Lemonade, Tarturus and Swine Flu: the inner ramblings of Artemis Selene Jones
A
volte odio davvero,
davvero, davvero
il mio "dono" (e potete capire il perché
delle virgolette intorno a "dono"). Come, ad esempio, proprio ora.
Sono seduta nella classe più noiosa IN ASSOLUTO che sia mai
stata presentata
alla popolazione magica: Storia della Magia, insegnata dal
sempre-molto-esuberante Professor Ruf. Tanto di cappello al fantasma,
gente! E'
in grado di far addormentare con successo un'intera stanza di
adolescenti pieni
d'energia nel tempo record di soli tre secondi!
Yuppie. Dovrebbe ricevere
un premio. Onestamente, dopo Merlino solo sa quanti anni di
insegnamento della
stessa noiosa materia, un uomo si stufa. Ma no. Nemmeno la morte l'ha
fermato
dal tornare indietro e renderci la vita miserabile.
Ma non è questa la ragione
per cui odio essere una Veggente. No, devo ringraziare il mio "dono"
(seh!) per questo mal di testa che mi sta spaccando in due il cranio. E
gli
occhi rossi che mi fanno sembrare in preda ai postumi di una sbornia.
Sapete, in momenti come
questi inizio a chiedermi che razza di persona sono stata nella mia
vita
passata per meritarmi tutto ciò. Senza dubbio ero una specie
di vecchia
succhia-anima, picchia-bambini, calcia-cuccioli. Questo spiega tutto.
Voglio dire, seriamente,
perché questo dannato futuro non può starsene tranquillo
per un po' di
tempo? Mi stanno facendo impazzire, le visioni sfocate. Niente
è distinto; ci
sono solo vaghe e nebulose figure che cambiano così spesso
quanto un Molliccio
in mezzo ad una stanza affollata. E' un sollievo vedere qualcosa di
JasElla o
NoAl (mi piace abbastanza questo nome). Anche ScoRose adesso
è indistinta,
anche se non sfocata quanto AlFred (Alfred, capito?!) o Dopollo, che mi
preoccupa alquanto. Distinguo ancora alcuni frammenti di ScoRose, un
bel po'
indistinti, ma almeno so che ci sono.
Sì. Ho inventato nomi per
le coppie. Ora potete smettere di ridere.
Andiamo avanti, gente...
Ma quello che davvero mi
dà fastidio è: io e Potter siamo solo un pochino
offuscati. Nemmeno tanto.
Siamo anche più distinti di ScoRose. E sono già
passate due settimane! Abbiamo
avuto una partita di Quidditch! PERCHE' NON STA SUCCEDENDO NIENTE?!
A meno che non siate
mentalmente invalidi, avrete probabilmente capito che non mi sento
proprio al
settimo cielo in questo momento.
Stare sveglia tutta la
notte torturata da visioni indistinte non ha aiutato. Anche il corpo
dolorante
e la testa pulsante non fanno meraviglie al mio umore. E nemmeno il
fatto che
stasera abbiamo un altro
allenamento di Quidditch. Senza contare Potter
che ha cercato -e fallito- di fare di
nuovo colpo su di me. Davvero,
quel ragazzo è così TONTO. Onestamente, quale
parte di "No, Potter"
non capisce? Ha bisogno che glielo dica in francese, dannazione?
Perché potrei.
"Non, Potter". Visto? Francese. Eppure scommetto che non capirebbe lo
stesso. Idiota.
Oh, ma è successo di
peggio. Giusto per essere chiara, gli ho detto che sarei uscita con lui
quando
i maiali avrebbero volato (praticamente, mai) e lui mi ha risposto,
sorridendo
e ammiccando «Bene. Ti passo a prendere alle sei?».
L'ho guardato impassibile,
chiedendomi se fosse finalmente uscito di testa, quando lui ha sorriso
ancora e
detto «Sai, la febbre suina».¹
«Ehm. Quale febbre sui-
OH! La febbre suina!»
Dopo aver scosso la testa
disgustata e averlo guardato con pietà, me ne sono andata.
La febbre suina. LA
FEBBRE SUINA. Ha cercato di
usare una malattia babbana per conquistarmi. E'
patetico. Anche per lui.
Per di più, stamattina Dom
mi ha vomitato sulle scarpe.
Spero davvero che si
rimetta presto. Sfortunatamente, non riesco a vedere quando
guarirà e mi sta
uccidendo. Voglio dire, sono una dannata Veggente,
devo vedere qualcosa.
Ma no. Le mie visioni sono tutte vaghe e ombrose. Grande "dono", eh?
Grazie, fato. Davvero. Lo
apprezzo. Davvero molto. Sapete cosa dovreste fare? Penso che dovreste
semplicemente uccidermi adesso. Seriamente, uccidetemi adesso e non mi
interesserebbe affatto decompormi nelle oscure e feroci
profondità del Tartaro
per il resto dell'eternità, non se questo mi farebbe
scappare dalle visioni.
Beh, in realtà mi importerebbe, visto che il Tartaro
dovrebbe essere un posto
abbastanza brutto, ma il regno di Ade non sembra tanto male, in questo
momento.
E' meglio del Tartaro, almeno. E c'è una
possibilità che Ade non
mi
punisca. Potrei addirittura finire in un posto carino! Voglio dire, non
sono
una persona COSI' cattiva. Non sono perfetta, ma non sono nemmeno
CATTIVA. Ho
fatto alcune cose buone. Ho-
Ok. Sto divagando. Voi…
dimenticatelo, ok?
La vita è un grande sacco
pieno di schifezze. Ecco quello che penso.
"Vivere è una
fregatura, poi muori". E' una delle frasi anonime che
preferisco.²
Sapete, all'inizio ridete
perché è divertente, ma pensateci su. Pensateci
bene su. E' vero! Tutto di
quella piccola frase è assolutamente vero al cento per
cento. La vita è DAVVERO
una fregatura e poi DAVVERO muori. E' una frase cruda e vera e questa
persona è
un genio.
NO! Non provate nemmeno a
contraddirmi. Ormai è stato deciso e non potete fare nulla
per negarlo.
Conosco il vostro futuro.
Quindi, ovviamente, ho io
le carte vincenti, qui.
Dimenticatevi tutta quella
cagata su "Quando la vita ti offre dei limoni, tu fai una limonata".
E' tutto senza senso. Il mio consiglio: quando la vita ti offre dei
limoni,
tiraglieli indietro e chiedi un rimborso.
Sì, sono io. Artemis
Jones, la Veggente più Saggia di Tutti.
Sapete una cosa? Ha un bel
suono. Mi piace.
Ehm, ehm. D’ora in poi
dovrete chiamarmi tutti: (aggiungere grande battito di mani) ARTEMIS
JONES, LA
VEGGENTE PIU' SAGGIA DI TUTTI.
Sì. Tutto in maiuscolo. E'
il modo giusto per farlo. E dovete usare una voce profonda,
impressionante e
tonante. Avanti, provatelo.
«Missy? Hai visto
qualcosa?»
Alzai lo sguardo per
vedere una Dom pallida e dall'aria stanca.
NO! Devi chiamarmi:
(applauso scrosciante) ARTEMIS JONES, LA VEGGENTE PIU’ SAGGIA
DI TUTTI (tutto
in maiuscolo).
Ma Dom è la mia migliore
amica, quindi farò un'eccezione. Ma tutti voi dovete
chiamarmi così. Sì,
davvero.
«No» sospirai «Ero solo
soprappensiero. E' finita la lezione?»
«Sì. Andiamo a mangiare»
propose.
«Certo» mi alzai e la
seguii, affiancandola mentre ci avviavamo verso la Sala Grande.
«Dom?»
«Mmh?»
«Ti senti bene? Sembri
davvero malata… forse dovresti andare da Madama
Chips».
«No, no. Sto bene» Dom
fece un sorriso poco convincente.
La fissai «C'è qualcosa
che non mi stai dicendo?» chiesi.
«No, niente. Sto soltanto
iniziando a…» prese un bel respiro «Sei
sicura di non aver visto niente su di
me?»
«No. E' tutto nebbioso e
vago, mi sta spaccando in due la testa» dissi stancamente,
appoggiando i gomiti
sul tavolo e massaggiandomi le tempie.
«Missy, stai bene?» Apollo
mi guardò preoccupato dall'altra parte del tavolo.
«Non molto» sospirai «Mi
fa male dappertutto, inclusa la testa».
«Visioni indistinte?» mi
chiese a bassa voce. Annuii e mi compatì con una smorfia. Il
nostro gruppo
mangiò in silenzio, per la prima volta in assoluto. Anche
Potter era
stranamente tranquillo e si limitava a guardare Dom una volta ogni
tanto con
un'espressione preoccupata. Dom tenne lo sguardo abbassato sul piatto,
senza
mangiare nulla.
Sembrava un maledetto
funerale.
Diamine, persino un
funerale sarebbe stato più allegro.
E, se ci pensate, è una
cosa assolutamente e totalmente PATETICA. In realtà non
avete nemmeno bisogno
di pensarci! E' PATETICO. Ecco quello che siamo. Assolutamente.
Patetici.
Fui quasi sollevata quando
Potter si alzò e berciò «Squadra!
ALLENAMENTI!»
Quasi.
Fortunatamente, non sono
ancora COSI’ pazza. Ci sto arrivando. Oh sì, ci
sto arrivando. Ma non ci sono
ancora arrivata. Ho ancora un po' di normalità.
Non che all'inizio fossi
pienamente sana…
Ma nessuno deve
preoccuparsi. Tranne i Guaritori al San Mungo.
Ehm. Andiamo avanti…
«Ok, oggi cominciamo con
trenta giri! VIA!» fischiò Potter.
«Mi stai prendendo in
giro, vero?!»
gli urlò Ella.
«Non se ne parla NEMMENO-»
«-fuori di testa-»
«-essere serio, cazzo-»
«-FUORI?! NON HO
INTENZIONE-»
Le nostre voci si
sovrapposero, mentre gli urlavamo contro.
«SILENZIO!» strillò Potter
all'improvviso «VI UCCIDO!»
Ci immobilizzammo tutti e
lo guardammo guardinghi.
«…Achmed, il terrorista
morto?» ci fissò «Non avete
capito?»³
Sguardi vuoti.
«Beh, allora. Chiaramente
siete vissuti fino ad adesso sotto una roccia» disse facendo
conversazione
«Continuiamo l'allenamento, ok?»
«James» lo blandii,
guardandolo con occhi pietosi «Per favore. Trenta
giri? Andiamo,
moriremo tutti».
«Va bene. Venticinque»
sospirò.
«Andiamo… cosa ne dici di
dieci?» sorrisi accattivante e tutti annuirono con
approvazione.
«No, venticinque. E
smettila di fissarmi così!» scostò lo
sguardo.
«Così come?» chiesi
innocentemente. Vai, sguardo da cucciolo!
«CORRERE!» soffiò nel
fischietto. Noi restammo lì.
«Ok, va bene. Cosa ne dite
di questo?» puntò la bacchetta verso il terreno e
all'improvviso iniziò a
scottare. Strillammo di dolore e cominciammo a correre «BENE!
Se vi fermate il
terreno vi scotterà i piedi!» ci urlò
dietro Potter, per poi seguirci.
STUPIDO. IDIOTA. DI. UN.
POTTER. MUORI. DI. UNA. MORTE. TERRIBILE.
«Io… lo…odio…»
ansimò
Scorpius.
«Farà meglio a guardarsi
le spalle, quando torniamo» mormorò Albus
infuriato.
«Sono con te, fratellino»
dissi.
«Ehi» James corse di
fianco a me e Al e Scorpius immediatamente aumentarono
velocità. Digrignai i
denti. Maledetti quegli stupidi e la loro veloce velocità.
Al posto di degnarlo
di una risposta, grugnii.
«Che allenamento, eh?»
chiese. Lo fissai, mandandolo mentalmente nell'Ade per il resto
dell'eternità.
«Andiamo Artemis, quando
vinceremo mi ringrazierete!»
Lo fissai male. Spero
marcirai all'inferno, Potter.
«Lo so che mi amate tutti
quanti» sorrise.
Sbuffai incredula e gli
lanciai uno sguardo torvo, pensando a tutto quello che poteva includere
la sua
macabra e prematura morte.
«Lo sai che è così» Oh,
smettila di sorridermi.
«Per niente» risposi. Mi
stavo stancando di fissarlo male.
«Nemmeno un po'?»
«No».
«Nemmeno una piccola
cotta?» mi chiese. Lo guardai. Mi stava fissando con
un'espressione molto
seria.
«No» scossi la testa.
«Attrazione fisica?»
«Nemmeno per idea».
«Mi trovi attraente?» a
questo punto suonava un po' disperato.
«Mmh... no».
«Nemmeno soltanto un
pochino bello?» davvero disperato.
«No,
Potter».
Sembrava ferito e feci
marcia indietro. Visto? Guardate come sono gentile. Questo ragazzo ha
intenzione di uccidermi e io mi sento male per averlo ferito.
«Non che tu non sia
attraente, lo sei, non preoccuparti. Solo che io
non ti trovo attraente»
dissi velocemente.
Un sorriso si fece largo
sul suo volto «Davvero?»
Oddio. Dovrei
evitarlo e gli ho appena detto che è bello.
Vai così, Artemis.
Ma lui è
attraente,
lo devo ammettere. Ha brillanti occhi nocciola-dorati, un corpo da
mozzare il
fiato, con muscoli e tutto, e capelli neri scompigliati che vanno da
tutte le
parti e sono davvero sexy.
Oddio. Visto? Questo è
quello che succede quando ascolto le conversazioni tra oche senza
cervello!
Inizio ad usare le loro descrizioni!
Non dite a nessuno
che l'ho detto.
Dico sul serio. Conosco il
vostro futuro.
Quindi ho in mano le carte
vincenti.
Esattamente. Non ditelo a
nessuno.
Per fortuna, mi lasciò
sola durante tutti i suicidi, le flessioni, gli addominali, i pull-up
(non so dove
abbia preso le barre. Ma terrò gli occhi aperti per
qualsiasi scuola babbana da
cui siano misteriosamente scomparse le barre dei pull-up). Andammo
avanti a
fare cinquanta giri intorno al campo da Quidditch, scendendo in
picchiata
quando necessario e poi facemmo una piccola partita.
A quel punto, non riuscivo
nemmeno più a sentirmi le braccia. Scesi a fatica dalla mia
scopa e collassai
al suolo, troppo stanca per stare in piedi.
«Missy? Stai bene?» chiese
Hugo, arrancando verso di me.
«Dammi solo qualche
minuto» soffiai, rotolando sulla schiena.
«Sei sicura di non aver
bisogno di una mano?» sembrava preoccupato.
«No. Grazie, Hugh. Ho solo
bisogno di recuperare un po' di energie» ansimai, chiudendo
gli occhi. Hugo se
ne andò.
«Missy? Sei viva?» Jason
si chinò su di me.
«Ancora per poco» lo
informai senza fiato. Lui annuì e afferrò Ella
mentre cadeva.
«Miss? Ok?» mormorò.
«Sembri morta, Ells»
provai ad alzarmi, ma gemetti e lasciai perdere.
«Mi rimetterò» sospirò,
chiudendo gli occhi «Grazie, Jay»
mormorò.
Sorrisi e feci un
occhiolino a Jason, lui ricambiò prima di prendere Ella in
braccio. Le sorrise
adorante. Era così tenero.
«Artemis! Stai bene?»
No, per favore. Non
adesso. Non voglio
affrontare anche questo.
Gemetti «Vattene via,
Potter».
«No, ecco, lascia che ti
aiuti ad alzarti, sembri stanca morta» si chinò e
mi tirò in piedi. Vacillai
per un momento e crollai di nuovo.
«Oh» dissi «Sembra che
qualcuno abbia scambiato le mie gambe con dei cosi di gomma».
«Ecco, lasciami solo…» si
chinò di nuovo, cercando di aiutarmi. Barcollai e le sue
mani si mossero
immediatamente per prendermi, ma caddi di nuovo.
«Sai una cosa, Potter?» ansimai
«Lasciami… lasciami qui. Torno più
tardi».
«No, no, ti aiuto io»
insistette.
«No, non farlo, starò
bene». SMETTILA DI FARE LO STUPIDO MACHO.
«No, andiamo, che razza di
ragazzo sarei se ti lasciassi qui?» Uno molto, molto gentile.
«Per favore
lasciami
qui. Starò bene».
«Non è vero, lascia-».
«-no, lasciami-».
«-qui, ti tiro su…».
«SMETTILA DI TOCCARMI!»
strillai. Potter si pietrificò, le mani a tre centimetri da
me «Ti
uccido»
aggiunsi ferocemente. Mi guardò ad occhi spalancati, visto
che tutti ci fissavano
intontiti.
«… Achmed, il terrorista
morto?» piegai la testa di lato, gli occhi pieni di
divertimento «Cosa c'è, sei
vissuto fino ad adesso sotto una roccia?»
Credo che questo sia punto
per Artemis. DIAVOLO. SI’.
«Albus»
gemetti «Sto
morendo».
«Non riesco a sentirmi le
gambe» mi sussurrò in risposta.
«Se non sopravvivo» ci
mormorò Scorpius «dite a Rose
che…».
«"Dite a Rose"
cosa?» Rose comparve, sorridendo a Scorpius, che
arrossì. Io ed Al ci
scambiammo un ghigno.
«Eh-ehm-beh… dirti… che…
eh-ehm» ci lanciò uno sguardo implorante e io
scrollai le spalle, continuando a
ghignare in modo irritante.
«Dirti che… mi devi…
cinque galeoni» annuì, soddisfatto della sua scusa
«Sì. E' questo».
«No, non te li devo» fece
Rose confusa. Roteai gli occhi.
«Ops. Errore mio. Bene,
ora di fare la doccia, ciao!» camminò incerto su
per le scale, più veloce che
poté, mentre Rose lo fissava leggermente abbattuta. Wow,
questa ragazza è
cieca. Non lo capisce che è innamorato cotto di lei?
«Morire» rantolai. Nessuno
mi sentì. STO MORENDO, GENTE! Ok, facciamo così.
Ora dell'annuncio. Il mondo ha
bisogno di conoscere le mie ultime parole prima di lasciare questa
terra,
rendendola un posto triste, desolato e infelice.
Barcollai, rimettendomi in
piedi «Ragazzi, sto morendo» annunciai alla mia
squadra. Loro mi guardarono con
le sopracciglia inarcate.
«Sto morendo. Riesco a
sentire gli anni lasciarmi e so che la fine si avvicina» feci
una pausa per
aumentare l'effetto drammatico «La vita è stata
così bella, con tanti momenti
magnifici che rimarranno nella memoria con la mia morte. Ma ora che la
fine è
arrivata so che mi mancherete tutti terribilmente» tirai un
po' su col naso,
guardandomi attorno con affetto.
Hugo stava ridendo, così
come Al e Fred. Ella, Jason, Alex e Pol tentavano di trattenere i
sorrisi e
Potter ridacchiava a bassa voce. Bene. Nessuno mi stava prendendo sul
serio.
Non avrebbero riso quando sarei morta sul serio!
«Alexandria Lewis»
annunciai, voltandomi verso di lei. Si affrettò ad assumere
un'espressione
sobria, anche se gli angoli
della sua bocca
ogni tanto si muovevano «Ti lascio tutti i miei vestiti,
nella speranza che ti
stiano» Lei annuì, non tentando di aprire bocca.
«Elizabeth Paciock» Ella
mi fulminò per aver usato il suo nome per intero
«Ti lascio… la mia scopa».
«Bello!» disse Ella «Puoi
morire subito?» la fulminai.
«Dite a Dom che può
prendere tutti i miei trucchi e roba per le unghie. So che li
adora» tirai su
col naso e mi pulii una lacrima immaginaria. Fred roteò gli
occhi «A proposito,
dov'è
finita quella ragazza?» chiese. Lo ignorai.
«Ora, tutto quello che vi
chiedo è di essere seppellita con la mia
bacchetta» la tirai fuori e la fissai
tristemente.
«Ok» annuì Pol, gli occhi
che brillavano per le risate «Ci assicureremo di
farlo».
«Bene allora. Abbiamo concluso
anche questo. Artemis esce di scena. PACE!» battei il pugno
contro il petto, lo
baciai e lo alzai in aria. Poi barcollai verso le scale, lasciando i
miei amici
a ridere.
In mia difesa, essere
quasi uccisa dal migliore amico di mio fratello gemello mi ha reso davvero
instabile. In più non ho dormito molto, cosa che mi fa
comportare come
un'ubriaca, quindi ho una scusa per la mia stranezza, ok?
Lo so, sono scuse
patetiche.
Purtroppo sono le migliori
che ho.
Almeno sono divertente.
Quella volta usai i bagni
del quinto anno per la mia doccia. Non pensavo che quelle del primo
anno
sarebbero sopravvissute ad un'altra mia visita. Avrebbero potuto
ottenere
un'ordinanza restrittiva.
«CIAO RAGAZZE!» spalancai
la porta e sbatté contro il muro con un bang.
Mi guardarono tutte.
«Missy, cosa fai qui?»
sospirò Lily.
«Lilina!» dissi eccitata
«Che bello incontrarti qui!»
«Beh, sì. Questo è il mio
dormitorio» disse divertita.
«Ma certo!» mi sbattei una
mano sulla fronte e mugugnai.
«Dimmi un po', sei
orribile. Cosa ti è successo?» mi
scrutò.
«Il tuo fratello idiota,
ecco cos'è successo» ringhiai, sedendomi sul letto
e facendo una smorfia «Perché
i tuoi genitori non hanno usato un preservativo?»
«Possiamo per favore
evitare di parlare dei miei genitori e di preservativi nella stessa
frase?»
chiese Lily, arricciando il naso disgustata «Preferirei non
essere segnata da
certi tipi di informazioni».
«Non credo di poter
sopravvivere per un altro dei suoi allenamenti. Sai cosa ha
fatto?» domandai.
«No, ma sono sicura che
stai per dirmelo».
Le lanciai un'occhiataccia
e lei sorrise «Quel maledetto ha fatto andare
a fuoco il terreno
così
non potevamo smettere di correre nemmeno per un minuto se non volevamo
bruciarci i piedi».
«Oh» fece una smorfia «Si
calmerà dopo un po', non preoccuparti. Beh, dovrebbe.
Spero lo faccia».
«Speriamo» mormorai
chiudendo gli occhi «E' completamente pazzo, quel
ragazzo».
Lily ridacchiò «C'è un
motivo per cui ti sei catapultata qui dentro?» chiese.
«Oh sì!» i miei occhi si
spalancarono «Posso usare il vostro bagno?»
«Certo, credo».
«Grazie, tesoro!» feci
apparire i vestiti ed entrai nella doccia.
Aaaah. La doccia. Magica.
«Ciao,
Dommie!» salutai,
saltellando nella stanza. Mi sentivo davvero molto meglio, grazie a
quella
MAGNIFICA doccia. Mi guardai intorno per cercarla e realizzai che era
in bagno.
Accigliandomi un po', tirai fuori il tema e lo finii di sistemare.
«Artemis?»
«Sì?» alzai lo sguardo e
sorrisi quando vidi Dom, che si stava mordendo un labbro. Il mio
sorriso
vacillò nel vedere la sua espressione «Dom, cosa
c'è?» chiesi.
«Sono- sono incinta».
N/T: Chiedo
scusa per tutto il tempo che vi ho fatto
attendere, spero che ci sia ancora qualcuno a leggere questa storia.
Prometto
che farò del mio meglio per tradurre più in
fretta gli altri capitoli e magari
iniziare anche qualche altra fiction di dream_BIG.
Siamo ancora piuttosto
all’inizio della storia e, con la grande rivelazione finale,
dal prossimo
capitolo cominceremo ad addentrarci di più nel vivo.
Come avrete notato, ho
inserito delle note, che vi spiego qui di seguito:
¹:
La battuta di James ha
senso solo in inglese, purtroppo (perché a mio parere
è geniale). Nell’originale
Artemis dice “I told him that I would go out with him when
pigs fly” e James
risponde con “You know, the swine flew.” E
Artemis dice “Uhm. Which swine fle – OH! Swine
Flu!”. Si tratta di un gioco di parole tra il past simple
del verbo “to fly” e la parola
“flu” (influenza).
²:
Forse l’avrete già
capito, ma questa frase è presa dalla prefazione del libro
secondo di “Breaking
dawn”.
³:
“Achmed the dead
terrorist” è una scenetta comica americana, di
Jeff Dunham, un ventriloquo, con
un pupazzo scheletro. Una delle frasi che dice più spesso
è appunto “I kill
you”. Se volete dargli un’occhiata qui
c’è il link di un video: Achmed the dead terrorist
Questa
volta rispondo qui
alle recensioni, ma dalle prossime userò il nuovo sistema di
risposta:
duedicoppe: Spero
continui a piacerti! Anch’io ho sempre problemi
con le Mary Sue, ma Artemis non è per niente una di loro!
S1a3m: Purtroppo
non è arrivato in fretta come volevi, ma
spero di rifarmi col prossimo!
Red_93: Sono
felice che ti piaccia e sono perfettamente
d’accordo con te! Ha uno stile molto piacevole e divertente
da leggere e le
situazioni sono spesso talmente assurde da far morire dalle risate.
Scorpius in
effetti è stata una sorpresa anche per me, ma per obblighi
di trama è stata la
cosa migliore.
irytvb: Artemis
in questo campo è proprio una stupida, io
avrei accettato subito! Questo James è un amore, anche se il
mio preferito
rimane Albus, in qualunque storia! XD
Grazie infinite a chi ha
aggiunto tra le preferite, le seguite o le ricordate. Speriamo di
ricevere le
vostre recensioni!
Alla prossima!
E state sintonizzati per
qualche altra storia di dream_BIG!