche, infine legò attorno al
colletto il cravattino
nero per riabbassare i lati del colletto.
Aprì
il bottone dei
pantaloni, così da mettere di mettere meglio a suo posto la
camicia al loro
interno, e finalmente si mise il gilet che era appoggiato allo
scrittoio.
Soddisfatto
di se stesso si
diresse con ampie falcate in bagno a sistemarsi i capelli secondo i
gusti di
Harry, il che consisteva nel bagnarseli un po’ e sistemarli
leggermente con un
pizzico di gel, lasciandoli morbidi ma ben modellati.
Sorrise
al suo riflesso,
contento di essere riuscito a rientrare nei tempi prestabiliti.
In
meno di un’ora e mezzo era
riuscito a lavarsi, vestirsi e pettinarsi.
Molly
nel frattempo aveva
finito di cucinare, sistemare i piatti pronti sull’isolotto
della cucina e
protetti con gli specifici incantesimi, poi aveva approfittato per
ripulire
e apparecchiare la
tavola.
Aveva
preso una tovaglia
rosso scuro e un candelabro argentato intonato con i decori dei piatti
che
Draco le aveva mostrato solo poche ore prima. Appoggiato il vino nel
suo
decanter al lato della tavola e sistemato con un incantesimo i
tovaglioli in
modo da sembrare fiori su entrambi i piatti, rimirò
soddisfatto il suo lavoro.
Come
ultimo tocco, accese le
candele profumate e una luce soffusa per la stanza, ripulita
precedentemente
dai giochi del piccolo Sirius.
Quando
ormai aveva finito di
sistemare anche Sirius, Draco scese in soggiorno e trovando tutto
già
preparato, sorrise ricordandosi che per Natale avrebbe dovuto fare un
mega
regalo a quella donna!
-
Tesoro sei
meraviglioso! Harry ti adorerà! Ora io e questo birbantello
ce ne andiamo!
Buona serata! Divertitevi
–
-
Ao papà! –
La rossa con in braccio il
suo piccolino e la
borsa di Sirius entrarono nel camino per scomparire con un sonoro puff.
Guardò
l’ora nel grande
orologio appoggiato sopra al caminetto.
Le
7.40, ottimo Harry sarebbe
dovuto arrivare a momenti, e il suo cuore stava saltando e stringendosi
contemporaneamente dall’ansia per la riuscita della serata.
Prese
a camminare in su e giù
per il salotto lisciandosi contemporaneamente la stoffa nera del gilet.
E
mentre cercava di ripetersi
di stare calmo, che non era il primo appuntamento, il tipico rumore di
quella
vecchia porta che si apriva lo avvisò del rientro di Harry.
-
Sirius! Draco!
Sono a casa! –
Il
moro lasciò cadere a terra
la borsa con dentro telefono e portafoglio, felice di essere tornato a
casa,
anche se tutta quella calma era davvero insolita.
Il
suo tipico rientro a casa
era costernato da urla, risate, o pianti perché a quanto
pareva “ papà Draco
era birbo”.
-
Draco? Sirius? –
E
mentre avanza cercando di
richiamarli si ritrovò davanti davanti un bellissimo tavolo
ben apparecchiato,
luce soffusa e candele, e Draco vestito di tutto punto che lo guardava
sorridendo.
-
Sirius è dai suoi
nonni, il che significa che abbiamo una serata solo per noi –
Le
spiegazioni di tale
silenzio gli arrivarono dalla voce affabile e composta del biondo che
aveva
preso a levargli la pesante giacca di Tweed.
-
Hai ricattato
Molly? –
-
No , è bastato
dirle che stavo organizzando qualcosa per te e lei si è
offerta di tenere
lontano nostro figlio per l’intera durata di una nottata
intera.-
-
Appena la vedrò
dovrò ringrazierla! –
Draco
sorrise nel vedere che
suo marito si trovava abbastanza spaesato, tanto che fu lui ad
invitarlo a
sedersi , ed accomodandosi
Draco
gli chiese come era
andata a lavoro, chiacchierarono tranquillamente mentre con un
incantesimo le
portate si susseguivano una dietro l’altra, perfettamente
calde e ottimamente
cucinate.
E
si sentirono più giovani di
almeno otto anni, ricordando il San Valentino che erano riusciti ad
organizzare
in quella stessa casa, solo più polverosa e ancora in
periodo di guerra.
Avevano mangiato, scherzato, e anche stati interrotti da qualche
coinquilino
che arrivava inopportuno, ma quella era sempre rimasta una delle serate
più
belle della loro vita.
-
Non ti lamentare
se ingrasso! E’ tutta colpa tua, penso che
scoppierò stasera!-
-
E ancora non hai
visto il dolce…-
La
torta, come se cosciente
di essere appena stata nominata, fluttuò dalla cucina sino
al loro tavolo.
Era
una torta tonda, glassata
di cioccolato, dove sopra con pezzettini di fragola e mela era stata
formata un
rosa, le foglioline di menta spuntavano “ da sotto”
la composizione.
-
Cioccolato e
peperoncino, la tua preferita! – ( Afrodisiaca NDA!)
Una
fetta di torta fu
adagiata in ognuno dei loro piatti, con calma il moro iniziò
a mangiarla con
una tale espressione che Draco fu tentato di alzarsi e rapire
quell’uomo per
chiuderlo nella loro camera per i prossimi giorni. Ma trattenendo gli
impulsi
si fece violenza e rimase comodamente seduto nella sua sedia evitando
di
guardare lo spettacolo che era Harry in quel momento.
Per
il continuo della serata
aveva optato per un film, il preferito di Harry, quella sera tutto era
stato
studiato in base al moro, dai colori, ai cibi, agli
intrattenimenti…
In più per Draco, film significava avere suo marito completamente acciambellato contro di lui, era tipico di Harry infatti stringerglisi o accoccolarsi su di lui ogni qual volta vedevano un film, e forse era anche per questo che tra tutti i passatempi babbani di Harry, quello fosse in assoluto il suo preferito.
E anche questa storia è giunta alla sua conclusione, spero che quest'ultimo capitolo vi piaccia! Ringrazi tutti coloro che hanno seguito, letto e recensito la mia storia!
A
Presto MW4E!