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Autore: GSaiko    12/12/2010    1 recensioni
Old stuff
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Chi sei?
 

Axel lo aveva caricato ancora una volta sulla sua schiena e lo aveva riportato al mare. Ma allora era proprio stupido! C’era appena stato al mare! E come se non bastasse, lo aveva lasciato da solo su quel muretto freddo.  Forse il vero stupido era lui stesso, a lasciarsi convincere così da una persona di cui sapeva a malapena il nome. Eppure c’era qualcosa in quel ragazzo che lo spingeva a fidarsi di lui. Forse la sincerità dei suoi profondi occhi verdi, oppure, inconsciamente, aveva capito che era diverso da tutte le persone che aveva incontrato finora, sicuramente poco raccomandabile, ma diverso. Ed ora era li che lo aspettava, costretto sul muro dalla caviglia dolorante, nella consapevolezza che i suoi organi sarebbero stati presto sul mercato. “Hei, adesso ti è pure venuta la fobia dei trafficanti d’organi?” perfetto, ora parlava anche da solo. Ma a parte il fegato e il cuore cosa aveva da perdere? Una vita alla quale non apparteneva? Tanto valeva mettersi in gioco. Si meravigliò che la sua mente razionale avesse potuto partorire un tale pensiero.  È proprio vero che le persone non finisco mai di stupirci. Roxas lo poté costatare quando vide il rosso arrivare con due ghiaccioli al sale marino. Che ingenuo era stato quando aveva pensato che la sua stupidità avesse un limite.
Il biondo lo attaccò subito:
«Ma allora sei proprio un ritardato!!! Ghiaccioli?! Siamo in pieno inverno!!».
Axel si sedette al suo fianco e gliene passò uno:
«Mangia e stai zitto! Anche se sei carino quando ti arrabbi.» detto questo scoppiò in una fragorosa risata.
Roxas arrossì, e si calmò un po’ ma rispose comunque a tono:
«Maledetto punk! Non solo sei pazzo da rinchiudere, adesso sei anche gay?»
«Pazzo e gay sono due aggettivi che posso anche tollerare, ma non confondermi con quella gentaglia …»
«Non mi sembra che tu sia un cittadino rispettabile come quello stupido gregge di persone che sta in città»
«Infatti, io sono io e basta. Semplicementeme stesso. Got it memorized?! Non posso sopportare né voi cittadini snob, né quei fottuti punk. Tutti uguali, nessuno ha più dei valori. Ho provato a convivere con i punk, ce l’hanno tutti con la società, con lo stato, ma non ho mai visto uno di loro battersi per cambiare il sistema. Sempre a drogarsi, ad aspettare la prossima dose per evadere dalla realtà, per fingere che qualcosa sia cambiato. No, non confondermi con nessuno, amico. Io sono Axel.»
Roxas rimase senza parole. Era la prima volta che sentiva qualcuno parlare in quel modo. Il più grande continuava a mangiare il suo ghiacciolo e nel frattempo la neve aveva terminato la sua danza e il cielo si era rasserenato. Giusto in tempo per lasciare ammirare ai due ragazzi il tramonto, un po’ pallido ma comunque dai colori caldi, come il sipario che si apre sullo spettacolo.
«La sera vengo sempre qui ad ammirare il tramonto» il rosso spezzò il silenzio «non è bellissimo?» A dire il vero non lo era. Gradevole, ma neanche paragonabile a quei tramonti estivi dai colori forti e caldi che sfumano verso il blu della notte e mostrano le prime stelle della sera. Questo era sbiadito, l’arancione sembrava quasi un colore freddo, e il rosa lasciava subito spazio all’indaco con una sottile linea viola a dividerli. Eppure, anche se non era uno dei tramonti migliori, riusciva ed essere affascinante, i colori spenti facevano un magico gioco di luci e ombre sulla neve. Si, forse a pensarci meglio era davvero bellissimo. Ma perché Axel gli mostrava tutto questo? Avrebbe potuto risarcire il danno alla caviglia in un altro modo no? E poi non sembrava il tipo di persona da preoccuparsi così tanto per gli altri.
«Cosa vuoi da me?» chiese serio il più piccolo, guardando il piccolo spicchio di sole che si apprestava a scomparire.
«Niente.»
«Perché mi hai portato qui? Perché mi hai parlato di tutte queste cose?»
Axel distolse lo sguardo dal paesaggio, ormai notturno, per posarlo sui fini lineamenti del suo interlocutore. Iniziò a giocare con il bastoncino del ghiacciolo appena finito, morsicchiandolo leggermente con i canini, mentre le iridi verdi continuavano a rimirare il viso del ragazzo. Allo sguardo così attento del rosso Roxas arrossì leggermente. Imbarazzato, cercò di non incrociare quegli occhi così profondi, finché non riuscì a reggere il suo sguardo e per qualche secondo l’azzurro delle sue iridi brillò di tutta la sua bellezza riflesso in quelle verdi del più grande. Il lampione accesosi poco prima dietro di loro, creava dei guizzi di luce delicati sul viso del biondo, rendendo la figura eterea agli occhi di Axel, il quale decise, in quello stesso istante, che si sarebbe divertito ancora a lungo con quella piccola creatura. Così avvicinò il volto a quello di Roxas posando il suo respiro caldo sulla candida pelle del più piccolo.
« Se-gre-to!» gli sussurrò maliziosamente all’orecchio.
Un brivido gli attraversò la schiena , partendo dalle vertebre cervicali per arrivare veloce al coccige. Questo fu seguito da un’imprecazione e una mano destra leggermente dolorante.
«Porc…! Ma sei impazzito?!» Axel era seduto fra la neve, la mano al naso sanguinante.
Quando Roxas realizzò cos’era successo rimase brevemente sotto shock: aveva agito involontariamente, senza accorgersene. Nell’ultimo anno vissuto, l’unico che ricordava, non aveva mai agito in modo così avventato, perché quella persona rendeva tutto così diverso? Perché gli faceva perdere il controllo così facilmente? La vittima, ancora a terra, scagliò un pugno in mezzo alla neve, la quale si sciolse inverosimilmente fino a lasciare vedere la sabbia che ricopriva. Doveva essere ancora shoccato quando al biondo sembrò che la mano chiusa e tesa del più grande fosse quasi infuocata, quindi non gli prestò molta attenzione anche se inconsciamente sentì il panico salire dentro di lui. Era intimorito da quella visione? Dal fatto che ciò era ancora più assurdo del suo comportamento? O semplicemente dalla reazione che avrebbe potuto avere Axel dopo essersi ritrovato con il naso sfasciato per mano sua? Così impaurito si alzò, il peso sorretto dalla gamba destra, e iniziò ad urlare senza riuscire a controllarsi:
«Stupido! Stupido stupido stupido!! Axel sei solo uno stupido! Non voglio vederti mai più! Vattene!!»
Gli tirò il ghiacciolo quasi del tutto finito, poi si girò e zoppicò verso casa. Avrebbe tanto voluto correre ma la caviglia si lamentava già per quei piccoli passi. Lentamente delle lacrime calde gli rigarono il viso leggermente arrossato dal freddo e dalle urla. Mille pensieri rapirono la sua mente e intanto la neve interruppe la sua breve tregua ricominciando a cadere silenziosa, danzando magicamente sopra Roxas che a testa bassa ed infreddolito cercava a fatica di tornare a casa. Axel era rimasto li, una fiamma in mezzo al bianco, basito dal comportamento di quel ragazzino. Non aveva avuto tempo di controbattere, o forse non aveva trovato subito le parole, ma almeno avrebbe voluto riaccompagnarlo a casa. Invece era rimasto a terra, inerme, pietrificato dalle parole del più piccolo. Aveva detto che non voleva più vederlo, di andarsene, forse era questo che lo aveva frenato. Frenato dal parlargli, dal prenderlo di peso e riportarlo alla sua abitazione. Il piccoletto aveva ragione era proprio una stupido. Forse non doveva preoccuparsi così tanto per lui, avrebbe dovuto lasciarlo perdere, come già si era preposto di fare un anno prima. Afferrò il bastoncino che Roxas gli aveva lanciato poco prima e sorrise ironico quando notò che questo riportava la scritta “Hai vinto”.


Ecco qua dopo molto, moooolto, moltissimo tempo il secondo capitolo! avevo lasciato da parte la fanfic, ma la mia amica è riuscita a farmi continuare quindi ringraziate lei xD purtroppo non ci saranno più le correzioni del mio ragazzo.. o ex-ragazzo... vabbè spero lo stesso che sia leggibile xD vi confesso che da quest'estate molte idee che avevo per questa storia le ho dimenticate ma me ne sono venute in mente altre quindi niente paura!!! seguitemi in tanti e recensite!!!! grazie davvero a tutti quelli che dedicano una parte del loro tempo alla mia storia ^_^
  
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