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Autore: StefyGranger    07/12/2005    5 recensioni
La guerra può avere come anche può non avere lati positivi. In questo caso, per Ron e Hermione, la guerra tra Auror e Mangiamorte sarà inevitabile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Luna Lovegood | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- QUANDO LA GUERRA HA LATI POSITIVI -

- QUANDO LA GUERRA HA LATI POSITIVI -

                          2° CHAP

 

 

 

Il mattino dopo, in Irlanda…

 

Hermione e Luna erano sedute al tavolo della cucina. Avevano davanti a loro una tazza di caffè fumante e, insonnolite, ascoltavano il tg delle 8.30.

 

La prima aveva profonde occhiaie, e più spesso la bocca si apriva in uno sbadiglio silenzioso.

 

Regnava il silenzio da tanto tempo, finchè Luna non proruppe ‘Come è andato il viaggio?’

Hermione la guardò. La stessa domanda gliela aveva fatta solo la sera prima. Probabilmente voleva cominciare un discorso.

 

‘Piuttosto tranquillo.’ Rispose, ignorando il gatto Moony che le si era raggomitolato sulle gambe.

‘E….come mai…tu..e Ron…sai..?’

Hermione dapprima non volle rispondere, poi posò la tazza fumante, e si passò una mano fra i capelli ‘ In realtà…è da tempo che ci stavo pensando.’

 

Luna non capì subito e la spronò a continuare.

 

‘ Mi ero stufata di vedere sempre Ron a guardare stupide partite quando poteva sforzarsi a lavorare a casa. Sembrava che non gli importasse nulla dell’andamento di famiglia. E se il capo l’avesse licenziato, noi saremmo rimasti anche senza casa perché io da sola con il mio stipendio non ce la faccio.’

 

La bionda annuì col capo ‘E ne sei sicura?’

Hermione la guardò, come quasi la stesse supplicando di farle cambiare idea, poi annuì.

 

Dopodiché il suo viso si rabbuiò facendo sì che una candida lacrima le solcasse il volto. Non le sembrava vero che tutto potesse finire così.

Tutto quello che aveva passato, i pianti a Hogwarts, il desiderio di farsi accorgere da Ron, i piani di Ginny per farli mettere insieme…il matrimonio…la loro figlia…tutto andato in fumo…per colpa sua.

 

È stata sempre colpa sua, pensò Hermione.

 

Le litigate a Hogwarts erano causate soprattutto da lui. Sempre lui la faceva piangere e disperare, la faceva rintanare in biblioteca…ma solo lui riusciva ad amare.

 

Una mano possente si posò delicatamente sulla spalla della giovane Granger che, per un nanosecondo, pensò potesse essere proprio la sua.

 

Si voltò e vide Harry, già vestito di tutto punto.

Con gli occhiali rotondi posati sul naso, quegli occhi verde smeraldo così penetranti e quell’immancabile cicatrice che tanto lo differenziava dagli altri 27enni.

 

Harry Potter e Luna Lovegood non erano né parenti, né fidanzati e neppure sposati!

Non avevano figli in comune ma solo un lavoro alimentata ogni giorno dall’amicizia che li legava così fortemente.

 

Più volte Luna aveva detto a Harry che se voleva poteva tornare a Londra dai suoi amici, ma quest’ultimo si rifiutava sempre ‘ Non mi va di lasciarti da sola a Dublino.’ Diceva.

 

E così si giustificava, sempre.

 

Comunque, i due vivendo in una grande casa nella periferia nord di Dublino.

 

‘ Harry’ lo informò Luna ‘Oggi potresti portare Hermione dalla signora McGoune?’

 

Harry guardò Hermione ‘ Un avvocato? Non vorrai mica…??’

La donna sostenne il suo sguardo fin quando Harry tacque e, mesto, annuì debolmente.

 

Neanche a lui sembrava vero, eppure stava accadendo.

 

                       

Intanto, a Londra…

 

Il telefono squillò insistentemente finchè l’uomo che si era addormentato sul divano del salotto non si alzò imprecando ad alta voce ‘ Pronto?’

‘ Weasley!!!!’ era il capo ‘ Che facevi?? Dormivi??!!’

 

Ron allontanò un poco la cornetta dall’orecchio, poiché il vecchio signor Broufh stava urlando.

 

‘ Signor Broufh……’

‘ Signor Broufh un corno!!! Muoviti o quanto è vero il Dio dei Gabbani che ti licenzio!!!’ e la telefonata terminò lì.

 

Il 27enne guardò la cornetta e sbuffò.

 

La casa era così silenziosa.

Quella stessa bambina che sarebbe corsa ridendo da lui con una calza viola e una blu e con lo zainetto sulle spalle, quella stessa moglie indaffarata a studiare in cucina nuove pratiche per il lavoro, quelle stesse persone che amava, ora l’avevano lasciato.

 

Sospirò sconsolato e cominciò a prepararsi per andare a lavoro.

 

                  Paragrafo 2

 

Ore 16.30, Dublino nord.

 

‘ Mamma, mamma!!! Guarda cos-?…mamma…?’ Lindsay era tornata a casa dalla nuova scuola con, stretto tra le mani, un piccolo mazzo di margherite da campo.

 

Ma entrando in casa, aveva trovato la madre inginocchiata a terra mentre piangeva tenendosi la testa fra le mani.

Piangeva quasi istericamente, dondolandosi indietro e in avanti mentre forti singhiozzi le scuotevano l’animo.

 

Lindsay era rimasta sull’uscio della porta, mentre il mento le tremolava e il naso le diventava rosso. Lei stessa non sopportava più quella situazione.

 

Non le andava più di vedere la madre che ogni giorno si intristiva sempre più e si chiudeva in se stessa tacendo anche per interi giorni.

 

E in realtà le stava anche antipatica l’avvocatessa che andava a parlarle.

 

In quel momento, scendeva dalle scale Luna che, accortasi della scena aveva raggiunto la bambina facendola salire in camera.

 

Il fatto era che quello stesso giorno era arrivata la famosa avvocatessa McGoune: una signora cicciotella, dai corti capelli tinti di un biondo scuro. Il grasso delle braccia le molleggiava quando parlava gesticolando o quando doveva presentare i conti.

 

Gli occhiali rettangolari li teneva sul naso non perché ne avesse davvero bisogno, ma più che altro per darsi un’aria di importanza.

Non era dolce. Per niente dolce.

Era fredda, dura, cercava di non far sì che i problemi degli altri le penetrino nell’animo.

 

Ecco perché mentre l’avvocatessa parlava Hermione non era tanto sicura.

Ecco perché ora Hermione sembrava più chiusa e più depressa.

Perché l’avvocatessa le aveva detto senza tanti giri di parole che voleva la firma del marito sulla richiesta di divorzio e lei gliel’avrebbe data in quattro e quattr’otto.

 

Durante la cena di quella sera tutti tacevano, quando la piccola proruppe con la sua deliziosa vocina ‘ Sai mamma, oggi ho preso a scuola una Lode sul tema della famiglia.’

 

Tutti stranamente cercarono di non guardarsi fra loro. Lindsay passò in rassegna i loro visi e sorrise aspettandosi una congratulazione.

 

Luna posò la forchetta e andò a prendere dell’acqua dal frigorifero.

Harry si alzò dicendo che doveva andare a controllare una cosa al computer.

 

Rimasero madre e figlia, finalmente da sole dopo tanto tempo.

Quasi un mese.

 

Hermione aveva ancora gli occhi gonfi di pianto ma sorrise alla figlia ‘ Sarai stata l’invidia di tutti..’

‘ Già.’ Annuì vigorosamente Lindsay, certamente più sollevata dal sorriso della madre.

Hermione sorrise e le accarezzò una guancia ‘ La mamma ti sta facendo soffrire?’

 

Lindsay non rispose, poi abbassò il capo ‘ Papà tornerà a prenderci di qui?’

A quel punto Hermione si irrigidì ‘ Tuo padre ha scelto cosa è facile, non cos’era giusto. Quando si pentirà e chiederà perdono, allora decideremo assieme, Lindsay.’

 

La bambina annuì col capo ‘ Capisco…’

 

Bene, bene!

Finito un altro chap.

Sicuramente più lungo del primo.

Come avrete visto Hermione entra quasi in depressione per l’imminente divorzio, Lindsay cerca di capire la situazione ma le manca sempre di più la figura maschile del padre.

Dal canto suo Ron è tra l’incudine e il martello, il capo è un rompiballe e gli mancano sempre più le sue due donne.

Ma il signor Broufh oltre ad essere un grande rompi (causa anche del loro divorzio, possiamo dire) può apportare una soluzione bella e buona.

 

Tutto questo e molto altro nel proxx chap, ciao!!

Ah-eh, stavo dimenticando i ringraziamenti!!!

 

ROBBY: ciao robby! Eh, neanche a me la coppia Harry/Luna piace, ma I due, in questa storia, sono solo amici..ciao!! E grazie!!

 

JOEY BAGGINS: eccola qui, Joey!! E w i drunk e ron/hermione!!!!

 

RONNY 92: volevo cominciare col dire che ho cercato il tuo nome nell’elenco degli autori..ma non c’eri….e poi…eccoti il continuo e continua a recensire, ciao!

 

HERMIA: eh ma in questo capitolo capirai che non era solo quello il motivo del divorzio, comunque è così raro che entriamo assieme in msn!!! A proposito, non dovevi mandarmi la tua ff?? Ciao!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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