Capitolo I
Los Angeles, OSP office
8.30 a.m
“ Hei ragazzi dove state andando ? “ chiese incuriosita
Kensi.
“ Buongiorno Kens!” rispose Callen sorridendo “vieni ad
allenarti con noi?”
“Vi allenate?” rispose sorpresa
“ Certo! Voglio insegnare a G come si combatte e, soprattutto, come si vince” affermò fiero Sam.
“ Insegnarmi? Ho sentito bene?” rispose il collega
avvicinando la mano all’orecchio “ Vorrai dire che IO ti farò vedere come si
vince pur non essendo una montagna di muscoli come te, caro mio!”
”Questa poi è bella!” disse l’ex – seal avviandosi verso la palestra.
“ Siete sicuri che sia una buona idea? Non è che vi farete
del male vero?” affermò la ragazza alzando un sopracciglio.
“ Stai tranquilla! Sarò clemente!” rispose divertito Hanna.
Kensi scoppiò a ridere e fece spallucce a Callen che le tirò uno sguardo di
sottecchi, scherzosamente infastidito dalla poca fiducia dei colleghi.
L’agente Blye si avviò vero la sua scrivania. Aveva deciso
di arrivare prima a lavoro quella mattina, doveva consegnare delle note spese
ad Hetty entro la fine del turno; la minaccia di dover passare il week – end a
compilare scartoffie era stata una motivazione più che sufficiente per alzarsi
prima dal letto. Ma a quanto pare non era la sola. Anche Nate era seduto al
tavolo armato di penna ed immerso in una pila di fogli.
“Consegna straordinaria per il capo, Nate?” chiese Kensi
avvicinandosi allo psicologo
“ Hei buongiorno!” rispose il ragazzo “ Eh si, consegna
entro le 18, fortunatamente sono già a buon punto! Tutti mattinieri oggi..”
“ Già! Ho appena incontrato gli altri due pazzi” disse la
ragazza prendendo il suo posto.
“ Giusto..Non è che poi dovremmo portare G all’ospedale,
vero? Sam non è proprio il tipo che mi piacerebbe avere davanti, nemmeno in
allenamento” chiese Nate in tono serio e leggermente preoccupato.
“ Dottor Gutz non la facevo così fifone sa? Comunque stai
tranquillo, Callen sa il fatto suo e credimi, anche lui non è un tipo che
saresti felice di trovare di fronte”
“ Oh bè di G avrei meno timore, potrei contare per lo meno
sull’altezza…”
” Io fossi in te non ne sarei così sicuro, dal canto suo ha l’agilità e mai lo
sfiderei se impugna una pistola o qualsiasi cosa che può diventare un arma: ha
una mira micidiale”
“ Oh..ok…lo terrò a mente, grazie del consiglio..” disse
titubante lo psicologo, non più cosi sicuro delle sue abilità fisiche.
Kensi sorrise, prese la penna e aprì il tanto temuto
fascicolo rosso. “ Quale minaccia ha usato con te?”
“Minaccia..?” chiese confuso Nate
“ Si, Hetty, per convincerti a consegnare i documenti entro
stasera..”
” Oh nessuna in particolare..” rispose il dottore, ed avvicinandosi alla
ragazza, parlando sottovoce aggiunse: “ Per me quella donna è tutta una
minaccia..Effettivamente ho il terrore di quello che potrebbe fare se non
rispetto la consegna.......”
“ Buongiorno!” una voce squillante dietro la scrivania di
Nate salutò calorosamente i due giovani. Il ragazzo deglutì, sapeva benissimo
chi era appena entrato.
“ Buongiorno Hetty! Ben arrivata!” ricambiò Kensi
“ Hetty, mi hai fatto prendere un colpo!” disse Nate
voltandosi verso la piccola, grande donna, visibilmente in difficoltà
“Buongiorno anche a te!” aggiunse con un sorriso un po’ troppo falso.
“ Sono felice di vedervi già operativi..Immagino che le
consegne saranno rispettate!”
“ Sicuramente!” risposero all’unisono, come due figli
ubbidienti.
Hetty sorrise compiaciuta e si avviò verso la sua scrivania,
quando dei rumori la bloccarono: “ Cos’è questo
frastuono Signorina Blye?” chiese incuriosita
“Oh sono Sam e Callen che si allenano al piano di sopra”
rispose prontamente la ragazza.
“COME? O cielo sono definitivamente impazziti!” affermò
Hetty. Kensi la seguì con lo sguardo e per
l’ennesima volta sorrise: si, amava troppo questo lavoro!
La piccola donna si stava dirigendo verso la zona palestra, quando il suo telefono
cellulare squillò. Si fermò per recuperarlo dalla tasca, lesse il nome che
stava lampeggiando sul display e cambiò espressione. Tornò, di nuovo, sui suoi
passi e velocemente raggiunse il suo ufficio, rispondendo alla chiamata.
'Deve essere importante’ pensò Kensi dopo aver visto la
scena.
Sam e Callen avevano iniziato il riscaldamento. Infatti,
prima di allenarsi in una lotta a corpo libero, hanno scaldato i muscoli
tirando qualche pugno nel sacco. Cinque minuti a testa; questo è quello che
l’agente Hanna aveva imposto.
Iniziò Sam e poi fu il turno di G: uno tirava, l’altro
teneva il sacco.
“ Sei proprio così sicuro di essere più forte di me?” chiese
ad un certo punto Callen tra un pugno e l’altro.
“ Certo! Basta osservarci, fisicamente non c’è storia!”
rispose prontamente l’altro
“ La forza non è tutto sai? Ci vuole agilità, intelligenza e
furbizia..sei sicuro di avere tutte queste qualità?”
“ Perché tu pensi di averle?”
G rispose sorridendo sornione sganciando un pugno più forte.
“ Vedi G” esordì Sam “ io e te siamo una bella squadra
perché ci compensiamo..”
“ Cioè tu il braccio ed io la mente?” chiese in risposta
Callen
“ No, io il braccio e la mente nel combattimento e tu il
braccio e la mente in uno scontro a fuoco. Lo riconosco hai una mira
ineguagliabile, ma non mi batterai sul ring!”
“ Vedremo!” disse Callen iniziando a slacciare i guantoni.
Sam si spostò sui tappeti che i due avevano sistemato sul
pavimento per evitare di farsi del male sul serio: “ Sei pronto?” chiese
all’amico.
“ Io sono nato pronto. Fatti sotto” rispose Callen in tono
di sfida.
Iniziò così il loro combattimento: fu Sam a prendere
l’iniziativa, ma i primi due colpi andarono a vuoto, prontamente schivati da un
attento G. Il terzo andò a segno, facendo oscillare Callen, che però rimase in
piedi e sferrò un colpo in risposta, centrando il bersaglio. Pari.
Fu Sam che allora tornò all’attacco e, con un colpo più
potente, fece cadere G sul tappeto; ma i suoi riflessi erano pronti e ben
allenati: da terra, con un colpo preciso alla gamba di appoggio, fece perdere
l’equilibrio al compagno, facendo finire, pure lui, sul tappeto. Di nuovo in
parità.
“ Però, niente male agente Callen!” affermò Sam mentre
tornava in piedi.
“ Tutto qua quello che sai fare agente speciale Hanna?” lo
sfidò in risposta Callen.
“ Non mi provocare G, potresti pentirtene..”
“ Tu credi? Dai, fammi vedere..sono pronto”
“ Sei sicuro” chiese ridendo Sam. G rispose con un gesto
della mano, invitandolo all’attacco; si posizionò con i pugni vicini di fronte
al viso, era pronto per la difesa. Si guardarono negli occhi, studiandosi, come
due veri pugili sul ring. Sam era pronto a sfoderare il colpo a sorpresa, G era
davanti a lui, con le spalle all'ingresso della sala.
“ Signor Callen..” Hetty, visibilmente preoccupata, spuntò
dalle scale. G, sentito il tono poco rassicurante, lasciò scivolare i suoi
pugni verso il basso e si girò verso Hetty…Ma Sam non fece caso alla piccola
donna dietro a Callen e, come promesso, sfoderò un potente gancio sinistro che
finì rovinosamente sulla guancia destra del compagno, facendolo cadere a peso
morto.
Al piano inferiore, Keni e Nate, sentito il rumore sordo e
Hanna urlare il nome di G si scambiarono uno sguardo d’intesa e scattarono verso
le scale.
“Nate, mi sa tanto che l’hai gufata a G..” disse sarcasticamente la
ragazza…
Ciao!
Ecco qua il primo capitolo introduttivo...Come ogni puntata,
anche la nostra storia, inizia con un momento dedicato al team..Per ora
è tutto tranquillo per i nostri ragazzi di LA. Ma è solo
la quiete prima della tempesta; dal prossimo capitolo entreremo nel
vivo della storia...
Vi ringraziamo in anticipo per aver dedicato del tempo alla fan fiction
e saremo felici di poter leggere un segno del vostro passaggio, un
pensieo, una critica..
A presto
Tinta87 & Susan