Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kaimy_11    15/12/2010    4 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati quattro giorni, quattro giorni di visite sfrenata da parte di Canni e delle sue amiche, quattro giorni di inattività totale mentre tutta Hogwarts si dava da fare e mentre le lezioni sembravano allontanarsi da lei

21. Questione di sangue.

 

 

 

 

 Erano passati quattro giorni, quattro giorni di visite sfrenate da parte di Canni e delle sue amiche, quattro giorni di inattività totale mentre tutta Hogwarts si dava da fare e mentre le lezioni sembravano allontanarsi da lei.

Quattro giorni erano passati dall’ultima delle visite di Draco Malfoy, che da quando si era fatto vedere al capezzale della sua branda il giorno in cui si era risvegliata, non si era più fatto vivo. Areal non ci pensava, strambo com’era il biondo, doveva aver trovato cento validi motivi per non tornare a trovarla, ma le dava comunque fastidio quella situazione di fermo. Non aveva potuto vedere la prima prova del torneo tre maghi, si era persa il professor Moody che trasformava il caro Malfoy in un furetto bianco –cosa che le aveva raccontato Canni- e si stava perdendo tante lezioni.

Chissà cosa avrebbe detto Vitious, quando sarebbe tornata nella sua aula. Aveva fatto perdere parecchi punti a Corvonero per il suo scarso buonsenso, e fortuna che Draco aveva cambiato la reale versione dei fatti.

“:Allora, sei pronta?:” brontolò Canni, in mezzo all’infermeria.

Tuttavia, c’era qualcosa d’insolito nel suo sguardo teso.

Areal si stava allacciando i suoi stivaletti scuri, con finalmente la divisa scolastica ed il mantello con lo stemma dei Corvonero indosso. Madama  Chips le aveva raccomandato di non fare sforzi, procurandole addirittura un permesso per saltare determinate lezioni e compiti da svolgere.

“:Vorrei andare a fare colazione prima di sera, se è possibile!:” Rimarcò Canni, che era stata una delle sue infermiere private insieme a Jude ed Emma durante il periodo di convalescenza.

“:Arrivo!:” soffiò Areal, e si mise in piedi, pronta ad abbandonare l’infermeria.

Insieme all’amica stavano andando in Sala grande per la colazione, quando passò Erick.

“:Buon giorno!:” sorrise ad Areal “:Finalmente torni alla luce del sole, vedo!:” e detto ciò cinse con un braccio Canni, e le posò un delicato bacio sulla guancia.

“:Ci vediamo agli allenamenti:” le disse tranquillo.

La cosa che tuttavia aveva dell’inverosimile, era stata l’accondiscendenza di Canni che si era fatta abbracciare e salutare sulla guancia come se ciò fosse di normale abitudine.

“:Mi sono persa qualcosa?:” chiese Areal, sinceramente stupita.

“:Emm…:” bofonchiò Canni, scesa dalle nuvole. “:Diciamo che ho imparato a conoscerlo, come amico intendo…:”

Senza aggiungere altro proseguirono verso la Sala grande, sedendo al tavolo dei Corvonero dove molti salutarono Areal, compresa Luna Lovegood, di un anno più piccola. Ovviamente Emma e Jude le fecero le feste.

Areal non mancò di lanciare un’occhiata al tavolo dei Serpeverde, dove un biondo platinato rideva e sghignazzava fra i suoi amici, tra cui i due corpulenti Tiger e Goyle, un ragazzo dagli occhi blu, uno molto magro ed in fine Pancy Parkinson.

Vedendo lo sguardo dell’amica, Canni sospirò sonoramente. Areal guardava Draco come se si aspettasse da un momento all’altro che lui corresse da lei per salutarla. Fingeva di non darci troppo peso, ma Canni sapeva…

“:Cosa c’è?:” chiese Areal, sentendosi osservata. “:Canni, sono giorni che mi guardi in modo strano. Cosa mi nascondi?:”

Canni sospirò ancora, e guardò con odio il tavolo dei Serpeverde, in particolare Draco.

Areal si sentì mancare. “:Parla:”

Canni abbassò la testa. Come faceva a dirglielo? Guardò Emma e Jude, impegnate in altre discussioni con i loro compagni.

Sospirò per la terza volta. “:Sai il giorno che ti sei svegliata? Proprio quando Draco è uscito dall’infermeria?:”

Areal fece un cenno. “:Subito dopo sei entrata tu, ed eri molto strana…:”

“:Perché avevo appena ascoltato la conversazione fra Draco e Pancy:” spiegò Canni, e quando ebbe finito il suo racconto poté vedere la delusione negli occhi dell’amica.

Areal non stava versando neppure una lacrima, ma il suo sguardo di fece serio, vuoto. Prese un pezzo di pane e si alzò dal tavolo.

“:Vado a dare da mangiare alla mia civetta:” disse, e lasciò la sala.

  

La prima mattinata di ritorno alle lezioni per Areal fu un po’ pesante, soprattutto quando il piccolo professore Vitious l’aveva ignorata nonostante avesse eseguito un incantesimo alla perfezione. Al pomeriggio, dopo un’ora passata in biblioteca, Areal passava dal cortile al fianco di Jude, dove il solito gruppetto di Serpeverde capitanato da Malfoy, sghignazzava contro alcuni Grifondoro più piccoli. Quando Draco incrociò lo sguardo di Areal, vide la ragazza abbassare la testa e accelerare il passo.

Jude, invece, si accorse dei brividi improvvisi che avevano scosso la sua amica, senza capirne il perché.

  

In tutte le ore successive, da trasfigurazione a Erbologia, il solito gruppo di Serpeverde non faceva altro che disturbare con schiamazzi e insulti tutti quelli che non erano come loro. Ma i giorni passavano, ed Areal era sempre più silenziosa. Il professore Vitious non la degnava più di alcuna considerazione ed ormai Areal sapeva di aver perso totalmente la sua fiducia dopo il guaio in cui si era cacciata con Malfoy.

Alla successiva lezione di Incantesimi, Pancy e un’altra Serpeverde si divertirono a incantare pezzetti di carta perché volassero e si disperdessero per tutta la classe. Erano state attente a mantenerli lontani dalla vista del professore, impegnato ad insegnare un incantesimo rivitalizzante. Alla fine però, i pezzetti di carta erano ovunque come se fossero in mezzo ad una tormenta di neve invece che in una classe al chiuso. Il povero Vitious infuriò per un po’, ma dato che scoprire il colpevole sarebbe stato inutile, si limitò a lanciare un contro incantesimo per fare sparire i foglietti.

Draco Malfoy sghignazzava così forte, mentre il povero Vitious rimediava al disastro fatto dalle sue compagne, che tutti gli altri lo guardavano schifati. Vitious lo ignorò, e solo prima che finisse l’ora, tolse venti punti a Serpeverde per mancanza di educazione. Questa motivazione fece andare il biondo su tutte le furie, che iniziò a dire che un Malfoy non è mai maleducato, e che il professore aveva offeso anche suo padre dando a lui del maleducato.

Areal uscì per ultima, anche dopo Vitious. Draco era rimasto anche lui indietro per discutere con l’insegnante, ed ora raccoglieva furiosamente le sue cose.

“:Bell’insegnante che ha la tua casa…:” disse senza preavviso il biondo.

 Areal, nel sentire Draco rivolgersi a lei, rabbrividì violentemente. Afferrò la sua borsa e corse letteralmente fuori dall’aula, lasciando Draco senza parole.

 

La svolta avvenne durante l’ora di pranzo, quando finito il banchetto, Areal andò a scegliersi un angolino appartato per studiare in cortile, sotto l’ombra di un albero. Era sola, poiché Canni ed Erick avevano gli allenamenti di Quidditch, Jude era impegnata in biblioteca ed Emma aiutava un ragazza di Tassorosso a prepararsi meglio in Divinazione.

Areal era totalmente immersa nella sua lettura, quando una voce la fece sussultare.

“:Hai perso questo!:” l’avvertì una voce maschile, così calda e piacevole che Areal arrossì senza neanche voltarsi.

Poco dopo si accorse che un ragazzo le porgeva il suo libro di Pozioni.

“:Oh, grazie, deve essermi scivolato dalla borsa…:” ammise e lo riprese rimettendolo al suo posto.

“:Piacere comunque, mi chiamo John.:”

Areal si voltò per osservare il giovane posizionato contro il sole, con la divisa di Durmstrang. Era molto bello, con i capelli neri raccolti in un codino e un filo di barba sul volto abbronzato.

“:Io sono Areal:” disse ricambiando la stretta di mano.

“:Ti dispiace se mi siedo con te?:” chiese lui, ed Areal gli fece spazio arrossendo.

Quando John si fu sistemato sull’erba, andò subito dritto al dunque.

“:Sai, ho scoperto che sei molto brava in Incantesimi…:”

Areal sorrise “:Si, forse lo ero…:”

John la guardò pensieroso ma non disse nulla. “:Bé:” disse poco dopo “:In realtà mi ha colpito il tuo cognome…:”

Areal lo fissò, e quasi desiderò alzarsi e lasciare quel ragazzo lì da solo.

Anche Draco, la prima volta, le si era avvicinato perché aveva sentito il suo cognome, e lo aveva associato a una delle più note famiglie finite tutte in Serpeverde per generazioni. Areal odiava essere riconosciuta per quello, e magari scambiata per gente di quel tipo. Da uno di Durmstrang poi, poteva aspettarsi di tutto. Quella non era la scuola oscura per eccellenza? Chi pensava che fosse lei quel John?

“:Senti forse hai sbagliato…:” arrivò a dire Areal.

“:Non ti chiami Foreberth, di cognome?:” chiese innocente.

“:Si!:” ammise lei, con uno sbuffo.

“:Bene,:” disse calmo, “:anch’io!:”

Areal sgranò gli occhi. “:Stai scherzando? Non siamo parenti, non ti ho mai visto, e non sei nel mio albero genealogico…:”

“:Ne sei sicura?:” chiese malizioso John.

Areal arrossì ed abbassò il capo.

Quando mai lei si era interessata all’albero genealogico di suo padre? Perciò era più che probabile che quel giovane di Durmstrang fosse suo parente. Quasi tutti i maghi di buona famiglia sono, volendo o no, imparentati.

“:Insomma, chi sei?:” chiese lei, e lui rise.

“:Credo sia più che probabile che non ci conosciamo. Mio padre aveva litigato praticamente con tutta la famiglia, quando scappò via con mia madre. Sai, lei aveva qualche Babbano di troppo nel suo albero genealogico, e i maghi che aveva in famiglia non contavano tanto per convincere mio nonno a lasciarli sposare. Forse tuo padre era uno dei figli di mio zio… Marcos! Può essere?:”

Erano anni che Areal non sentiva quel nome. “:Marcos era mio nonno.:”

“:Io non ho mai conosciuto nessun Foreberth a parte mio padre.:”

“:Nemmeno io.:” ammise Areal.

“:Siamo cugino alla larga, giusto?:” scherzò John, ed Areal rise.

“:Credo di si!:”

“:Forte!:”

“:Forte!:”

Rimasero in silenziò per un , e a parlare per primo fu John. “:Sai, anch’io amo studiare. Magari se fossi stato di Hogwarts sarei stato messo fra i… Corvo… Corvonero giusto?:”

“:Si!:” rise Areal.

“:Senti, mia mezza parente, ti va di venire con me al ballo del ceppo? Sempre che tu non abbia qualcun altro che ti accompagna. Io non conosco praticamente nessuno!:”

Areal rimase paralizzata per un po’. Il ballo del ceppo! Se ne era totalmente dimenticata. Sapeva cos’era, e sapeva anche che ci sarebbe stato quell’anno, in onore del torneo tre maghi, ma non ci aveva pensato fino in fondo. Non aveva nemmeno fatto in tempo a preoccuparsi di rimanere senza accompagnatore.

Nemmeno lei aveva molti amici maschi, e non credeva di attirare a sufficienza l’attenzione, senza contare che non voleva andare a quel ballo con uno che non conosceva o che disprezzava.

Un suo lontano e strano parente era fin troppo bello per essere vero.

“:Emm, no, non ho nessun altro. Allora ci andiamo insieme?:”

John sorrise. “:Affare fatto cugina. Però adesso devo scappare, prima che i miei amici smontino la scuola per cercarmi. Magari parleremo ancora della nostra strana famiglia.:” e detto ciò andò via, lasciando Areal da sola a ridersela fra sé e sé.

 

 

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

Grazie ai lettori e a BumBj per aver recensito, a presto, spero che il capitolo sia piaciuto.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kaimy_11