N o
v e n
a .
Nove
giorni al
Natale.
3.
shopping
natalizio
Peter
lanciò un’occhiata disperata ad Edmund, da sopra
la pila di pacchi e pacchetti
che teneva tra le braccia, e il fratello minore ricambiò con
altrettanta
disperazione, mentre cercava di tenere in equilibrio le scatole che
anche lui
aveva in braccio.
- manca
ancora molto? – domandò con voce stanca al padre,
cui erano toccati in sorte i
sacchetti pieni di regali, che ora penzolavano dalle sue braccia simili
a dei
pesi morti. Cosa che in effetti erano, non essendo oggetti vivi. Beh,
in
qualsiasi caso non era il momento di perdersi in certi ragionamenti.
- Dio ce
ne scampi – fu la risposta, subito intercettata da Helen
Pevensie, che lo
fulminò.
-
sappiate – disse con fare minaccioso, puntando il dito verso
di loro, e Edmund
fece finta di non esistere nascondendosi dietro i pacchetti –
che ci manca
ancora un sacco di gente: la cugina Adele, per esempio, o la zia Sophia
e il
signor Buttercup e i coniugi Bloomwood , e la signora White e ..
–
- mamma
– la interruppe Edmund, ricominciando improvvisamente ad
esistere per correre
in loro aiuto. E quando Ed correva in loro soccorso, interrompendo i
fiumi di
parole della madre, Peter avrebbe volentieri costruito una statua in
suo onore
– alla signora White hai già preso il regalo
– scrutò i pacchetti che aveva in
mano lui, e poi quelli di Peter – eccolo. È quello
lì, in cima alla pila di
Peter. –
- e se
non sbaglio è un cappello – concordò
Peter, sempre più deciso sull’idea della
statua. Poi si chiese come avesse fatto a ricordarsi che avevano
comprato un
cappello alla signora White, stupendosi.
- rosa – commentò
disgustato il minore.
Lucy ridacchiò, vedendo la reazione del fratello, prima di
ritornare a guardare
interessata la vetrina della pasticceria.
Helen li
fissò accigliata e poi infuriata quando il marito disse:
- beh,
cara, a questo punto mi sembra che la signora White debba essere
depennata –
- in
qualsiasi caso – riprese la donna, con tono solenne
– abbiamo ancora un sacco
di regali da comprare –
E, dopo
aver fatto segno alle figlie, s’incamminò a testa
alta lungo il viale.
Peter
alzò gli occhi al cielo e Edmund sbuffò mentre il
padre si rassegnava a
ricominciare a trascinare i sacchetti.
Le spese
natalizie erano sempre una tortura per i tre uomini di casa Pevensie, e
una
tragedia per il portafoglio di famiglia.
Al
momento, però, Lucy, Susan e Helen non sembravano farci
caso, prese com’erano a
discutere sul regalo migliore da fare ai coniugi Bloomwood, una coppia
di
anziani signori che avevano la brutta abitudine di portare dolci a casa
loro
più o meno tutte le settimane, fermandosi poi a bere il
thè.
Non che
a Peter dispiacessero i dolci che la signora Bloomwood preparava
personalmente,
ma appunto perché li faceva apposta
per
loro ora erano costretti a comprare un regalo anche ai due
anziani. Cioè,
non potevano andarseli a comprare i
dolci, e che diamine?
Sbuffò,
e guardò le sorelle e la madre, chiedendosi cosa ci
trovassero di interessante
nel.. guardare le vetrine e comprare robe
inutili.
E poi,
accidenti. Non è che le braccia le avevano solo loro tre.
–
si può
sapere perché Susan, Lucy e mamma non portano mai niente?
– borbottò
contrariato Edmund, quasi gli avesse letto nel pensiero. –le
mani le hanno
anche loro! -
Andrew
li guardò afflitto.
-
questo, ragazzi – disse con aria melodrammatica –
è il motivo per cui vi dico
sempre: non sposatevi –
Le sue
parole provocarono una leggera perdita di equilibrio dei pacchi, quando
i due
fratelli iniziarono a ridere.
- e se
dovete sposarvi, cosa che sicuramente vostra madre vi
obbligherà a fare,
ricordatevi di non avere figlie femmine che diano man forte alla madre
–
I due
ragazzi risero così forte che alcuni pacchetti in cima alle
pile caddero, e
furono costretti a chiedere a Lucy, tra un attacco di risa e
l’altro, di
rimetterli ai loro posti.
Helen li guardò
male, quasi sapesse la causa
delle loro risate, e si addentrò poi nell’ennesimo
negozio di vestiti in cui
Susan e Lucy la seguirono a ruota.
Attraverso
la vetrina riuscivano a vederle indicare entusiaste diversi capi.
- giuro
che non mi lascerò mai più trascinare a fare
shopping con loro – promise
Edmund, appoggiandosi ad un muro.
- lo
dici tutti gli anni, Ed – gli ricordò divertito
Peter, e il minore lo guardò
male.
- ma
questa volta faccio sul serio – sostenne l’altro,
scatenando una risata del
padre.
- puoi
fare tutte le promesse che vuoi Ed – dichiarò
convinto Andrew, come se stesse
dando un’importantissima lezione di vita ai figli. E, in
effetti, poteva anche
essere vista in questo modo – ma sappi che una donna riesce sempre ed inspiegabilmente
a convincere un uomo a fare anche quello che non
vuole fare –
- e, ma
che sfi.. ! – il ragazzo dai capelli corvini si
bloccò di colpo, quando vide
Susan sull’uscio del negozio fissarlo in malo modo.
– emh.. –
-
è
davvero una bella giornata, non trovi Ed? –
commentò Peter, alzando lo sguardo
verso il cielo nel tentativo di salvare l’altro, accorgendosi
solo dopo che era
coperto da fitte nuvole bianche che
promettevano neve, guadagnandosi le occhiate perplesse di
entrambi i
fratelli mentre il padre scoppiava a ridere.
Avvampò
e sibilò un: - ingrato – a Edmund, che gli sorrise
a mo’ di scusa.
-
andiamo? – propose Lucy raggiante, poggiando un altro pacco
sulla pila del
biondo.
- e
dove? – borbottò quest’ultimo.
- hanno
aperto un nuovo negozio di articoli per la casa proprio in fondo alla
strada ..
– intervenne Helen, sorridendo.
Più
che
altro ghignando.
E, per
un attimo, Peter pensò che sua madre si divertisse, a farli
soffrire.
Na, na, na..
No, non so
da dove sia uscita
questa shot, però la adoro *-*
È
decisamente la mia preferita
(ed è strano, perché la mia preferita dovrebbe
essere quella su Eddie –
Beh, penso
che tutti siano andati
a fare shopping, ultimamente.
E
perché mai dovevo risparmiare i
fratelli Pevensie da questo momento così natalizio?
Bene.
Io.VOGLIO.VEDERE.NARNIA.
E ci
andrò. A costo di
trascinarci qualcuno per i capelli.
See
You
Tomorrow <3
_
L a l a