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Autore: Angelina93    10/12/2010    2 recensioni
Quando tutto sembra perduto e il male sembra prendere il sopravvento.. l'amore, il sacrificio e la fiducia nel prossimo sconvolgeranno i piani di conquista del Signore Oscuro che si ritroverà contro non solo il trio più potente della storia della magia, ma anche una grande custode.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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Tadaaaaan! Eccomi qua con il quarto capitolo!! Spero vivamente di non deludervi.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la fic e quelli che la seguono! Un bacio
 
 
Avvertiva un fortissimo dolore alla testa, sembrava quasi che le stesse per scoppiare!
A fatica aprì gli occhi, cercando di capire dove si trovasse. Era stesa su un letto in una stanzetta piccola ma accogliente.
 
La luce accecante dei raggi del sole filtrava attraverso la finestra provocandole un leggero fastidio agli occhi. Si sentiva ancora troppo debole per alzarsi ma, facendo appello a tutte le sue forze, si appoggiò alla sedia accanto al letto e, barcollando, si alzò. Aveva riportato delle ferite sulle braccia che le erano state accuratamente medicate e nell’insieme il suo corpo era abbastanza indolenzito.
Non indossava più il vestito della festa che vide accuratamente piegato sulla scrivania infondo alla stanza, ma una vecchia tuta da ginnastica grigia.
Probabilmente era di due taglie più grandi infatti le andava molto larga e, per non cadere, fu costretta a fare una piega ai pantaloni.
 
Riuscì a fare qualche passo appoggiandosi ai mobili della stanza finché non giunse alla porta. Si appoggiò alla fredda maniglia di bronzo, la abbassò e uscì.
Si guardò intorno e non poté fare a meno di notare che quella casa era molto strana, o meglio, il suo arredo era davvero insolito! La incuriosì particolarmente una scopa che spazzava il pavimento da sola come per magia.
 
Devo aver battuta la testa davvero forte!Si disse la ragazza       
 
La sua attenzione venne però attirata dal vociare che proveniva dal piano inferiore.
 
Scese le scale e, man mano che si avvicinava all’ingresso, riusciva sempre di più a distinguere le singole voci e a comprendere cosa si stessero dicendo quelle persone, che sembravano stessero discutendo animatamente.
 
Avvicinò, allora, l’orecchio alla porta per ascoltare meglio
 
“Abbiamo corso un grande rischio stasera” disse amaramente il signor Weasley, “se non fossimo arrivati in tempo avremmo perso Kate!”
 
“Ma le vite di quanti di noi avremmo potuto perdere, eh Arthur? Per non parlare quelle dei ragazzi… Ron, Hermione, Bill, Harry sono stati tutti esposti ad un enorme pericolo!” replicò con tono grave Molly con le lacrime agli occhi che non riuscì più a nascondere la sua preoccupazione.
 
Moody sospirò e disse “Ne abbiamo già parlato di questo. I ragazzi sono ormai abbastanza grandi da affrontare situazioni di questo tipo, è una guerra questa”
 
Lupin si aggiunse dicendo “Se stavolta il Signore Oscuro dovesse tornare, sarà per sempre e dobbiamo impedire che ciò accada” un’altra voce parlò avvalorando ciò che dicevano i due Auror
 
“Il professor Lupin ha ragione e noi non intendiamo farci da parte. Questa è anche la nostra battaglia. Dopotutto, è me che vuole uccidere Voldemort no?” disse irritato il giovane Harry, stanco di veder morire la gente per colpa sua.
 
“Come potete pensare che ce restiamo con le mani in mano? Qui ognuno di noi è bravo in qualcosa, daremo tutti un contributo vero ragazzi?” lo appoggiò l’amica Hermione
 
“Giusto” disse anche Ron incrociando le braccia al petto.
 
La signora Weasley che ormai si era arresa disse “Va bene, adesso però cosa facciamo con Kate? Sarà un trauma per lei scoprire di essere una strega e, come se non bastasse, la situazione è più delicata del previsto. Non si è ancora ripresa dall’attacco”
 
Tonks continuò dicendo “Quella ragazza deve avere una forza enorme se è riuscita a sopravvivere ad una maledizione di quel genere. Va protetta ad ogni costo e c’è bisogno di qualcuno che le insegni incantesimi e, soprattutto, abbiamo bisogno di una bacchetta!”
 
La discussione continuò per un bel po’, ma all’insaputa di tutti, Kate aveva ascoltato la conversazione.
Era scioccata e terrorizzata, lei era una strega?! Chi era Voldemort? Di che battaglia stavano parlando?
 
Ad un tratto fu come se la sua vita le passasse davanti agli occhi come in un film.
Le venne in mente l’immagine di sé bambina: indossava un grembiulino rosa con i merletti, i capelli raccolti in due codini, e sedeva da sola ai piedi di un albero nel giardino dell’orfanotrofio. Davanti a lei un gruppetto di bambine sue coetanee che le urlavano “Sei una bambina cattiva e strana! Non vogliamo giocare con te!” e così dicendo le voltavano le spalle, lasciandola da sola in lacrime.
Non aveva mai capito perché non fosse mai stata capace di instaurare un rapporto di amicizia, a parte Maddy ovviamente.
 
Crescendo però iniziò a convincersi che fosse strana per davvero.
 
Quanti compleanni e quante notti aveva passato al calduccio nel suo lettino, sperando di poter vedere, da un momento all’altro, la sua mamma entrare nella sua stanzetta per darle il bacio della buonanotte.
Quante volte, sin da bambina, aveva lottato, resistito per impedire agli altri di calpestarla?
 
Quante volte aveva pianto perché si sentiva sola? Ormai non lo ricordava neanche più.
 
Con il tempo si era resa conto solo di una cosa: doveva badare a se stessa perché nessuno avrebbe pensato a lei. Da allora aveva sempre cercato di farsi forza, era cresciuta da sola e già a 10 anni era molto più matura rispetto alle altre bambine.
Durante la sua infanzia, per non soffrire, si era costruita un mondo tutto suo che nessuno mai avrebbe potuto violare.
Il desiderio di realizzare i suoi sogni le diedero la forza e la grinta necessarie per andare avanti.
 
Crescendo era diventata una ragazza forte, determinata che sapeva cosa voleva dalla vita.
 
La scoperta di essere una strega turbava quell’equilibrio che era riuscita a raggiungere, ma finalmente iniziava a rendersi conto di non essere diversa, solo speciale.
 
La ragazza scoppiò in un pianto silenzioso e copiose lacrime scesero dai suoi occhi bagnandole il viso Mi scoppia la testa! pensò
 
Sentiva le forze lentamente venir meno, le gambe cedere e dovette appoggiarsi alla parete provocando un leggero tonfo.
Per timore che potesse essere scoperta, cautamente cercò di tornare nella sua stanza.
 
Harry, che seguiva con molta attenzione la discussione, improvvisamente sentì un rumore provenire dal corridoio
 
“Ron hai sentito qualcosa?” fece il giovane a bassa voce rivolgendosi al suo amico.
 
“No Harry, non ho sentito niente” gli rispose il rosso e fu allora che chiese anche ad Hermione
 
“Tu hai sentito qualcosa?” e anche lei rispose “mmm non saprei non ci ho fatto caso, andiamo a vedere” e così facendo i due amici si alzarono e uscirono dalla stanza.
 
Quello che videro li lasciò senza parole: la ragazza si era alzata dal letto e non solo camminava, dai singhiozzi che si udivano probabilmente aveva ascoltato tutta la conversazione.
 
I due amici che non sapevano bene che fare si avvicinarono e il primo a parlare fu il ragazzo “Ehi ti sei alzata.. vuoi una mano? Ce la fai a camminare?” chiese lui con tutta la dolcezza possibile.
 
“Non devi avere paura di noi, siamo amici” disse Hermione rivolgendole un debole sorriso.
 
La ragazza, lentamente si voltò e quelli che incontrò Harry, erano due enormi occhi di color ghiaccio gonfi e pieni di lacrime.
 
Anche se lei non sapeva chi fosse quello strano ragazzo sentiva che poteva fidarsi, e così si lasciò andare ad un pianto disperato “Chi siete voi? Che significa che sono una strega? Chi è Voldemort?”
 
Le gambe non la ressero più e Harry, con l’aiuto di Hermione, la prese prontamente prima che potesse cadere a terra.
 
“Avvisa gli altri che è stata una perdita di tempo pensare come potessimo dirle la verità, ha scoperto tutto da sola” disse il ragazzo alla sua amica che gli fece un cenno affermativo con il capo e corse nella stanza ad avvisare tutti.
 
“Ti spiegheremo tutto a tempo debito, tu ora devi solo riposare. Vieni che ti riporto a letto” le disse. Lei non ebbe la forza di ribattere, si fece aiutare e insieme si avviarono nella stanza dove aveva riposato la notte precedente la ragazza.
 
 
Nel frattempo a Villa Riddle…
 
“Siete un branco di incapaci, stupidi e inetti! Ve la siete fatta scappare da sotto il naso! Adesso il MIO piano di conquista si rallenterà perché al mio servizio ci sono dei perfetti idioti! Anche tu Bellatrix mi hai molto deluso” terminò con tono grave.
 
Il Signore Oscuro sembrava davvero adirato con i suoi servitori che non potettero far altro che non proferire parola e inginocchiarsi davanti a lui.
 
“Mio Signore, Lucius non è intervenuto come previsto e da sola con quegli incapaci…” disse volgendo lo sguardo verso Dolohov e Traver “è stato più difficile del previsto! Erano in maggioranza, abbiamo perso anche Yaxely…”
 
L’uomo non parlava ma camminava silenziosamente per l’enorme salone.
 
La strega allora cercò di giustificarsi ma sapeva che la rabbia del suo padrone era davvero implacabile “Per lo meno adesso sappiamo chi è e sarà più facile per noi tenderle delle trappole. E’ si una strega ma per nulla abile con la magia. Trarla in inganno sarà più semplice del previsto e se mi darete la possibilità di rimediare io...”
 
 
Voldemort la fissò sprezzante e urlò “TU NULLA! Ti sei rivelata più incapace del previsto, manderò Piton e tu gli farai da seconda”
 
Bellatrix strinse i pugni dalla rabbia e disse “Come volete voi mio Signore” così facendo lei e gli altri due mangiamorte si congedarono e abbandonarono la sala.
 
“Vieni Severus, ho l’impressione che tu, a parte Lucius, sia rimasto l’unico fedele servitore” disse Voldemort che con un cenno gli fece segno di entrare.
 
L’uomo fece qualche passo avanti e si fermò al fianco del padrone “Ho delle notizie che vi potrebbero interessare..”
 
“Dimmi allora” rispose ansioso Voldemort.
 
Piton prese la bacchetta e fece comparire un’antica pergamena “In questa pagina è documentata la testimonianza di un mago che in passato tentò di impossessarsi della Chiave. Lui parla di una sorta di sensibilità dello scrigno che rileva il pericolo e cambia collocazione. Si dice però che una volta trovato lo scrigno, non è detto che in esso sia custodita la chiave poiché lei, più del suo contenitore, è VIVA…E’ in grado di sdoppiarsi e rompersi in mille pezzi per impedirne il suo utilizzo”.
 
L’uomo parlò con molta cautela cercando di carpire le emozioni che l’essere accanto a lui provava  in quel momento.
 
Vi lesse solo bramosia in un primo momento, poi solo rabbia.
 
Sapere che la Chiave potesse dividersi in pezzi lo preoccupava.
 
“Ebbene…Sapevo che godesse di una sua essenza vitale. Ora l’unica cosa da fare è aspettare che Potter e i suoi compari inizino le ricerche. Noi per allora saremo pronti” disse ghignando il Signore Oscuro che già pregustava la sua vittoria.
 
 
Ron Harry e Hermione sedevano nella stanza dove era stata portata di nuovo la ragazza. Lei non parlava era seduta sul letto con le ginocchia portate al petto e gli occhi chiusi.
 
I ragazzi si guardarono e Hermione, che si sedette accanto a lei, fu la prima a parlare “Senti Kate lo so che può sembrare assurdo quello che hai sentito, io sarei stupita quanto te se fossi al posto tuo, ma credo che sia arrivato il momento di sapere la verità” disse la giovane che le poggiò una mano sulla spalla
 
“Bisogna reagire, so che è difficile in questo momento, ma è necessario” fu allora che la ragazza le rivolse uno sguardo indecifrabile.
 
Gli altri nella stanza temevano che potesse scoppiare in un pianto disperato anche perché erano state due giornate piene di forti emozioni per lei ma invece
 
“Hai ragione, basta piangere. Accetterò quello che sono, non mi aspetto che sia facile però, voglio sapere di più sul mio passato!”
 
Hermione sorrise e i due ragazzi infondo alla stanza fecero lo stesso.
Intanto i lineamenti di Kate si addolcirono
“Comunque piacere, sono Kate anche se immagino sappiate più cose voi di me che io!” disse la ragazza rivolgendo un dolce sorriso a Hermione.
 
Ron e Harry si avvicinarono e dissero “Piacere io sono Ron!” e le porse la mano che la ragazza strinse
 
“Piacere!” poi Kate si voltò verso Harry
 
“Io sono Harry” le disse il ragazzo
 
Guardando i suoi occhi color verde smeraldo, sorridendogli lo rispose
“Piacere Harry…ti ringrazio di avermi salvata ieri notte”.
 
Il ragazzo imbarazzato le rispose “P..Prego non c’è di che”
 
Ron e Hermione si scambiarono un’occhiata di intesa e, a rompere quell’imbarazzante silenzio, fu la giovane.
 
“Allora io vado a chiamare Molly che vorrà sicuramente controllarti le ferite e gli altri dell’ordine che, beh vorranno mettere Kate al corrente della situazione immagino” e così dicendo si allontanò dalla stanza.
 
“Quindi voi due siete maghi?” disse guardando dubbiosa i due ragazzi
 
“Ehm si…” risposero all’unisono
 
“In verità è più forte lui” disse il rosso indicando Harry che subito imbarazzato disse
 
“Ma non è vero sono stato solo fortunato!” e così facendo si sedette sulla poltroncina lì accanto
 
“Non ti conosco abbastanza da poter giudicare, però se nelle tue battaglie hai vinto più volte questo significa che non è solo fortuna” disse una sorridente Kate al ragazzo affianco a lei.
 
“Vedi ha già capito tutto!” disse Ron che scoppiò in una grande risata.
 
 
“Ma avete la bacchetta, scopa e tutto il resto??” continuò a chiedere timidamente la ragazza
 
“Certo!” rispose Harry entusiasta “e li avrai anche tu”
 
Kate guardò con aria interrogativa prima Harry e poi Ron.. poi di nuovo Harry e ancora Ron quando scoppiò in una risata
 
“Non credo sia una buona idea! Insomma fino a ieri non sapevo neanche di essere una strega, in più non credo di essere in grado di volare su una scopa”
 
I ragazzi che in effetti pensarono che il ragionamento di Kate non facesse una piega dissero “Beh per quanto riguarda la scopa abbiamo Harry che è il miglior cercatore del secolo”
 
Kate con aria interrogativa disse “Cercatore? Cos’è, un tipo diverso di mago?”
 
Ron rise “No!! Ma è un po’ complicato da spiegare ti diremo tutto dopo a Hogwarts la nostra scuola, e invece per quanto riguarda gli incantesimi…”
 
“Ci siamo noi” disse il professor Moody che aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza con Hermione, Lupin, Tonks, Molly.
 
La ragazza rivolse loro uno sorriso e disse timidamente “Salve” e Lupin fu il primo a parlarele.
 
“Ciao Kate sei la benvenuta e per tutto ciò che riguarda gli incantesimi puoi rivolgerti a noi” disse indicando Moody, Hermione e Ninfadora
 
“Ehi mamma, ma papà e Bill?” disse improvvisamente Ron
 
“Sono andati al ministero, papà aveva delle importanti faccende da sbrigare e tuo fratello lo ha accompagnato” rispose la madre che volse il suo sguardo alla ragazza seduta sul letto .
 
“Oh cara ragazza vedo che stai meglio! Dopo finirò di medicarti le ferite va bene?” disse Molly
 
Kate le rispose con un timido “Grazie” e le fece un sorriso.
 
Poco dopo si fece coraggio e disse guardando i suoi nuovi amici.
 
“Siete tutti molto gentili con me e vi ringrazio, ma vorrei sapere qualcosa sulla mia famiglia se non vi dispiace…” calò un breve silenzio durante il quale tutti presero posto, Moody prese uno sgabello e lo posizionò davanti al letto e Ron, Harry ed Hermione si accomodarono vicino a Kate.
 
Il professore iniziò “Devi sapere che i tuoi genitori erano delle persone molto speciali proprio come te. Nick e Victoria Adams erano probabilmente gli Auror più forti a quel tempo e miei più cari amici” al sentire il nome dei suoi genitori la ragazza sussultò
 
“A loro venne affidato un compito molto importante: proteggere uno scrigno magico dentro il quale era custodito un oggetto antichissimo e molto potente, la Chiave. Questa aveva il potere di donare l’immortalità e leggende affermano che si alimentasse con la forza dei sentimenti del suo possessore. In mano all’uomo capace di amare diventava uno strumento di pace e giustizia, ma nelle mani di persone malvagie, sarebbe potuta diventare l’arma più pericolosa al mondo”.
 
Tutti ascoltavano nella sala il racconto del professore e Kate provò un forte sentimento di orgoglio nei confronti dei suoi genitori.
 
“Per questo motivo doveva essere tenuta al sicuro lontano da sguardi di persone malvagie che avrebbero cercato di impossessarsene. Ma in quegli anni un potente mago oscuro prendeva il potere: Voldemort. Dopo aver cercato di uccidere colui che avrebbe un giorno potuto sconfiggerlo…” e il professore spostò gli occhi su Harry
 
“…Egli venne a conoscenza dell’esistenza della Chiave, che cercò in lungo e in largo finché non la trovò. I tuoi genitori fecero di tutto per proteggere te e il prezioso scrigno, ma vennero uccisi. Lo scrigno magicamente scomparì e il Signore Oscuro, ignaro della tua esistenza, se ne andò. Lui non aveva calcolato due fattori molto importanti: il primo era che la Chiave aveva un’anima, quindi era in grado di avvertire il pericolo e scappare; il secondo sei tu. Kate tu hai degli enormi poteri, non sei una comune strega. Sei una custode, il tuo cuore è purissimo e la tua anima è parte della Chiave come tu sei parte di essa, ed è per questo che dobbiamo proteggerti ad ogni costo, per impedire che Harry venga ucciso da Voldemort e per far si che lo scrigno non venga mai ritrovato”.
 
Kate era molto sorpresa dal racconto dell’uomo che si trovava davanti, era a dir poco inverosimile!
 
Chissà cosa penserebbe Maddy di tutto questo..pensò la ragazza
 
Improvvisamente però il suo corpo venne scosso da brividi di terrore.
 
“Professor Moody io sono pronta a prendermi tutte le responsabilità. Farò come volete ma ho bisogno del vostro aiuto. Voi provenite da una realtà che è completamente diversa da quella che io, fino a ieri, conoscevo. Ma avrei ancora una cosa da chiedervi: ieri notte con voi ad usare la bacchetta c’era anche una mia carissima amica che presumo avesse il compito di proteggermi… Dov’è ora? Perché non è qui con noi?” chiese la ragazza che, mentre formulava la domanda, sentiva un pesante nodo alla gola farsi spazio dentro di lei.
 
Tutti si guardarono addolorati, ma nessuno osava proferire parola e il silenzio che scese fra di loro divenne come un macigno sul cuore di Kate.
 
“Vedi Kate, lei non ce l’ha fatta” disse Ninfadora a voce bassa, quasi per paura della reazione che queste parole avrebbero potuto suscitare.
 
Kate dapprima non riuscì a realizzare, dopo poco però scoppiò in un pianto disperato. Sentiva quasi mancargli l’aria era davvero distrutta. L’unica persona che le era stata accanto per tutto questo tempo adesso non c’era più. Come avrebbe fatto? Non aveva mai provato un simile dolore, solo il vuoto dei genitori si avvicinava alla sofferenza che provava. Era sola, l’unico pezzettino della sua infanzia e di tutti quegli anni se n’era andato per sempre.
 
Hermione Harry e Ron l’abbracciarono e la stretta di Harry divenne più salda che mai. Sapeva cosa significava essere soli più di chiunque altro e non osava nemmeno immaginare cosa avrebbe provato se avesse perso i suoi migliori amici.
 
“Devi stare tranquilla ci siamo noi qui con te non ti abbandoneremo!” disse Harry cercando di confortare la ragazza
 
“Ben detto amico, noi qui siamo una famiglia”  si aggiunse anche il rosso
 
“Infatti, poi un’altra ragazza in questo gruppo ci voleva no?” disse Hermione cercando di sdrammatizzare.

Kate riuscì a fare un piccolo sorriso, quella sensazione di calore le faceva bene e decise di abbandonarsi a lei completamente.
Da un lato sperava che quella ferita si sarebbe rimarginata il più presto possibile ma dall’altro sapeva che questo vuoto sarebbe rimasto per sempre.
 
 
 
 
Eccomi qua!! Quarto capitolo!  Spero vi sia piaciuto.. vi dirò che mi sto appassionando veramente e mi sorprendono sempre di più questi aggiornamenti da record!!! Un bacio a tutti e ringrazio coloro che mi seguono, Malika che recensisce e mi è vicina e anche chi legge semplicemente! Alla prossima

   
 
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