Il giorno dopo Isabel era al Palazzo d’Inverno. Vi era giunta a cavallo per farsi un’idea della città. Non appena smontò avvertì un rumore. Si girò di scatto, una carrozza si stava avvicinando pericolosamente a lei. Per tre secondi fissò i cavalli, ammutolita dalla paura. La carrozza si stava avvicinando.
Poi, ricordandosi che poteva morire saltò. Saltò a destra, più che poteva, sperando di non sentire la carrozza su di sé. Finì sulla neve, fredda ma al contempo calda.
La carrozza si fermò a pochi passi da lei. Ne scese un uomo. << State bene? >> chiese, correndo verso di lei e aiutandola a rimettersi in piedi. << Si, sto bene … >> Isabel si bloccò, quell’uomo era il principe Aleksandr Danilovic Mensikov. Sorrise, osservandolo, e pensando, era il momento, doveva conquistare quell’uomo. << … Principe, io … >> e svenne, o meglio finse di svenire. Mensikov la prese in braccio, Isabel era bellissima secondo lui, e la portò in carrozza. Isabel gioì nel sentire quell’uomo bello con le spalle larghe che se la stringeva al petto. << Cosa succede padre? >> chiese la principessa Marja Aleksandrovna Mensikova. << La signora ha avuto un malessere, Masa, niente di grave >>. Le bimbe si avvicinarono a Isabel. << E’ la signora che ho visto ieri >> disse la granduchessa Natalia. << Dove? >> << Si era persa e ha trovato noi >>. Aleksandr sorrise, quella donna era proprio bella, chissà se la sorella dello zar poteva trovarle un posto, si chiese, osservandola, mentre l’adagiava sulla carrozza.