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Autore: Pink Feather    16/12/2010    4 recensioni
Qualcosa si era spezzato nel mio cuore.
Qualcosa era scattato nella mia testa.
Ma soprattutto, un nuovo sentimento pervadeva la mia anima: il rancore.
NaruSaku
[accenni SasuSaku]
Prima Fic su Naruto ^^
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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To Hate

DIN - DON!

Ummmh... ancora cinque minuti....

DIN - DON! DIN - DON!! DIN - DON!!!

Con l'unico neurone sveglio mi decido infine a trascinarmi alla porta.
Sono proprio curiosa di sapere chi sarà la mia vittima...

Un giovane shinobi molto malridotto stava sulla soglia di casa mia e aveva una faccia molto seria.
Ormai ero del tutto sveglia e piuttosto infuriata: ero tornata la sera prima da una missione molto difficile e non dormivo da alcuni giorni, ma la sua espressione  mi indusse ad aspettare che avesse parlato prima di ridurlo in briciole.

"Haruno-san?"
"Si sono io e sarà meglio per te che sia una questione veramente seria per avermi svegliata a quest'ora."
"Vede, Haruno-san, mi avevano consigliato di aspettare fino a domattina ma... ho pensato che fosse giusto informarla di persona e il prima possibile: abbiamo ritrovato  il corpo e l'abbiamo riportato al villaggio..."

No.
Non può essere, non è vero.
Calmati, Sakura, è impossibile che uno come Sasuke possa essere ucciso così facilmente, si saranno sbagliati.
Magari è solo uno che gli somiglia...

"Dov'è?"
"Non so se  ve lo lasceranno veder..."

A quel punto lo presi per il bavero e cominciai a scuoterlo violentemente

"NON MI INTERESSA! DIMMI SUBITO DOVE LO HANNO PORTATO!!!"
"All' o-obitorio dell'ospedale..."

Senza prestargli più attenzione mi misi a correre verso l'ospedale più veloce che potevo, fuggendo dai miei stessi dubbi.
Una volta entrata nelle familiari sale dell'ospedale mi diressi spedita verso la camera mortuaria senza ascoltare niente a parte il battito forsennato del mio cuore.
Davanti alla porta mi fermai.

E se non si fossero sbagliati?
Ero davvero pronta per quello che avrei visto dietro quella porta?
Che cosa avrei fatto se avessi visto la sua chioma corvina scomposta sul cuscino e i suoi profondi occhi neri chiusi per sempre?
Come avrei fatto a continuare a vivere con questo peso?
Basta, Sakura.
Non sei più una bambina, fatti forza ed entra, non puoi stare qui per sempre.
Feci un gran respiro ed entrai.

Per un attimo restai abbagliata dalle forte luce ma poi riuscii a scorgere  Tsunade, Kakashi e Jiraia in piedi che mi fissavano intensamente.
Lentamente mi avvicinai alla salma, feci per togliere il panno che la ricopriva, ma la mano Jiraia fermò la mia.
Mi voltai a guardarlo l'uomo negli occhi: nessuno in quella stanza aveva il diritto di fermarmi, nessuno.
Il Sennin ritirò la mano scuotendo la testa e io sollevai il lenzuolo.
Sorpresa.
Paura.
Orrore.
Mi immobilizzai, gli occhi spalancati su quelle immagini che stavano scavando un solco nel mio cuore e che lì sarebbero rimaste per l'eternità.
Ad un tratto scoppiai in una risatina isterica.
I ninja mi guardarono preoccupati  ma io non mi fermai.
Anzi, continuai a ridere sempre più forte, tanto da non riuscire quasi a respirare e crollai sulle ginocchia.
Eccolo, il dolore.
Una vampata incandescente e gelida insieme, che dal cuore si dirama per tutto il corpo, sommergendolo.
Lì, per terra dove dovevo stare, le mie risa si mutarono in singhiozzi e scoppiai a piangere senza ritegno.

Già, perchè la chioma riversa sul cuscino non era corvina, ma biondo grano.
Perchè gli occhi chiusi per sempre non erano neri come la notte, ma azzurri e limpidi come il cielo in una giornata ventosa.
Infine, piangevo perchè ero un stupida.
Perchè era tutta colpa mia.

Mia perchè da bambina non sono stata capace di andare oltre i pregiudizi della gente e ad avvicinarmi a quel bimbo tanto solo.
Mia perchè  ero sempre andata dietro a Sasuke senza accorgermi che per lui non ero niente e che contemporaneamente spezzavo il cuore a quel bambino che tanto solo non era più, perchè aveva trovato degli amici, ma che comunque soffriva.
Mia perchè ho sempre fatto finta di non vedere l'oscurità in quei neri occhi freddi e il calore che invece traboccava da quelli del ragazzo forte che adesso aveva tanti amici.
Mia perchè non ero stata in grado di trattenere al villaggio l'uomo che amavo.
Ma soprattutto, mia perchè mi ero fatta promettere da quel giovane uomo dai capelli d'oro, che per me, sarebbe riuscito a trovare e a riportare indietro Sasuke a qualunque costo.

Ora quel giovane dagli occhi di cielo non c'era più e non avrebbe mai più mantenuto la sua promessa.

Per tutto questo piangevo e mi vergognavo perchè nonostante fosse tutta colpa mia, ero stata anche in grado, per il folle tempo di un battito di ciglia, di provare sollievo per aver visto un viso diverso da quello del moro.
Ero un essere orribile, immensamente indegno che non aveva il diritto di versare neanche una lacrima per quello spirito puro, che senza neanche accorgersene illuminava come un raggio di sole la vita di chi gli stava intorno.

Mentre versavo una pioggia di lacrime su quella mano ora gelida, stretta tra le mie, qualcuno mi prese tra le braccia e mi portò in una saletta nelle vicinanze, stringendomi forte al petto.
Quando non ebbi più lacrime da versare, alzai la testa  e mi accorsi di essere  tra le braccia della grande Tsunade, la Sennin, il Quinto Hokage, uno dei più grandi ninja medici della storia, la mia maestra.
La donna che non avevo mai visto piangere anche se conoscevo la sua triste storia, che non si era mai abbandonata ad un gesto d'affetto verso di me: anche il suo viso era stravolto dalle lacrime e ad un tratto sembrava avere davvero la sua età, che solitamente riusciva a nascondere tanto bene.
Osservandola mi sentii ancora più piccola e avvertii il grande divario che ci divideva.

"C-chi è stato?"
"Lo sai."
"Dimmi-chi-è-stato."
"Sasuke"

Nel profondo non ero stupita più di tanto.
Anzi, forse aveva ragione lei e io lo avevo sempre saputo che un giorno sarebbe successo...
Ma che lo sapessi o no, questo non cambiava le cose.

Qualcosa si era spezzato nel mio cuore.
Qualcosa era scattato nella mia testa.
Ma soprattutto, un nuovo sentimento pervadeva la mia anima: il rancore.

Sasuke.
Sasuke ha ucciso Naruto.
Sasuke, questo non doveva farlo.

Sasuke, io ti ucciderò.


FINE
  
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