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Autore: dream_BIG    19/12/2010    5 recensioni
Quando la vita ti offre dei limoni, tiraglieli indietro e chiedi un rimborso.
Sì, se solo si potesse.
Visioni del futuro? Posso affrontarle. Migliore amica incinta? Lasciate fare a me. Circondata da completi pazzi? Va tutto bene.
Innamorarsi di James Sirius Potter?
...umh, non credo proprio.
[Tradotta da Daphne_Descends]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Lemonade, Tarturus and Swine Flu: the inner ramblings of Artemis Selene Jones

 

A volte odio davvero, davvero, davvero il mio "dono" (e potete capire il perché delle virgolette intorno a "dono"). Come, ad esempio, proprio ora. Sono seduta nella classe più noiosa IN ASSOLUTO che sia mai stata presentata alla popolazione magica: Storia della Magia, insegnata dal sempre-molto-esuberante Professor Ruf. Tanto di cappello al fantasma, gente! E' in grado di far addormentare con successo un'intera stanza di adolescenti pieni d'energia nel tempo record di soli tre secondi!
 
Yuppie. Dovrebbe ricevere un premio. Onestamente, dopo Merlino solo sa quanti anni di insegnamento della stessa noiosa materia, un uomo si stufa. Ma no. Nemmeno la morte l'ha fermato dal tornare indietro e renderci la vita miserabile.
 
Ma non è questa la ragione per cui odio essere una Veggente. No, devo ringraziare il mio "dono" (seh!) per questo mal di testa che mi sta spaccando in due il cranio. E gli occhi rossi che mi fanno sembrare in preda ai postumi di una sbornia.
 
Sapete, in momenti come questi inizio a chiedermi che razza di persona sono stata nella mia vita passata per meritarmi tutto ciò. Senza dubbio ero una specie di vecchia succhia-anima, picchia-bambini, calcia-cuccioli. Questo spiega tutto.
 
Voglio dire, seriamente, perché questo dannato futuro non può starsene tranquillo per un po' di tempo? Mi stanno facendo impazzire, le visioni sfocate. Niente è distinto; ci sono solo vaghe e nebulose figure che cambiano così spesso quanto un Molliccio in mezzo ad una stanza affollata. E' un sollievo vedere qualcosa di JasElla o NoAl (mi piace abbastanza questo nome). Anche ScoRose adesso è indistinta, anche se non sfocata quanto AlFred (Alfred, capito?!) o Dopollo, che mi preoccupa alquanto. Distinguo ancora alcuni frammenti di ScoRose, un bel po' indistinti, ma almeno so che ci sono.
 
Sì. Ho inventato nomi per le coppie. Ora potete smettere di ridere.
 
Andiamo avanti, gente...
 
Ma quello che davvero mi dà fastidio è: io e Potter siamo solo un pochino offuscati. Nemmeno tanto. Siamo anche più distinti di ScoRose. E sono già passate due settimane! Abbiamo avuto una partita di Quidditch! PERCHE' NON STA SUCCEDENDO NIENTE?!
 
A meno che non siate mentalmente invalidi, avrete probabilmente capito che non mi sento proprio al settimo cielo in questo momento.
 
Stare sveglia tutta la notte torturata da visioni indistinte non ha aiutato. Anche il corpo dolorante e la testa pulsante non fanno meraviglie al mio umore. E nemmeno il fatto che stasera abbiamo un altro allenamento di Quidditch. Senza contare Potter che ha cercato -e fallito- di fare di nuovo colpo su di me. Davvero, quel ragazzo è così TONTO. Onestamente, quale parte di "No, Potter" non capisce? Ha bisogno che glielo dica in francese, dannazione? Perché potrei. "Non, Potter". Visto? Francese. Eppure scommetto che non capirebbe lo stesso. Idiota.
 
Oh, ma è successo di peggio. Giusto per essere chiara, gli ho detto che sarei uscita con lui quando i maiali avrebbero volato (praticamente, mai) e lui mi ha risposto, sorridendo e ammiccando «Bene. Ti passo a prendere alle sei?». L'ho guardato impassibile, chiedendomi se fosse finalmente uscito di testa, quando lui ha sorriso ancora e detto «Sai, la febbre suina».¹
«Ehm. Quale febbre sui- OH! La febbre suina!»
Dopo aver scosso la testa disgustata e averlo guardato con pietà, me ne sono andata.
 
La febbre suina. LA FEBBRE SUINA. Ha cercato di usare una malattia babbana per conquistarmi. E' patetico. Anche per lui.
 
Per di più, stamattina Dom mi ha vomitato sulle scarpe.
 
Spero davvero che si rimetta presto. Sfortunatamente, non riesco a vedere quando guarirà e mi sta uccidendo. Voglio dire, sono una dannata Veggente, devo vedere qualcosa. Ma no. Le mie visioni sono tutte vaghe e ombrose. Grande "dono", eh?
 
Grazie, fato. Davvero. Lo apprezzo. Davvero molto. Sapete cosa dovreste fare? Penso che dovreste semplicemente uccidermi adesso. Seriamente, uccidetemi adesso e non mi interesserebbe affatto decompormi nelle oscure e feroci profondità del Tartaro per il resto dell'eternità, non se questo mi farebbe scappare dalle visioni. Beh, in realtà mi importerebbe, visto che il Tartaro dovrebbe essere un posto abbastanza brutto, ma il regno di Ade non sembra tanto male, in questo momento. E' meglio del Tartaro, almeno. E c'è una possibilità che Ade non mi punisca. Potrei addirittura finire in un posto carino! Voglio dire, non sono una persona COSI' cattiva. Non sono perfetta, ma non sono nemmeno CATTIVA. Ho fatto alcune cose buone. Ho-
 
Ok. Sto divagando. Voi… dimenticatelo, ok?
 
La vita è un grande sacco pieno di schifezze. Ecco quello che penso.
 
"Vivere è una fregatura, poi muori". E' una delle frasi anonime che preferisco.²
 
Sapete, all'inizio ridete perché è divertente, ma pensateci su. Pensateci bene su. E' vero! Tutto di quella piccola frase è assolutamente vero al cento per cento. La vita è DAVVERO una fregatura e poi DAVVERO muori. E' una frase cruda e vera e questa persona è un genio.
 
NO! Non provate nemmeno a contraddirmi. Ormai è stato deciso e non potete fare nulla per negarlo.
Conosco il vostro futuro.
Quindi, ovviamente, ho io le carte vincenti, qui.
 
Dimenticatevi tutta quella cagata su "Quando la vita ti offre dei limoni, tu fai una limonata". E' tutto senza senso. Il mio consiglio: quando la vita ti offre dei limoni, tiraglieli indietro e chiedi un rimborso.
 
Sì, sono io. Artemis Jones, la Veggente più Saggia di Tutti.
Sapete una cosa? Ha un bel suono. Mi piace.
 
Ehm, ehm. D’ora in poi dovrete chiamarmi tutti: (aggiungere grande battito di mani) ARTEMIS JONES, LA VEGGENTE PIU' SAGGIA DI TUTTI.
 
Sì. Tutto in maiuscolo. E' il modo giusto per farlo. E dovete usare una voce profonda, impressionante e tonante. Avanti, provatelo.
 
«Missy? Hai visto qualcosa?»
Alzai lo sguardo per vedere una Dom pallida e dall'aria stanca.
 
NO! Devi chiamarmi: (applauso scrosciante) ARTEMIS JONES, LA VEGGENTE PIU’ SAGGIA DI TUTTI (tutto in maiuscolo).
Ma Dom è la mia migliore amica, quindi farò un'eccezione. Ma tutti voi dovete chiamarmi così. Sì, davvero.
 
«No» sospirai «Ero solo soprappensiero. E' finita la lezione?»
«Sì. Andiamo a mangiare» propose.
«Certo» mi alzai e la seguii, affiancandola mentre ci avviavamo verso la Sala Grande.
«Dom?»
«Mmh?»
«Ti senti bene? Sembri davvero malata… forse dovresti andare da Madama Chips».
«No, no. Sto bene» Dom fece un sorriso poco convincente.
La fissai «C'è qualcosa che non mi stai dicendo?» chiesi.
«No, niente. Sto soltanto iniziando a…» prese un bel respiro «Sei sicura di non aver visto niente su di me?»
«No. E' tutto nebbioso e vago, mi sta spaccando in due la testa» dissi stancamente, appoggiando i gomiti sul tavolo e massaggiandomi le tempie.
«Missy, stai bene?» Apollo mi guardò preoccupato dall'altra parte del tavolo.
«Non molto» sospirai «Mi fa male dappertutto, inclusa la testa».
«Visioni indistinte?» mi chiese a bassa voce. Annuii e mi compatì con una smorfia. Il nostro gruppo mangiò in silenzio, per la prima volta in assoluto. Anche Potter era stranamente tranquillo e si limitava a guardare Dom una volta ogni tanto con un'espressione preoccupata. Dom tenne lo sguardo abbassato sul piatto, senza mangiare nulla.
 
Sembrava un maledetto funerale.
Diamine, persino un funerale sarebbe stato più allegro.
E, se ci pensate, è una cosa assolutamente e totalmente PATETICA. In realtà non avete nemmeno bisogno di pensarci! E' PATETICO. Ecco quello che siamo. Assolutamente. Patetici.
 
Fui quasi sollevata quando Potter si alzò e berciò «Squadra! ALLENAMENTI!»
 
Quasi.
Fortunatamente, non sono ancora COSI’ pazza. Ci sto arrivando. Oh sì, ci sto arrivando. Ma non ci sono ancora arrivata. Ho ancora un po' di normalità.
Non che all'inizio fossi pienamente sana…
Ma nessuno deve preoccuparsi. Tranne i Guaritori al San Mungo.
 
Ehm. Andiamo avanti…
 
«Ok, oggi cominciamo con trenta giri! VIA!» fischiò Potter.
«Mi stai prendendo in giro, vero?!» gli urlò Ella.
«Non se ne parla NEMMENO-»
«-fuori di testa-»
«-essere serio, cazzo-»
«-FUORI?! NON HO INTENZIONE-»
Le nostre voci si sovrapposero, mentre gli urlavamo contro.
«SILENZIO!» strillò Potter all'improvviso «VI UCCIDO!»
Ci immobilizzammo tutti e lo guardammo guardinghi.
«…Achmed, il terrorista morto?» ci fissò «Non avete capito?»³
Sguardi vuoti.
«Beh, allora. Chiaramente siete vissuti fino ad adesso sotto una roccia» disse facendo conversazione «Continuiamo l'allenamento, ok?»
«James» lo blandii, guardandolo con occhi pietosi «Per favore. Trenta giri? Andiamo, moriremo tutti».
«Va bene. Venticinque» sospirò.
«Andiamo… cosa ne dici di dieci?» sorrisi accattivante e tutti annuirono con approvazione.
«No, venticinque. E smettila di fissarmi così!» scostò lo sguardo.
«Così come?» chiesi innocentemente. Vai, sguardo da cucciolo!
«CORRERE!» soffiò nel fischietto. Noi restammo lì.
«Ok, va bene. Cosa ne dite di questo?» puntò la bacchetta verso il terreno e all'improvviso iniziò a scottare. Strillammo di dolore e cominciammo a correre «BENE! Se vi fermate il terreno vi scotterà i piedi!» ci urlò dietro Potter, per poi seguirci.
STUPIDO. IDIOTA. DI. UN. POTTER. MUORI. DI. UNA. MORTE. TERRIBILE.
«Io… lo…odio…» ansimò Scorpius.
«Farà meglio a guardarsi le spalle, quando torniamo» mormorò Albus infuriato.
«Sono con te, fratellino» dissi.
«Ehi» James corse di fianco a me e Al e Scorpius immediatamente aumentarono velocità. Digrignai i denti. Maledetti quegli stupidi e la loro veloce velocità. Al posto di degnarlo di una risposta, grugnii.
«Che allenamento, eh?» chiese. Lo fissai, mandandolo mentalmente nell'Ade per il resto dell'eternità.
«Andiamo Artemis, quando vinceremo mi ringrazierete!»
Lo fissai male. Spero marcirai all'inferno, Potter.
«Lo so che mi amate tutti quanti» sorrise.
Sbuffai incredula e gli lanciai uno sguardo torvo, pensando a tutto quello che poteva includere la sua macabra e prematura morte.
«Lo sai che è così» Oh, smettila di sorridermi.
«Per niente» risposi. Mi stavo stancando di fissarlo male.
«Nemmeno un po'?»
«No».
«Nemmeno una piccola cotta?» mi chiese. Lo guardai. Mi stava fissando con un'espressione molto seria.
«No» scossi la testa.
«Attrazione fisica?»
«Nemmeno per idea».
«Mi trovi attraente?» a questo punto suonava un po' disperato.
«Mmh... no».
«Nemmeno soltanto un pochino bello?» davvero disperato.
«No, Potter».
Sembrava ferito e feci marcia indietro. Visto? Guardate come sono gentile. Questo ragazzo ha intenzione di uccidermi e io mi sento male per averlo ferito.
«Non che tu non sia attraente, lo sei, non preoccuparti. Solo che io non ti trovo attraente» dissi velocemente.
Un sorriso si fece largo sul suo volto «Davvero?»
 
Oddio. Dovrei evitarlo e gli ho appena detto che è bello.
Vai così, Artemis.
Ma lui è attraente, lo devo ammettere. Ha brillanti occhi nocciola-dorati, un corpo da mozzare il fiato, con muscoli e tutto, e capelli neri scompigliati che vanno da tutte le parti e sono davvero sexy.
Oddio. Visto? Questo è quello che succede quando ascolto le conversazioni tra oche senza cervello! Inizio ad usare le loro descrizioni!
Non dite a nessuno che l'ho detto.
Dico sul serio. Conosco il vostro futuro.
Quindi ho in mano le carte vincenti.
Esattamente. Non ditelo a nessuno.

«Già. Ciao» aumentai la corsa e lui mi lasciò andare.
Per fortuna, mi lasciò sola durante tutti i suicidi, le flessioni, gli addominali, i pull-up (non so dove abbia preso le barre. Ma terrò gli occhi aperti per qualsiasi scuola babbana da cui siano misteriosamente scomparse le barre dei pull-up). Andammo avanti a fare cinquanta giri intorno al campo da Quidditch, scendendo in picchiata quando necessario e poi facemmo una piccola partita.
A quel punto, non riuscivo nemmeno più a sentirmi le braccia. Scesi a fatica dalla mia scopa e collassai al suolo, troppo stanca per stare in piedi.
«Missy? Stai bene?» chiese Hugo, arrancando verso di me.
«Dammi solo qualche minuto» soffiai, rotolando sulla schiena.
«Sei sicura di non aver bisogno di una mano?» sembrava preoccupato.
«No. Grazie, Hugh. Ho solo bisogno di recuperare un po' di energie» ansimai, chiudendo gli occhi. Hugo se ne andò.
«Missy? Sei viva?» Jason si chinò su di me.
«Ancora per poco» lo informai senza fiato. Lui annuì e afferrò Ella mentre cadeva.
«Miss? Ok?» mormorò.
«Sembri morta, Ells» provai ad alzarmi, ma gemetti e lasciai perdere.
«Mi rimetterò» sospirò, chiudendo gli occhi «Grazie, Jay» mormorò.
Sorrisi e feci un occhiolino a Jason, lui ricambiò prima di prendere Ella in braccio. Le sorrise adorante. Era così tenero.
«Artemis! Stai bene?»
No, per favore. Non adesso. Non voglio affrontare anche questo.
Gemetti «Vattene via, Potter».
«No, ecco, lascia che ti aiuti ad alzarti, sembri stanca morta» si chinò e mi tirò in piedi. Vacillai per un momento e crollai di nuovo.
«Oh» dissi «Sembra che qualcuno abbia scambiato le mie gambe con dei cosi di gomma».
«Ecco, lasciami solo…» si chinò di nuovo, cercando di aiutarmi. Barcollai e le sue mani si mossero immediatamente per prendermi, ma caddi di nuovo.
«Sai una cosa, Potter?» ansimai «Lasciami… lasciami qui. Torno più tardi».
«No, no, ti aiuto io» insistette.
«No, non farlo, starò bene». SMETTILA DI FARE LO STUPIDO MACHO.
«No, andiamo, che razza di ragazzo sarei se ti lasciassi qui?» Uno molto, molto gentile.
«Per favore lasciami qui. Starò bene».
«Non è vero, lascia-».
«-no, lasciami-».
«-qui, ti tiro su…».
«SMETTILA DI TOCCARMI!» strillai. Potter si pietrificò, le mani a tre centimetri da me «Ti uccido» aggiunsi ferocemente. Mi guardò ad occhi spalancati, visto che tutti ci fissavano intontiti.
«… Achmed, il terrorista morto?» piegai la testa di lato, gli occhi pieni di divertimento «Cosa c'è, sei vissuto fino ad adesso sotto una roccia?»
 
Credo che questo sia punto per Artemis. DIAVOLO. SI’.

 

 

«Albus» gemetti «Sto morendo».
«Non riesco a sentirmi le gambe» mi sussurrò in risposta.
«Se non sopravvivo» ci mormorò Scorpius «dite a Rose che…».
«"Dite a Rose" cosa?» Rose comparve, sorridendo a Scorpius, che arrossì. Io ed Al ci scambiammo un ghigno.
«Eh-ehm-beh… dirti… che… eh-ehm» ci lanciò uno sguardo implorante e io scrollai le spalle, continuando a ghignare in modo irritante.
«Dirti che… mi devi… cinque galeoni» annuì, soddisfatto della sua scusa «Sì. E' questo».
«No, non te li devo» fece Rose confusa. Roteai gli occhi.
«Ops. Errore mio. Bene, ora di fare la doccia, ciao!» camminò incerto su per le scale, più veloce che poté, mentre Rose lo fissava leggermente abbattuta. Wow, questa ragazza è cieca. Non lo capisce che è innamorato cotto di lei?
«Morire» rantolai. Nessuno mi sentì. STO MORENDO, GENTE! Ok, facciamo così. Ora dell'annuncio. Il mondo ha bisogno di conoscere le mie ultime parole prima di lasciare questa terra, rendendola un posto triste, desolato e infelice.
Barcollai, rimettendomi in piedi «Ragazzi, sto morendo» annunciai alla mia squadra. Loro mi guardarono con le sopracciglia inarcate.
«Sto morendo. Riesco a sentire gli anni lasciarmi e so che la fine si avvicina» feci una pausa per aumentare l'effetto drammatico «La vita è stata così bella, con tanti momenti magnifici che rimarranno nella memoria con la mia morte. Ma ora che la fine è arrivata so che mi mancherete tutti terribilmente» tirai un po' su col naso, guardandomi attorno con affetto.
Hugo stava ridendo, così come Al e Fred. Ella, Jason, Alex e Pol tentavano di trattenere i sorrisi e Potter ridacchiava a bassa voce. Bene. Nessuno mi stava prendendo sul serio. Non avrebbero riso quando sarei morta sul serio!
«Alexandria Lewis» annunciai, voltandomi verso di lei. Si affrettò ad assumere un'espressione  sobria, anche se gli angoli della sua bocca ogni tanto si muovevano «Ti lascio tutti i miei vestiti, nella speranza che ti stiano» Lei annuì, non tentando di aprire bocca.
«Elizabeth Paciock» Ella mi fulminò per aver usato il suo nome per intero «Ti lascio… la mia scopa».
«Bello!» disse Ella «Puoi morire subito?» la fulminai.
«Dite a Dom che può prendere tutti i miei trucchi e roba per le unghie. So che li adora» tirai su col naso e mi pulii una lacrima immaginaria. Fred roteò gli occhi «A proposito, dov'è finita quella ragazza?» chiese. Lo ignorai.
«Ora, tutto quello che vi chiedo è di essere seppellita con la mia bacchetta» la tirai fuori e la fissai tristemente.
«Ok» annuì Pol, gli occhi che brillavano per le risate «Ci assicureremo di farlo».
«Bene allora. Abbiamo concluso anche questo. Artemis esce di scena. PACE!» battei il pugno contro il petto, lo baciai e lo alzai in aria. Poi barcollai verso le scale, lasciando i miei amici a ridere.
 
In mia difesa, essere quasi uccisa dal migliore amico di mio fratello gemello mi ha reso davvero instabile. In più non ho dormito molto, cosa che mi fa comportare come un'ubriaca, quindi ho una scusa per la mia stranezza, ok?
Lo so, sono scuse patetiche.
Purtroppo sono le migliori che ho.
Almeno sono divertente.
 
Quella volta usai i bagni del quinto anno per la mia doccia. Non pensavo che quelle del primo anno sarebbero sopravvissute ad un'altra mia visita. Avrebbero potuto ottenere un'ordinanza restrittiva.
«CIAO RAGAZZE!» spalancai la porta e sbatté contro il muro con un bang. Mi guardarono tutte.
«Missy, cosa fai qui?» sospirò Lily.
«Lilina!» dissi eccitata «Che bello incontrarti qui!»
«Beh, sì. Questo è il mio dormitorio» disse divertita.
«Ma certo!» mi sbattei una mano sulla fronte e mugugnai.
«Dimmi un po', sei orribile. Cosa ti è successo?» mi scrutò.
«Il tuo fratello idiota, ecco cos'è successo» ringhiai, sedendomi sul letto e facendo una smorfia «Perché i tuoi genitori non hanno usato un preservativo?»
«Possiamo per favore evitare di parlare dei miei genitori e di preservativi nella stessa frase?» chiese Lily, arricciando il naso disgustata «Preferirei non essere segnata da certi tipi di informazioni».
«Non credo di poter sopravvivere per un altro dei suoi allenamenti. Sai cosa ha fatto?» domandai.
«No, ma sono sicura che stai per dirmelo».
Le lanciai un'occhiataccia e lei sorrise «Quel maledetto ha fatto andare a fuoco il terreno così non potevamo smettere di correre nemmeno per un minuto se non volevamo bruciarci i piedi».
«Oh» fece una smorfia «Si calmerà dopo un po', non preoccuparti. Beh, dovrebbe. Spero lo faccia».
«Speriamo» mormorai chiudendo gli occhi «E' completamente pazzo, quel ragazzo».
Lily ridacchiò «C'è un motivo per cui ti sei catapultata qui dentro?» chiese.
«Oh sì!» i miei occhi si spalancarono «Posso usare il vostro bagno?»
«Certo, credo».
«Grazie, tesoro!» feci apparire i vestiti ed entrai nella doccia.
Aaaah. La doccia. Magica.

 

 

«Ciao, Dommie!» salutai, saltellando nella stanza. Mi sentivo davvero molto meglio, grazie a quella MAGNIFICA doccia. Mi guardai intorno per cercarla e realizzai che era in bagno. Accigliandomi un po', tirai fuori il tema e lo finii di sistemare.
 
«Artemis?»
«Sì?» alzai lo sguardo e sorrisi quando vidi Dom, che si stava mordendo un labbro. Il mio sorriso vacillò nel vedere la sua espressione «Dom, cosa c'è?» chiesi.
«Sono- sono incinta».

 

 

 

 

 



N/T: Chiedo scusa per tutto il tempo che vi ho fatto attendere, spero che ci sia ancora qualcuno a leggere questa storia. Prometto che farò del mio meglio per tradurre più in fretta gli altri capitoli e magari iniziare anche qualche altra fiction di dream_BIG.
Siamo ancora piuttosto all’inizio della storia e, con la grande rivelazione finale, dal prossimo capitolo cominceremo ad addentrarci di più nel vivo.
 
Come avrete notato, ho inserito delle note, che vi spiego qui di seguito:
 

¹: La battuta di James ha senso solo in inglese, purtroppo (perché a mio parere è geniale). Nell’originale Artemis dice “I told him that I would go out with him when pigs fly” e James risponde con “You know, the swine flew.” E Artemis dice “Uhm. Which swine fle – OH! Swine Flu!”. Si tratta di un gioco di parole tra il past simple del verbo “to fly” e la parola “flu” (influenza).
 

²: Forse l’avrete già capito, ma questa frase è presa dalla prefazione del libro secondo di “Breaking dawn”.
 

³: “Achmed the dead terrorist” è una scenetta comica americana, di Jeff Dunham, un ventriloquo, con un pupazzo scheletro. Una delle frasi che dice più spesso è appunto “I kill you”. Se volete dargli un’occhiata qui c’è il link di un video: Achmed the dead terrorist
 

Questa volta rispondo qui alle recensioni, ma dalle prossime userò il nuovo sistema di risposta:
duedicoppe: Spero continui a piacerti! Anch’io ho sempre problemi con le Mary Sue, ma Artemis non è per niente una di loro!
S1a3m: Purtroppo non è arrivato in fretta come volevi, ma spero di rifarmi col prossimo!
Red_93: Sono felice che ti piaccia e sono perfettamente d’accordo con te! Ha uno stile molto piacevole e divertente da leggere e le situazioni sono spesso talmente assurde da far morire dalle risate. Scorpius in effetti è stata una sorpresa anche per me, ma per obblighi di trama è stata la cosa migliore.
irytvb: Artemis in questo campo è proprio una stupida, io avrei accettato subito! Questo James è un amore, anche se il mio preferito rimane Albus, in qualunque storia! XD
 
Grazie infinite a chi ha aggiunto tra le preferite, le seguite o le ricordate. Speriamo di ricevere le vostre recensioni!
Alla prossima!
E state sintonizzati per qualche altra storia di dream_BIG!

 

Ne approfitto per farvi gli auguri di Buon Natale e felice anno nuovo!
  
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