Videogiochi > Soul Calibur
Segui la storia  |       
Autore: telesette    22/12/2010    4 recensioni
In "Soul Calibur III" la modalità Cronistorie della Spada è un po' come un Gioco di Ruolo, questa fiction sostanzialmente consiste ad arricchire la trama originale con una mia personale versione...
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La prova finale, una prova di abilità di comando in condizioni di battaglia reali, era in procinto di iniziare.
- "Questa è l'ultima volta che giocheremo insieme, passerotti... Esatto, questa è la vostra prova finale! Non pensate che abbia intenzione di andarci piano!"
Il suo avversario sarebbe stato il generale ?!
A seconda della condotta che avrebbe dimostrato, a Laster avrebbero addirittura potuto assegnare il comando di un'armata. Se invece avesse fallito, in battaglia non ci sarebbe mai andato. Certo, così avrebbe certamente salvato la pelle, ma non era questa la ragione per cui era qui.
In battaglia la sua vita sarebbe dipesa soltanto da lui. Per il passerotto era giunta l'ora di lasciare la gabbietta e spiccare il volo.








Laster e la sua squadra avevano superato con successo la prova, ora il giovane soldato non doveva fare altro che dimostrare di essere un abile stratèga oltre che un abile combattente. L'Accademia Militare di Parousia era il luogo ove si diplomavano coloro che volevano far carriera nell'esercito, perciò Laster aveva un ultimo traguardo da raggiungere prima di andare al fronte: avrebbe combattuto certo, ma lo avrebbe fatto portando i tanto sospirati gradi di capitano
Il giorno seguente, Aeneas venne a riferirgli che Girardot in persona voleva vederlo. Laster entrò nell'ufficio del generale cercando di mantenersi il più calmo possibile. Come bussò alla porta, una voce rispose seccamente.

- Avanti!

Spingendo piano la porta, Laster accennò il dovuto inchino e rimase lì fermo sull'attenti. Il generale lo squadrò da capo a piedi con il suo solito cipiglio.

- Vieni pure avanti, ragazzo - esclamò Girardot brusco, accingendosi a posare per un attimo le lettere e i documenti che stava esaminando.
- Ha chiesto di vedermi, generale ?
- Sì - rispose Girardot impassibile. - Ho appena letto la tua richiesta di poter sostenere l'esame da ufficiale...

Gli occhi di Laster brillarono in attesa della risposta.

- Purtroppo - rispose Girardot. - Al momento sono costretto a respingere la tua richiesta: l'esercito di Dalkia avanza e urgono truppe fresche, non possiamo permetterci alcun giorno di ritardo solo per dare a uno sbarbatello l'occasione di mettersi in mostra!
- Come ?!?

La sorpresa di Laster non sfuggì all'occhio severo del generale.

- Dalla tua espressione, soldato, mi sembra che tu abbia capito perfettamente... Puoi andare, ora!

Dimenticando completamente CHI si trovava di fronte, Laster strinse il coraggio a due mani e protestò energicamente battendo entrambi i pugni sul tavolo

- Generale Girardot - esclamò furibondo. - Non ha alcun diritto di liquidare così la mia richiesta!

Il generale lo fissò senza battere ciglio ma, dalla sua espressione, sembrava decisamente piuttosto contrariato.

- Non è giusto - proseguì Laster. - E' da quando sono entrato a far parte dell'esercito di Grandall che sogno di diventare un comandante e, ora che finalmente sono a un passo dal diventarlo, lei si rifiuta di darmene la possibilità...

Girardot strinse gli occhi.

- Pensi veramente di essere "così in gamba" ?

Improvvisamente Laster si rese conto di ciò che aveva appena fatto con il suo scatto d'ira.

- Io... Io... - balbettò. - Al diavolo, ho prestato giuramento: mi sono allenato duramente per essere degno di servire la causa del nostro Imperatore; ho dato sempre il massimo per dimostrare il mio valore e ho sconfitto sul campo Lady Abelia con onore, secondo le regole... Per quale motivo non dovrei avere la possibilità di diventare un comandante ?!?

Il generale si alzò in silenzio e si diresse verso la finestra, con gli occhi socchiusi e riflettendo profondamente. D'un tratto, a Laster sembrò di vedere un sorriso comparire sulle sue labbra.

- Complimenti, ragazzo - esclamò. - Ho voluto farti un piccolo scherzo, lo ammetto...
- Come ?

Laster non riusciva a capire.

- Essere un ufficiale comporta regole, disciplina e obbedienza agli ordini, certo ma... Occorre soprattutto mostrare la propria determinazione, senza di quella NON si vincono le battaglie!
- Ma allora...
- Precisamente - spiegò il generale. - Ho voluto vedere con i miei occhi di che pasta sei fatto... Anche se, devo ammetterlo, mi ero già fatto un'idea abbastanza precisa di te: fiero, orgoglioso e con una spiccata tendenza all'insubordinazione; il tipo d'uomo che non diventerà MAI un soldato della guardia personale dell'Imperatore... Proprio il tipo che piace a me!
- Questo significa che…
- Basta chiacchiere - tagliò corto il generale bruscamente. - Raduna la tua squadra piuttosto e fatti trovare sul campo di addestramento numero quindici… Il tuo esame per diventare capitano si svolgerà lì, tra un’ora, muoviti!
- A… Agli ordini, generale!

Laster non riuscì a credere alle proprie orecchie. Il suo esame, il momento di dimostrare di cosa era veramente capace… Lo avrebbe superato certamente, non aveva dubbi, sarebbe diventato capitano dell’esercito a ogni costo!

***


La squadra di Laster era perfettamente in riga, Aeneas e Riese non vedevano l'ora di cominciare. Laster era talmente nervoso che, pensava Aeneas, sarebbe bastato "sfiorarlo" per metterlo in agitazione.

- Oggi il nostro caposquadra mi sembra piuttosto "agitato"...
- Abbassa la voce, non vorrai farti sentire ?

In quel momento però, la voce tonante del generale richiamò l'attenzione dei presenti.

- Bene, vedo che siete tutti pronti... Laster!

Riprendendosi immediatamente, Laster fece un passo avanti.

- Sì, generale ?
- Vedi di fare del tuo meglio, mi raccomando, l'esame per diventare ufficiale NON è uno scherzo... Anche se tu e la tua squadra vi siete dimostrati all'altezza di Abelia, non pensare che con il sottoscritto sarà lo stesso!

Laster impallidì.

- D... Dovremo batterci con... voi ?!?
- Esattamente... Rufus! Edith!

Al comando del generale, due robusti soldati si fecero avanti. Uno di loro era un uomo robusto, con spalle ampie e un collo taurino sormontato da un pesante elmo cornuto; l'altra era una donna sulla trentina col volto indurito dagli anni e dall'esperienza. Entrambi chinarono il capo con rispetto, attendendo gli ordini.

- Andate a prendere posizione, vi occuperete della difesa dell'avamposto!
- Agli ordini, generale - risposero in coro, sciogliendo i ranghi e dirigendosi alla loro postazione.
- Xiaoxin! Jinkai!

Di nuovo due uomini inguainati nelle loro pesanti armature si fecero avanti. entrambi avevano tratti tipicamente orientali: uno di loro portava i lunghi capelli castani raccolti in una lunga treccia e, appesa al fianco, portava una pesante spada cinese dalla lama piuttosto larga e affilata; l'altro aveva piuttosto l'aspetto di un mercenario, con i capelli neri e corti, un paio di baffi sottili e una piccola benda che gli copriva l'occhio. Entrambi salutarono il generale e rimasero fermi sull'attenti.

- Voi due - spiegò loro Girardot. - Condurrete l'offensiva contro Laster e cercherete in ogni modo di ostacolare la sua avanzata... Intesi ?
- Signorsì, generale Girardot!

Non appena anche questi si affrettarono a raggiungere le rispettive posizioni, in attesa del segnale d'inizio, Girardot impartì a Laster e alla sua squadra le ultime istruzioni.

- Bene, Laster - esclamò. - Come vedi, la tua prova sarà tutt'altro che facile: io presiederò la difesa della roccaforte principale; Rufus ed Edith difenderanno ciascuno i due avamposti sui lati e Xiaoxin e Jinkai condurranno i loro uomini sulla prima linea... Impartire ordini a una squadra NON consiste solo nel gettarsi allo sbaraglio, occorre soprattutto dimostrare di avere una buona strategia e capacità di valutazione, tuttavia - concluse, battendogli una mano sulla spalla. - Non dubito che io e te ci sfideremo presto sul campo, vedi di non deludermi!

Laster fece un cenno nervoso di assenso. Il generale abbozzò perfino un mezzo sorriso e, voltandosi, scomparve oltre le retrovie. Circa mezz'ora più tardi, il suono delle trombe e delle buccìne dette inizio al combattimento.

***

Laster osservò lo schieramento che aveva davanti, il vecchio generale aveva pensato a tutto: ben due linee difensive lungo tutto il perimetro che cingeva la roccaforte principale; due avamposti ben piazzati, cinti da robuste barriere; e i contingenti di Xiaoxin e Jinkai pronti a muovere al minimo segnale da parte dei loro ufficiali.

- E’ una difesa coi fiocchi - osservò Aeneas. - Non sarà facile “sfondare” come l’ultima volta…
- La miglior difesa è l’attacco, giusto ?!? Tu che ne dici, Riese ?

La ragazza scostò appena il ciuffo ribelle dagli occhi, sollevando le proprie lame.

- Cosa stiamo aspettando ?
- Hm - sorrise Laster. - Lo immaginavo…

Laster sollevò la pesante spada sopra la testa e diede segno ai suoi di attaccare.
I soldati gridarono eccitati, confidando nel loro giovane capitano, ma ovviamente conoscevano il valore dei luogotenenti di Girardot: Xiaoxin era un veterano noto per aver condotto alla vittoria le sue truppe in più di mille battaglie; Jinkai invece era specializzato in uno stile di combattimento, basato sugli attacchi-ombra delle tecniche di spada tipiche del ninjutsu. Sconfiggere entrambi di per sé costituiva un’impresa non indifferente, figuriamoci poi superare le difese di Rufus e Edith appostati nelle retrovìe.
Ciononostante, pensò Laster, se non era in grado di sconfiggere avversari di tale livello, come poteva sperare di condurre l’esercito dell’Imperatore nella dura guerra contro le truppe di Dalkia ?

- “La guerra NON è un gioco” - ripeté mentalmente, ricordando le parole del generale poco prima del suo scontro contro Abelia. Infatti Laster non aveva alcuna intenzione di “giocare”, avrebbe vinto le sue battaglie ad ogni costo.

Intanto le truppe congiunte di Xiaoxin e Jinkai cominciarono ad avanzare. Laster decise saggiamente di non dividere le sue unità, bensì fece disporre i suoi uomini in modo da supportare l’urto da entrambi i lati e rispondere con la violenza del primo impatto per ricacciare indietro il nemico. Tuttavia i due comandanti avversari non erano degli sprovveduti: avevano avuto modo di osservare l’efficacia della carica di Laster nel precedente scontro con Lady Abelia, pertanto sapevano esattamente come comportarsi. Al momento dell’urto frontale, i due reparti nemici si scansarono e Laster e i suoi attraversarono le fila nemiche per ritrovarsi di colpo attaccati dietro le spalle. L’astuta mossa di Xiaoxin e Jinkai si rivelò efficace: cercando di tenere la posizione, le unità di Laster vennero dimezzate in un unico scontro.

- Dannazione - imprecò Aeneas. - Ci hanno fregati, Laster!
- Silenzio - urlò Laster. - Non mollate la posizione, mantenete le righe!
- Si, ma…
- Obbedite!

La prontezza e determinazione di Laster si rivelò determinante, grazie al suo coraggio, i soldati rimasti in piedi raccolsero le lance e gli scudi; dapprima formando una barriera e dopo rispondendo all’attacco. Sia Xiaoxin che Jinkai non avevano previsto un recupero così rapido, una volta eliminato l’effetto sorpresa, Laster incitò i suoi al contrattacco. Recuperato lo svantaggio iniziale lo scontro si dimostrò perfettamente bilanciato da ambo le parti: Laster menava fendenti violentissimi, rischiando seriamente di “decapitare” qualcuno, per questo i nemici facevano ben attenzione a non rischiare la pelle per una stupida esercitazione.

- Aeneas! Riese! - gridò Laster. - Radunate gli uomini e cercate di “sfondare” l’avamposto… Qui me ne occupo io!

I due giovani annuirono e, lasciando indietro Laster a tenere la posizione brandendo Requiem, guidarono velocemente la carica verso l’avamposto nemico.

- Se qualcuno osa alzare un braccio, se lo ritroverà per terra vicino alla testa - urlò Laster. - Badate che NON si tratta di un semplice avvertimento!

Sia Xiaoxin che Jinkai sorrisero.

- Sembri molto sicuro di te, ragazzo - esclamò Xiaoxin. - Non ti sembra di essere un po’ troppo presuntuoso ?

Laster non raccolse la provocazione.

- C’è un solo modo per saperlo - rispose, sollevando Requiem davanti a sé.
- Hmpf - fece Xiaoxin con una smorfia. - Non mi aspettavo niente di diverso… Bene! Jinkai, sei pronto ?

Jinkai rispose con un’occhiata d’intesa, sguainando la propria arma.

- Te la senti di affrontarci insieme, ragazzo… O preferisci uno alla volta ?

Laster strinse l’elsa e si mise in guardia come gli aveva insegnato Mastro Siegfried, piede destro avanti e lama all’indietro pronta a vibrare il colpo.

- In guerra NON ci è consentito scegliere - esclamò. - Possiamo solo combattere per difendere la nostra vita!
- Ben detto - osservò Xiaoxin. - Allora, cominciamo!

Sia Xiaoxin che Jinkai si misero di fronte a Laster, facendo segno ai loro uomini di non intervenire, qualunque fosse l’esito del duello: Laster possedeva già l’onore di un vero soldato e, come tale, meritava rispetto. Finora i due uomini avevano sempre combattuto fianco a fianco in numerose battaglie e non erano mai stati sconfitti; Laster era consapevole del loro valore ma, confidando nelle parole del suo maestro e nella forza della sua arma, era convinto di avere almeno una possibilità.
Il duello ebbe inizio, non appena Xiaoxin si lanciò all’attacco con un fendente micidiale che Laster riuscì a parare prontamente con la sua ampia lama. Tuttavìa non aveva considerato Jinkai, questi si lanciò in aria con un balzo e generò una scìa fiammeggiante che per poco non lo investì in pieno. Laster tossì, il trucco era servito più che altro a distogliere la sua attenzione con una nuvola di fumo acre. Di nuovo Xiaoxin partì all’attacco e, questa volta, la difesa di Laster fu meno efficace. L’uomo basava tutti i suoi attacchi sulla potenza, grazie all’appoggio di Jinkai che gli faceva da “scudo” con le sue tecniche ninjutsu, in questo modo poteva spingere a fondo senza preoccuparsi di eventuali risposte. La lama di Xiaoxin era una specie di serpente che guizzava rapidamente da una parte all’altra, cercando di morderlo, Laster dovette fare del suo meglio per evitare di rimanere colpito ma non era facile con tutto quel fumo… Improvvisamente però si ricordò delle parole di Siegfried sulle regole fondamentali di ogni tipo di scontro.

***


- In un duello uno contro uno, la regola è “guarda negli occhi il tuo avversario”… Se gli avversari però sono più di uno, pensi che la regola sia diversa ?
- Non è forse così, maestro ?
- Sciocco, se togli gli occhi dall’avversario sei già morto!

Così dicendo, Siegfried fece roteare la spada, fintando lateralmente, e atterrò Laster con un unico movimento. Prima che se ne rendesse conto, il ragazzo si ritrovò l’arma del maestro puntata alla gola.

- Quando combatti per la tua vita - mormorò Siegfried. - Non puoi affidarti solamente ai tuoi muscoli: devi combattere con gli occhi, con le orecchie… Tutto il tuo corpo deve percepire l’essenza del combattimento, è l’unico modo per fare la differenza tra la Vita e la Morte!

Laster annuì.

- Ho capito, maestro…
- Ricordatelo sempre, Laster: NON è il numero degli avversari che conta, quanto saper reagire a COLUI che attacca… Per quanto numerosi gli avversari non attaccano MAI tutti insieme, altrimenti si colpirebbero a vicenda, concentrati solo sull’UNICO ATTACCO che ti viene incontro e reagisci di conseguenza!


***


Laster strinse i denti.

- Ho capito, maestro - mormorò. - Adesso ho capito cosa devo fare…

Appoggiando tutto il peso sulla gamba all’indietro, e facendo così leva per sollevare Requiem dal basso verso l’alto, Laster costrinse Xiaoxin a indietreggiare stupefatto… Costui non si aspettava certo una reazione del genere, anche Jinkai rimase perplesso. Laster recuperò prontamente la guardia e si buttò addosso a Xiaoxin, il quale dovette chiudersi in difesa per evitare di essere falciato.

- Accidenti - esclamò. - Jinkai, vieni a darmi una mano, presto!

Subito Jinkai ritentò lo scherzetto delle fiamme, ma questa volta Laster non si lasciò distrarre per due motivi: l’attacco di Jinkai aveva solo lo scopo di confonderlo e, in secondo luogo, se avesse attaccato sul serio avrebbe rischiato di colpire anche Xiaoxin; conscio di questo fatto, Laster schivò istintivamente le finte di Jinkai e si concentrò solo su Xiaoxin. L’uomo si accorse con rammarico che il giovane era meno sprovveduto di tanti altri avversari e capì di averlo sottovalutato, ma ormai era troppo tardi, Laster lo atterrò con un unico imparabile colpo della sua enorme spada e lo costrinse a rimanere sdraiato a meditare sulla propria sconfitta… Adesso rimaneva solo Jinkai.

- Niente male - commentò Jinkai, mettendosi in guardia. - Vediamo se sei abbastanza veloce!

Laster rimase fermo ad aspettare la prima mossa dell’avversario. Ormai era pratico di combattimenti, non agiva più d’istinto, sapeva che la grande potenza di Requiem non rendeva altrettanto in velocità, perciò doveva cogliere il momento esatto in cui l’avversario era scoperto per investirlo in pieno con un unico colpo preciso. Ancora una volta si dimostrò saggio: il veterano era infatti sorprendentemente agile, i suoi attacchi erano rapidi e precisi, e i suoi movimenti ricordavano quelli di un gatto selvatico. La spada di Laster e la katana di Jinkai si scontrarono in una pioggia di scintille, entrambe le armi sopportarono la violenza dell’impatto, ovviamente i colpi di Jinkai erano più leggeri ma Laster non poteva reggere lo stesso ritmo ancora per molto.

- Ti vedo piuttosto affaticato - sorrise Jinkai. - Quella tua spada forse è un po’ troppo pesante, non credi ?

Laster s’incupì. Era vero, la spada Requiem non era un’arma come le altre: era grande, pesante e difficile da maneggiare… Ma era la SUA arma, una parte della sua anima, come diceva Mastro Siegfried! Non era un semplice pezzo di ferro, Laster ne era convinto ormai, nello stesso momento in cui impugnava Requiem era come se la sua intera essenza si concentrasse nella lama per abbattersi sull’avversario in modo devastante.

- Pensa per te - gridò Laster. - Io e la mia arma siamo tutt’uno, e adesso te ne accorgerai…

Nello stesso momento in cui Jinkai evitò il colpo frontale di Laster, questi afferrò la spada per il verso contrario e menò un poderoso fendente laterale che l’avversario non si sarebbe mai aspettato. Il veterano provò a parare il colpo con la sua katana, ma era troppo tardi: Laster era già entrato nella sua guardia e, pur risparmiando le sue carni protette dall’armatura, il Requiem lo investì in pieno petto scaraventandolo a terra.

- Accidenti - mormorò appena Jinkai, riverso sulla schiena. - Ti… Ti avevo sottovalutato, ragazzo…
- Anch’io - fece eco Xiaoxin. - Vai pure dunque, il generale ti aspetta, buona fortuna!

Laster strinse saldamente Requiem nella mano destra, prima di voltarsi e fare cenno ai suoi di proseguire e raggiungere Aeneas e Riese. Questi ultimi avevano già affrontato e sconfitto i fortissimi Rufus e Edith in un durissimo scontro, ma erano entrambi soddisfatti e vittoriosi di fronte alla resa dei rispettivi avversari.

- Finalmente - esclamò Riese.
- Hai avuto contrattempi, strada facendo ? - domandò Aeneas ironico.
- Senti chi parla - sorrise Laster in risposta. - Se non sbaglio, anche voi avete avuto il vostro bel daffare qui…
- Bah - sbuffò Aeneas. - All’inizio hanno fatto un po’ di storie, è vero, adesso però sono tranquilli come agnellini…
- Sfrontato - esclamò Edith stizzita.
- Calmati Edith - intervenne Rufus. - Vedrai, ci penserà il generale a fargli abbassare la cresta a questi galletti…

Laster voltò lo sguardo verso la roccaforte.

- Ci siamo - disse. - Il momento della verità è arrivato!

***


Laster entrò nella roccaforte a passo sicuro, fino a raggiungere il cortile interno circondato da robuste sbarre di ferro. Il generale Girardot si fece avanti dalla direzione opposta, il volto apparentemente privo di emozione, stringendo una grossa lancia da giostra dietro la schiena.

- Complimenti - esclamò. - Sei forte, veramente in gamba, sono sicuro che un giorno avrai successo nella vita…

Così dicendo si portò di fronte a Laster, fino a che non si fermò a meno di un metro da lui, brandendo l’arma nella mano destra e portando avanti il palmo della sinistra in segno di sfida.

- Naturalmente, sempre ammesso che tu riesca a sconfiggermi!

Laster non si lasciò intimorire.

- Cominciamo pure generale, sono pronto!

Senza perdere tempo, Girardot fece roteare la lancia davanti a sé. Laster lo osservò sorpreso: i suoi movimenti e il suo stile erano simili a quelli di Aeneas ma, nonostante l’età, sembrava addirittura più forte del suo stesso compagno. Laster sollevò Requiem davanti a sé, bloccando quanto possibile l’attacco, con una pioggia di scintille e il violento cozzare del metallo contro metallo. Girardot tuttavia non perse tempo e, dopo aver afferrato saldamente la lancia con entrambe le mani, fintò un attacco frontale e scaraventò Laster a terra con una spazzata.
Laster rotolò su sé stesso, prima di rimettersi in piedi, mentre l’altro misurò velocemente le distanze e i tempi prima di lanciarsi in una carica con l’asta in pugno. Laster fece appena in tempo a mettersi in ginocchio che l’altro gli fu addosso con il peso dell’impeto unito a quello dell’armatura.

- Dannazione - mormorò Laster. - E’ davvero forte…
- Non dirmi che non te lo aspettavi, moccioso - sorrise il generale, senza però alleggerire i suoi colpi. - Non ci si fa strada nell’esercito senza un valido motivo, ricordalo!

Di nuovo Laster si ritrovò a subire l’iniziativa dell’avversario, senza poter reagire in alcun modo. Girardot sembrava non avere punti deboli di alcun tipo, era un soldato esperto e non lasciava scoperto il fianco neppure per un istante. Non era giovane e avventato come lui o come Abelia, era un vero combattente forte e sicuro di sé. Laster tentò una qualche reazione ma era palese la sua inferiorità di fronte all’esperienza e all’abilità del generale che, consapevole della forza dell’avversario, non voleva commettere lo stesso errore dei suoi sottoposti. Questi infatti avevano cercato di chiudere gli scontri velocemente, senza tenere conto delle eccezionali capacità del ragazzo, e per questo motivo erano stati battuti dal coraggio e dalla determinazione di Laster. Contro un avversario come Girardot tuttavia, il coraggio e la determinazione non erano sufficienti.
Ben presto Laster si ritrovò a corto di fiato, per quanta forza e resistenza avesse, non era possibile maneggiare Requiem tanto a lungo senza risentire né del peso né della fatica…

- Da… Dannazione - mormorò Laster con un filo di voce, non appena si rese conto che i suoi muscoli non erano più in grado di sollevare il pesante spadone sopra la testa.
- Peccato, ragazzo - commentò semplicemente il generale. - Hai molte buone qualità, ma non la forza sufficiente per sconfiggermi, mi dispiace…

Girardot fece roteare la lancia con mossa fulminea, pronto a calarla su Laster e porre fine al combattimento. Tuttavia il ragazzo rifiutava assolutamente di arrendersi senza reagire: non poteva lasciarsi sconfiggere in un modo così umiliante, non dopo tutti i suoi sforzi e gli esercizi massacranti a cui si era sottoposto; anche se il corpo non era più in grado di sorreggerlo, la sua anima bruciava intensa dal desiderio di combattere… Era questo dunque il “potere nascosto” di cui parlava Mastro Siegfried ?

- Soul Charge !!!

Laster sentì una forza spaventosa scorrere dal suo corpo lungo la lama della spada, accendendo quest’ultima di una luce fiammeggiante. Senza capire cosa stesse succedendo, si lasciò guidare solo dall’istinto e sollevò di scatto Requiem come se fosse più leggera di una piuma. Girardot rimase spiazzato, non appena il fendente di Laster spezzò la sua guardia, ma si ritrovò completamente impreparato non appena questi calò bruscamente la lama. La lancia del generale si spezzò in due e questi si ritrovò scaraventato contro le sbarre d’acciaio del cortile, rimanendo immobile e semisvenuto a causa della violenza del colpo. Laster rimase immobile, con la punta della spada conficcata nel terreno, avvolto da una cortina sottile di fumo che andava disperdendosi… Che cosa aveva fatto ?!? Non riusciva a credere che quel colpo micidiale fosse veramente opera sua.

- Generale - gridò all’improvviso, rendendosi conto che Girardot era ancora per terra. - Generale, sta bene ?

Girardot socchiuse leggermente le palpebre, segno che si stava riprendendo, e aprì gli occhi.

- Complimenti, ragazzo - esclamò il generale a fatica. - Mi hai sconfitto, sei stato in gamba… Ora sei veramente degno di essere un capitano di questo esercito!
- Generale…

Girardot strinse forte la mano guantata di metallo di Laster, il quale lo aiutò a rialzarsi, e osservò il ragazzo negli occhi con un’espressione molto seria.

- Bando alle ciance, ragazzo - tagliò corto l’uomo, riprendendo in fretta il suo tono severo. - Torna a Parousia e aspetta, ti verranno consegnati i gradi e le disposizioni per il tuo primo incarico… Volevi combattere, giusto ? Beh, ti assicuro che, da oggi in poi, di combattimenti VERI ne affronterai un bel po’!
- Io… non so cosa dire…
- Non dire nulla - rispose il generale, battendogli un colpetto sulla spalla. - Siegfried ha fatto proprio un gran bel lavoro con te: non tutti sono in grado di usare il Soul Charge come hai fatto tu oggi, e quei pochi che ci riescono sono individui capaci di segnare il futuro del mondo con le armi… Abbi fiducia in te stesso Laster, da oggi il futuro dipenderà anche da te!

Laster annuì confuso, ancora non era in grado di comprendere appieno le parole del generale. Una cosa però era certa: era un capitano dell’esercito adesso; avrebbe combattuto, avrebbe difeso l’impero; d’ora in poi la sua spada sarebbe stata al servizio della pace e della giustizia… E questo non lo avrebbe mai dimenticato!

( continua )

Nota dell'Autore:

@ Nefari:

Ti ringrazio!

 

XD Effettivamente C'E' UN MOTIVO per cui ho scelto Siegfried come "Personal Tutor" di Laster... Non voglio spammàre nulla ma, visto che conosci già sia gioco che cronistorie, suppongo sia inutile sottolineare l'importanza cruciale della Soul Edge e della Soul Calibur... CHI MEGLIO DI SIEGFRIED può indirizzare Laster verso il raggiungimento del suo destino ?!? ^__^ Ciao

DADO

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Soul Calibur / Vai alla pagina dell'autore: telesette