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Autore: AnnIla    13/12/2010    1 recensioni
Due gemelle milanesi, compiuti diciotto anni, si trasferiscono a Los Angeles per rincominciare da capo la loro vita. Ma non sanno che nella città degli angeli ci sono cinque strambi ragazzi che le faranno andare completamente fuori di testa...
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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13. Like a soap opera

(Ilaria)

Avevo passato un bel pomeriggio con i ragazzi, ci eravamo divertiti, anche se mi era dispiaciuto che non ci fossero stati Slash ed
Annie.
Appena arrivai a casa li cercai, volevo sapere come stava mia sorella e baciare il mio ragazzo. – Annie! Slash! Dove siete? – chiamai, salendo le scale verso la camera di Slash.
Spalancai la porta di legno marrone e mi trovai davanti una scena che non avrei mai voluto vedere: Annie era seduta sul letto che cercava nervosamente di allacciarsi il reggiseno e Slash in piedi in mezzo alla stanza come un idiota che si sistemava l’accappatoio. Entrambi avevano il fiatone e aveva il viso arrossato e sudato. Li guardai smarrita. Vidi la scena come se non fossi io a viverla. Quella non era mia sorella. Quello non era il mio ragazzo. Quella non ero io. Eravamo in una di quelle stupide soap opera che trasmettevano in tv al pomeriggio. Sentì gli occhi diventare sempre più lucidi, riempirsi sempre di più di lacrime. Mi coprì il volto con le mani, come per non vedere quella scena. Ben presto arrivarono anche gli altri ragazzi che guardavano prima Annie e Slash poi me con espressione scioccata. Sentì le braccia di Axl chiudermi in un abbraccio forte e dolce, cullandomi. Appoggiai il viso alla sua spalla e incominciai a piangere. Bagnai completamente la sua maglietta leggera di quelle lacrime salate che sapevano di tradimento. Tutto sapeva di tradimento, in quel momento. Tradimento e peccato. Annie si avvicinò di qualche passo a me e mi mise una mano sulla spalla. Steven però la bloccò severamente – Non toccarla, hai nella mano ancora l’odore del corpo del suo ragazzo – Il mio ragazzo.. Potevo ancora considerarlo tale? Quell’espressione di vergogna ma allo stesso tempo sicura di quello che stava facendo mi irritava. Sul volto di mia sorella, invece, ci leggevo solo panico. Gli occhi scuri erano spalancati e fissavano prima me, poi Axl, poi Steven e il resto del gruppo. La mano sollevata a mezz’aria. – Slash.. Annie.. – soffiò Axl in un sussurro appena accennato, intriso di rabbia, anche se sembrava calmo. Appoggia la testa sul suo cuore. Il battito era tranquillo e mi calmava un po’. Mi strofinai con la mano gli occhi bagnati e tirai su con il naso. – Annie, Slash, credo che abbiamo un po’ di cose da dirci.. – riuscì a dire con una sicurezza che non mi apparteneva. Slash annuì, mentre Annie rimaneva sempre immobile. Mi sciolsi un po’ a malincuore dall’abbraccio di Axl e tornai nelle stanze giù. Mi sedetti sul divano aspettando che Slash ed Annie venissero a parlare. Arrivò prima Annie. Si sedette davanti a me, ma non riusciva a guardarmi negli occhi. Io invece ripassavo con lo sguardo i contorni del suo viso dolce. Le guancie appena appena rosse, il naso un po’ a punta, la bocca fine, quegli occhioni castano scuro tanto da sembrare nero, il tutto incorniciato dai boccoli color dell’ebano leggermente scompigliati. Arrivò anche Slash. Questa volta ero io che non riuscivo a guardarlo. Abbassai lo sguardo. Non riuscivo a guardare quelle labbra, quegli occhi, quei capelli, quelle mani che inutilmente credevo ancora miei. Presi un lungo respiro. – Io.. Non so da che parte incominciare, non so neanche se io dovrei dire qualcosa.. Non so cosa dire.. – riuscì a balbettare. Annie finalmente alzò un po’ gli occhi, ma non mi guardò in faccia, si fermò alle mani che tenevo intrecciate nel grembo. – Ilaria.. Mi spiace.. – La guardai un attimo ancora. – Annie, non dire cazzate, ti si legge negli occhi che sei contenta di quello che hai fatto, era quello che volevi.. – Sospirò. – Sì, è vero, in un certo senso sono contenta di quello che ho fatto, Slash mi piace – quelle parole mi colpirono nel profondo. Incassai il colpo ricacciando indietro le lacrime – anche se, credimi, non voglio farti stare male.. - - No? Però ci stai riuscendo alla grande – commentai, sarcastica. – Ila, davvero.. – mise le sue mani sulle mie, ma io mi ritrassi a contatto con la sua pelle gelata. Scossi la testa, come per farle capire che non volevo mi toccasse. Poggiai il mio sguardo su Slash che stava fumando una sigaretta. Si spostò un po’ i capelli dagli occhi e mi trafisse con quelle iridi nere petrolio. Intrecciai ancora di più le mani, strinsi fino quasi a farmi male. – Ilaria, io come Annie non posso negare che mi sia piaciuto quello che abbiamo fatto, mi sono divertito e anche lei mi piace.. Però non voglio dire che non ci tengo a te, lo sai che ti voglio bene, che farei qualsiasi cosa per vederti felice, come ho sempre fatto da quando ci siamo conosciuti.. - - Non sembra Slash che tu voglia la mia felicità in questo momento! – scoppiai, sferrando un pungo a un cuscino. – Non sembra affatto! – ripresi fiato – In questo momento voi due mi state tradendo – sibilai. – Ma Ila, noi ci.. Piacciamo! – ribatté Annie, quasi tremando. – Sì Annie ho capito, però cazzo, sono tua sorella! E sono la sua fidanzata! Almeno un po’ di pietà per me che provo dei sentimenti nei vostri confronti! E ti ricordo che tu teoricamente stai con Axl! E Slash, potevi almeno dirmi che non mi amavi più, invece di mentirmi così spudoratamente per tutto questo tempo, di illudermi! E tu Annie.. Era l’ultima cosa che potevi farmi.. Dopo di questo.. quasi non ti riconosco più come mia sorella, come quella persona che per tutta la vita mi è stata di fianco e mia ha supportato.. – sapevo di ferirla con queste parole, ma anche lei aveva ferito profondamente me. – Ma Ilaria.. – mi mise le mani sulle braccia quasi per bloccare il fiume in piena che stava fuoriuscendo dalla mia bocca, ma io mi ritrassi violentemente. – Non toccarmi, non toccarmi mai più! – Scappai fuori dalla stanza, sbattendo la porta. Con la coda dell’occhio li vidi che si abbracciavano. Provai un odio profondo verso entrambi, cosa che non mi era mai capitata. Mi rifugiai nella camera di Axl, l’unica stanza libera in quel momento. Mi sdraiai sul letto, fissando il soffitto grigiastro. Non riuscivo neanche a piangere, tanto grande era il dolore. Sentivo un vuoto nello stomaco e nella testa. Davanti occhi continuavo ad avere l’immagine di Slash e mia sorella insieme. Mi girai su un fianco, poi sull’altro, poi a pancia in giù, fissai la pioggia fuori dalla finestra, la auto che passavano in strada, ma non riuscivo a trovare niente che mi distraesse. E fu così anche per i giorni seguenti. Mi sembrava di vivere in una bolla. Non avevo più voglia di fare niente se non di dormire e piangere. In realtà non avevo neanche più la forza di fare qualcosa. Mi sentivo come morta. Non ero neanche più tornata a casa, ero rimasta dai ragazzi. E avere Slash che abitava sotto il mio stesso tetto non aiutava per niente. Vederlo ogni mattina appena mi svegliavo, ogni istante era una sofferenza atroce. Annie la vedevo sempre di meno e la cosa mi faceva stare sempre più male, era pur sempre mia sorella, la mia metà. Finché un giorno, i due piccioncini, non si presentarono alla porta mano nella mano e stettero tutto il giorno appiccicati come sanguisughe, a sbaciucchiarsi, sotto i miei occhi e quelli di Axl. Mi rifugiai ancora una volta in camera insieme a una dose extra di sigarette. – Ehi piccola come stai? – chiese Axl, entrando e sedendosi sul letto di fianco a me. Lo guardai con gli occhi vuoti. – Secondo te? – gli risposi, ironica. – Dai.. - - Dai cosa? - - Non mi piace vederti triste, ti si spegne quella luce che hai nel volto.. – Gli sorrisi appena. Erano molto dolci le parole che mi aveva appena detto. – Ecco, così vai meglio. Sorridi si più.. – allargai un po’ il sorriso. – Ancora.. – Scoppiammo a ridere. – No Axl, io non ce la faccio davvero.. – sospirai, tornando seria – mi sento morire senza di loro.. E’ una cosa orribile.. – Mi si riempirono gli occhi di lacrime. – Non riesco a dirti come mi sento, è troppo brutto, strano. E’ un sentimento che non ho mai provato.. – Mi guardò per un attimo interminabile. – Tranquilla, so cosa provi, ci sono passato anch’io, un po’ di tempo fa.. – lo guardai, come per incitarlo a continuare – ci eravamo sposati, ma poi è andato tutto a puttane.. Stavamo così bene insieme.. – Ci abbracciamo per supportarci a vicenda. Era piacevole sentire il tocco caldo delle sue mani sulla mia schiena, i suoi capelli che mi solleticavano il collo.  – Axl, io non ce li voglio più qui, voglio che se ne vadano, non ce la faccio a vederli insieme.. - - Vuoi mandarli via di casa? - - Sì. - - Ma questa è casa di Slash! - - Non mi interessa, c’è anche casa nostra, possono andare là. - - Non puoi andare tu là? - - No io.. Voglio stare con te.. - - Allora li manderemo via. – mi disse sorridendo. Scendemmo le scale tenendoci per mano e li trovammo sul divano a scambiarsi dolci effusioni. – Potreste andarvene? – chiese Axl, deciso. Si scambiarono uno sguardo perplesso e cominciarono a salire le scale per andare in camera di Slash. – No, andarvene proprio andarvene. - - Di casa? – chiese Slash, sempre più confuso. – Sì. - - Ma io abito qua da secoli con voi! – protestò. – Non credo ti faccia male cambiare aria, qualche volta. – gli rispose Axl, con una punta di ironia. – E dove dovrei andare per cambiare aria? – rispose il riccio, con lo stesso tono. – A casa di Annie, per esempio? - - Ma.. – provò a intromettersi lei. – Cioè, tu mi stai dicendo che io dovrei andare ad abitare da un’altra parte solo perché lei sta male?? – chiese Slash, riferendosi a me. – Esatto! - - E perché non se ne vai lei?! - - Perché qui a me e gli altri che la facciamo stare meglio! – Slash si ammutolì. – Bene, allora andiamo a prendere le nostre cose, tesoro – disse ad Annie, marcando la parola tesoro e abbracciandola. Annie mi guardò male, delusa e si allontanò con Slash.
Tornarono poco dopo con due grosse valigie in mano. Senza dire niente uscirono di casa. Si scontrarono con Duff e Steven che stavano entrando. – Ehi Slasher! – lo salutò Duff. Slash non gli rispose, non lo guardò neanche. Duff e Steven si scambiarono uno sguardo, poi si accorsero delle valigie che i due avevano in mano. – Ma che cazz..? – Slash ed Annie continuavano imperterriti per la loro strada, senza guardare nessuno. Duff prese per la manica il riccio – Slash, che cazzo state facendo? – Lui non rispose. – Slash, rispondimi – Steven intanto aveva fermato Annie e l’aveva abbracciata, ma lei si era scostata, facendolo restare parecchio male. – Duff – sospirò Slash – lascia stare, noi andiamo. - - Sì, lo vedo che state andando! Ma dove? Perché? Che cazzo dovete fare? - - Duff ti ho detto di lasciare stare! Lasciaci andare! – sbraitò il moro, spingendo via l’amico. – Vieni Annie, andiamo – disse infine alla sua ragazza, mettendole dolcemente un braccio sulle spalle e andando via. Lei intrecciò le loro mani.
Io rimasi a fissare la porta da cui erano usciti con le lacrime agli occhi. Axl mi abbracciò da dietro e mi diede un piccolo bacio sui capelli. Io mi lascia cullare dal suo profumo e mi addormentai tra le sue braccia, sfinita da tutta quella sofferenza.
Quando mi svegliai ero distesa sul divano, con la testa sulle gambe di Axl e lui mi stava accarezzando dolcemente i capelli. Gli sorrisi e lui fece lo stesso. Mi sentì subito meglio quando vidi quel sorrisino appena accennato. Mi stropicciai gli occhi con le mani e notai che non eravamo soli: c’erano anche Duff, Izzy e Steven che guardavano la tv. – Buongiorno Bella Addormentata! – mi prese in giro Steve e io gli feci una linguaccia. Mi misi a sedere e rubai un po’ di popcorn dal sacchetto di Izzy che mi guardò male. – Che ore sono? – chiesi con la voce ancora impastata. – Le otto tesoro – mi rispose Axl, teneramente. – Cosa?! Di già?! - - Effettivamente mi sta venendo un po’ di fame.. – bisbigliò Duff, passandosi una mano sullo stomaco e leccandosi le labbra. Tutti lo guardammo perplessi e poi scoppiamo a ridere, contagiando anche lui. – Bene, vi preparo una pizza! – esclamai, scattando in piedi e andando in cucina a mettere le pizze nel forno. Avrei giurato che Axl mi stesse guardando il culo, cosa che però non mi dispiaceva affatto..




Tadaaaa, ecco il nuovo capitolo!

Siamo davvero contente che ci sia ancora qualcuno che ci segue *-*

Ringraziamo ovviamente ancora Icegirl46 e Lau__McKagan che hanno recensito e tutti quelli che hanno letto :)

Vi aspettiamo più numerose questa volta!

Un bacione,

Ila & Annie
  
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