Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: elettra1991    21/12/2010    9 recensioni
Sono passati quasi sei anni dalla morte di Draco. Harry, Ron, Blaise, Elenie, gli Auror, ma soprattutto Hermione hanno dovuto imparare a convivere con l'accaduto. Ma ci sono veramente riusciti? Sono stati capaci di voltare sul serio pagina, o i loro vecchi fantasmi torneranno a tormentarli? Qualcosa di strano tornerà a muoversi nell'ombra, e per affrontarlo dovranno nuovamente riunirsi tutti. Il seguito di "Qui dove batte il cuore...", in cui tutto troverà finalmente risposta.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A








-Ma quanto diavolo ci mette?- sbottò Harry James Potter, facendo su e giù davanti alla porta d'ingresso -Sono le otto passate, gli altri ci staranno aspettando-
Elenie manco gli rispose, intenta com'era a leggere l'ultimo articolo di Ginny, che da poco aveva iniziato a scrivere per la Gazzetta del Profeta.
-Certo che ci sa fare eh?- commentò allegra.
-Ma tu non dovresti essere la fidanzata che è gelosissima dell'ex?- protestò Harry, mettendosi le mani sui fianchi.
-Non sono mai stata quel tipo di persona, e tu lo sai- ridacchiò la Benèfica, allungando sul divano le gambe affusolate.
Potter distolse lo sguardo, ben conscio che altrimenti non sarebbe mai riuscito ad uscire di casa quella sera.
Proprio in quel momento suonarono insistentemente al campanello.
-Questo dev'essere quel mentecatto di tuo cugino-
Harry andò ad aprire la porta, e quasi fece un colpo.
Davanti a lui infatti c'erano Blaise e.....
-Pansy Parkinson?- rantolò l'ex Grifondoro, sbiancando.
-Zitto Harry!- imprecò Zabini, guardandosi attorno con circospezione -Facci entrare!-
Con una spallata lo fece scostare e i due entrarono, chiudendosi la porta alle spalle.
A quel punto anche Elenie si era alzata, incuriosita e spiazzata.
-La casa è ben protetta vero?- biascicò Blaise, tenendo Pansy per mano.
Potter, invece di rispondere, si ficcò le mani nei capelli, pronto a dare di matto.
In effetti non era cosa di tutti i giorni ritrovarsi in casa, dopo sei anni, una delle sue ex-compagne più odiate. Per di più con indosso un abito da sposa.
-Non ho ben capito- mormorò la Benèfica intanto, con un sorriso divertito sul volto -Vi siete appena sposati o state per farlo?-
-Ti pare il momento di fare dell'ironia?- sbottò il suo fidanzato, intromettendosi -Blaise che ti è venuto in mente di portarci questa qui? Come minimo sarà una Mangiamorte dichiarata e ci farà saltare tutti per aria-
-Ehi...- cominciò Zabini, pronto a litigare, ma qualcuno lo interruppe.
-Ascoltami bene, Potty- ringhiò Pansy Parkinson -Non sarò una santa è vero, ma non ho nessun marchio sul braccio, nè tantomeno lo avrò mai! Sono stata chiara? E giusto per la cronaca- aggiunse, rivolgendosi ad Elenie -Questo idiota mi ha più o meno rapito sull'altare-
Sulla parola "idiota" però, il suo tono si addolcì, in netto contrasto con quanto aveva appena detto.
Se Blaise abbassò gli occhi, Elenie ed Harry per poco non scoppiarono a ridere.
-Possiamo stare qui allora?- sussurrò Zabini dopo un po' -I suoi parenti ci staranno cercando dappertutto-
-D'accordo- disse Potter, ancora un po' sospettoso -Se tu dici che ci possiamo fidare allora...-
-Grazie- disse seria la Parkinson -Vi dobbiamo un favore-
-Allora spiegateci cosa è successo, per favore!- li esortò la Benèfica.
-Ehm, Ele, noi è meglio che andiamo- mormorò Harry -Prima che gli altri ci ammazzino-
La ragazza annuì, e li accompagnò alla porta, con il cuore in gola. Faceva finta di nulla, ma non le piaceva lasciarli andare così allo sbaraglio verso un potenziale pericolo. Quando furono sulla soglia, Blaise la strinse forte.
-Prenditi cura di lei, ti prego-
Elenie annuì, quindi baciò il fidanzato e richiuse tutto a chiave.
-Bene- disse poi, un po' a disagio -Ti preparo un bagno caldo, che dici? Poi ti cerco dei vestiti per cambiarti-
Pansy annuì con gratitudine, poi la seguì di sopra.
Mentre l'ex-Serpeverde si godeva il getto scrosciante della doccia, Elenie aprì il suo armadio per cercarle una maglietta e un paio di jeans.
Il vestito da sposa della Parkinson era gettato su una poltrona.
Il suo bianco naturale si era un po' sporcato, e sul fondo la gonna era un po' sfilacciata, segno della lunga corsa che probabilmente la ragazza e suo cugino dovevano aver fatto per uscire dalla chiesa.
La Zabini non potè fare a meno di sorridere, e complimentarsi con sè stessa per la propria arguzia.
Quando aveva letto l'annuncio sul matrimonio imminente di Pansy col figlio di Rookwood aveva immaginato che quella fosse la causa del comportamento strano ed irrequieto di Blaise, anche se certamente non avrebbe mai pensato che il ragazzo sarebbe andato a prendersela direttamente davanti all'altare.
-Ti ringrazio davvero per l'ospitalità-
La voce della Parkinson alle sue spalle la fece sussultare. Aveva finito di farsi la doccia, ed era appena entrata nella stanza avvolta nell'accappatoio che le aveva dato precedentemente.
-Figurati- sorrise Elenie -Tieni, puoi indossare questi, dovrebbero essere della tua taglia. Quando hai finito vieni giù, preparo qualcosa per cena-
-E pensare che adesso dovrei essere a mangiare al mio banchetto di nozze- considerò Pansy, con un breve sogghigno.
La Benèfica la scrutò di sottecchi, quindi scese in cucina.
Mise in forno due pizze surgelate, avendo ben poca voglia di cucinare, e si sedette posando le braccia sul tavolo.
Troppe cose che accadevano tutte insieme.
E l'unica cosa che avrebbe voluto fare lei era andare in un posto lontano, sola con Harry, e staccare la spina per un po'.
O almeno, visto che in un momento come quello una soluzione del genere era impraticabile, le sarebbe bastato poter parlare con Hermione.
Avrebbe voluto chiederle scusa, abbracciarla stretta e vedere come stava. Anche se lo sapeva bene, anche a distanza.
La conosceva, era lei che anni prima aveva raccolto le sue lacrime, aveva ascoltato il suo dolore, e l'aveva vista riprendere a camminare sulle sue gambe.
Il trillo del forno le fece rialzare la testa. Ad un tocco di bacchetta le pizze uscirono levitando, e si adagiarono fumanti sui piatti.
-Mmm..che buon profumo!- fece Pansy, entrando in quel momento. -Ci credi se ti dico che non ho mai mangiato nulla del genere?-
-Scherzi?-
-No- rise l'ex-Serpeverde -I miei sono piuttosto tradizionali, quindi i cibi Babbani non andavano molto a casa nostra-
Elenie la studiò. Non aveva molti ricordi di lei ad Hogwarts, francamente non se ne era mai interessata molto, sebbene fosse stata insieme a Blaise quasi tre anni, tra vari tira e molla. Ma dopo la fine della scuola, non si erano più riviste, esattamente come non l'avevano rivista i suoi amici. E poi aveva chiuso i rapporti anche con suo cugino.
Eppure adesso la persona che aveva di fronte le sembrava totalmente diversa.
Forse perchè i pregiudizi che le avevano inculcato su di lei gliel'avevano resa antipatica ancora prima di conoscerla. O forse, col tempo, era cambiata anche lei, chissà.
Certo, il tono acido con cui si era rivolta ad Harry, l'avevano indotta a credere che lui le stesse cordialmente sulle scatole come sei anni prima.
Ma per il resto era un'altra Pansy, almeno a primo impatto.
I capelli erano più lunghi e inanellati sulle punte e non più acconciati in quel caschetto altero, e gli occhi sembravano più tranquilli, e non celavano più l'aria sprezzante che l'aveva sempre contraddistinta.
-Allora- si buttò Elenie -Vuoi dirmi che è successo?-
-E' successo che tuo cugino è un pazzo- tagliò corto la Parkinson con gli occhi che le brillavano, addentando un pezzo di pizza -Immagino tu abbia letto su quel maledetto giornale che oggi mi sarei dovuta sposare con Donovan Rookwood-
-Mmm...si, può darsi che io abbia visto qualcosa del genere- disse la Zabini con noncuranza, come se in realtà non avesse letto molto attentamente la notizia, e fatto le conseguenti ipotesi.
-Ecco...ero più o meno sull'altare, il prete stava per cominciare il sermone, e Blaise è entrato come un pazzo, con la bacchetta in mano- raccontò Pansy, infervorata ma divertita - Ha Schiantato il mio quasi-sposo, poi mi ha presa in braccio ed è uscito di corsa, lanciando incantesimi a tutto spiano a chi tentava di fermarlo-
A quel punto la Benèfica era piegata praticamente in due dal ridere -Oddio...gli è andata bene che non l'abbiano ammazzato!-
-Giusto perchè aveva me praticamente addosso, e i miei parenti temevano di colpirmi...Altrimenti non gli sarebbe andata così bene!- puntualizzò la Parkinson.
-Wow- commentò Elenie- Quindi ti ha usata come scudo...Molto romantico!-
Ancora poco, e Pansy l'avrebbe strozzata.
-Almeno sei contenta di quello che ha fatto?- domandò dopo un po' l'ex-Corvonero, di nuovo seria.
L'altra girò il volto, come per pensare.
Si, era contenta. Vederlo lì, ancora una volta, l'ennesima, a combattere per lei, a lottare per tenersela vicina, soprattutto dopo che lei vigliaccamente non era mai riuscita a farlo, l'aveva quasi fatta piangere.
Ma come sempre, non gli aveva detto nulla. Anzi, aveva quasi protestato, mentre uscivano dalla chiesa. Ancora qui? Ancora tu?
Dentro di sè, però ringraziava Dio di averglielo rimandato. Di averle regalato una persona così coraggiosa da sfidare tutto e tutti per lei, anche se non lo meritava.
Anche se non gli aveva mai detto chiaro e tondo quello che provava per lui. Anche se lei l'aveva lasciato mille volte, e in mille modi.
Ma Blaise era uno che sapeva guardare oltre queste cose. Blaise non si era mai fermato di fronte a quella spessissima corazza di crudele indifferenza.
Così, non disse nulla ad Elenie che aspettava una risposta.
Ma annuì, e basta.
Restarono in silenzio per un po', continuando a mangiare quasi senza guardarsi.
-La casa è veramente sicura?- domandò Pansy nervosamente, dopo qualche minuto.
-Qui vive Harry Potter, hai presente?- sorrise la Zabini -Ha la protezione magica più alta di tutta l'Inghilterra credo, insieme ad Hogwarts-
-I miei potrebbero piombare qui da un momento all'altro. Sanno che sei la cugina di Blaise...Quindi ci metteranno ben poco a considerare che questo è uno dei posti in cui ci saremmo rifugiati- spiegò l'altra, guardando distrattamente fuori dalla finestra.
-Te l'ho detto..non potranno fare proprio niente. Nemmeno al Ministero conoscono il modo per entrare in casa nostra-
-Che c'entra il Ministero?- chiese la Parkinson, ora incuriosita.
-Le solite leggi assurde del Wizengamot- sbuffò Elenie -Chiunque voglia imporre sulla propria abitazione una protezione magica, deve essere regolarmente registrato, specificando tra l'altro la parola d'ordine o comunque il modo per entrare-
-Stai scherzando?-
-Certo che no...Ovviamente tutte le informazioni sono registrate in degli archivi segretissimi, a cui solo gli Auror più fidati possono accedere.-
-Si d'accordo...ma così basta che uno sbirci lì dentro e poi potrà entrare qui comodamente!- si preoccupò Pansy, alzandosi di scatto.
-Beh, non sono registri così facilmente accessibili...E poi ti ho già detto che non c'è da aver paura! Harry ha fatto un casino per non dover dare le informazioni su casa nostra, e per motivi di sicurezza è riuscito ad ottenere il permesso- cercò di tranquillizzarla la Benèfica, sbucciando una mela- Per questo mio cugino ti ha portato qui...Anche casa sua è registrata...Senza contare che molto probabilmente si sarà vergognato del disordine che c'è nel suo appartamento!-
-Potter a quanto pare ha ancora i geni del salvatore del mondo!- sogghignò l'ex Serpeverde, sarcasticamente.
-Possiamo evitare le battute sceme?- sibilò secca Elenie.
Pansy scoppiò a ridere, incrociando le braccia divertita.
-Comunque tutto questo mi sembra una stronzata- mugugnò la Zabini -Soprattutto in tempi come questi, le persone rischiano di trovarsi i Mangiamorte in casa come niente-
-E non potete organizzare una delle vostre rivolte? Vi venivano piuttosto bene a Hogwarts- frecciò di nuovo la Parkinson.
Elenie la guardò male, ma non vide nessuna traccia di cattiveria sul volto dell'altra. Evidentemente non riusciva proprio a trattenersi.
-Il Capo degli Auror dice che è giusta questa procedura. Altrimenti ognuno in casa propria potrebbe fare qualsiasi cosa, anche illegalmente, e il Ministero non potrebbe fare i dovuti controlli-
-Uff..sempre le solite boiate- sbuffò Pansy.
-Appunto- concordò l'altra, buttando un'occhiata distratta all'orologio.
-Chissà cosa staranno facendo- si chiese la Parkinson, dando voce ai pensieri di entrambe.


Harry e Blaise fortunatamente erano riusciti ad arrivare a casa di Chris giusto un attimo prima che gli altri andassero a cercarli a casa, armati di bacchette e pronti ad ucciderli per il ritardo.
-Dannazione, possibile che dobbiate farvi sempre aspettare?- ringhiò Hermione, tesa come una corda di violino, e già arrabbiata di suo con Potter.
Alice e Seb intanto stavano facendo le ultime raccomandazioni a Laine, che li ascoltava con un orecchio solo, mentre tentava di sintonizzare la radio su una stazione decente.
-Ragazzi, ma state emigrando per il resto della vostra vita in Africa, o tornerete tra qualche ora?- sbottò infine la bionda divertita, dopo che suo marito e la sua migliore amica praticamente le avevano suggerito dove avrebbe dovuto mandare all'università i due bambini.
-Avanti, fuori di qui- disse poi secca, cacciandoli tutti fuori dalla porta.
Gli Auror, in piedi sul pianerottolo, si strinsero nei mantelli. Chris Sigillò la porta di casa, ben sapendo che non sarebbe bastato a fermare nessun potente mago che avesse voluto entrare.
-Trafalgar Square allora?- chiese poi, rivolgendosi agli altri con un sospiro.
-Ho studiato la zona con Matt oggi- annunciò Sebastian, estraendo una cartina. Indicò la famosa piazza, segnata con un cerchio rosso -Io direi di Materializzarci qui, giusto per non dare nell'occhio- e poggiò il dito su una stradina laterale -Poi ci apposteremo a coppie nei vari punti-
-Allora ci vediamo lì tra poco- concluse Hermione, girando su sè stessa.
Qualche istante dopo riapparve di fronte ad un ristorante, chiuso per ferie. Strano. Era fine giugno, sarebbe dovuto essere aperto.
Era una serata calda, ma non afosa. Il cielo era limpido, cominciavano a vedersi le prime stelle.
La Granger guardò l'orologio. Le nove.
Nel giro di qualche secondo, arrivarono tutti gli altri.
-Allora- disse Mason - Dividiamoci. Io ed Alice ci metteremo sul lato nord della piazza, Seb e Matt si apposteranno su uno dei tetti, Ron e Blaise vanno davanti alla National Gallery, ed invece Harry ed Hermione nei pressi della colonna-
Chris sentì lo sguardo omicida della Granger su di sè, ma non se ne curò. L'aveva lasciata con Harry apposta, perchè chiarissero le cose una volta per tutte.
-Avanti adesso- borbottò -Mi raccomando, occhi aperti-
A due a due gli Auror si diressero verso la piazza, guardandosi attorno con circospezione.
Hermione marciò decisa fino alla colonna dell'Ammiraglio Nelson, sedendosi poi sul basamento di pietra, accavallando le gambe con stizza.
Potter la seguì un po' titubante. Fece un segnale a Matt, appollaiato sul terrazzo di una casa buia, quindi si accomodò accanto all'amica.
-Dovremo parlare prima o poi- borbottò.
-Non ne vedo il motivo- sibilò acida Hermione.
-Senti...per favore- sbottò il ragazzo, cercando di non perdere le staffe -Stasera abbiamo ottime probabilità di lasciarci la pelle, per di più Pansy Parkinson è a casa mia che beve il tè con Elenie e...-
-Che c'entra la Parkinson adesso?- allibì la Granger curiosa, dimenticandosi per un istante di avercela a morte con lui.
Harry le riassunse ciò che era accaduto quella sera, benchè molti punti gli fossero ancora oscuri dato che Blaise non gli aveva chiarito più di tanto la situazione, facendo scoppiare a ridere l'amica.
-Oddio non ci credo- rantolò Hermione senza fiato -Ele aveva ragione allora-
Potter la guardò. Dio, quant'era che non la vedeva ridere così. Forse nemmeno lei se n'era resa conto, ma aveva un qualcosa di diverso nello sguardo. Era più...serena? Poteva davvero essere così?
Fatto sta che lui aveva una voglia pazzesca di abbracciarla.
-Hermione mi dispiace tanto. Non avrei dovuto fare tutto questo alle tue spalle....No aspetta!- la bloccò, accorgendosi che stava per ribattere -Lasciami parlare ti prego...L'ho fatto in buona fede, lo sai che non ti farei mai del male-
La ragazza guardò da un'altra parte, approfittando per tener d'occhio la piazza.
-Non te l'ho detto solo per non darti un altro dolore...Volevo esserne sicuro prima, e lo stesso vale per Ron-
Tacque, non sapendo più che parole usare per scusarsi.
La Granger lo guardò, e finalmente il suo sguardo si addolcì.
-Harry, tu ci credi veramente in tutto questo?- mormorò.
-Certo. Io sono convinto che Malfoy sia vivo. E che tornerà-
La risolutezza nella voce del suo migliore amico, quasi persuase anche lei. Quasi.
-Però credo che mi capirai, se io ti dico che non posso permettermi di essere altrettanto sicura- disse Hermione, con voce flebile. -Eppure, ti confesso che per quanto mi ripeta che è un'assurdità...non so...c'è una parte di me che è come se l'avesse sempre saputo-
Ed era vero. Per quanto lei avesse sofferto, avesse cercato di voltare pagina, una parte di lei era rimasta ancorata a lui, e non era riuscita a dimenticarlo. E tuttora aspettava fiduciosa di rivederlo.
Ma no. Era una sciocchezza. E così quella piccola parte irrazionale veniva ricoperta da una valanga di certezze, da una montana di realismo. E così era costretta a tornarsene nel suo angolino buio. Ma non se ne andava mai.
-Però devo vederci chiaro in questa cosa- aggiunse Hermione, dopo un po' -Ho bisogno di sapere-
-E come? Io e Jay stiamo cercando da mesi di saperne di più-
-Ho i miei metodi- borbottò la ragazza -Ora cambiamo argomento, ti prego-
Potter annuì, stringendole forte una mano. Avrebbero superato anche questa.
-Che ore sono?- domandò.
-Le nove e mezza. Manca ancora un bel po'- sospirò Hermione.
-Non ci resta che aspettare-
-Già...- mormorò tra sè la Granger -Aspettiamo.-



Rieccomi qua! Questo capitolo forse non vi piacerà più di tanto, dato che è molto incentrato sulla Parkinson e molto poco su Draco! Ma serve...anche ai fini della storia! Quella tra Pansy ed Elenie è una chiacchierata importante, quindi non dimenticatevela del tutto...
Prima di passare ai doverosi ringraziamenti, mi faccio un po' di pubblicità: ho scritto una nuova storia, anche se definirla così è un po' eccessivo, dato che è composta semplicemente di sei capitoletti, scritti di getto tra ieri e oggi...La magia del Natale mi ha contagiato, e non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere qualcosa al riguardo. Il titolo è "Do they know it's Christmas time?", e finora ho postato solo il primo capitolo. Se vi va di andare a darci un'occhiata e di dirmi che ne pensate, mi farebbe molto piacere!
Scusate la parentesi, eccovi i vostri singoli ringraziamenti:
ross_ana: Come vedi, Draco non c'entra con il segreto di Blaise, spero che tu non ne sia rimasta troppo delusa! Mi dispiace se lo scorso capitolo ti ha fatto venire il magone, ma prima o poi avrei dovuto inserire una sorta di flashback su ciò che aveva passato Hermione! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
barbarak: Wow...hai intuito perfettamente cosa sarebbe accaduto in questo capitolo...Sei tu che sei astuta, oppure io che sono prevedibile? =) Grazie della recensione, sei stata gentilissima..
roby94: Mi ha quasi commosso leggere la tua recensione. Forse perchè mi ha fatto molto piacere ritrovarti di nuovo qui, oppure perchè mi hai scritto veramente delle cose meravigliose. Spero tanto che continuerai a seguire questa storia, e a dirmi cosa ne pensi. Grazie mille, non sai quanto sono stata contenta di "risentirti".
seven: Ciao Nadia! Figurati, non devi preoccuparti per il ritardo nelle recensioni...Soprattutto considerando i miei enormi ritardi nel postare i capitoli! Mi fa sempre piacere rivedere sviscerati i personaggi che descrivo e le loro sensazioni...leggere i tuoi commenti è come ricevere una conferma di ciò che sono riuscita o meno a trasmettere. Dunque grazie, te lo ripeto per l'ennesima volta lo so, ma che potrei dire di più?
phedre91: Non riesco a leggere ciò che mi scrivi e non avere la sensazione che tu sia qui. Te l'ho già detto, che ti sento più vicina adesso che sei lontana...perchè è come se ogni momento in cui ci sentiamo fosse ancora più importante e da sfruttare al massimo. Mi manchi...tanto e sempre. Quasi come Draco manca ad Hermione xD
Smemo92: Come vedi tutte le tue domande su Blaise hanno trovato risposta! Spero che non ti sia dispiaciuto troppo non trovare Draco...Ma portate pazienza e tutti i pezzi torneranno al loro posto! Grazie dei complimenti, comunque!
Sognatrice85: Sono contenta che tu abbia "accettato" il fatto che Draco non sia ancora entrato in scena...Ma sul serio, ho troppa carne al fuoco e, come hai detto tu, meglio fare le cose con calma =) Grazie davvero per la recensione!


Tra l'altro saluto Tears for fears, una nuova lettrice che ha commentato l'ultimo capitolo della prima parte, e il quindicesimo di questa...Ti ringrazio tanto per le bellissime parole, e spero davvero che continuerai a seguire la storia!
Si, lo so che c'è la casella personale per rispondere alle recensioni ecc ecc....ma io mi trovo sempre meglio a farlo qui, scusate =)
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: elettra1991