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Autore: Kitty_Thomas    23/12/2010    3 recensioni
Edward e Bella sono amici da sempre.. ma qualcosa cambia, il loro sentimento cambia.. e Edward? come prenderà questo cambiamento? sono tutti umani e di conseguenza Edward non è l'Edward che noi conosciamo.. che succederà?scopritelo leggendo questa storia ;) ps- è la mia prima fan-fiction scatenate gli insulti xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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ermmm prima di leggere... premetto che sono TEAM EDWARD... ok ho detto troppo.. leggete e commentate se vi va!! un bacione!!!!



Alice sfrecciava sull’autostrada mentre io singhiozzavo ancora e guardavo fuori dal finestrino. In testa mi ronzavano un sacco di domande che mi tormentavano e facevano scendere ancora di più le lacrime. Perché mi aveva fatto questo? Mi aveva illusa e spezzato il cuore… come aveva potuto? Come ha potuto far del male alla sua migliore amica? Non mi voleva, ok fa male ma almeno poteva venirmelo a dire chiaramente non portandomi davanti la sua nuova fiamma presentadomi a lei come se nulla fosse… e i sorrisetti prima della sua partenza? E poi se era tornato da poco, era impossibile che tra la notte di sabato e la mattina di domenica aveva trovato una ragazza già innamorata di lui.. che sembrava conoscere da secoli. Quindi mentre noi passavamo una serata stupenda dopo l’altra, miss bellezza era chissà dove che lo pensava? E se fosse stato così, perché non me ne ha parlato? Cavolo ero la sua migliore amica, la sua più sincera confidente e a quanto pare la sua amante. Tra una domanda e una lacrima non mi accorsi neppure che avevamo viaggiato per circa un’ora. Alice mi aveva portato su una spiaggia paradisiaca. Non in quella in cui ero stato con Edward. poco prima gli avevo raccontato tutto compresi i particolari della spiaggia e sicuramente lei stava cercando di farmi dimenticare Edward non di farmi angosciare con posti che mi ricordavano lui e i nostri momenti da favola che sicuramente mai più avremmo passato. Scesi dalla macchina e Alice vedendomi ancora con gli occhi colmi di lacrime mi abbracciò. << ora basta Bella, non puoi stare così per colpa di quel mentecatto di mio fratello. È un cretino, se ha fatto così non ti merita. >> mi disse. Le classiche parole che dicevano le amiche ogni volta che le proprie best avevano una delusione amorosa. Ma in fondo erano quelle le parole adatte. In fondo che cosa si poteva dire che in un modo o nell’altro alleviasse il dolore? NIENTE assolutamente nessuna parola avrebbe alleviato il dolore del mio cuore spezzato, frantumato. Alice sciolse l’abbraccio, e scuotendomi, mi fece un sorriso raggiante. << dai su Bella!! andiamo a fare il bagno!! >> << Alice ma che dici? Non ho il costume e neanche tu!! >> << e che importa?? >> così dicendo si levò il vestito e si lanciò in mare restando come mamma l’ha fatta.. riemerse dopo pochi secondi << dai Bella!! buttati!! Qui è una favola!!! >> alla parola “favola” ripensai a quella piccola favoletta che mi aveva fatto vivere Edward che però aveva miseramente trasformato in un incubo in pochissimo tempo. Mi incupii ancora di più e abbassai lo sguardo per non far vedere la lacrima che mi scendeva lungo la guancia. << Bella!! ti muovi?? O vuoi che vengo a tirarti io di forza?? >> tentennai ma alla fine mi convinsi, levai il mio vestitino e mi tuffai in acqua. Dopo un lungo bagno durante il quale parte dei miei pensieri sparirono, uscimmo dall’acqua. Sulla spiaggia proprio vicino ai nostri vestiti c’era un poliziotto che ci fissò poi imbarazzato si girò. Noi ci avvicinammo. Alice rideva come una matta io non sapevo che pensare. << signorine sono costretto a farvi una multa, qui non è una spiaggia x nudisti! Vi prego di rivestirvi >> disse ancora voltato di spalle. << ma che diavolo dice?? >> disse Alice ancora ridendo. << siamo a maggio e la spiaggia è deserta! Nessun atto osceno se non ci sono spettatori >> continuò. << signorina ma come si permette!! >> disse l’agente girandosi verso di noi ormai vestite. Afferrò Alice da un braccio mentre gli urlava contro di essere una maleducata. Alice di certo non le mandava a dire e gli rispose per le rime levando violentemente la mano del poliziotto dal suo braccio. << adesso è troppo! Seguitemi in centrale! Al vostra situazione si è aggravata! Siete accusate di resistenza a pubblico ufficiale >> disse il poliziotto urlandoci contro. Tutto questo era assurdo, Alice aveva ragione e anche se il suo modo di rispondere non era proprio adeguato il poliziotto stava davvero esagerando.. ad un tratto i fissò come se cercava di ricordare il mio viso. << ehi, ma tu per caso conosci Charlei Swan? >> esordì dopo avermi fissato per quasi un minuto. << si certo, è mio padre >> risposi io. << già!! Il CAPO Swan è suo padre >> affermò Alice scandendo la parola “capo” come se volesse sottolinearne l’importanza. Il poliziotto pensò per un istante << ah piacere allora! Io sono il suo collega, e perché non me lo hai detto subito che eri la figlia del Capo Swan?? >> adesso capii come sapesse di me. Sicuramente mi aveva vista in una delle foto che mio padre aveva sulla scrivania. << forse non si aspettava tanta ignoranza da parte sua! >> disse acida Alice. Il poliziotto la guardò in cagnesco. << ma si può sapere chi è questa piccola insolente? >> chiese il poliziotto fissandomi. << sono Alice Cullen! La figlia del dtr. Cullen! Lo conosce vero?? >> l’area del poliziotto era come quella di uno che si trovava in un vicolo cieco. Dopo pochi secondi nei quali abbasso lo sguardo fissandomi ancora una volta disse calmo << bhè allora credo che chiuderò un occhio, ma state attente. Non voglio che si ripeta >> << sogna!! >> rispose Alice. Le diedi una gomitata mentre salutavo il poliziotto che aveva deciso di rassegnarsi. Appena salimmo in macchina scoppiammo a ridere ripensando a ciò che era successo poco prima. Solo a Alice e a me poevano capitare cose simili. Alice accese la radio e iniziammo a cantare intonando le note di “california girl” di “katy perry”. Arrivate allo svincolo dell’autostrada Alice accostò. << che facciamo? Torniamo a casa o scappiamo ancora? >> mi chiese Alice. Ci pensai su. Sapevo bene che scappare non poteva risolvere i miei problemi. E poi non potevamo scappare a lungo. << torniamo a casa, siamo scappate senza dire niente. Saranno in pensiero. >> Alice imboccò la strada che conduceva a casa Cullen. Ero imbarazzata all’idea di rientrare in casa. Esme era stata così gentile ad invitarci e io ero scappata via senza neanche dire niente. Cosa avrebbe pensato di me? Quando entrammo li sentivamo in giardino. Erano tutti seduti a prendere il caffè tra una chiacchiera e una risata. Compreso Edward e miss bellezza. Quando ci videro i loro visi erano tranquilli. Edward non ci aveva visto, aveva lo sguardo fisso atterra ed era voltato di spalle rispetto a noi. << eccovi tornate finalmente!! Ma dove siete state tutto questo tempo? Sono le sei del pomeriggio!! >> esclamò Esme tranquilla con il suo sorriso dolce. Di colpo Edward si girò e fece una faccia come se si fosse rilassato. Miss bellezza si girò e ci guardò con un area da smorfiosa viziata come per dire “le bimbe sono tornate dopo aver pianto”. Il suo sguardo mi fece innervosire. Avevo la voglia di andarle a tirare quei suoi capelli biondo platino. << scusatemi non stavo bene perché ho litigato con Jasper e avevo bisogno di svago. E ho tirato con me Bella. è colpa mia se non siamo restate a pranzo e x tutto il resto >> disse Alice cercando di coprirmi. La guardai come x dire che non doveva assumersi la colpa ma lei mi fece l’occhiolino. << Edward ci ha detto che avevate cose di donne da sbrigare. Per questo abbiamo deciso di lasciarvi stare. Una giornata fra amiche non ha mai fatto male a nessuno >> disse Charlie. Rimasi sbalordita. Stare con i Cullen gli faceva davvero bene. Edward si alzò dalla poltroncina liberandosi dalla stretta della bionda. Si avvicinò a noi mi guardò fisso negli occhi prendendomi le mani. << finalmente, mi avete fatto preoccupare >> i suoi occhi mi incantarono e riaffiorarono nella mia mente i momenti più belli passati con lui. Un’altra fitta l cuore mi fece abbassare gli occhi. << dovevi pensarci prima idiota >> disse Alice acida levando le mani di Edward dalle mie. Edward la guardò sbigottito. La sua sorellina preferita lo aveva trattato così male. L suo sguardo si rabbuiò più di prima. << Edward, ma che fai? Dai vieni qui che Emmet ci sta facendo sbellicare >> miss bellezza lo chiamava. La sua area di superiorità mi infastidiva e mi innervosiva tanto che mi faceva quasi piangere. << non fare aspettare la tua ragazza. È vero che puoi averne 10 con uno schiocco delle dita ma lei l’hai presentata alla tua famiglia e anche alla mia. Anche se per te è un impressa impossibile, Cerca di tenertela almeno fino a fine serata >> mi sorpresi io stessa del mio tono di voce. Mi aspettavo una voce rotta dal pianto e invece le mie parole risuonarono acide nello stesso tono che aveva usato Alice poco prima. << Bellla ti prego.. sai anche tu che non sono il tipo di ragazzo che hai appena descritto >> disse Edward con tono dispiaciuto guardandomi ancora fisso negli occhi. << fino a una settimana fa ero convinta che non eri così. Poi la mia opinione ha cominciato a decadere fino ad oggi, che ho capito il tuo vero carattere. Incredibile che non l’ho capito in 17 anni di amicizia. (io e Edward eravamo amici sin da quando eravamo ancora in fasce). Dissi con tono freddo e secco. << Bella.. >> disse con tono quasi disperato. Il mio autocontrollo nell’evitare il pianto dopo quelle sue parole iniziò a scendere miseramente. Alice forse si accorse di questo e mi guardò. << ora basta, l’hai fatta soffrire abbastanza torna dalla tua amichetta prima che si arrabbia.. >> non avevo mai visto Alice rivolgersi a suo fratello così prima di quel giorno. Loro erano 2 fratelli speciali. Nacquero nello stesso anno.. a distanza di pochi mesi. Il loro era stato un parto articolare.. Esme concepì prima Edward e dopo 3 mesi Alice. Portò a termine le gravidanze con successo anche se non con pochi problemi. Loro erano quasi gemelli.. stettero nella stessa pancia per circa 6 mesi. Poi Edward nacque i primi di luglio, esattamente il 4 luglio del 1993 mentre Alice esattamente 3 mesi dopo, il 4 ottobre del 1993. Forse per quello erano tanto legati, litigavano raramente e quando lo facevano la loro pace era immediata. La loro lite più brutta durò 3 ore..ed era solo per una merendina rubata all’età di 10 anni. Ma adesso Alice era diversa. sembrava seriamente arrabbiata con Edward. << io e Bella saliamo in camera mia.. >> annunciò Alice mentre mi strattonava verso di lei. << va bene >> rispose Carlies.. << Bella quando dobbiamo andare via ti chiamo.. >> disse Charlie. Feci cenno di si. Non ero sicura che arrivata a quel punto al mai voce non sarebbe uscita spezzata. Pensavo che una volta arrivata in camera di Alice sarei scoppiata a piangere ma stranamente non ci riuscii.. forse avevo esaurito tutte le lacrime. Questo mi faceva ancora più male perché non riuscivo a sfogarmi. << Alice io non voglio che tu litighi con Edward per colpa mia… siete troppo legati, non potete non parlarvi >> dissi io angosciata. Mi dispiaceva davvero che per colpa mia un legame come il loro si sarebbe spezzato. << Bella mio fratello è un cretino. Non si fa quello che ha fatto! Lo deve capire. E questo è l’unico modo. >> rispose Alice. << mah.. >> << niente ma.. ho deciso.. io sono legata all’altro Edward, il vero Edward non la brutta copia che è uscita fuori oggi.. gli terrò il muso fin quando non tornerà in se. E la mia decisione è irrevocabile >> mi bloccò Alice. Poi decise che il modo migliore per far passare le delusioni d’amore era farsi belle e lo shopping naturalmente. << Alice io sapevo che il modo migliore era affogare i dispiaceri nel gelato al cioccolato.. >> la contestai io.. << ingrassare e farsi venire la cellulite non è il modo migliore per queste cose!! I ragazzi, i migliori, li dobbiamo attirare no allontanare!! >> rispose pronta lei. E iniziò a piastricci armi il viso con delle maschere.. fra una maschera e una pulizia del viso il tempo volò. Erano già le 11 di sera. Qualcuno bussò alla porta della camera, andai ad aprire convinta che fosse mio padre. Quando aprii mi trovai davanti Edward e miss bellezza attaccata come una cozza a lui. << perdonami Bella, tuo padre mi ha mandato a chiamare perché è ora di tornare a casa.. >> io indietreggiai come per stargli lontana e loro avanzarono verso di me varcando la soglia della camera.. << ALT!!!! >> li bloccò Alice. << non voglio certi elementi in camera mia >> disse con tono dispregiativo guardando sia Edward che miss bellezza.. <> << no Edward smettila tu con questa commedia!! Non ti riconosco più… >> disse Alice interrompendo Edward.. << e ora fuori di qui.. di a Charlie che Bella scenderà a breve, il tempo di levare la crema che ha sul viso.>> continuò Alice.. mi ero dimenticata che avessi la crema sul viso, ecco giustificate i sorrisetti della bionda mentre mi guardava.. Alice mi aiutò a levarla. <> disse divertita.. << Alice è odiosa si ma non puoi negare la sua bellezza.. molto ma molto di più della mia.. >> << non dire sciocchezze Bella!! è coperta da chili di fondotinta di pessima marca tra l’altro.. tu sei stupenda senza al naturale.. >> << mentitrice >> << non è vero, sai che su queste cose non scherzo mai!! E adesso andiamo giù prima che Charlie si arrabbi seriamente.. >> arrivati i salone, tutti ci aspettavano. Compresi Edward e “cozza-girl” .. strano ma il nuovo sopranome dato da Alice suonava a meraviglia! Ci accompagnarono tutti al portone. Prima di andare ringraziai Esme e Carlies x l’invito e mi scusai ancora x la mia fuga e loro mi risposero con un sorriso dolce che voleva dire << è tutto ok >>. Poi abbracciai Alice << grazie grazie grazie!! >> << e di che??? >> << di tutto!! Ti sono debitrice!! >> << tranquilla Bella, le amiche servono a questo no?? e poi mi sono divertita con te.. ma se proprio vuoi sdebitarti, che ne dici di un pomeriggio di shopping domani?? >> mi chiese con un gran sorriso. Io prima guardai Charlie, come per avere il suo permesso. In fondo ero in punizione ma non avevo passato neanche un giorno dentro casa.. Charlie annuì e io riabbracciai Alice facendole un sorriso… >> lo prendo come un si >> disse sprizzante di gioia. Anche se l’idea mi spaventava, era il minimo che potessi fare. Alice era davvero una buona amica! Aveva cercato di tirarmi su i tutti i modi, prendendo le mie colpe sulle sue spalle, difendendomi a spada tratta contro suo frratello, il suo fratello preferito anche a costo di litigarci. Era il minimo davvero. Durante il viaggio di ritorno non parlai. << che è successo fra te e Edward?? >> interruppe il silenzio Charlie.. << niente papà.. >> << non mi sembra..  >> << hai un’impressione sbagliata allora.. >> << Bella vi conosco.. siete sempre appiccicati e oggi invece vi siete parlati a stento e dalle vostre espressioni facciali, non x dirvi delle carinerie.. che succede?? >> << niente papà, non volevo disturbarlo visto che era impegnato con la sua ra.. rag.. con la bionda insomma.. e poi Alice aveva bisogno di me >> << sarà.. >> non risposi perché volevo chiudere il discorso al più presto. Parlare di loro due insieme mi faceva male.. arrivati a casa salii in camera immediatamente. Accesi l’i-pod e iniziai ad ascoltare canzoni belle ma tristi.. quella che ascoltai di più fu “5 giorni”.. perfetta.. poi sentii il suono del campanello. Charlie era sotto la doccia quindi andai ad aprire io.. davanti alla soglia di casa si presentarono 2 sagome. Accesi la luce per vederli meglio. Erano Billy il vecchio e caro amico di papà che era partito tempo fa. Non era cambiato molto, ecco perché lo riconobbi. << Ciao Bella!!! >> << salve Billy!!! >> accanto a lui un ragazzo. Di media statura, con la pelle più scura rispetto alla mia.. aveva gli occhi neri, i capelli corti e castano scuri. Indossava una felpa e un paio di Jenas.. << ciao Bella, ti ricordi di me?? Sono Jacob..  >>.

  
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