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Autore: Cherolain    13/12/2010    5 recensioni
Era dei Malandrini, che c'entrano poco in questa storia, molto poco. Il Signore Oscuro è in pieno potere,alla età di 23 anni. Nella Casata Black abbiamo un nuovo membro: Jessie Elisabeth Violet Black. Sorella di Bellatrix, Narcissa e Andromeda. La vita di Jessie cambia radicalmente quando Lord Voldemort chiede la sua mano. Perchè proprio lei? Semplice amore o infatuazione da parte del Lord? O indispensabile per qualche oscuro piano? Una fiction in cui potrete trovare le due faccie del Signore Oscuro: Tom Riddle e Lord Voldemort. Una delicata, quanto dannata storia d'amore. Dove tutto è possibile, e niente è impossibile. Che aspettate? Leggete e recensite!
Un bacio dalla vostra Cherolain!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ringrazio con il cuore chi ha recensito e chi ha messo la storia tra le seguite! GRAZIE!

 Promise…

Capitolo secondo

“ Il primo incontro “

In un baleno si ritrovò spiaccicata sul petto del Signore Oscuro. Guardando il lato positivo ora sapeva che aveva un fisico asciutto e scultoreo. Inoltre aveva un profumo delizioso…Jessie non lo sapeva descrivere. Ma era incredibilmente freddo. Dopo pochi secondi in cui si rese conto della figuraccia, temendo per la sua vita, Jessie si allontanò di un paio di centimetri. Tremando leggermente non riuscì neanche a guardarlo negli occhi. Scivolò di nuovo sulla stessa pozza d’acqua, Lui la afferrò per i fianchi impedendole di scivolare, un'altra volta.

<< Non abbiamo un grande senso dell’equilibrio, direi >> costatò con un sorriso Lui.

<< Io…mi dispiace >>

<< Non fa niente…non avevi gli occhi azzurri, Jessie? >>

<< Cambiano a seconda dei miei…sentimenti >>

<< Quali sono i tuoi sentimenti per ora? >> chiese il Signore Oscuro.

Cosa gli dico pensò Jessie maledizione!

<< Che ne dici di una passeggiata? >>

<< Si, Signor… >>

<< Presumo che non sai come chiamarmi >>

<< Bè… io veramente >> sussurrò mortificata Jessie

<< Intanto dammi del tu, te ne prego >> la interruppe gentilmente

<< Cosa?!… >>

<< Hai sentito benissimo, dai andiamo >> disse facendole un segno.

Il Signore Oscuro sembrava perfettamente a suo agio in quella situazione, camminava vicino a Jessie. Ma decise di non essere troppo precipitoso: la ragazzina quasi tremava. Svoltando il corridoio trovarono il Professor Silente ad aspettarli.

<< Buongiorno, Tom >>

<< Buongiorno, Professore >>

<<  Sono contento che tu abbia trovato la Signorina Black >>

<< Il mio nome non è più Tom >>

<< Giusto, ora ti conoscono come…Lord Voldemort >>

Jessie emise un gemito strozzato a sentire il Suo nome. Sapeva il nome dell’uomo al suo fianco: Tom Orvoloson Riddle. Ma non avrebbe osato chiamarlo per nome in tutti i casi. Sapeva anche il nome con il quale si faceva conoscere: Voldemort. Nessuno lo pronunciava, per paura. Nemmeno lei, assolutamente no.

<< Esatto, Professor Silente >>

<< Non ci sono prove delle tue brutalità, Tom >>

<< Credo che lei vaneggi, Signore >>

<< Purtroppo non posso impedirti di entrare >>

<< Lo vedo… >>

<< Il Ministero ha molta paura di te, Tom >>

<< Non vedo… >>

<< La Signorina Black ha un animo molto sensibile >>

<< Cosa vorrebbe insinuare? >>

<< Niente, dopotutto sono un povero vecchio >>

<< Molto bene, i miei ossequi… signore >> disse Riddle scandendo con odio l’ultima parola e trascinando Jessie Black.

La portò vicino al Platano Picchiatore. Jessie, vedendo il terribile albero, si fermò di scatto. Tom Riddle notò la reazione  e si mise quasi a ridere. La piccola Black si morse con forza il labbro interiore. Mormorando una parolina il Signore Oscuro pietrificò l’albero.

<< Ti spaventa ancora? >>

<< No… >>

<< Allora vieni, sediamoci >>

Si sedettero sull’erba, abbastanza vicini. Jessie Black a momenti tratteneva il fiato. Solo la presenza di quell’uomo la faceva andare in ventilazione. Senza preavviso Riddle prese delicatamente una ciocca dei capelli corvini lucenti di lei. A quest’ultima quasi si mozzò il fiato.

Dai pensò la ragazza sei sempre stata così brava con i ragazzi. Lui è uno come tutti gli altri. Solo che è bello e spietato alla follia.

Dopo queste riflessioni prese il coraggio per fargli una domanda.

<< Perché lei…ehmm…tu hai scelto proprio… me? >>

Tom Orvoloson Riddle sorrise.

<< Vedo che stai prendendo parola >>

<< Scusami non dovevo… >>

<< La tu domanda è molto intelligente, ti avrei vista molto a Corvonero >>

Jessie si limitò a fare un sorrisino. Ricordava il suo Smistamento. Il Cappello voleva mandarla nei Corvonero, per evitare una reazione dei genitori lo pregò per mandarla con le sorelle, nei Serpeverde.

<< Devi sapere che ti osservo dal tuo primo anno, sei molto diversa dalle tue sorelle. Te lo dico come un complimento, non sopporto la gente altezzosa e troppo piena di sé. Quelle persone non avranno un grande futuro nelle mie schiere. Inoltre hai quella freschezza…purezza che ormai è impossibile da trovare oggi >> concluse con tono affabile lasciando la sua ciocca di capelli.

<< Capisco >>

<< Vorrei sapere qualcosa di te, Jessie >>

<< Di me? >>

<< Mi dicono che sei una studentessa brillante, soprattutto in Incantesimi >>

<< Me la cavo… >>

<< La modestia è una grande virtù >>

<< … >>

<< Cosa porti al collo? >> chiese a Jessie indicando una medaglietta.

La ragazza si era completamente dimenticata del piccolo medaglietta di argento.

<< Un regalo per il mio quindicesimo compleanno…di mio cugino Regulus >>

<< Regulus Black? >>

<< Esattamente >>

<< Ottimo Mangiamorte >>

Un lampo di dolore attraversò gli occhi di Jessie Black.

<< Qualcosa ti turba, Jessie? >>

<< No… >>

<< Non mentirmi >>

<< Io bè… >>

<< Riguarda Regulus, vero? >>

<< Si… >>

<< Non devi avere paura di me, Jessie. Tu non  

dovrai mai averne >> dicendo questo sfiorò lentamente la guancia della ragazza.

Jessie si sentì avvampare.

<< Allora cosa ti turba? >>

<< Non dovrei… la mia famiglia >>

<< Alla tua famiglia non interessano le nostre discussioni >>

<< Regulus e suo fratello non si parlano ormai da anni… >>

<< Ognuno sceglie la sua strada, dopo di che non si può tornare indietro>> concluse Riddle.

Aveva un animo gentile quella ragazza, lo sentiva. Nonostante i quindici anni sembrava ancora nell’età dell’innocenza. Tom Riddle era rimasto folgorato appena l’aveva vista. Quando guardava quel volto pallido avvertiva una strana sensazione. Ora era il momento di affrontare l’argomento delicato.

<< Jessie, immagino che saprai già che noi due ci uniremo in matrimonio >>

<< Si… finirò prima gli studi? >>

<< Certamente >>

<< Vorrei sapere se sei contenta di tutto ciò >>

<< C-cosa? >>

<< Lascia stare, abbiamo tutto il tempo per conoscerci. Anche se io ti conosco già molto bene >>

La piccola Black si sentiva molto rincuorata, avrebbe avuto tutto il tempo per conoscerlo. Ma aveva avvertito un brivido nell’ultima frase pronunciata da Lui. Mentre ci pensava non si accorse minimamente di appoggiare la propria mano su quella di Lord Voldemort. Quasi scottata dal quel contatto la levò di scatto, rossa in viso.

Stupida pensò grandissima stupida.

<< Rimetti la tua mano dove era prima, Jessie >>

<< Io… >>

<< Consideralo un ordine se vuoi >> gli disse l’uomo fissandola negli occhi.

Gli occhi di Riddle erano diventati quasi minacciosi.

Jessie Black, timidamente, rimise la mano sopra quella del Signore Oscuro.

<< Posso chiederti una cosa, Jessie? Una curiosità >>

<< Si ehmm…certamente >>

<< Quanto sei alta? >>

<< Un metro e sessanta… diciamo >>

Tom Riddle fece un sorrisetto.

<< Di solito le Black sono molto alte >>

<< … >>

<< Ma personalmente le donne alte non sono minimamente attraenti>> concluse bisbigliando nel suo orecchio.

Jessie quasi quasi stramazzò al suolo, quell’uomo la stava facendo collassare.

Lord Voldemort se ne accorse e, sorridendo, allontanò le sue labbra dal lobo dell’orecchio di Jessie Black.

<< Non volevo essere così precipitoso, ti prego di scusarmi >>

<< Nessun problema >>

<< Davvero? >>

<< Davvero… >>

L’orologio scoccò le sette di sera. L’ora delle visite era finita. A Jessie dispiaceva, anche se non riusciva a spiegarselo. Tom Riddle la prese per le mani e la sollevò da terra. Gli occhi di Jessie erano ormai tornati azzurri.

<< Vieni, ti accompagno al Castello >>

Durante il tragitto furono molto silenziosi. Il Signore Oscuro, approfittando di una grossa pietra che interrompeva il tragitto, prese delicatamente la mano di Jessie Black. Ormai aveva capito che era molto maldestra. La ragazza non fece resistenza, dopotutto quel contatto le piaceva. Anche se si vergognava ad ammetterlo.

<< Tornerò per la prossima visita>>

<< … >>

<< Sei ancora meglio di quanto pensassi Jessie Black >>

Le guance della ragazza si tinsero di nuovo di porpora. Poi, senza preavviso le diede un leggero, quanto appassionato, bacio sulla fronte. Con un sorrisino la ragazza sparì dentro le mura della scuola.

Sarà un ottimo Horcrux pensò la parte di nome Lord Voldemort.

A vederla mi trema quasi il cuore…pensò la parte di nome Tom Orvoloson Riddle.

 

 

Spero vi piaccia! Questo mi è venuto mooltoo più lungo! Una piccola recensione sarebbe gradita un bacione!

 

 

 

 

   
 
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