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Autore: Kitty_Thomas    22/12/2010    5 recensioni
Edward e Bella sono amici da sempre.. ma qualcosa cambia, il loro sentimento cambia.. e Edward? come prenderà questo cambiamento? sono tutti umani e di conseguenza Edward non è l'Edward che noi conosciamo.. che succederà?scopritelo leggendo questa storia ;) ps- è la mia prima fan-fiction scatenate gli insulti xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Continuò a baciarmi fin quando entrambi finimmo la nostra “riserva d’aria”. Distolse le sue labbra dalle mie e mi guardò fisso negli occhi. Non sapevo cosa sarebbe successo, cosa avrebbe detto. Sapevo solo che desideravo che continuasse a baciarmi. e così fece. Posò delicato le sue labbra sulle mie ma una goccia ci interruppe. Poi un'altra e un'altra ancora fin quando non iniziò a piovere completamente. ci alzammo dalla sabbia e corremmo verso la macchina. Saliti in macchina Edward mi guardò. I suoi occhi erano splendidi e lucidi. Mi faceva tanta tenerezza e avevo voglia di stringerlo a me e baciarlo ma ad un tratto la sua voce angelica interruppe il mio pensiero << ti porto a casa >> disse << Charlie non ti vede da 2 giorni, sarà in pensiero e anche un po’ arrabbiato considerando che eri in punizione e che questa giornata non era prevista >>.
<< ok >> risposi io. Durante il tragitto non parlammo. In macchina si avvertiva un silenzio tombale, mi inquietava . Arrivati a casa Edward mi diede un bacio sulla fronte.
<< perdonami disse. >>.. << x cosa?? >> risposi incuriosita e perplessa io.. << capirai.. ora va, Charlie e dietro la finestra che ci sta scrutando >> << ok >>.
Appena scesi dalla macchina Edward suonò in segno di saluto a Charlie e sfrecciò via…
Mi diressi verso casa stralunata, non riuscivo a capire il significato della frase di Edward. perdonami, capirai.
Per cosa mai l’avrei dovuto perdonare? Per il bacio forse? Bhè se avrei dovuto fare qualcosa x il bacio, quello era dire grazie. Era stata la giornata più bella della mia vita.
<< mi dici dove sei stata fino a quest’ora e perché sei vestita così?? >> disse Charlie rabbioso.. avevo ancora i vestiti del mare visto che non avevo fatto in tempo a cambiarmi. << sono stata al mare con Edward Alice e gli altri papà >> mentii. << scusami ma loro avevano in programma di andare a mare e non volevo fare la guasta feste. >> abbassai lo sguardo perché se mio padre lo avrebbe visto avrebbe capito subito che si trattava di una bugia.
<< ok perché in macchina c’era solo Edward? >> mi chiese sospettoso. << bhè perché non ci saremmo entrati tutti. Siamo in sei e sai anche tu quanto è pignolo Edward. >> ancora una bugia. Mi sentivo in colpa ma era l’unico modo per non farmi scoprire da charlie. Se avrebbe saputo del bacio e del resto non so come l’avrebbe presa. In fondo io ed Edward siamo o meglio eravamo come fratelli, Edward era come un figlio x lui. Non si sarebbe mai aspettato una cosa simile e inoltre Charlie era molto geloso di me. << ok ok ora fila in camera che domani hai scuola >> chiuse Charlie. << va bene dissi >> e salii sopra dopo avergli dato la buona notte con un bacio sulla fronte. Dopo aver fatto una lunga doccia rilassante mi buttai sul letto e ripensai alla giornata più bella della mai vita. Al mio primo bacio. Allo sguardo di Edward. non volevo crederci ma non potevo negare l’evidenza. Ero totalmente innamorata di Edward Cullen. E oggi anche lui in qualche modo mi aveva dimostrato che provava interesse per me. Ma mi amava come io amavo lui? O oggi è stata solo una distrazione? Gli piaccio? Avrò rovinato tutto? Perché in macchina non mi ha detto una parola? E poi quella frase. Che voleva dire? Queste domande mi tormentarono fino a tardi. Poi capii che in quel modo stavo rovinando la fine del mio giorno perfetto. Quindi cercai di concentrare i miei pensieri solo ed esclusivamente su quei momenti che sarebbero rimasti nella mia mente per sempre.
Mi addormentai tardi. Al mattino quando suonò la sveglia la spensi e mi riaddormentai.. mi svegliai 20 minuti dopo. Ero in un ritardo mostruoso, mi cambiai e prendendo la cartella sfrecciai giù in cucina, convinta che ci fosse Edward ad aspettarmi.. ma mi sbagliavo. Al tavolo che faceva colazione c’era solo Charlie. << buon giorno papà, Edward non è ancora arrivato? >> chiesi con aria incupita. << buongiorno dormigliona. Si è venuto ma ha detto che non poteva aspettarti perché aveva un compito importante e non poteva fare tardi >> rispose lui. << ah >> risposi. Mi raggelai. Sapevo bene gli orari di Edward e in quella settimana nessun compito in programma. Perché aveva inventato quella balla? Non mi voleva fra i piedi? E per quale motivo? << tranquilla Bells, ti accompagno io prima di andare in centrale >> disse Charlie forse perché aveva visto il mio sguardo preoccupato. << perfetto >> dissi con ironia. Al 4 di liceo, arrivare a scuola accompagnata dal proprio padre con una volante (fra l’altro messa male) della polizia non era il massimo. Specie se si era abituati ad essere accompagnati da un superfigo con una volvo .. arrivati a scuola schizzai dalla macchina e sebbene ero in ritardo, invece di correre nella mia classe sfrecciai in quella di Edward.. dovevo vederlo, chiedergli il vero motivo per cui non mi era venuto a prendere. E poi non potevo iniziare la giornata senza vedere i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli. Arrivai davanti la classe e la scrutai dalla porta. Trovai subito Edward seduto al proprio posto con lo sguardo perso nel vuoto. La prof era alla cattedra e mi scrutava con area infastidita. << buon giorno, mi scusi, potrei parlare con Cullen? >> dissi tutto d’un fiato. Edward al suono della mia voce si girò e mi sorrise automaticamente. Ecco avevo visto il suo meraviglioso sorriso, il cuore mi si era riempito di gioia. Edward però tornò subito serio. Ma che gli prendeva? << assolutamente no!! >> una voce gracida e fastidiosa interruppe i miei pensieri. << è il primo giorno in 4 anni in cui Cullen non è in ritardo, non lo faccio uscire neanche per idea, e tu ragazzina farai meglio ad andare in classe se non vuoi essere sbattuta fuori! Continuò inviperita la prof. << okok si calmi però >> dissi guardandola scioccata. << ma che arrogante! Via! In classe! >> disse la prof. Edward scoppiò a ridere e mi fece cenno che avremmo parlato dopo scuola mentre la prof si girò e sgridò anche lui. Le ore passarono lentamente, molto lentamente. A fine scuola uscii velocemente dall’aula ero ansiosa di incontrare Edward. corsi direttamente nel parcheggio dove di solito mi aspettava ma ad un tratto sentii delle braccia avvolgermi da dietro. Era Edward naturalmente. Mi girai << ciao Ed >> ero sicura che in quel momento avevo gli occhi a cuoricno. << salve >> disse lui con voce soave sfoderando il mio sorriso sghembo preferito. << che succede? >> aggiunse.. << bhè perché non me lo dici tu? sei tu quello strano e poi cos’era quella scusa di questa mattina? >> dissi velocemente. << andiamo, parliamo un po’ da soli >> salimmo in macchina e mi portò in spiaggia, dove eravamo stati la sera prima. << allora? >> dissi ansiosa.. << ti ricordi ieri sera qui? >> rispose lui come se stesse scappando dalla mia domanda. Il pensiero della sera prima mi fece arrossire. Lui sorrise e mi tirò su il mento. << ce.. certo >> risposi io. << sono stato bene con te ma.. >> si interruppe e si incupì. << ma cosa? >> dissi io perplessa. In quel momento come per farlo di proposito passò Charlie di li. Si fermò e io sgranai gli occhi. << ehi ragazzi, che ci fate qui? >> io e Edward ci guardammo. << Bella ha perso il suo i-pod ieri e l’ho accompagnata a cercarlo. >> disse Edward calmo. Era un maestro nell’inventare balle soprattutto ai genitori. Con me era diverso. Capivo benissimo quando mi diceva la verità e quando mentiva. O almeno così pensavo. << ah, l’hai trovato? >> disse Cherlie. << sii >> risposi io e Edward abbassò lo sguardo con un sorriso che sembrava dire “guarda che scema” e lo ero davvero.. << perfetto allora monta su e torniamo a casa >> disse Charlie. Mi rattristai ma entri in macchina di Charlie. Infondo ero in punizione ma me ne andavo sempre in giro.. << ciao Edward >> << arrivederci Charlie >> . in macchina Charlie mi guardava con area sospetta. Arrivati a casa studiai, preparai la cena e dopo aver mangiato salii in camera. Il telefono di casa iniziò a squillare. Charlie rispose e io origliai seduta sulle scale. Sembrava parlasse con Carlisle . quando mise giù la cornetta andai sotto a informarmi sulla telefonta. << era carlisle >> disse Charlie. << voleva avvisarci che domani mattina partirà con la sua famiglia per andare ad un funerale di una sua vecchia zia che viveva in Canada. >> << anche Edward? >> chiesi io. << certo Bella >> rispose Charlie con un area sospetta. Capii che la situazione da li a poco sarebbe diventata pericolosa perciò salii in camera dandogli la buona notte.. non capivo perché Edward non era venuto a dirmelo? Iniziai ad ascoltare il mio i-pod e cercai di addormentarmi. I giorni seguenti passarono lenti e noiosi senza Edward. lui non si faceva sentire e io non capivo il perché. In una delle mie chiamate con Alice chiesi di lui e Alice disse che era strano però stava bene. Le sue parole mi preoccuparono ancora di più. Poi mi annunciò che sabato sera sarebbero tornati. Ero felice. Finalmente lo rivedevo. Ero in punizione però quindi non potevo andarlo a trovare a casa. Ero sicura che sarebbe passato lui. Purtroppo non fu così. Mi incupii e cercavo di dare un senso logico a tutto quello ma non ci riuscivo. Perché Edward era così? Non volevo perderlo per nessuna ragione al mondo. Affondai la testa nel cuscino e iniziai a piangere. La mattina di domenica alle 10:00 Charlie mi svegliò. << su Bells alzati che siamo stati invitati a pranzo dai Cullen.. >> a quelle parole sobbalzai dal letto e corsi immediatamente a prepararmi. Mi feci al doccia, stirai i capelli, mi truccai anche se molto poco- sapevo che Edward mi preferiva acqua e sapone, me lo aveva detto- e indossai un vestitino stretto alla vita e che pian piano si allargava sulle gambe. Ci misi 3 ore per prepararmi e finalmente quando fui pronta andammo. Una volta arrivati ci aprì la porta Esme. Dopo averla abbracciata chiesi dove fosse Edward. << è uscito presto questa mattina e ha detto che ha una sorpresa per noi. >> disse con il suo sorriso dolce che gli creava delle fossette ai lati delle guancie. Ero triste al pensiero di non vederlo subito ma anche incuriosita x ”la sorpresa”.. dopo aver salutato tutti, io ed Alice andammo dentro a chiacchierare mentre gli altri restarono a prendere l’aperitivo in giardino.. << cosa c’è fra te e Edward?? >> chiese Alice con il suo sguardo da furbetta. << niente >> dissi io con voce troppo piena di “falsità” << bugiarda! >> disse << dai a me puoi dire tutto lo sai che sono una tomba.. >> aveva ragione. Lei era l’amica più fidata del mondo. << ok.. zitta però.. >> << giuro giuro ma adesso parla! >> disse Alice impaziente. << ci siamo baciati!! >> << aaaaaaaaaa!! >> urlò Alice!!! << lo sapevo lo sapevo!!! C’è troppa chimica fra te e Ed! >> prima che potesse pronunciare in nome per intero le tappai la bocca. << vuoi farlo sapere a tutti, compreso il vicinato?? >> la rimproverai.. << scusa ma sono troppo contenta!! Dai raccontami tutto nei minimi particolari!! >> disse Alice con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. E così feci. Gli raccontai tutto nei minimi particolari arrossendo in alcune parti del mio racconto. Alla fine Alice mi abbracciò << secondo me è cotto! >> disse. << non ha mai fatto così con nessuno!! >> speravo che le parole di Alice fossero vere. << e tu? Tu che pensi di lui?? >> continuò Alice.. << io..bhè si sono cotta anche io.. a puntino.. >> un altro urlo seguito da un altro abbraccio uscì dalla bocca di Alice.. all’improvviso sentii in giardino la voce di Edward mi alzai e andai verso il balcone che mi avrebbe condotta in giardino. << molto piacere, mi chiamo Tanya >> una voce femminile. Ma di chi era? Che ci faceva li? Cosa voleva? Accellerai il passo e una volta arrivata guardai Edward. appena mi vide il suo sguardo si rattristò, come se voleva chiedermi scusa. Poi si avvicinò a me e ad Alice tenendo x mano una ragazza bellissima. Alta bionda con 2 occhioni blu come il mare. Era quella la sua sorpresa? Una stangona che lo guardava come se volesse saltargli addosso da un momento all’altro? << e loro sono Bella e Alice.. la mia migliore amica e mia sorella >> disse Edward abbassando lo sguardo sulle parole “la mia migliore amica” << ragazze lei è Tanya, la mia.. la mia ra.. ragazza >> disse Edward. Alice lo guardò in cagnesco, io rimasi impietrita. Poi Alice guardando Tanya disse << piacere >> con tono dispregiativo. Io continuavo a tenere lo sguardo fisso su Edward che a sua volta mi guardava con uno sguardo pieno di tristezza. << ora capisco. Bravo >> dissi. La mia voce uscii spezzata. Sentivo un nodo alla gola. Mi tremavano le mani. Non potevo restare li. Decisi di scappare via. Alice mi seguì. << aspetta Bella… >> disse Edward ma mentre cercava di segurmi, miss Bellezza (tanya) lo trattenne. Uscii dalla porta principale con alle spalle Alice.. << andiamo Sali in macchina, andiamo via da qui >> disse Alice abbracciandomi mentre le lacrime iniziarono a scendere.

  
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