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Autore: eleonor87    08/12/2005    3 recensioni
Alzando la testa e volgendo il suo sguardo verso il finestrino si accorse di non essere sola. La persona che gli sedeva di fronte era una della stessa pasta di suo padre. Odiava tutti i mezzosangue e i babbanofili. La sua bellezza come la sua malvagità era leggendaria. Quando lo guardò negli occhi, rimase catturata da quei laghi d’acqua così profondi.
Fino a quel momento non era mai rimasta da sola con lui, poiché era di solito circondato da quei due scimmioni di Tiger e Goyle.
“Non sapevo che ci fosse qualcuno”.
Spero che vi abbia incuriosito.Al prossimo capitolo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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I capitolo

 

 

La notte,come un velo coprì il cielo illuminato dal sole. Ormai era sera.
Il suo sguardo vagava per le sue terre, ovvero quelle dei suoi genitori. Infatti, i Leighton erano una delle famiglie più ricche e aristocratiche dell’Inghilterra. Ettari ed ettari di terra erano di loro pertinenza, non mancavano inoltre le numerose proprietà terriere sparse per l’Europa come ville, castelli e molte altre ancora.
In giro, nel paese sottostante al castello, si mormorava che la sua famiglia era avvolta dal mistero. Uno di essi, a molti ignoto, in particolar modo ai babbani, era che oltre ad essere una famiglia appartenente ad un’antica casata, era anche una famiglia discendente da maghi e streghe purosangue. I suoi genitori andavano molto fieri dei loro avi, così famosi e importanti da essere conosciuti in tutto il mondo magico.
Alcuni di essi fecero delle cose molto belle, altri no . Infatti la maggior parte dei Leighton credeva che i babbani o i figli maghi nati da essi fossero da eliminare in quanto infangassero il mondo dei maghi. Lei personalmente era contraria a questa filosofia di vita. Credeva che tutti, in quanto esseri umani, avessero il diritto di vivere, anche se babbani o mezzosangue, come li chiamava suo padre, era comunque un termine che non si usava spesso nel mondo civile. Malgrado i suoi pensieri, lei doveva tenersi “all’etichetta” dei Leighton. Qualora i suoi genitori avessero sospettato qualcosa, lei sarebbe stata diseredata. Una volta sola aveva rischiato di perdere tutto, e cioè al suo primo anno ad Hogwarts:

_
Era il primo settembre e non smetteva di pensare allo smistamento. Infatti da li a poco, il cappello parlante avrebbe assegnato ad ogni nuovo alunno una casa, ovvero Griffondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero. Lei sperava ardentemente di essere assegnata ai Serpeverde, poiché tutti i suoi antenati ne avevano fatto parte. Il momento giunse in un batter d’ali. Si sedette e quando la McGranit, la sua imminente professoressa di trasfigurazione, gli mise il cappello in testa, non smise di farlo. Il Cappello ne fu sorpreso infatti le chiese una spiegazione non ricevendo risposta…..e fu così che venne smistata in Serpeverde_

 

D’allora erano passati sei anni.
Infatti mancava meno di una settimana all’inizio del suo sesto anno a Hogwarts.
I giorni e le notti passarono e arrivò il primo settembre.



Il Duca Leighton posò lo sguardo sulla sua secondogenita. Erano circondati da bambini e ragazzi che salivano sull’espresso di Hogwarts.
“Josephine, so che non hai bisogno di prediche ma ti devo ricordare di non mettere in imbarazzo la nostra famiglia. Il professor Piton ti terrà d’occhio come sempre, anche se spero che tu non ne abbia bisogno. Tieni alto l’onore della famiglia come ha fatto tuo fratello maggiore. ”
Come sempre al primo posto c’era il nome di famiglia, poi la tenuta, il patrimonio, un’altra serie di cose, e poi per ultima c’era lei, la seconda nata e per di più femmina.
“Si padre, sarà fatto”.
“Ora sali”.
Detto questo se ne andò senza neanche salutarla. Ogni anno era la stessa storia. Di lei non gliene importava niente.
Di uno scompartimento libero non ce n’era l’ombra. Finalmente ne trovò uno e si sedette. Continuava a pensare alla sua dannata famiglia. Se non avesse rischiato la morte, avrebbe gridato in faccia a suo padre tutto quello che pensava di lui e delle sue stupide idee. Alzando la testa e volgendo il suo sguardo verso il finestrino si accorse di non essere sola. La persona che gli sedeva di fronte era una della stessa pasta di suo padre. Odiava tutti i mezzosangue e i babbanofili. La sua bellezza come la sua malvagità era leggendaria. Quando lo guardò negli occhi, rimase catturata da quei laghi d’acqua così profondi.
Fino a quel momento non era mai rimasta da sola con lui, poiché era di solito circondato da quei due scimmioni di Tiger e Goyle.
“Non sapevo che ci fosse qualcuno”.
_
Come osava quella impertinente a non chiedergli neanche scusa. Come minimo era una schifosa Griffondoro, anche se di schifoso non aveva niente, anzi era una delle ragazze più belle che aveva mai visto. Una cascata di riccioli neri gli circondavano le spalle e gli occhi verdi, simili a smeraldi, illuminavano il suo volto. Il naso all’insù gli dava un’aria aristocratica, era splendida, come aveva fatto a non notarla prima ?_
“L’ ho notato” fece una pausa prima di proseguire,” e tipico dei Griffondoro, disturbare noi Serpeverde”.
Lei inarcò il sopraciglio. Di sicuro non l’aveva riconosciuta visto che a scuola sembrava un’altra persona inoltre la credeva una Griffondoro.
“ Si certo” .
“ Come ti permetti di rispondermi così? Lo sai con chi stai parlando.”
Lei sorrise.
“Certo che so con chi parlo, con sua maestà, Draco Malfoy ” .
_
Voleva prendersi una rivincita per tutte le malefatte che aveva fatto su gli altri._
“E tu sai con chi stai parlando?”.
A Hogwarts non aveva mai usato l’influenza del padre, quindi i suoi compagni non sapevano se lei era veramente o no una Leighton discendente di quella famiglia . I Leighton, anche se erano dei seguaci di Voldemort, nascondevano egregiamente la loro seconda identità, ma tra i mangiamorte, il loro nome era molto temuto, poiché erano a stretto contatto con il signore oscuro e quindi avevano un ruolo importante in quella guerra senza fine. Draco ricambiò il suo sguardo disgustato.
“Certo una schifosa Griffondoro”.
“Beh ti sbagli il mio nome è Leighton Josephine,Duchessa di Glasgow.”
A quel nome le mani di lui incominciarono a tremare.

“E se lo vuoi proprio sapere appartengo ai Serpeverde da ben sei anni”.
Se in quel momento fosse entrato qualcuno sarebbe sembrata una scena alquanto bislacca, poiché erano rare le volte in cui si poteva assistere ad un Malfoy terrorizzato.
“Scusa se ti ho mancato di rispetto, io…...io non lo sapevo”.
Vederlo così la inteneriva, si sentiva quasi in colpa.
“Niente scusami tu.”

_Quello che gli aveva appena rivelato era straordinario. Suo padre non gli aveva mai detto che una Leighton andava a scuola con lui, addirittura nella sua stessa classe. L’unica cosa strana era che una del suo rango si abbassasse a chiedergli scusa, ma l’anello che portava al dito confermava ciò che lei diceva._
“Quindi…. sei nella mia stessa classe?”
“Si…...insieme a te alla Perkinson alla Bulstrode. ecc ecc .”
Joy,voleva continuare quella farsa, anche se ancora per poco tempo.
“Questa poca considerazione, da parte di un Malfoy, non me la sarei proprio aspettata, potrei anche offendermi e riferirlo a mio padre.”
Quel ragazzo, ammirato da tutti per la sua freddezza, ora aveva il viso livido. _
Era ora di smetterla con quell’innocua burla._

“Scherzavo, figurati se disturbo mio padre per uno come te.”
_Anche se era una Leighton, non poteva prendersi gioco di lui. Voleva dargli una lezione, incastrarla con l’inganno. _
“Gia tuo padre dev’essere molto impegnato, hai proprio ragione tu, figurati se si disturba per te… ops volevo dire per una sciocchezza del genere. Ahahahah.”
_Quell’essere era proprio perfido, sbagliava se credeva che in lui ci fosse qualcosa di buono. Non sapeva cosa rispondere, solo lei conosceva il modo in cui suo padre la trattasse._

“Proprio tu parli, con il padre che ti ritrovi?Sbaglio o l’unico sentimento che prova per te è il disprezzo? Ah già, ti crede anche un incapace.”
_Quella stronza era insopportabile, in futuro l’avrebbe distrutta_
Per tutto il resto del viaggio non si rivolsero la parola. L’espresso di Hogwarts arrivò a destinazione, tutti gli studenti salirono sopra alle carrozze che portavano al castello. I due giovani serpeverdi stettero attenti a non salire sullo stesso mezzo e non s’incontrarono più fino alla cena svolta nella Sala Grande.



Quando entrò nella sala, si vide arrivare addosso un peso non di certo leggero.

“Ciao Joy, dov’eri? Non ti ho visto sul treno.”
Elizabeth Longfellow era la sua migliore amica e non la vedeva da giugno.
”Calmati Betty, sul treno non ti trovavo e così mi sono seduta nel primo posto che ho trovato. Sediamoci che ho una gran fame.”
Le due serpeverdi di sedettero vicino all’ultima persona che Joy voleva incontrare. Infatti, gli unici posti liberi erano quelli vicino Malfoy.

“Wow, i posti migliori”.
Elisabeth la guardò basita.

“Che stai dicendo?”.
“Niente,niente.”
Draco si compiacque. Avendo captato il nome dell’amica della sua preda n’approfitto subito. I suoi occhi decisi contrastavano con quello che stava dicendo.

“Elisabeth, giusto?”.
La ragazza sentitasi chiamare si girò subito verso il suo interlocutore. Appena volse il capo si trovò il viso di Malfoy a soli cinque centimetri di distanza. Restò visibilmente sconvolta, i suoi gesti divennero impacciati, facendogli cadere la forchetta. Un brillantissimo Draco la recuperò al volo.

“Sei tu Elisabeth, vera?”
Joy che fino a quel momento era rimasta in disparte, preoccupata per l’amica rispose.

“Si è lei, che diavolo vuoi?”.
Betty s’indispettì subito. Era la priva volta che un personaggio “illustre” come Draco Malfoy gli rivolgeva la parola e Joy doveva rovinare tutto.

“Fatti gli affari tuoi Josephine, ” si girò verso Draco.

“Scusala è nervosa da stamattina. In ogni modo sono io, ti serve qualcosa?”
_Si, che tu mi faccia arrivare al cuore della dama di ghiaccio. Doveva farsi venire in mente qualche idea._

Beh mi hanno assicurato che sei brava in trasfigurazione, e poiché l’anno scorso ho superato il corso per la rotta della cuffia, volevo chiederti se mi potessi dare una mano. Puoi ? ”
La ragazza in realtà aveva una media discreta, ma non gli impedì di dargli un si come risposta. Dopo la risposta positiva dell’amica, Joy incomincio a preoccuparsi seriamente.

_Come poteva pensare che un tipo come Malfoy potesse interessarsi a lei? Naturalmente era molto bella. Lunghi capelli biondi gli sfioravano la metà schiena. Grandi occhi nocciola le addolcivano il viso. Il suo corpo ben modellato faceva girare molte teste. Ciò nonostante, Draco era pericoloso e subdolo, di sicuro aveva un secondo fine e inoltre lei non era molto brava in quella materia e lui di certo lo sapeva._
Il biondino, finita la cena, si alzò e facendo un cenno di saluto abbandonò la sala grande.

“Sei sicura di quello che stai per fare? Non so se ha buone intenzioni. ”.
Elisabeth la guardò di sottecchi e l’aggredì subito.

“Cos’è, sei gelosa? Perché se per una volta, un tipo come Malfoy s’interessa a me,tu devi intrometterti?Che razza di amica sei?!”
Joy si alzò guardando l’amica dall’ alto al basso, come avrebbe fatto suo padre con una qualsiasi altra persona che non fosse del suo rango.

_Che stupida che era Betty,era rimasta così accecata dalla bellezza di Malfoy e dalla eventuale gloria che sarebbe conseguita, da non accorgersi che cosa si nascondeva dietro a quella facciata di bontà. Del resto, n’era certa, l’avrebbe fatto qualsiasi altra ragazza. Non lei,comunque, non si sarebbe mai abbassata ai suoi piedi._
I suoi occhi divennero duri come la punta di un diamante.

“Fai come vuoi, è la tua stupida vita e a me non riguarda.”
Tutti stavano seguendo quella bella scenetta. Potter, il famoso bambino-sopravvissuto, pensava di aver appena visto la versione femminile di quel bastardo di Malfoy. Lo sguardo freddo di quella ragazza avrebbe fatto raggelare chiunque. Non riusciva a capire il motivo della sua rabbia, ma percepiva quel folle sentimento che pian piano faceva indurire ogni cuore. I serpeverdi che erano ancora seduti e conoscevano quell’anonima ragazzina solo di vista, restarono a bocca aperta, davanti a quella reazione. Loro come molti altri pensavano di avere di fronte la gemella del loro compagno di casa. Fra tutti,comunque, quella più sconvolta era Elisabeth, che guardava la sua ex-migliore amica andare via.
Joy era veramente arrabbiata. Appena chiuse la porta dietro di se, non vedendo il ragazzo che gli stava davanti,gli cadde letteralmente addosso.

“Levati e tieni giù quelle schifo…….”Joy si accorse quasi subito di chi aveva di fronte.
”Malfoy, sei tu?”

Doveva essere uscito prima della discussione tra le due amiche.

Gli occhi della ragazza ritornarono subito di pietra.

“Bravo sei riuscito a farmi litigare con la mia migliore amica, non so cos’hai in mente, ma stai pur certo che non ti porterà a nulla.”
Continuarono a fronteggiarsi con lo sguardo senza che mai nessuno facesse cenno ad arrendersi.

_Com’era carina quando si arrabbiava. I riccioli, di solito cosi curati in quella raffinata acconciatura, sbucavano come impazziti, ricadendo sul soffice viso della ragazza. Si sentiva quasi in colpa……quasi_
Erano entrambi inginocchiati per terra. Lui gli teneva i polsi. Mancava ancora un’ora al coprifuoco e fortunatamente per loro, non si vedeva un’anima viva in giro.
Mosso da una forza a lui sconosciuta, incominciò ad accarezzargli i lunghi riccioli.

_Che diavolo sto facendo?_
Immediatamente tolse la mano dalla sua testa e lei si ridestò da quel sogno, in cui quel gesto era così insolito nella sua vita. I loro visi erano molto vicini.

“Non ho in mente nulla, indubbiamente, tiene più a me che a te, infondo che cosa gli hai dato fino adesso? Niente e scommetto che non gli hai neanche detto chi sei in realtà. Proprio una bell’amicizia, basata sulla sincerità”.
Lei lo guardò negli occhi, e senza dire una parola si allontanò lasciandolo a contemplarsi da solo del suo meschino piano.





 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è il primo capitolo di tanti altri,almeno spero,dipende da voi!Commentate in numerosi.....Baci Ele!

  
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