Falling on the ground
(Meeting the Itako)
Mentre Horo Horo e Ren
continuavano, imperterriti, a discutere con un palo della luce, esasperato Yoh
decise di entrare in casa e analizzare la situazione. Si sedette, con un tonfo,
al tavolo della cucina, versandosi del latte freddo. Si lasciò sfuggire, poi,
una mezza imprecazione, una volta resosi conto che l'intruso col ciuffo
(leggere: Ren) aveva trangugiato tutto il latte che c'era in casa.
Maledì la propria cattiva stella e si prese la testa tra le mani, chiudendo gli
occhi, e sforzandosi di trovare una spiegazione logica a quello che stava
accadendo.
Dopo minuti di riflessione buttati
al vento si rese conto che trovare una spiegazione era
impossibile: due sconosciuti gli piombano in casa sostenendo di essere
House-Friends (dei quali, tra l'altro, lui non aveva mai sentito parlare, nè
tantomeno aveva mai aderito ad un'iniziativa del genere) e non solo gli avevano
monopolizzato casa (Ren era stravaccato sul divano a guardare Sex and The City
con l'aria di uno che non ha ancora capito un piffero e che crede che i pampini
li porti la cicogna. Nel frattempo Horo Horo si dilettava con lo sciacquone in
bagno) ma continuavano a mandare occhiate significative verso elettrodomestici
ed oggetti vari. Per un secondo, aveva creduto che Ren stesse intrattenendo una
conversazione con il porta-ombrelli, ma, scotendo il capo, si convinse che
quella mattina aveva semplicemente bevuto del the
avariato.
Improvvisamente un forte rumore lo
destò dallo stato di trance che l'aveva preso, costringendolo a dirigersi verso
la porta.
"Oh, ti prego fa che non sia un altro svitato!". Chiudendo gli occhi, temendo di
poter vedere qualcosa di orribile, aprì la porta.
Non osava aprire gli occhi, nè proferire parola.
Dopo pochi istanti di imbarazzante silenzio, sentì un colpo di tosse.
- Yoh? Ti senti bene? Scusa il ritardo, ma Jeanne voleva che le prestassi gli
appunti e...Yoh?
- Lyserg?
- No, guarda, sono la fatina dei dentini.
- Davvero? Perchè non l'hai detto subito!^^
- Santo cielo, è peggio di quel che temessi.
E, senza tante cerimonie, spinse
Yoh da una parte ed entrò in casa, trascinando il povero ragazzo dietro di sè, e
costringendolo sopra una poltrona in salotto (nel frattempo Ren, scocciato,
aveva cambiato canale e stava divertendosi guardando, tutto emozionato, i
Teletubbies).
Dopo aver appurato che Yoh non era ammalato, come il malcapitato tentava,
senza successo, di spiegare da un'ora, l'acuto Lyserg sentenziò che era oramai
troppo tardi per andare a scuola. Non del tutto convinto della salute mentale
dell'amico, e accortosi della presenza dei due inquietanti sconosciuti, si
decise a chiedere a Yoh cosa diamine fosse accaduto.
Yoh, ancora un po' perplesso, glielo spiegò.
- Mio Dio...quindi...non ricordi di aver compilato quella cartolina d'iscrizione a scuola?
- Veramente non credo di...
- Oh, sì che l'hai fatto!
- Ma io...
- Niente "ma", e ora fatti in là, che devo fare una telefonata.
Stranamente a quanto Yoh si aspettasse, Lyserg si avvicinò al telefono e gli fece l'occhiolino, alzando il pollice in segno di vittoria, per poi rivolgere nuovamente la sua attenzione a Yoh ed invitarlo a fare un giro.
Con aria assorta, mani nelle tasche dei pantaloni, Yoh affiancava l'amico, godendosi il caldo sole primaverile. Era tanto distratto, che si accorse troppo tardi di una biondina che si dirigeva verso di loro, centrandola in pieno. Per evitare che cadesse, la trasse a sè. Capitombolarono, così, l'uno sull'altro, in una sorta di goffo abbraccio.
La ragazza aveva un buon profumo e Yoh, avendola tra le sue braccia, provò una strana sensazione all'altezza dello stomaco, che scomparve non appena la ragazza si fu rialzata, assestandogli un potente scappellotto.
- Ma cosa credevi di fare, Baka! Stai attento a dove metti i piedi
- Ecco, sono spiacente io...
- Non me ne faccio nulla delle tue scuse, Yoh. Pretendo di essere risarcita del danno fisico e morale
- Danno..? Ma...Lyserg, aiutami! - supplicò il brunetto
- Beh, ha completamente ragione...in fondo, è stata una brutta caduta
- E allora cosa dovrei...
- Perfetto, sono contenta che abbiamo raggiunto un accordo. Mi trasferirò a casa tua e ci rimarrò fino a quando non mi sentirò soddisfatta e risarcita. Sono Anna Kyoyama, un'Itako. Tu sei uno sciamano, ne?
Così dicendo, prese la valigia che
giaceva di fianco a lei, e si avviò verso casa.
- Che fate, non venite?
- Oh, sì arriviamo Anna-kun!
Yoh si avviò, correndo, dietro la ragazza, chiedendosi, ancora, come avesse fatto a trovarsi in quell'assurda situazione. Ehi, un attimo...ma come faceva Anna a sapere che si chiamava Yoh?
Lyserg, rimasto indietro, sorrise di quei sorrisi che si fanno quando sai già come andrà a finire una storia, perchè tutto sta andando proprio come avevi previsto tu.
***
- Perfetto. Ottimo lavoro. Avete contattato Hao?
- Non ancora signore
- Provvedete immediatamente
Un oscuro tipo (il proprietario della prima voce), si gira verso uno schermo sulla sua destra, osservandolo pensieroso.
- Lasciate entrare Ryu...presto il gioco si farà interessante.
***
TBC...
Salve! Sono Serena89.
L'iniziativa di scrivere tutti insieme una fic su Shaman King m'è piaciuta tanto
che ho deciso di aderire^^. Se il capitolo non dovesse andare bene, sono
disposta a modificarlo o eliminarlo. Come vi pare? Orribile? Disgustoso? Non
degno di commenti?