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Autore: poisonous rose    12/12/2010    2 recensioni
“Molto imbranata Weasley. Chi ti piglierebbe mai come ragazza?! Non lo so proprio.”
Rose si alzò di scatto e si ritrovò incollata al muro, mentre Scorpius si avvicinava pericolosamente a lei. Arrossì di botto e ripensò alla prima volta che lo vide, lo aveva considerato bellissimo. E lo considerava tutt'ora bellissimo, solo che.. beh mica poteva dirlo! Aveva un orgoglio, lei! E forse anche troppo elevato. 
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fandom: Harry Potter
Titolo:  Alta concentrazione.
Prompt: 097, Bomba
Note dell'autore: Okay è la mia prima raccolta siate clementi. Non sose questa sia una flash fic o cosa. Buona lettura. Ah, la protagonista principale è Rosalie Molly Weasley.
Tabella: http://levioosa.livejournal.com/752.html
 
“Questa volta lo uccido. Oh si che lo uccido. Non la passa liscia questa volta. Hugo!” 
Le urla di Rosalie Molly Weasley erano riconoscibili da chilometri e chilometri di distanza, non perchè avesse una voce chissà quanto acuta o prorompente, ma perchè si sentiva la vena arrabbiata ad ogni sillaba che lei pronunciava. 
E Rose Weasley arrabbiata non era un bello spettacolo. E Rose non si arrabbiava mai, no questa è una bugia, Rose non si arrabbiava mai realmente con nessuno, perchè lei si arrabbiava non realmente tutti i giorni. E la dimostrazione appunto era suo fratello Hugo. E molto spesso anche i suoi cugini erano costretti a subirsela nei suoi momenti di rabbia perenne, e anche quando non era realmente arrabbiata, era uno spettacolo a dir poco curioso quanto spaventoso. Urlava parole a destra e a manca saltando i verbi e tutto il resto dicendo solo le cose che lei riteneva più importanti e poi impugnava la bacchetta e qualcuno gliela tirava via dalle mani. Perchè lei doveva ancora andare al primo anno di Hogwarts. Avrebbe iniziato oggi, per cui, non era solo arrabbiata con il fratello, era pure in ansia. Quindi vederla con i capelli castani arruffati, gli occhi celesti che scrutavano ogni cosa da destra a sinistra e viceversa, beh si, per una persona che non era abituata a vederla in questo stato, avrebbe potuto pure chiamare un manicomio, ma i suoi parenti erano abituati. Perchè lei era Rosalie Molly Weasley. E mai discutere su quello che faceva, non conveniva. 
Hugo Weasley, fratello di Rose, sentendo l'urlo della sorella era leggermente sbiancato ma poi aveva sorriso, nonostante fosse di due anni più piccolo della sorella era molto astuto, o così credeva, diceva che la sorella non l'avrebbe mai minimamente sfiorato nemmeno con un dito, perchè era il suo fratellino adorato, non sapeva quanto si sbagliasse. Si trovava nel giardino dei Potter, guardacaso proprio accanto a quello dei Weasley, ed era insieme a Lily Luna Potter, cugina di entrambi e migliore amica di Hugo. Aveva impugnato saldamente il suo manico di scopa, (dato che lui e Lily si divertivano a fare finta di essere a Hogwarts e di sognare di giocare una partita di Quidditch contro i Serpeverde) ed era volato dentro la stanza della sorella. Che non si poteva propriamente definire stanza da ragazza perchè quella stanza, nonostante fosse di un colore di sottofondo roseo, era stata ripitturata a caso. Ovviamente da Rose, che odiava quel colore, e quindi un bel giorno aveva impugnato i pennelli, aveva preso la pittura, aveva coperto e spostato i mobili, e aveva schizzato mille e più colori di varie tonalità sulle pareti. Perchè il colore rosa, a Rose non andava bene, e se per caso la chiamavi Rosa invece che Rose, si scatenava il pandemonio. Hugo atterrò ad un palmo dal naso della sorella, che aveva il viso contorto in una smorfia di disappunto. Perchè lei odiava il Quidditch, le scope e quant'altro.  “Dimmi sorellona.” 
“Dimmi sorellona? Dimmi sorellona?! Come ti viene in mente di dire dimmi sorellona! Hugo voglio i miei jeans qui, subito, chiaro? Subito!” 
E Hugo la guardava accigliato, nonostante Rose avesse un miliardo e poco più di jeans tutti quanti uguali, voleva un particolare paio di jeans. E Hugo sapeva benissimo quale, il punto era che per lui era un emerita cavolata. Scosse il capo per poi fare altrettanto con le spalle con aria noncurante. La sorella assunse un tono facciale simile al rosso porpora. Il che era dire tutto.
Ora due erano le opzioni. O Rose ritrovava il suo paio di Jeans e andava a Hogwarts con quelli, si perchè erani un paio di jeans, ( jeans che lei aveva usato anche quando aveva fregato il Boccino d'Oro a zio Harry contro la sua volontà) fortunati e che quindi doveva assolutamente indossare per il suo primo giorno a Hogwarts, altrimenti era sicura che sarebbe caduta metaforicamente in qualche guaio.
Oppure Hugo Weasley a causa di un Expelliarmus lanciato dalla sorella sarebbe finito dritto dritto nella casa degli Scamander, perchè Rose Weasley aveva comprato la sua bacchetta due anni prima di Hogwarts, senza permesso dei genitori, perchè si era impuntata che doveva diventare brava come sua madre quando aveva dieci anni, ma quando aveva scoperto che la bacchetta non si poteva usare al di fuori di Hogwarts prima dei 17 anni, dire che si era arrabbiata era dir poco. Ma quelli erano i suoi jeans fortunati, e con tutta la buona volontà che Rose aveva nel trattenersi ogni volta dallo schiantare suo fratello, perchè sapeva farlo eccome, questa volta non avrebbe resistito e sarebbe stata espulsa da Hogwarts ancor prima di entrare! Quindi l'avrebbe direttamente ucciso dopo averlo schiantato.
“E non puoi usare la tua bacchetta e cercare qualche incantesimo per ritrovare il tuo paio di jeans fortunerrimo?” 
A nessuno piaceva far arrabbiare Rose, perchè poi sapevano che andava in tilt, ma Hugo aveva sempre quell'assurda idea che la sorella fosse un angioletto (“con le corna” aggiungeva sempre James) ma le cose che facevano arrabbiare Rose in determinate occasioni, e che guardacaso scatenava sempre Hugo, era esser pigliata per deficente e soprattutto sentire una parola inventata per farla innervosire. Perchè Rose era convinta che si dovesse sapere almeno metà dizionario prima di aprire bocca e poter pronunciare una formula magica. Quindi lei avrebbe tappato la bocca a Hugo molto presto.
Rose afferrò di scatto la Fireboot 2001 del fratello e lui rimase sorpreso, ovviamente, ed iniziò ad indietreggiare spaventato. Rose Weasley non toccava manico di scopa se non sotto tortura o sotto le lamentele del padre, che era peggio di Hugo in certe occasioni. 
“Hugo Weasley trovami immediatamente il mio paio di jeans fortunati oppure ti spedisco dritto nella casa degli Scamander!” 
Ecco, adesso la frittata era fatta. Hugo iniziò a sudare freddo, non aveva mai sentito sua sorella urlargli così esplicitamente che l'avrebbe schiantato molto presto.
Iniziò a guardarsi intorno e guardò il suo povero manico di scopa nelle mani della sua sorellina appena uscita pazza. O forse già lo era e lui non se n'era reso conto troppo intento a mangiare cioccorane fino a quel giorno. 
Si girò un secondo verso il giardino dei Potter e vide Lily, che aveva un espressione a dir poco stralunata sul volto, cosa alquanto normale, Rosalie Weasley non pigliava un manico di scopa da.. secoli. 
“Lily chiama James! Questa qui è incazzata di brutto!”
Lily sgranò appena gli occhi sentendo l'urlo del suo migliore amico, ma poi si riprese e impugnò il suo manico di scopa schizzando veloce dentro casa Potter. Poi si sentirono alcuni gridolii di Ginny Weasley in Potter e poi alcuni fruscii. Come se stessero spazzando. Hugo prevenendo il tutto si chinò per terra in ginocchio e si riparò la testa con le mani. Rose rimase un attimo interdetta e fissò il fratello qualche secondo mentre stringeva saldamente la scopa, poi capì, ma era troppo tardi per muoversi. Entrarono nella sua camera tre persone. Due delle quali la afferrarono e iniziarono a farla roteare per tutta la stanza, che poi era una mansarda quindi il tetto non è che fosse chissà quanto alto, per cui stavano attenti a non farla urtare con il capo sotto al tetto altrimenti addio alla sanità mentale che rimaneva di Rose Weasley. La Fireboot di Hugo scivolò dalle mani di Rose e lui prontamente come preso da una scossa si alzò di scatto e afferrò la scopa prima che potesse cadere a terra, e poi iniziò a chiederle se stesse bene e soprattutto che era tutto finito. 
Invece dalle labbra di Rose uscì un verso simile a un grugnito e iniziò a scalciare e a muoversi maggiormente, mentre i suoi due cugini cercavano realmente di non combinare casini con lei fra le mani. Albus Severus Potter e James Sirius Potter erano un ottima squadra, ma se avevano fra le mani una schizzata lunatica come Rose era impossibile prevedere che cosa diamine sarebbe potuto accadere nel giro di due minuti. 
“Ora.. Giù.. James.. Albus.. ORA!” 
E quelle cinque parole senza un senso ben connesso ebbero la capacità di far sgranare gli occhi ai due ragazzotti che reggevano Rose per le braccia e che per poco non gliele staccavano. Avere paura di Rose Weasley non era per niente difficile, bastava sentire le sue urla a un centimetro di distanza per capire che se non si mettevano le cose apposto in meno di due secondi, beh, nemmeno il ministro in persona sarebbe riuscita a fermarla. Perchè Rose Weasley, era quella che si poteva definire una..
Bomba.
Ad alta concentrazione e decisamente logorroica se ci si metteva. 
Ed era decisamente meglio mettersi ai ripari, altrimenti? 
La bomba ad alta concentrazione esplodeva mandando a destra e a sinistra incantesimi e parlando fino al nuovo anno. 
Quindi per niente consigliabile.
Ma infondo, quella era Rose Weasley, che si poteva pretendere da lei?
   
 
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