Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Nuage9    11/12/2010    2 recensioni
L'amicizia tra loro non era mai stata normale, ma era più di qualunque cosa si fossero mai aspettate.
Una giovane e solare ragazza tedesca, un'introversa bambola di porcellana inglese e... Un dolce, doloroso ricordo chiamato Maria.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Melanie

La prima volta che vidi Melanie mi venne istintivo pensare “che carina!”, quasi mi fossi trovata davanti ad un cucciolo indifeso, e non ad una ragazza. Sarà perché è molto minuta, sarà perché i capelli a caschetto neri, ricadendole sul viso e coprendoglielo in parte, le danno un’aria un po’ infantile, comunque sia ci misi un po’ a capire che aveva a malapena un anno meno di me.
Io, vedendola camminare per la facoltà come un fantasma, quasi non sapesse lei stessa dove stava andando, avevo creduto fosse la sorellina di uno studente.

La seconda volta, ci incontrammo in una piccola libreria situata in una traversa della via principale della città, dove lei lavora part-time tutt’ora. Se non fosse stato perché la cercavo, non avrei mai notato quel posto, che ora posso dire essere uno dei miei negozi preferiti.
Dal momento che avevo saputo che stava cercando un appartamento da dividere con qualcuno, e a quanto sapevo non era una pazza o un’omicida, volevo chiederle di venire a stare da me: dopo Maria, non avevo più chiesto a nessuno, ma ormai, passati sei mesi, mi ero resa conto che non potevo pagare l’affitto da sola. E di tornare dalla mia famiglia, in Germania, non se ne parlava.
Quando entrai sentii un campanello suonare, come nei film.
Melanie, seduta alla cassa, stava leggendo; il negozio era deserto.
Mi avvicinai a lei e scambiammo quattro chiacchiere riguardanti per lo più il prezzo, la grandezza della casa, e quando sarebbe stata possibile venire a vederla. Niente di particolare: fino a quel momento, di lei non avevo avuto alcuna impressione negativa, ma nemmeno positiva. Sembrava persa in un mondo tutto suo.
« Lo so che il prezzo è un po’ alto » ripresi io ad un certo punto « -tuttavia l’appartamento è in un’ottima zona, a cinque minuti dalla stazione, e non lontano dall’università. »
« Sì, lo so. Non è un problema; i miei genitori mi hanno assicurato che pagheranno qualunque appartamento io scelga, quindi non ho problemi in quel senso »
La sua risposta, mormorata senza alcun tono che potesse aiutarmi a capire il suo stato d’animo, mi disorientò: dal mio punto di vista, una persona andava a lavorare durante l’università perché ne aveva bisogno. Non per altri motivi; pertanto avevo sentito il dovere di specificare.
La mia faccia, mi hanno sempre detto, esprime, purtroppo, molto chiaramente i miei pensieri; infatti, dopo avermi dato un’occhiata veloce, Melanie sospirò e riprese a parlare - non è molto loquace, in effetti; probabilmente, avrà trovato estremamente irritante quella conversazione.
« No, non lavoro perché ho bisogno di soldi. Lavoro in questa libreria perché mi piace; ho sempre voluto averne una tutta mia, ma per il momento mi accontento »
« Ma allora... Perché fai psicologia? » ero confusa, decisamente.
« Perché... Io posso permettermi di andare all’università » ma doveva aver capito che non era abbastanza, ed infatti, dopo aver chiuso la rivista che stava sfogliando, mi guardò negli occhi per la prima volta da quando avevo messo piede nel negozio e riprese « Voglio dire: le università costano molto, ed in più non tutti hanno la “testa” per frequentarle. Io posso tranquillamente pagare le rette, e non voglio mentire dicendo che non mi ritengo intelligente, perché più di una volta ho dimostrato quanto valgo. Inoltre, se decidessi, ad esempio, di andare a lavorare in un supermercato, rischierei di togliere lavoro a chi, invece, non può o non vuole andare all’università. Quindi, in un certo senso, devo ».
« Ma... Non ha alcun senso! » esclamai, non riuscendo a capire il discorso; ancora oggi, penso che un’altra caratteristica che lascia credere che lei sia più giovane di quello che in realtà è, sia un’aura di innocenza ed ingenuità che, inconsapevolmente, emana.
Tuttavia non insistetti oltre.
« Quindi... Ti piace vendere libri? ».
« Non proprio. Mi piace vedere l’espressione della gente quando prende in mano un libro. Persone diverse si emozionano per cose diverse, e lo stesso libro in mano a diversi uomini scatena in loro reazioni a volte anche diametralmente opposte. Spesso, prima di comprare, molti si fermano a leggere le prime pagine, in piedi davanti alle scaffalature. C’è tutto un mondo, in un libro; e vedere questo nuovo universo che si modella intorno alla mente della persona che legge, è il mio piacere più grande. Vendere libri, di per sé, è un lavoro come un altro ».

Alla fine, accettò di venire a stare da me.
Ed io, che ho sempre finito per legare con persone aperte e solari, cominciai a pensare a lei come una piccola, dolce ed introversa bambina da proteggere. Ingenua, ma allo stesso tempo molto saggia.
“Vorrei passare un’altra giornata come quella”, pensai, ricordandomi di quella biblioteca d’altri tempi, dove i minuti sembravano sospesi nell’aria e dove potevi perderti in un libro così a fondo da non accorgerti più di nulla fino a sera. Quel negozio è speciale, mi dissi, dopo aver rimesso un libro al suo posto; Melanie, sempre seduta alla cassa, sorrideva.

Ora che ci penso, nonostante dividiamo lo stesso appartamento da sei mesi ormai, non abbiamo più condiviso così apertamente i nostri pensieri; la sua anima, che per un istante mi si era rivelata in tutta la sua brillantezza, si è allontanata da me, come da qualunque altro essere umano.

(***)

Come spero si sia capito, questo capitolo è un flashback rispetto al precedente, e racconta come Melanie e Ricka hanno iniziato a convivere - niente di speciale. Nel prossimo, si ritornerà alla "vicenda principale" :) L'intenzione è (sarebbe) quella di raccontare tutte le protagoniste tra un capitolo e l'altro, prima della conclusione (in teoria, dunque, ci saranno ancora tre capitoli - due sulla "storia" vera e propria, uno su Ricka, o su José :D)
Grazie a tutti coloro che hanno letto, e soprattutto a A_Denial per le recensioni :D
Baci, Aki
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Nuage9