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Autore: Miza    20/12/2010    20 recensioni
Ronald Weasley si fece largo tra le ragazzine gridoline e i ragazzi che sghignazzavano.
Raggiunse Hermione Granger, anch'essa intenta a scrutare la bacheca, e allungò il collo per sbirciare oltre la sua chioma scarmigliata.
"A San Valentino, si sa, gli amori sbocciano e si concretizzano!
E allora, perchè lasciarsi sfuggire un'occasione divertente?
Per il mese in cui cade la Festa degli Innamorati, partecipate al concorso...
La Coppia più Bella di Hogwarts!
Inserite un bigliettino con i vostri nomi all'interno della scatola rossa collocata nell'Ingresso.
La proclamazione dei partecipanti questa sera in Sala Grande!"
-Miseriaccia!- mormorò Ron, gli occhi spalancati. -Che...che cos'è questa buffonata?-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Capitolo Quarto




Il collo iniziava a farle male.
Era da più di mezz'ora che se ne stava nel lungo corridoio sospeso, all'aperto, che collegava una parte di Hogwarts all'altra.
Se ne stava lì, affacciata ad uno degli archi, con la testa posata allo stipite.
Aveva il naso gelato. Le sarebbe venuto quasi sicuramente il torcicollo. O un raffreddore.
Ma poco le importava.
Hermione Granger amava i momenti di solitudine produttivi.
Così li chiamava lei.
Momenti che si prendeva per riflettere, per pensare, per rielaborare.
E il ponte era uno dei suoi posti preferiti: C'era sempre un'aria gelida li su, ma era rinfrancante.
E poi poteva respirare a pieni polmoni il profumo del muschio, della neve, della Foresta.
Forse avrebbe dovuto discutere con gli altri Prefetti della scarsa sicurezza di quelle ballatoie.
Magari avrebbero proposto al Preside di aggiungere una ringhiera di sicurezza...
-Ehi!-
Un colpetto sulla spalla ed una voce famigliare interruppero i suoi pensieri.
-Oh...Ciao, Harry!-
Si voltò verso l'amico, che le sorrideva col naso arrossato e gli occhiali appannati.
-Che fai qui affacciata? Pensavo stessi andando verso le serre per Erbologia...-
-Ah...ah, già! Ci stavo andando, mi sono solo fermata un momento a pensare... Cielo, non sarà mica tardi?!-
Gli rivolse uno sguardo preoccupato, spalancando leggermente gli occhi nocciola, che alla luce del sole sembravano dorati.
Harry rise scuotendo il capo. -No, tranquilla, siamo anche un po' in anticipo.-
Posò le mani sulla ringhiera e lasciò correre lo sguardo verso la Foresta e il Lago Nero.
-Sai, l'altro giorno pensavo a quando la nave di Durmstrang è emersa per la prima volta dal Lago... ti ricordi come eravamo eccitati?-
Hermione annuì, mentre un sorriso le si apriva sulle labbra.
-Certo che me lo ricordo. Non la piantavate di allungare il collo e di urlare come forsennati!-
Stettero in silenzio per qualche istante.
Poi lei sospirò.
-Hermione, mi sono sempre chiesto...Insomma, cosa ne è stato poi con Krum?- domandò Harry sottovoce.
Hermione si voltò a guardarlo, le gote arrossate.
-Con...con Vicktor?- domandò allarmata, giocherellando con le frange della sciarpa.
Harry alzò un sopracciglio con espressione furba.
-Uhm, questa reazione dovrebbe lasciarmi intendere qualcosa?-
Hermione ridacchiò e gli diede un colpetto sul braccio.
-Falla finita! Non è successo nulla... Voglio dire, continuiamo a scriverci, da quando è andato via...-
-Oh, ma io non intendevo dopo. Intendevo durante!- ridacchiò Harry.
Hermione alzò gli occhi al cielo e sbuffò, un po' infastidita e un po' divertita.
Nel frattempo, senza che i due se ne accorgessero, una figura lunga e slanciata li aveva raggiunti alle loro spalle:
Ron, che non appena aprì la bocca per salutarli fu interrotto da Hermione che stava dicendo ad Harry, con un risolino -Oh andiamo Harry, sai benissimo del bacio che c'è stato tra me e Vicktor! Piantala di mettermi in imbarazzo!-
Ron sentì una morsa allo stomaco.
Rimase immobile, gli occhi spalancati, Harry ed Hermione che continuavano a ridacchiare, ignari della sua presenza.
In quel momento Lavanda si avvicinò urlando -RONRON!-
Harry ed Hermione si voltarono, trovandosi a pochi centimetri da Ron.
-Ah, eccoti!- lo saluto allegramente Harry.
Ma il ragazzo si limitava a fissare Hermione con espressione feroce.
Senza dire una parola, afferrò Lavanda per un braccio e la tirò bruscamente verso di se.
Poi prese a baciarla come una furia, le mani tra i lunghi capelli biondi, le lingue fuse tra loro.
Hermione spalancò gli occhi e la bocca.
Harry sbattè le palpebre, a disagio.
Solo quando Lavanda si staccò con un risolino sorpreso Hermione si riscosse.
-Tu...tu sei...- ansimò, puntando un dito contro Ron -...sei un animale! UNA BESTIA, ECCO COSA SEI!-
Gli occhi di Ron si ridussero a fessure -Ah, sì?- chiede con freddo disinteresse.
-SEI UN PREFETTO RONALD! UN PREFETTO! NON PUOI COMPORTARTI COSI'! E' UN LUOGO DI PASSAGGIO, QUESTO! E' PIENO DI GENTE!-
L'urlo di Hermione fece voltare parecchi ragazzini del primo anno, che si sbrigarono ad allontanarsi.
-QUESTO E' UN COMPORTAMENTO DISGUSTOSO E IMMORALE!!!- sbraitò, il volto paonazzo.
Ron si limitò a scrollare le spalle.
-Piantala di fare tanto la moralista, Hermione. Quello che faccio è affare mio, e non mi sembra che tu, con Krum, ti sia comportata diversamente. Ah, già, dimenticavo...- ghignò -...sono passati due anni, sarà che non sei più abituata!-
-Ron- esclamò Harry sorpreso.
Hermione non disse una parola.
Lo osservò ancora per qualche istante, con gli occhi spalancati.
Poi  afferrò la propria borsa e si allontanò, assestando a Ron una poderosa spallata che quasi lo fece barcollare.
-Tsk, è tutta matta.- sentenziò lui passandosi una mano tra i capelli rossi.
Lavanda ridacchiò, una nuvoletta di vapore si condensò davanti alle sue labbra carnose.
-Ma si può sapere che cosa ti è preso?-
Harry lo fissava, stupito e arrabbiato. Aveva un'espressione esterrefatta.
Ron alzò di nuovo le spalle, e si voltò per allontanarsi mano nella mano con Lavanda, liquidandolo con un -Ci vediamo alle serre, Harry.-

*

Nei giorni che seguirono, Hermione e Ron non si rivolsero la parola.
Ogni volta che uno dei due arrivava, l'altro si allontanava con un grugnito.
Ma arrivò il venerdì sera, e i due si ritrovarono ancora una volta l'uno accanto all'altra, in attesa con le altre coppie, fuori dalla Sala Grande.
-Chissà cosa ci toccherà stavolta...- disse Ron pensieroso.
Hermione non lo degnò di uno sguardo, limitandosi ad incrociare le braccia, stizzita.
Lui sospirò.
-Eddai Hermione, sei ancora arrabbiata con me?-
Lei si voltò come una furia, i boccoli disordinati frustarono l'aria.
-Dammi una buona ragione per non esserlo, Ronald!!!- sbottò, fissandolo.
Ron parve riflettere per qualche istante, poi mormorò -Bè, siamo amici, no?-
Lei spalancò la bocca per ribattere, ma in quel momento le porte della Sala Grande si aprirono, e le coppie dovettero entrare.
Questa volta al centro della stanza troneggiava una pedana bianca e lucidissima, e dal soffitto piovevano lustrini argentati.
Silente sorrise, e spiegò che le coppie avrebbero dovuto danzare.
Dopo un lungo applauso e tutte le urla d'incoraggiamento dei compagni, le coppie salirono sulla pedana.
La McGrannit fece un gesto fluente con la bacchetta, e una musica dolce che pareva uscire dalle pareti si diffuse nell'aria.
-Non so ballare!- mormorò Ron con un gemito.
-Mi domando se esista una cosa che sai fare!- borbottò Hermione.
Gli afferrò una mano e la posò sul proprio fianco, facendogli sgranare gli occhi.
Dopodichè gli allacciò le braccia dietro il collo, e si mise a fissare con ostentazione il pavimento.
Dopo qualche minuto di imbarazzanti ondeggiamenti, Ron sospirò.
-Ehi...Hermione...Eddai, guardami!- implorò.
Lei sollevò leggermente il capo, con un'espressione dura sul volto.
-Se mi scuso, mi perdoni?- disse piano lui, cingendole i fianchi con le braccia.
Lei tacque per qualche istante.
-Io mi domando solamente se tu, di tanto in tanto, ti rendi conto di quello che dici alle persone, Ronald.-
Lui deglutì.
-Io...te l'ho detto, Hermione. Mi dispiace, davvero. Scusami.-
Questa volta lei sollevò completamente lo sguardo.
Lui aveva un'espressione sinceramente dispiaciuta. Vide il riflesso dei lustrini argentati luccicare nei suoi occhi blu.
Stelle nella notte.
Hermione sospirò, e posò il viso nell'incavo tra la sua spalla e il suo collo.
-Sei proprio uno stupido, Ron.- mormorò, stringendogli un pò di più le braccia attorno al collo.
Lui arrossì -Lo so.-
Le carezzò la schiena e la strinse a se.
Quando Silente annunciò che la gara era finita, entrambi trasalirono.
Sbatterono le palpebre, storditi, e si staccarono velocemente l'uno dall'altra.
-Molto bene, molto bene!- esclamò il preside battendo le mani -Abbiamo i vincitori della seconda prova: Il signor Malfoy e la signorina Parkinson, che oltre ad aver dimostrato una grande dimestichezza nell'arte della danza, hanno stupito tutti con un bel bacio mozzafiato!-
I Serpeverde si alzarono in piedi, urlando trionfanti.
Le altre case applaudirono educatamente.
-Bè...anche questa è andata.- esclamò Hermione scendendo dalla pedana.
Ron si voltò a guardarla con un sorriso.
-Sai cosa, Hermione? Non possiamo lasciarci battere in tutte le prove! Dobbiamo migliorare il nostro, ehm, affiatamento!-
La ragazza sbattè le palpebre, stupita.
-Ron, ma che diamine stai dicendo?-
Lui tossicchiò imbarazzato.
-Sì insomma, pensavo...Andiamocene ad Hogsmeade, domenica! Così possiamo affinare la nostra tecnica...ehm... e migliorare la complicità...e...-
Hermione lo fissò. Le labbra si incresparono in un sorriso.
-Dì la verità, Ronald. E' che non vedi l'ora di andare a bere Burrobirra e mangiare schifezze!-
Entrambi scoppiarono a ridere.
Poi Hermione annuì contenta.
-Va bene, d'accordo, domenica ad Hogsmeade! Vado a dirlo ad Harry allora!-
-No, aspetta!!!-
La ragazza si voltò stupita, abbassando lo sguardo sulla mano di Ron che la tratteneva per un braccio.
-E' che, ehm... pensavo che potessimo andare noi due.-
Hermione lo fissò.
-Noi due?-
-Sì, noi due!- ribadì Ron arrossendo-Insomma, io e te?-
-Io e te?- ripetè Hermione incerta.
-Io e Te...Noi due...Tu ed Io... Oh, insomma Hermione, quanti altri sinonimi devo trovare??-
Ron ormai era paonazzo, e deglutì parecchie volte prima di riuscire a guardarla negli occhi.
-Noi due ad Hogsmeade...- disse lei lentamente-...Niente Harry... e niente Lavanda?- domandò sospettosa.
Ron fece un' espressione offesa -Ovviamente!- ribattè piccato.
Hermione lo fissò per qualche istante.
Poi sorrise di nuovo.
-E sia. Domenica ad Hogsmeade. Noi due, Io e Te, Tu ed Io.-





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 Ed ecco qua  il tanto ambito quarto capitolo!
Qualche chiarimento:
1)Spero abbiate capito qual'è il ponte al quale mi riferisco nella prima parte del capitolo. E' quello nel quale, nel terzo film, parlano Harry e Lupin. O quelle nel quale nel quarto parlano proprio Harry ed Hermione, che vengono poi interrotti da Cedric. Oddio vi prego ditemi che avete capito qual'è! xD
2)Ron è stato uno stronzo. Lo so. Ma queste scene da cafone, ammettiamolo, sono molto da lui quando perde il controllo :)
3)Capitolo scritto un po' di getto. Ma avevo bisogno di scrivere con urgenza. Sono giorni molto brutti per me.

Bè. spero vi sia piaciuto. Opinioni, suggerimenti e critiche sono sempre ben accetti.
Vi abbraccio forte!
Minnieinlove.
P.S: COMMENTINO? :)



   
 
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