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Autore: Sara_Skater89    17/12/2010    8 recensioni
Sono ormai maggiorenni..lei sempre un attirce famosa, lui sempre appassionato di Karate..sono sempre innamorati l'uno dell'altra...ma qualcosa di diverso c'è: le loro strade si sono divise diversi anni fa...Cosa succederà?si reincontreranno? e se si cosa accadrà alla loro relazione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Dai Akito !! Sorridi!"

 Mi lascio sfuggire un borbottio. Sono imbarazzato da morire. Odio sorridere. Soprattutto in pubblico . Eppure quella testarda di Sana si ostina sempre a farmi fare le cose  più assurde. Cose che non sono da me. Non ho neppure il tempo di ribattere che mi ritrovo trascinato accanto al tavolo da pranzo. Sopra vi è una torta  con una glassa rosa . " Buon metà compleanno Hayama e Kurata!". Fisso la scritta e chissà perchè mi stupisco ancora di quella buffa espressione. Eppure non è di certo la prima volta. Ogni 24 dicembre di ogni anno ci ritroviamo a festeggiare questa assurda cerimonia ..la data che cade a metà tra il giorno della mia nascita e la sua. Perfettamente  a metà. Buffa la vita: un giorno ti ritrovi ad essere solo e depresso e a desiderare solo di farla finita, il giorno dopo invece scopri che nella tua vita buia entra molta più luce di quanto ti saresti aspettato.  Le voci dei miei amici mi riportano alla realtà. Vogliono un sorriso da immortalare in una foto. Guardo Sana accanto a me e la vedo ridere e tentare di comprare un mio sorriso e lo fa mettendo una sua mano sotto la mia maglietta, proprio lì dietro la mia schiena. VOrrei dirle che  non ho più 11 anni, che ne ho 26 e che non mi lascerò comprare dalle le sue avances....ma non ci riesco e lei lo sa. Sa benissimo che il semplice sfiorare dei nostri corpi mi fa perdere il controllo più di qualsiasi altra cosa al mondo.  Che donna astuta!!Tanto tonta e ingenua  ma a volte così perfida!!La sua mano sale sempre più su sulla mia pelle...sento una scarica elettrica ogni volta che lo fa..perdo il controllo. Perchè? Perchè Sana è così perfidamente lei: bella, vivace allegra e a volte perfino intelligente ,ma solo quelle rare volte in cui smette di essere una totale zuccona. Ma forse è per questo che la amo. La guardò di sottecchi per farle capire che so il gioco a cui sta giocando ...non la farò vincere.....ma lei si avvicina...il suo corpo morbido è incollato al mio...è così soffice e perfetta... Dio quanto vorrei portarla in camera da letto e piantare in asso tutti gli invitati!!

" Fai il bravo Akito. non vorrai che i tuoi figli pensino che hanno un padre orco !!un giorno quando guarderanno le foto. Se sorridi...dopo avrai anche una lauta ricompensa."

Mi sorride maliziosa Che mangiatrice di uomini è diventata la mia Sana. Forse è stato il tempo  o il matrimonio a cambiarla.. o forse sono stato proprio io a portarla sulla cattiva strada che poi in fondo tanto cattiva non è.A questo pensiero mi lascio scappare un sorriso. Non ho il tempo di pensare ad altro che ecco arrivare un flash ad abbagliarmi. Il sorriso che  tanto voleva è arrivato. Ha vinto lei ancora una volta.Ma non mi dispiace affatto...perchè  forse dopotutto più tardi avrò  il mio premio di consolazione. Lontano da occhi indiscreti. Solo io e lei come sempre.


" Sana ma che diavolo combini?? Guarda che se non ti sbrighi dopo ti chiederò ricompensa doppia!!"
"Un attimo.....sto mettendo a dormire i  bambini!!"
" Sei sempre la solita lenta!"

QUella dannata festa di metà compleanno è finita dopo due ore di finti sorrisi e di false frasi di circostanza. Cosa me ne potrebbe mai importare di sapere come sta tizio o caio??Odio queste occasioni anche se sono fatte per festeggiare me o Sana o i miei figli..ma come farlo capire a quella testa bacata di mia moglie? Io oramai ci ho rinunciato. FInalmente però  ora siamo  rimasti soli...di nuovo io e lei...Ma Sana non si muove a venire da me. Frustrato per l'attesa continuo a rigirami nel mio letto o forse dovrei dire mio e di Sana....Ecco questa è un altra di quelle espressioni da aggiungere alla lista delle cose a cui ancora non sono abituato nonostante siano passati un bel pò di anni.Forse perchè per metà della mia vita ho vissuto come un individuo solitario...Prima c'era solo  ME...adesso c'è un noi e la cosa non mi dispiace dopotutto.  Penso alla lauta ricompensa che lei mi ha promesso..penso al profumo dei suoi capelli ,alla sua vita sottile ,alla sua pelle morbida...Un brivido mi corre lungo la schiena. DI nuovo. Stupido dannato corpo!! Perchè hai sempre queste assurde reazioni? Che io sia diventato  Sana -dipendente? Perchè ogni parte di me vibra al solo pensiero di lei?Perchè provo fitte al cuore quando lei è lontana? Dopotutto forse  sono davvero ancora un ragazzino....magari  lo stesso "maniaco alieno depravato che ero alle elementari" .Così mi chiama lei quando di tanto in tanto provo a toccarle la schiena per verificare se porta il reggiseno o quando le alzo la gonna per farla innervosire.Dopotutto certe cose non cambieranno mai....


"Sana sono a casa!"
"Ciao Aki!!"-
Sento la sua voce oltrepassare quelle quattro mura che costituiscono casa nostra. AKi....Chissà perchè si ostina a chiamarmi in questo assurdo modo...Non sono mica una cane?? O forse si....forse lo ero ..un cane abbandonato più che altro... D'improvviso mi salta alla mente l'immagine di me accucciato vicino Sana a mò di cane che scodinzolo...é un immagine raccapricciante.Mi chiedo perchè ogni tanto mi saltano idee così strampalate in testa....Che sia per l'influenza di Sana? Del resto lei è pazza in tutto e per tutto.Non mi stupirei se si facesse strani film mentali!! Entro in casa e mi avvicino alla cucina. Lei probabilmente sarà lì a trafficare con pentole e pentolini  nel vano tentativo di preparare qualcosa di commestibile...Appunto solo un tentativo  perchè la mia Sana è capace di far tutto tranne  di cucinare e io purtroppo sono l'unica cavia dei suoi" prelibati manicaretti". Ma quando arrivo in cucina mi accorgo che lei stranamente non è lì.
" Sana dove sei?"
" Sono in salotto !!"
E poi finalmente la vedo.é raggomitolata sul divano a guardare chissà quale assurdo programma in tv. Ha strani gusti Sana, in fatto di televisione, nonostante lavori nello spettacolo.Mi siedo accanto a lei che si fa più piccola in un angolo del divano.
" Dov'è Sumiko?"
" Sta dormendo!"
Sospiro di sollievo.Finalmente mia figlia sta imparando a dormire come tutti gli esseri normali di questo mondo.
" Ah meno male....è frustrante portarla in giro per la città in auto in piena notte per farla addormentare."
Sana non dice nulla ma continua  a fissarmi e a sorridere tra se e se. Chissà cosa sta pensando..chissà cosa la sta facendo sorridere. Anche  nella penombra riesco a scorgere i lineamenti delicati del volto che ancora oggi mi sorprendono per la loro bellezza. Sento il suo profumo e il mio corpo ha una scossa. Ho l'urgenza di baciarla così poso le mie labbra sulle sue...sono così morbide..così delicate...così mie...Sana ricambia  il bacio  e ci ritroviamo avvinghiati uno sopra l'altro sul divano. Ancora una volta mi stupisco di quanto due anime possano essere così differenti ma così in sintonia.. Il suo corpo si irrigidisce sotto il peso del mio ..Quasi mi infiammo a quel contatto...  Voglio sentirla  mia. Voglio sentirla più vicina..
" Aki..dai finiscila.." borbotta ma è solo un sussurro.So che neanche lei può resistere a quel contatto senza volere di più...senza desiderare altro.  Freneticamente le passo una mano dietro la schiena alla ricerca del reggiseno...comincio a trafficare con ll gancio ..sono quasi riuscito a sbottonarlo . Eppure qualcosa non va...Sana è strana..non sento vibrare il suo corpo come vibra il mio.
" Cosa c'è Sana'?-"le do un bacio sul collo delicato- dai ora abbiamo molto più tempo per noi due..- le do un altro bacio-Sumiko finalmente dorme normalmente..da quando non ci concediamo un pò di tempo per noi?"Non aspetto neppure la risposta e le palpò il seno ma a quanto pare Sana non è contenta della cosa.
" AKito sei il solito maniacoooooooooooooooo!!! sei il solito alieno pervertito delle elementari...!!!!!!!""
" MA Sa..Sana...non mi pare che di solito ti dispiaccia!!"
Ora si che sono confuso.SOno abituato ad avere martellate ma Sana non si è mai tirata indietro alle mie avances o almeno non  negli ultimi tempi. La guardò e vedo il suo viso pallido, gli occhi scavati.Non ha una bella cera.
" Sana cosa hai? "ripeto sperando in una risposta." Ora siamo  molto più liberi. e pensavo che......"
Lei mi guarda di rimando, ha l'aria spaurita ma allo stesso tempo un lieve sorriso gli appare a fior di labbra. é un sorriso particolare.é un sorriso diverso dal solito. Ho la sensazione di averlo già visto.
" E pensavi male Aki.....!!! Io...ecco ...io.....Sono incinta di nuovo!!!"
Una sensazione familiare mi assale: rRcordo la goia che ho provato alla nascita di Sumiko e non ho bisogno di altro. Attiro Sana tra le mie braccia e le do un altro bacio accarezzandole un fianco.
" Akito sporcaccione...devo ricordarmi di evitare  che tu ti avvicini a tuo figlio..se fosse maschio non vorrei che diventasse come te...!!!”
Lei mi bacia di rimando e mi abbraccia. Mio figlio..Sarò padre di nuovo. A questo pensiero, mi rallegro e questa volta sono io a sorridere.

 

“Cattivo Hiro, cattivo fratellone!"
Non faccio in tempo a fermarla che Sumiko ha già cominciato a dare colpi in testa a suo fratello a mo di Karatè. Come sempre.
" Sumiko finiscila!! Ho detto che non devi picchiare tuo fratello in cui questo modo !!"
"GNO!!!"
"Dio mio Akito, certo che tua figlia assomiglia in modo impressionante a Sana!! é incredibile!!"
Ignoro completamente la parole di Tsuoyshi forse perchè so che in fondo ha così dannatamente ragione. Mia figlia è come Sana...uguale in tutto e per tutto. E' come lei.
Ignorando le mie parole, Sumiko comincia a cantare e a ballare sotto gli occhi di Hiro che la guarda confuso.Canta a squarcia gola proprio come lei. Con il suo balletto infonde felicità e rassicurazione....Proprio come lei.... Che siano tutte così le donne della famiglia Kurata? Dio ce ne scampi!! Suocera, moglie e figlia: tutte strampalate le donne della mia vita. Hanno tutte quel gene dell'allegria e della stranezza..ma forse è proprio per questo che sono così speciali.
Continuo a fissare i mie figli che giocano allegri nel parco  non rendendomi neppure conto che Tsuyoshi sta parlando con me.Peccato che però io non lo stia proprio ascoltando. Chissà cosa starà dicendo.Vedo Hiro fissare sua sorella in un angolino intimidito forse e con l'aria di chi si sta chiedendo se quella bambina dinanzi a lui sia pazza o sia fatta così di natura. Sorrido.Probabilmente sta pensando la stessa cosa che ho pensato io la prima volta che ho visto Sana. Hiro è come me per certi aspetti ma...Sumiko....si Sumiko è una Sana in miniatura  tranne che per il colore dei capelli: neri come il carbone.Mi chiedo da chi abbia ereditato quel colore .Forse non è neppure mia figlia.Forse è frutto di una relazione segreta tra Sana e un alieno...Perchè di certo di me non ha proprio nulla o quasi. Non mi ascolta neppure quando parlo..proprio come LEI.
" Hiro fratellone cattivo....Hiro stupido!!"
Eccoci di risiamo, dopo la breve pausa cantericcia, Sumiko ha trovato un altro modo per rompere le scatole a suo fratello  che in fin dei conti non le ha fatto proprio nulla.
 “!Sumiko..mi dici che hai contro Hiro?"
"Lui non mi vuole dare la macchinina con cui sta giocando!! cattivo Hiro ...cattivo Hiro!!"
"Basta...tu hai i tuoi giocattoli..gioca con quelli e lascia in pace tuo fratello una buona volta!!"
"gnooooooooo""
 E’ arrivato il momento di usare l'unica arma efficace. Mi avvicino e la guardo con uno dei mie sguardi cattivi . E lei di rimando mi guarda : ci fissiamo negli occhi e sembriamo capirci al volo. Si perchè se c'è una cosa che io e lei abbiamo in comune è proprio questa: quegli occhi ambrati, quella stessa profondità.Lei ha il mio stesso sguardo.



" Ah quanto adoro il natale AKI!"
"Bhe non mi stupisco...c'è qualcosa per caso che tu non adori Kurata?"
Lei mi lancia un occhiata minacciosa. Odia farsi chiamare Kurata, soprattutto dopo il matrimonio. Non ho mai capito il perchè...ma forse semplicemente perchè noi non siamo estranei.Siamo Sana e Akito, Akito e Sana..due individui irrimediabilmente  differenti ma così totalmente nostri. I nostri cuori si appartengono: siamo due anime gemelle. Buffo , non l'avrei mai pensato che al mondo esistesse  qualcuno destinato a me. La guardo mentre si ingarbuglia tra i fili, le palline, e strane bamboline di carte : è il 23 dicembre...è l'antivigilia del nostro metà compleanno . Ancora una volta mi ha incastrato: é riuscita a convincermi nell'aiutarla a preparare l'albero di Natale. Non so come, ma Sana ci riesce sempre: mi fa sempre fare cose che normalmente non farei nemmeno se mi pagassero. Ma in fondo non mi stupisco: mi basta un suo sorriso o i suoi grandi occhi rivolti su di me, per farmi perdere completamente il lume della ragione. E così eccomi qui, ad un anno di distanza dal nostro matrimonio, incatastato ad appendere bamboline che mi fanno tanto pensare a Misako Kurata. Le trovo inquietanti. Hanno lo stesso sorriso beffardo della madre di Sana.
"Uff su Akito datti una mossa....tra poco dobbiamo portare Sumiko a fare un giro e tu perdi tempo a guardare le bamboline di carte!!"
"Bhe se tu appendessi palline invece di bamboline  non mi stupirei più di tanto..!"
" Vabbè mentre tu finisci vado a prendere Sumiko nell'altra stanza".
Sumiko...mia figlia..lei si che mi preoccupa. Ha quasi un anno ormai ma ancora non ha spiccicato neppure una parola.Eppure avrei creduto che essendo figlia di una logorroica come Sana avrebbe cominciato a parlare molto velocemente. Ma Sumiko a quanto pare preferisce camminare e scorrazzare in giro per casa piuttosto che perdere tempo in parole. Meno male, almeno forse avrò una donna in meno simile ad un grillo parlante in casa.
" AKITOOOOOO!!!! CAVOLO ABBIMO UN PROBLEMA!!"
"CHE SUCCEDE?"
" Non riesco a trovare Sumiko...l'avevo lasciata qui nella stanza a giocare!!!"
 "Sicuramente sarà lì in giro...ora la cerchiamo..!"
Lascio tutti gli aggeggi da decorazione su un tavolo e mi metto a cercare quella dannata di mia figlia. Vado sempre  un pò in ansia quando sparisce...forse perchè la mia paura più grande è sempre stata quella di essere un pessimo genitore.
" Sumi...dove sei???"
Cerco in giro per la casa, con le grida di Sana in sottofondo che nel frattempo comincia a perdere la pazienza. Tipico di lei. Poi la vedo finalmente: Sumiko è accovacciata in un angolo della cucina .
" Sumiko..piccola vieni qui..su.."
Mi guarda con quei suoi occhi ambrati  accucciata sotto ad una sedia. Allungo una mano per prenderla ma lei si divincola e  ridacchia tra se e se contenta di essermi sfuggita.E per giunta si mette in bocca un giocattolo. Pessima idea:potrebbe ingoiarlo da un momento all'altro.
" Akito l'hai trovata?"
" Si è qua sotto ma non si fa prendere....e ha una pallina di plastica tra i denti"
" Aspetta ..provo io" Sana si accuccia vicino a me e  comincia a chiamare Sumiko. Ma mia figlia invece di darle retta  la ignora del tutto e comincia a masticare sempre  più forte quel che ha tra i denti.
"Su vieni Sumiko ..dai fai la brava ....Oh Akito che facciamo..Se la ingoia potrebbe soffocare!!"
Sono cosciente della preoccupazione di Sana che d'altronde è anche la mia. D'improvviso tutto il mio sangue freddo va a farsi benedire!!
"SUMIKO HO DETTO VIENI SUBITO QUI!!" una frase urlata un po’ ad alta voce ma che a quanto pare basta per mettere fine a quella scena.
DI improvviso mia figlia mi guarda con aria di sfida: ci guardiamo reciprocamente...Sono quasi ammaliato: il mio sguardo riflette il suo .Poi Sumiko stranamente si calma e mi si avvicina gattoni piano piano. Non so quello che sto facendo,nè quello che sta facendo lei.So solo che tra di noi si è creato una sorta di legame..legame fatto solo dai nostri sguardi  Lentamente mi guarda e mi posa la pallina tra le mani  ,come per magia.
" Brava Sumiko...dai la pallina al tuo papà Akito."
Sento Sana dire questa parole e poco dopo avviene l'inaspettato. Le labbra  di Sumiko si schiudono e mi guarda fisso negli occhi.  Ed Eccolo  giungere alle mie orecchie quel suono..un suono  mai sentito prima .ma così chiaro e distinto.
"A_ki_TO
"
"Come?COsa hai detto piccola?" Le dico con voce tremante
"A...KI....TO"
Rimango senza fiato..io e sana ci guardiamo allibiti. Mia figlia ha parlato.  Quell'Akito pronunciato da quelle labbra infantili mi riempie di una gioia infinita. E' il 23 dicembre. Il primo natale di Sumiko. E la prima parola pronunciata da mia figlia è stato proprio il mio nome.

 

Qualcuno una volta mi ha detto che la vita non è nient'altro che un giro di giostra. Che la fortuna bacia i più audaci o semplicemente che non bisogna smettere di credere in un futuro migliore. Chi me le ha dette queste parole? Ah si , forse è stata proprio LEI a dirmele...quando nella mia vita credevo non ci fosse più speranza , è stata lei a tendermi una mano. Altro che giro di giostra: la mia, di vita, ha fatto almeno una ventina di virate per portarmi ad essere quello che sono ora.  Ed è tutto merito suo. La guardo mentre mi stringe una mano e canticchia allegramente una canzone così ad alta voce che non si accorge che le persone ci stanno fissando. Camminiamo nel parco; abbiamo deciso di goderci questa passeggiata " romantica", ma me ne sto già pentendo di avere acconsentito : Sana si fa notare troppo e se c'è una cosa che io odio è proprio quella di essere al centro dell'attenzione. Ma lei è fatta così: sembra la gioia fatta persona e nonostante il tempo trascorra lei sembra rimanere sempre uguale: già, è tutto merito suo se ora guardo la vita con occhi differenti.
Nel mio oscuro passato tante volte ho pensato di farla finita: così tante che c'è stato un periodo in cui mi svegliavo la mattina credendo di essermi davvero ucciso. Ma lei ha cambiato tutto. Non solo il mio mondo, ma anche me. Lei ha questo potere speciale.
" Uh guarda Aki...!! Il nostro posto speciale!!"
Un lucchichio negli occhi di Sana appare: è felice, glielo si legge in faccia. Mi giro anche io verso il luogo che sta guardando e finalmente lo vedo : il gazebo in legno...quel gazebo che è stato tante volte il luogo dove amavamo rifugiarci. Lì la prima volta ho cominciato a provare qualcosa per quella strana ragazzina dai capelli ramati e dalla incredibile tenacia. Lì è dove lei mi ha cullato dolcemente per la prima volta , come se fossi stato un bambino, il suo bambino. Ci avviciniamo lentamente al gazebo, sempre tenendoci mano nella mano: ci teniamo stretti come se non volessimo lasciarci andare. Ma qualcosa ridesta la mia attenzione. Pochi metri più in là, accanto a quel luogo così magico e nostro sento delle voci.
" MA che..nooo è già occupato il gazebo uffa!!!
" Zitta Sana! Rimani qui..voglio vedere che sta succedendo!"
Mi allontano da lei e con fare silenzioso mi avventuro alcuni passi più in là.
" Lasciami in pace , ti ho detto!!!"
" Ma dai ora sono arrivata, non puoi andartene via!!"
" Credimi è per questo che me la sto filando!!"
" MA quanto sei antipatico! vieni qui!"
Li vedo finalmente: alla penombra della struttura in legno   due ragazzini stanno litigando: lei con lo sguardo sorridente lo rincorre e cerca di fermarlo, lui , un tipo dall'aria burbera e piuttosto irritato continua a sfuggire alla ragazzina . Per un attimo il tempo sembra fermarsi. Quella scena così familiare mi fa provare una fitta al cuore. é la stessa scena  vissuta tanti anni prima io stesso quando la ragazzina a inseguirmi era Sana, e il ragazzino irritato ero io. E’ come un tuffo nel mio passato, nel nostro passato.
Li guardo mentre si riconcorrono e non posso fare a meno di pensare . Penso a tante cose: penso che in quel ragazzino ho appena rivisto la trasposizione del me stesso di tanto tempo fa, penso che forse anche lui in questo momento vorrebbe solo farla finita proprio come ho desiderato farlo io; Penso che forse quella bambinetta così piccina  ma così tenace forse sarà la sola persona che gli tenderà una mano nel suo mondo fatto di oscurità. Penso che lui all'inizio la detesterà per il suo essere così altruista e ingenua ma poi non potrà fare a meno di amarla. Forse  quel bambino diventerà come me, o forse no. Forse in questo caso tutto dipenderà dal giro di giostra che farà la sua vita. Li guardo un ultima volta, e quasi mi scendono le lacrime agli occhi. Si proprio io , un tempo così duro , adesso mi commuovo di fronte ad una scena così normale ma così ricca di significati per me. Mi allontano dal gazebo e torno  verso di lei: verso Sana che nel frattempo è rimasta lì tutto il tempo a guardare. Alla luce della tramonto appare ancora una volta  bella. Così dannatamente bella.
" Cosa succede?Ha bisogno di aiuto quel bambino?"
é proprio da lei: si è proprio da lei preoccuparsi per gli altri, anche per chi non conosce. Il suo volto ha un cipiglio di preoccupazione, l'espressione che assume ogni volta che vorrebbe fare qualcosa per rendere felici le persone. é questo quello che lei in realtà fa: non l'attrice, non la pseudo-cantante, non la madre nè la moglie: no,lei rende felici le persone. E’ questo che la rende così speciale,. è questo che la rende così unica nel suo genere.
" No , non ti preoccupare!! Quel bambino ha appena trovato la sua Sana"
Le cingo la vita e lei mi apre uno dei suoi magici sorrisi. Il volto risplende, gli occhi brillano.
" Ch..che intendi?"
Lei sa cosa voglio dire, o almeno spero che lo sappia anche se forse a pensarci bene potrebbe essere così ingenua da non capire l'evidenza delle mie parole.Prima che mi chieda altro, mi avvicinò ancora di più a lei e la bacio. Un bacio delicato ma al tempo stesso passionale. Lei ricambia e dopo pochi minuti ci stacchiamo.
" Che sono felice di averti incontrato!"
Lei ride,  e  tutto il mondo si dipinge di colori. Mi guarda negli occhi e mi sorride: un regalo prezioso solo per me ed  Io, Akito Hayama, un tempo conosciuto come diavoletto scorbutico, non posso fare a meno di non ricambiare quel sorriso che mi ha cambiato la vita per sempre.

 

ANGOLO AUTRICE.

Salve a tutte! Bene, bene eccoci giuste alla conclusione di questa storia.. guarda caso proprio nel giorno della pubblicazione in giappone del vero Deep Clear!XD Bhe cosa dirvi a riguardo di questo ultimo capitolo: l'idea di scrivere un capitolo interamente dal punto di vista di Akito mi è venuto senza premeditazioni: mentre fissavo il foglio bianco ho pensato che forse per concludere questa storia fosse giusto  mettere a fuoco un pò i pensieri dle nostro Akito. Ho utilizzando molti flashback..infatti le parti in corsivo sono ricordi di Akito generati dai suoi stessi pensieri. Credo che forse questo sia uno dei migliori capitoli di tutta la storia forse perchè adoro immedesimarmi in Akito. Bhe cos'altro dire: ringrazio tutte coloro che mi hanno seguito , che mi hanno recensito, e che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le seguite. Comunque sia tornerò molto presto, anzi forse steso la settimana prossima, con una nuova fan fiction dove vedremo Akito e Sana in uan versione leggermente diversa dal solito. Quindi spero che  continuerete a seguirmi:) unsaluto a tutti.

  
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