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Autore: JoJo    19/12/2010    6 recensioni
Prendete due ragazzini svegli e senza peli sulla lingua, aggiungeteci un'antropologa un po' svampita e giovane genio troppo timido. Shakerate per bene ricordandovi di non dimenticare di aggiungere la squadra di profiler più brillante del Paese, una tecnica informatica fuori dalle righe, un agente FBI più scorbutico di Brontolo e due scienziati litigiosi. Ricoprite il tutto e lasciate marinare per sette giorni. Chi l'ha detto che in una settimana non può succedere di tutto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '49 ways to live'
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- DAY 1 -

 

Ci sono due cose nella vita per cui non siamo mai davvero pronti: gemelli.

Josh Billings

 

 

Oggi sono più felice di un passerotto che ha trovato una patatina!” disse Alaska, la voce talmente allegra che trasmetteva immediatamente quanto fosse contenta dell'arrivo dei fratelli.
Garcia rise, divertita dalla metafora “Ti ho già detto che ti adoro?”
Svariate volte.- rispose l'altra annuendo- Ah, e grazie di avermi accompagnata.”
No problemo, Nocciolina.- trillò Penelope dandole un buffetto sul braccio- E poi, volevo essere la prima a vedere i tuoi fratellini. Da quant'è che non li vedi?”
Settantadue giorni e tredici ore, circa...- calcolò velocemente l'antropologa, prima di puntare di scatto il dito verso il tabellone degli arrivi- Guarda!Il volo da Wichita è atterrato!”
Garcia non fece in tempo a registrare quell'ultima frase, che la ragazza l'aveva già afferrata per un braccio e improvvisamente si era ritrovata a correre alla cieca dietro di lei, ritrovandosi infine in prima fila di fronte al corridoio da cui stavano già affluendo i passeggeri appena sbarcati.
Quando Alaska intravide la hostess che teneva per mano due bambini biondi iniziò a saltellare su e giù, ben attenta ad agitare con foga il cartello che stringeva fra le mani che recitava Smolarek: Pacchetto 2x1 che si era premurata di preparare la sera prima sotto lo sguardo divertito di Spencer.
Il volto dei due ragazzini si illuminò all'istante alla vista della sorella ed entrambi si fiondarono di corsa verso di lei.
Alaska!” urlarono in coro, felici.
Ross si chinò, allargando le braccia per accogliere entrambi in un caldo abbraccio e Garcia non potè fare a meno di sorridere nel vedere quel ricongiungimento familiare che, pur nella sua intimità, non la faceva sentire per niente esclusa.
Quando si sciolse quell'abbraccio e i tre fratelli si alzarono e si voltarono sorridendo verso di lei, Penelope non riuscì a fare a meno di fissare i gemelli sbattendo le palpebre.
TJ e JD erano completamente, indiscutibilmente e indubbiamente identici.
Entrambi erano piuttosto alti e decisamente magri. Entrambi indossavano occhiali dalle lenti ovali e la montatura di metallo. Entrambi avevano capelli biondi, di un biondo impossibile, i cui ciuffi indomabili schizzavano da tutte le parti. Entrambi avevano gli occhi color ghiaccio e vivaci.
Uno dei due bambini, non aveva assolutamente idea se fosse JD o TJ, teneva le mani ancorate alle cinghie dell'enorme zaino da viaggio che si teneva sulle spalle, l'altro invece aveva un borsone che gli penzolava placidamente dalla spalla.
Allora, Penny?- trillò Alaska con un sorriso radioso sul volto, mentre sfoggiava i gemelli come se fossero stati delle opere d'arte- Che ne dici dei miei fratellini?”
Oh, wow.- esalò Garcia facendo saettare lo sguardo da uno all'altro- Insomma, mi avevi detto che i tuoi fratellini erano gemelli ma non pensavo fossero...Sono uno la copia sputata dell'altro, un copia e incolla perfetto, due figurine identiche nello stesso pacchetto, l'uno la controfigura dell'altro...”
Uno dei due ragazzini alzò un sopracciglio “Ci vai giù pesante, tu, con le metafore, vero?”
Scommetto che non hai mai visto due gemelli omozigoti contemporaneamente prima d'ora.” continuò a parlare l'altro, portando avanti il discorso del fratello.
“No, infatti.” ammise Penelope con una risatina.

Alaska diede un colpetto sulle spalle ad entrambi i gemelli “Avanti, ragazzi: presentazioni!”
Lui è JD...” iniziò a dire il bambino con lo zaino.
...e lui TJ.” concluse l'altro, indicando il fratello.
Ok, adesso sono ancora più confusa.- disse Garcia, scuotendo piano la testa- In ogni caso io sono Penelope, ed oggi sarò la vostra chaperon.”
Ross aggrottò la fronte, confusa “Parrucchiera?”
Vuol dire guida.- la informò TJ- Nel medioevo indicava un cappuccio indossato dalla maggior parte degli uomini nell'Europa Occidentale.”
Garcia fece schioccare le dita “Oh, ho capito. Tre G-men per la nostra Alaska, questa settimana.”
“Che cos'è un G-man?” domandarono in coro i due gemelli.
“Oddio!Sento anche doppio!- esclamò Penelope strabuzzando gli occhi- Credevo fosse un fenomeno solo associabile alla vista...”
La visione doppia è causata della pressione oculare, che può essere associata all'occhio singolo o ad entrambi. È sintomo di irregolarità della cornea, patologie del cristallino, alterazioni retiniche, malattie del sistema nervoso centrale, traumi cerebrali, malattie neuromuscolari, ipertensione nervosa, diabete, patologie del sistema endocrino o circolatorio.- spiegò JD velocemente, per poi storcere gli occhi- Vedi?Se faccio così soffro di diplopia anche io.”
Accidenti!-esclamò Penelope stupita- È come vedere il dottor House, ER, Grey's Anatomy e tutti gli altri telefilm medici risucchiati nel cervello di un bambino.”
Alaska diede un buffetto sulla testa del fratellino “JD è un filino ipocondriaco.”
Certo.- confermò TJ facendo roteare gli occhi- Se per un pochino intendi in modo esagerato ed irrazionale allora hai centrato il punto.”
In effetti l'ipocondria è un disturbo esponenzialmente in aumento nella popolazione negli ultimi decenni...” continuò a dire il bambino, incrociando le braccia e annuendo pensieroso.
“Alaska, ti prego: devi farmi installare delle telecamere nel tuo appartamento questa settimana!- implorò ridendo la rossa- I miei sensi da sensitiva mi dicono che ci sarà da divertirsi a casa Reid!”

 

 

Era calmo.
Era perfettamente calmo.
In fondo era un profiler affermato, aveva affrontato un sacco di casi di rilevanza nazionale, la maggior parte dei quali sarebbero risultati indigesti perfino ad agenti con esperienza pluridecennale, aveva affrontato numerosi SI dalle menti decisamente perverse, criminali davvero pericolosi.
Due bambini di otto anni non sarebbero dovuti essere un problema per lui. Anche se erano due gemelli con un QI sopra la media e decisamente vivaci con cui avrebbe dovuto condividere la casa ed Alaska per una settimana intera.
Spencer Reid inspirò profondamente, gonfiando il petto e stringendo le mani intorno ai braccioli della poltrona.
Era calmo.
Era perfettamente calmo, si ripetè di nuovo mentalmente.
Quando sentì la porta d'ingresso aprirsi tuttavia, si ritrovò a sobbalzare sul posto, contraddicendo immediatamente quell'ultimo pensiero.
Spencer!- chiamò la voce di Alaska dall'ingresso- Siamo arrivati!”
Andrà tutto bene.” mormorò fra sé e sé il profiler per darsi coraggio, mentre si alzava per andare a salutare i nuovi arrivati.
JD e TJ stavano appoggiando i loro bagagli sul pavimento, mentre loro sorella stava appendendo le loro giacche all'attaccapanni.
Come aveva sospettato, non era riuscito a distinguere i gemelli l'uno dall'altro.
Ciao.” salutò, cercando di sorridere nel modo più cordiale possibile. Osservando il volto radioso di Alaska, però, si accorse che la sua doveva essere stata solo una pallida imitazione del suo sorriso.
L'antropologa indicò Reid con un gesto della mano “TJ, JD: vi ricordate di Spencer, vero?”
Certo, il tuo ragazzo...” cominciò a dire TJ.
...che lavora nell'FBI.” concluse quindi JD annuendo con aria saputa.
Il fratello fece al profiler un cenno col capo “Come va?”
Tutto bene.- rispose prontamente Spencer, facendo saettare lo sguardo da uno all'altro- Il viaggio è andato bene?”
Ci sono state un po' di turbolenze.” disse TJ, tirandosi su gli occhiali dal naso con l'indice.
JD annuì ridendo alle parole del gemello “Erano divertenti.”
Alaska rise, scuotendo la testa “Ecco dove sono finiti i miei geni addetti alla propensione al volo!”
Spencer sorrise, felice di vederla così contenta della compagnia dei fratellini e la seguì con lo sguardo mentre faceva loro un cenno con la mano, per invitarli a seguirla.
Ok, vi facciamo conoscere la casa.- annunciò, prendendo la mano di Reid e stringendola con amore mentre lo trascinava al suo fianco- Questo è Salvatore, il televisore. Laggiù c'è Rodrigo, il frigo e mi raccomando Alice e Beatrice: sono gemelle, lavatrice ed asciugatrice, sono in lavanderia insieme a Bruto e felici di aiutarvi in caso di necessità.”
Spencer non potè fare a meno di guardarla spaesato, mentre veniva sballottato di qua e di là per le stanze dell'appartamento.
Credevo che avessi smesso di dare nomi agli elettrodomestici.”riuscì a dire TJ, fra le risate.
Alaska si strinse nelle spalle “Già, ma ho ricominciato quando mi sono trasferita qui.”
Quello cos'è?” domandò JD indicando lo scheletro esposto di fianco alla scrivania nello studio che Spencer e Alaska condividevano da quando abitavano insieme. Aveva un braccio alzato e le gambe leggermente divaricate in una mimica che rispecchiava quella del personaggio interpretato da John Travolta ne La febbre del sabato sera. Intorno al collo portava un boa di struzzo color verde acido e in testa un cilindro ricoperto di paillettes rosa.
Oh, lui è James.” lo presentò Ross, come se fosse stata una persona vera.
E' una persona vera che ha donato il suo corpo alla scienza?” domandò interessato TJ, gli occhi spalancati.
Reid scosse la testa “No, è una riproduzione in scala 1:1 in plastica dura.”
Ce ne regali uno per Natale?” continuò a parlare il ragazzino, estasiato.
Alaska gli diede un buffetto sulla testa “Sicuro.”
L'attenzione dei gemelli, tuttavia, era già focalizzata su qualcos'altro. Qualcun altro, in realtà.
Le due paia di vivaci occhi color ghiaccio si puntarono su Pappa nell'istante stesso in cui l'enorme felino decise di uscire dal proprio nascondiglio sulla sedia imbottita dietro la scrivania.
E lui chi è?” trillarono in coro, entusiasti.
Avete un gatto?” domandò di nuovo JD, muovendo in passo in direzione dell'animale.
Fermi!” intimarono contemporaneamente Alaska e Reid, allungando le braccia per fermare i due bambini.
Che c'è?” domandarono i gemelli all'unisono, alzando un sopracciglio.
Pappa ha un modo tutto suo di fare nuove conoscenze.” spiegò titubante Spencer, ricordando come qualche sera prima, quando avevano invitato a cena Morgan, il gatto gli si fosse avventato contro, addentandogli con determinazione i pantaloni.
JD aggrottò la fronte “Cioè?”

Verrà lui da voi, si avvicinerà piano, vi annuserà un po' e, se non vi riterrà delle minacce per sé o per noi, diventerete amici per la vita.- spiegò Alaska, facendo un vago gesto con la mano- È un comportamento un po' strano, ma si crede un cane da guardia.”
Avete un gatto che si crede un cane da guardia?” ricapitolò TJ inquisitore.
Già.- confermò l'antropologa orgogliosa- È forte vero?”
I ragazzini risero “E' buffo.”
E strano.- aggiunse JD- Perchè dovrebbe fare una cosa del genere?”
“In effetti è molto comune per tutti gli essere viventi assumere gli stessi atteggiamenti e comportamenti delle persone o animali con cui passano più tempo.- cominciò a spiegare velocemente Reid- È come quando un cane sembra assomigliare al suo padrone o quando succede la stessa cosa per le coppie di anziani. Pappa ha vissuto per tutto il periodo dello svezzamento con una signora che aveva cinque cani, tutti da guardia, e probabilmente il gatto deve averli presi come modello di comportamento.”

Ci attaccherà o possiamo muoverci?” si informò quindi TJ, guardando Spencer con occhi sgranati dietro le lenti degli occhiali.
Certo.- lo rassicurò il profiler, in un certo senso sollevato dall'atteggiamento amichevole che i due fratelli avevano nei suoi confronti- Solo, non fate movimenti troppo bruschi. E non alzate troppo la voce.”
JD continuò a guardare Pappa sospettoso, mentre il gatto girava in mezzo alle loro gambe con aria guardinga, mentre TJ fissò i propri occhi eccezionalmente chiari verso la coppia che si trovava di fronte.
Allora, quali sono le regole?” domandò, incrociando le braccia.
Regole?” ripetè Alaska sbattendo le palpebre.
Già.- confermò il ragazzino- Mamma ha detto che dobbiamo seguire le vostre regole.”
Veramente...- incominciò a dire Reid, titubante, mentre lanciava un'occhiata incerta ad Alaska- ecco, non abbiamo regole.”
Ma mamma ha detto che dobbiamo obbedire e come facciamo a farlo se non ci date delle regole da seguire?” gli fece notare JD, distogliendo momentaneamente l'attenzione dal gatto.
A Ross quel ragionamento parve più che logico “D'accordo, ce le inventeremo.” trillò, facendo schioccare le dita.
Sì?” chiese Spencer, guardando confuso la propria ragazza.
Alaska annuì, con un sorriso luminoso sul volto diafano “Certo, è facile ne ho già una: in questa casa non ci si può vestire totalmente di nero perchè è deprimente.”
Gli altri tre la fissarono interdetti, ma solo JD parlò “Che razza di regola è?”
Una regola.- ribattè semplicemente la ragazza, voltandosi verso il profiler- Spencer, hai qualche idea?”
Il ragazzo balbettò, incerto “Uh, io...”
Regola numero due: i calzini si mettono spaiati.” lo precedette Ross, alzando il dito indice.
Questa regola non ha senso.- le fece notare TJ scuotendo la testa bionda- Perchè uno dovrebbe fare una cosa del genere?”
Spencer lo fa, pare che porti fortuna.” spiegò quindi Alaska, prendendo Reid per mano.
Calzini spaiati.- annuì quindi JD, come se quella spiegazione fosse più che sufficiente- Ricevuto.”
Altro?” chiese TJ.
Lavarsi i denti dopo ogni pasto?” propose Reid, facendo saettare lo sguardo fra i tre fratelli.
Alaska lo guardò con occhi sgranati “Cavolo, Spencer, questa sì che una regola utile!”
Tu sei poco pratica, non ti vengono mai in mente queste cose.- le fece notare JD sorridendo apertamente- Papà lo dice sempre.”
Già, Karol mi ha inquadrato alla perfezione.- rise annuendo la giovane antropologa- Comunque non è colpa mia, il mio ragazzo è un genio ed io non devo praticamente pensare a niente. La mia vita è una pacchia!”
TJ non potè fare a meno di fissare Reid interessato “Che intendi per genio?”
Beh, per quanto la definizione di intelligenza sia variabile, io ho un Qi di 187, una memoria eidetica e riesco a leggere ventimila parole al minuto.” spiegò velocemente il profiler.
In poche parole sei un genio.” concluse quindi il ragazzino, ammirato.
JD, invece, aveva un'espressione perplessa “Che cos'è una memoria eidetica?”
Spencer scrollò le spalle “Vuol dire che mi ricordo...beh, praticamente di tutto.”
Intendi anche quello che leggi sui libri?Tutto tutto?” indagò di nuovo il bambino.
Già.”
Sul volto di entrambi i gemelli si aprì un sorriso radioso “Wow. Sei un genio davvero!”
Charles Bukosky diceva che un vero genio riesce a spiegare in modo semplice cose molto complicate.” citò quindi JD, con una naturalezza che lasciò Reid decisamente spiazzato.
Mi piace leggere.- disse semplicemente il ragazzino, stringendosi nelle spalle- Possiamo dire una regola anche noi?”
Alaska annuì “Ok.”
Niente smancerie!” esclamarono in coro i gemelli
Filate in camera vostra a disfare i bagagli.” rise la ragazza, puntando il dito verso la stanza degli ospiti.
Lei e Reid rimasero a guardarli correre via ridendo allegri e litigando per la scelta del letto.
Allora, che ne dici?” domandò Ross, voltandosi verso il profiler.
Spencer le sorrise dolcemente “Finora stiamo andando piuttosto bene, direi.”
Già.- confermò l'antropologa accarezzandogli una guancia liscia- Sei un talento naturale, scommetto che a fine settimana i ragazzi ti adoreranno.”
Bene. Non merito un premio per essere stato così bravo?” sussurrò il ragazzo, chinandosi per posare un bacio su quelle labbra a cui era ormai totalmente assuefatto.
Alaska rise, mentre intrecciava le dita dietro al suo collo “Vuoi subito farmi infrangere la regola dei miei fratelli?Sei tremendo!”
Spencer si sporse verso di lei per un altro bacio e sorrise contro le sue labbra, ma si staccò improvvisamente non appena sentì il gatto soffiare una protesta ai loro piedi.
Non ci provare, Pappa.- gli disse Alaska stringendo ancora di più il ragazzo a sè- Lui è mio.”
Reid rise “Non posso credere che sia così geloso di me.”
Io sì, ma lo trovo ingiusto.- si lamentò l'antropologa mettendo un piccolo broncio- Sono io quella che lo vizia di più.”
Spencer rise, abbracciandola stretta “Se ti può consolare, la mia preferita sei tu, anche se non fai le fusa.”

 


Spencer Reid aveva soltanto un'idea vaga di come potesse essere la vita in famiglia e, dopotutto, in seguito all'abbandono da parte del padre e l'aggravarsi della malattia della madre, non aveva mai avuto la possibilità di capire davvero come potesse essere averne una.
Era per questo dunque che, quella sera, alla prima cena con i gemelli, era rimasto per lo più sempre zitto al proprio posto, intento ad osservare ogni scena che gli si presentava davanti come se fosse stata la parte principale del suo film preferito. Più osservava, più restava affascinato.
Aveva sentito Alaska ordinare la cena al telefono senza alcun bisogno di chiedere a nessuno dei due fratelli che cosa preferissero e, quando già erano seduti a tavola, l'aveva sentita informarsi degli aspetti più insignificanti della loro vita con una naturalezza che faceva sembrare che la sua vita fosse ancora in Kansas insieme a loro.
Giochi ancora come ala destra?, l'aveva sentita chiedere a TJ.
Hey, ma è vero che il coach ha scelto un nuovo battitore questa stagione?, aveva poi domandato rivolgendo l'attenzione a JD.
Reid aveva guardato con occhi attenti e un piacevole calore che gli si diffondeva a tutto il corpo a partire dal petto la sua ragazza fare quei piccoli gesti che rendevano ogni altra parola superflua e che gridavano a chiara voce che quei tre, davanti a lui, erano una famiglia.
Era così preso dall'osservare e dal capire che finalmente aveva ad un passo da sé una delle cose che più aveva desiderato al mondo, che rimase decisamente spiazzato quando si accorse che anche i due gemelli lo stavano fissando insistentemente.
Dovette deglutire pesantemente quando si accorse che le loro occhiate non erano del tutto benevole.
Lanciò uno sguardo preoccupato ad Alaska, ma lei non sembrava essersi accorta del clima inquisitorio che era sceso nella sala da pranzo.
“Quindi- cominciò a parlare TJ, prolungando il suono della i- tu lavori all'FBI.”
Spencer annuì incerto, allarmato dal tono usato dal bambino.
Hai una pistola?” continuò ad indagare, gli occhi color ghiaccio attenti e vigili.
Sì.”
JD incrociò le braccia sul tavolo e si sporse verso di lui “Ho letto che i profiler non devono per forza portarla, perchè tu ne hai una?”
Beh, io...” cercò di rispondere Reid, ma l'entusiasmo dei due gemelli era incontenibile.
Hai mai sparato a qualcuno?” incalzò di nuovo uno dei due ragazzini. A questo punto aveva completamente abbandonato qualsiasi tentativo di riconoscere se fosse JD o TJ.
Ecco, io...”
Reid aveva intuito che quel piccolo interrogatorio sul suo lavoro era solo un piccolo preambolo, un'introduzione leggera per metterlo in agitazione ancora prima che venisse formulata una domanda davvero imbarazzante. Non sapeva che cosa gli avesse fatto pensare una cosa del genere, forse dipendeva dal fatto che, nonostante tutto, era un profiler anche a casa, oppure perchè i suoi precedenti (e scarsi) contatti con individui con un'età inferiore ai dieci anni avevano sempre portato a conversazioni prive di senso ma decisamente mai positive.
Tu e mia sorella fate sesso?”
Spencer spalancò gli occhi di scatto e dallo shock sputò nel proprio piatto l'acqua che stava sorseggiando. Si aspettava che anche la reazione di Alaska fosse simile alla sua, che fosse arrossita o avesse cercato di cambiare argomento, imbarazzata, e invece i tre fratelli lo scrutarono perplessi, le sopracciglia alzate quasi in sincrono e un'espressione interrogativa a decorare i loro volti.
Il profiler si sentì avvampare “I-io...N-noi...” balbettò, cercando aiuto nelle profonde pozze azzurre che erano gli occhi di Ross.
Allora?” incalzò il ragazzino, apparentemente incurante dell'imbarazzo causato.
Alaska si voltò verso di lui, perfettamente calma “Credo che tu possa risponderti da solo a questa domanda, JD.”
Alaska e Spencer condividono una relazione monogama da più di un anno- intervenne quindi TJ- e considerando il fatto che nostra sorella è più spirituale che religiosa e che non condivide la tradizione per cui la sposa debba arrivare illibata al matrimonio e, aggiungendo a questo il fatto che l'essere umano non è altro che un mammifero come tanti altri e che deve rispondere a certe esigenze io direi che...”
Sapete, di là abbiamo una corposa collezione di dvd.- lo interruppe velocemente Reid, ancora paonazzo- P-perchè non andate a scegliere un film da guardare stasera?”
I bambini si alzarono di scatto, apparentemente dimentichi del precedente argomento di conversazione “D'accordo!Grazie Spence!”
Reid si voltò con occhi spalancati verso l'antropologa.
Visto?Ti adorano già, ti hanno dato un soprannome!” gli fece notare lei, sorridendo allegra.
Che cos'era quello?” domandò quindi, lasciandosi scivolare esausto sulla sedia.
Alaska aggrottò la fronte, confusa “Quello?Erano due, in realtà, i miei fratellini...”
Il ragazzo scosse la testa con foga, arrossendo di nuovo al pensiero della domanda che uno dei gemelli gli aveva rivolto poco prima “No, intendevo quella domanda...”
Quella sulla pistola?” azzardò Ross, che non sembrava afferrare il punto.
Spencer sospirò esasperato, scuotendo leggermente la testa: aveva appena avuto la conferma che passare una settimana con
Ross e i suoi fratelli non sarebbe stato affatto facile come gli era stato detto.



Quella del film era stata una buona idea.
Frodo e compagni si stavano muovendo indaffarati nella Terra di Mezzo da quasi più di mezz'ora e i gemelli Smolarek erano completamente catturati da quel mondo.
JD era sdraiato a pancia in giù sul tappeto e faceva dondolare le gambe a un ritmo regolare, mentre TJ si era accoccolato su un cuscino, appoggiando la schiena alle gambe della poltrona.
Alaska aveva inclinato da tempo la testa sulla spalla di Spencer e giocava placidamente con le lunghe dita affusolate del ragazzo.
Questa storia non mi piace.” sbottò TJ, prima di sbuffare rumorosamente.
Infatti, neanche a me.- concordò il fratello, mettendosi seduto a gambe incrociate- Era molto meglio la versione in cui Frodo parte solo con i suoi amici hobbit e non conosce tutta quest'altra gente. Sai, quella in cui decidono di attraversare il mare su una nave pirata e scoprire cosa c'è al di là della Terra di Mezzo!”
Quella in cui usano l'anello per fare del bene e alla fine lo barattano per una lampada magica?” domandò quindi Alaska interessata.
Reid aggrottò la fronte “Non ricordo una versione del genere.”
Beh, è molto meglio di questa.- gli assicurò TJ annuendo- Frodo viaggia per tutta la terra di mezzo e incontra un sacco di persone interessanti.”
Non mi sembra che Tolkien abbia scritto una versione del genere.” fece di nuovo notare il profiler, che aveva letto tutta la produzione dell'autore fantasy senza essersi mai imbattuto in niente che coincidesse con la storia descritta dai gemelli.
Ross gli diede un buffetto sulla spalla, sorridendogli comprensiva “Perchè non l'ha fatto.”
Non vi seguo.” ammise quindi il ragazzo, lanciando un'occhiata perplessa ai tre fratelli.
Nella nostra famiglia, prima di leggere un libro, sfogliamo i primi due capitoli e gli ultimi due e poi raccontiamo una storia che parta dallo stesso punto di partenza usato dall'autore e che arrivi anche alla stessa sua conclusione.” gli rivelò quindi Alaska orgogliosa di quella tradizione.
Reid inarcò le sopracciglia, confuso “Perchè?”
Perchè è divertente.” ribattè immediatamente Alaska, con un sorriso abbagliante.
Perchè puoi inventare quello che vuoi.” le fece immediatamente eco JD.
Perchè le storie che raccontiamo noi sono più imprevedibili di quelle che sono già state scritte.” concluse quindi TJ, con lo stesso tono dei fratelli.
Spencer si lasciò sprofondare ancora di più fra i cuscini del divano, ancora indeciso su cosa pensare dell'interazione fra i gemelli e la sua ragazza.

 

Alaska sentì il braccio di Reid scivolare leggermente dietro la sua schiena. Aprì gli occhi piano e un sorriso le si allargò sul volto mentre osservava il profiler tentare di avvolgerle una coperta attorno al suo busto senza svegliarla.
Mi sono addormentata?” domandò, la voce ancora impastata dal sonno.
Spencer le sorrise dolcemente “Il film l'hai già visto, quindi non ti sei persa niente, a parte la divisione della compagnia.”
Mmm.- annuì, mettendosi seduta e guardandosi intorno, ancora intontita dal risveglio- Meno male, la morte di Boromir mi fa sempre piangere. TJ e JD?”
Li ho mandati a letto alle dieci e mezza.” la informò Reid scrollando le spalle esili.
Ma che bravo.- rise Alaska- È una specie di orario di coprifuoco?”
Spencer inclinò la testa, riflettendo per qualche secondo “Sì. Avrei dovuto mandarli a letto prima?”
Per quanto mi riguarda li avrei fatti anche collassare sul divano all'ora che preferivano e poi li avrei portati a letto.- rivelò quindi l'antropologa- Ma credo che dargli un orario sia stata una buona mossa.”
Dopotutto sono io quello responsabile fra i due, giusto?” la stuzzicò Reid, con un sorriso divertito sul volto.
La ragazza annuì perfettamente concorde “Già. È uno dei motivi per cui ti amo tanto.”
Davvero?- stette al gioco il giovane genio, allungandosi verso di lei- Credevo fosse per via del fatto che ti ho donato il mio cuore.”
Alaska scosse la testa, divertita “Non mi basta avere il tuo cuore.”
Reid alzò un sopracciglio “No?”
No.- confermò lei, con un sorriso malizioso, mentre annullava la distanza fra loro- Voglio anche il tuo naso.”
Non appena finì di parlare gli posò un bacio sulla punta del naso provocando una risatina sommessa da parte del profiler.
E la tua faccia...” continuò, prima di tempestargli di baci il volto.
Le brillavano gli occhi quando tornò a fissarlo felice, le labbra piegate in un sorriso dolce “E voglio le tue labbra.”
Spencer si sporse verso di lei, accontentandola immediatamente con un bacio appassionato.
C'è qualcos'altro che vorresti?” le domandò poi, cingendola in un abbraccio amorevole.
Alaska si alzò di scatto, più sveglia che mai, e gli strizzò l'occhio facendo qualche saltello verso il corridoio che portava alla camera da letto “Te lo dico di là!”

 

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Salve a tutti! In ritardo, come al solito, ma eccomi qui con il nuovo capitolo della nuova storia.
Chiedo scusa se ci ho messo una vita a pubblicarlo, ma sotto Natale mi trasformo in un elfo e l'unica cosa a cui penso a parte il caos delle feste sono gli esami dell'università quindi fra una cosa e l'altra ho poco tempo per scrivere.
Pare che i gemelli Smolarek e Alaska stiano progettando di fare impazzire il nostro povero genietto durante questa settimana!eheheh, mi sa che Reid non ha scampo...
Ringrazio tantissimo chi ha commentato il capitolo precedente (come vedete con questa storia mi sono adeguata all'innovazione tecnologica e rispondo ai commenti direttamente con la funzione apposita- son troppo orgogliosa di me stessa, ahahah), e anche chi ha letto soltanto e chi ha messo la storia fra le seguite/preferite/da ricordare. Thanks a lot per la fiducia, spero che man mano che arrivano i capitoli la storia continui a piacervi...
A questo punto non mi resta che augurarvi BUON NATALE (spero di riuscire a fare una pubblicazione veloce in settimana, ma conoscendomi non si sa mai...)
Mi raccomando, mangiate un sacco di panettone, pandoro, zabaione e qualsiasi altra leccornia che vi capiti fra le mani!Wish you the best!
Al prossimo capitolo, quindi, e se vi va, fatemi sapere che cosa ne pensate di questo!
Kisses JoJo

   
 
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