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Autore: Pyros Ikari    03/12/2005    3 recensioni
E' passato un anno da quando voldemort è stato abattuto da foze sconosciute e nel suo settimo, ultimo anno ad hogwarts Harry dovrà vedersela con la più terrificante minaccia che il mondo abbia mai affrontato.(Il commento fà schifo lo sò ma non ho trovato nulla di meglio)Voglio aggiungere che questa è la mia prima FF in generale quindi, siate misericordiosi ok?
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando Harry riaprì gli occhi trovò di fronte ai suoi occhi una visione inquietante.
Il treno e i suoi amici erano scomparsi e al loro posto vi era una desolazione desertica con la sabbia di un colore rosso sangue, nel cielo spendeva un sole nero e di fronte a lui si ergeva una caverna che pareva fatta di carne viva e in costante mutamento costellata di “ferite” da cui fuoriusciva un liquido rosso scuro simile al sangue ma dal forte odore di putrefazione e con bocche e occhi che costantemente spuntavano, si aprivano per poi richiudersi e sparire non prima di avere emesso un urlo che fece gelare il sangue nelle vene di Harry
“vieni….” Sibilò una voce nella sua testa
Il ragazzo cercò di dire qualcosa ma le mandibole erano serrate, incollate..
“Non occorre che tu parli…..” sibilò nuovamente la voce “vieni da me e ogni domanda avrà risposta…entra nella caverna”
Harry però era paralizzato….quella visione era troppo anche per i suoi nervi e rimase immobile..fino a quando si senti come se qualcuno gli stesse rivoltando la pelle e avverti un dolore atroce proprio mentre il proprio corpo prendeva a muoversi in avanti
in quella grotta dal cui soffitto e dal terreno ora pendevano due file di denti paragonabili a denti umani
Harry cercò di fermarsi di costringere i propri muscoli a non muoversi ottenendo come unico risultato che il dolore si facesse più acuto
“non resistermi….non voglio farti del male….la tua ora non è ancora giunta….il manipolatore dei destini comanda che tu ancora viva”
Mentre guidato dal proprio corpo, entrava nella grotta Harry avvertì un crescente vento, ma non era un vento normale era qualcosa di differente e poteva quasi cogliervi delle voci all’interno, voci di anime torturate, di demoni ghignanti e in sottofondo una persistente risata di scherno.
All’improvviso avverti come se delle mani lo stessero ghermendo scuotendolo e con la terrificante sensazione di cadere dal nulla nel nulla, così il ragazzo spalancò gli occhi di colpo lasciandosi sfuggire un piccolo urlo.
“Harry, scusami se ti ho svegliato ma stiamo per arrivare.Credo sia meglio cambiarci” Disse Ron che subito dopo avere svegliato Harry estrasse da una valigia l’uniforme della casa Di Grifondoro
A Harry occorse qualche secondo prima di liberarsi dal torpore derivato dal sonno e a ricordarsi dove si trovasse in quel momento e dove si stava dirigendo
“Già” sussurrò il ragazzo”l’ultimo anno sta per cominciare”



Altrove qualche ora prima



Aprì lentamente gli occhi faticando a mettere a fuoco la stanza in cui si trovava, il suo corpo era completamente intorpidito e i suoni parevano provenire da distanze incalcolabili.
Abbassò gli occhi su se stessa trovandosi distesa sotto le coperte di un letto, ma senza ricordarsi dove fosse o come ci fosse arrivata.
Gli ci volle qualche minuto per mettere a fuoco la stanza, una stanza dalle pareti bianche e dall’arredamento piuttosto scarno, un letto, una sedia di fianco al letto un comodino un comò.
Si portò le mani alle tempie per via di un forte mal di testa che all’improvviso l’aveva colta, così volgendosi nuovamente verso la sedia, la scoprì stranamente occupata
come un ombra, da un ragazzo sulla ventina castano con gli occhiali da sole e una tuta da ginnastica completamente rossa che le sorrideva scuotendo leggermente il capo
”immagino che tu non ti ricorda perché sei qui vero?”
La ragazza scosse il capo stordita senza però riuscire a proferire parola per poi spalancare gli occhi mentre la memoria della notte precedente cominciava a tornare e delle lacrime cominciarono a solcarle il viso.
Passarono degli interminabili minuti dove il solo rumore era provocato dal pianto di lei poi però dall’ombra uscì un ragazzo dai capelli argentati e dallo sguardo di fuoco ma dall’espressione gelida
“Il “vecchio” ha deciso che ti dovrò addestrare io. Ad ogni modo fra qualche ora devo partire in missione,preparati si parte fra poco” disse con tono autoritario prima di tornare ombra e dissolversi
Hermione osservò il ragazzo allibita e senza riuscire nuovamente a dire nulla limitandosi a spostare lo sguardo verso l’altro ragazzo il quale aveva un sorriso divertito dipinto sulle labbra
“Non farci caso,sa cosa provi. A dire il vero è successa la stessa cosa anche a lui. Lo fa per farti reagire e lui crede che la rabbia aiuti di più” esordì il giovane “Ad ogni modo puoi chiamarmi Red….Comando l’armata Degli angeli sanguinari”
Hermione sbatte le palpebre un paio di volte confusa prima di inarcare il sopracciglio “temo di non capire”
A quelle parole Red annuì sorridendo in modo comprensivo “ti verrà spiegato tutto e a differenza di quello che ha detto black ho anche il tempo di farti fare un giro turistico della base se ti va…Perché vedi…tu ora,sei una di noi”


Chiedo scusa per la brevità del capitolo, prometto che dal prossimo le cose comincieranno a farsi più accese...veramente.Magari se impiegassi meno tempo....




Comunque voglio ringraziare tutti coloro che recensiscono la mia storia.
Ragazzi avete veramente uno stomaco di ferro per leggere questa roba.Comunque se avete critiche di ogni sora lasciate pure un messaggio, anche solo per scrivere "mi fa schifo"
  
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