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Autore: sonounaspugna    23/12/2010    3 recensioni
La tua esistenza si è ridotta a fare la vittima, vittima di noi, quelle che fino a qualche mese fa chiamavi amiche.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vittima.

Ma poi sono arrivati i tempi bui, cara mia. Tempi che non abbiamo mai illuminato, schiarito, capito.
È meglio che non racconti tutto. Non è una storia particolarmente interessante, la nostra. Ma vorrei che qualcosa venga ricordato.
Da parte mia niente rimpianti, ma tutto quello che abbiamo vissuto prima di questo non è giusto che vada a finire nel cesso.
Il fatto che ora non ti rivolga più la parola è una mia scelta, una di quelle più difficili che abbia mai preso in vita mia.
E' stato difficile, ha fatto male.

Hai litigato con il mondo intero, tranne che con me.
Ti sei scannata quasi a morte con le nostre amiche, io ne ero sempre rimasta da parte.
E poi me lo hai chiesto.
Mi hai chiesto chi fosse l'errore. Chi sbagliava.
Cosa avrei dovuto fare? Mentire?
No. Mai. Non a te.
Neppure se l'errore eri tu?
No. Neppure in quel caso.
E pur conoscendo la tua reazione, ora, se dovessi tornare indietro, ripeterei ogni cosa. Ogni mio gesto, ogni mio movimento.
Perchè ti ero amica, perchè ti volevo bene, perchè la verità fa male ma va affrontata.
-Dovresti sostenermi.- Questo, è quello che mi hai detto.
E io l'ho fatto, Elena, credimi, l'ho fatto.
Te non lo sai, non te ne sei mai accorta.
Ed è così che ho rinunciato. Eri cieca, ed è inute aiutare chi non vuole vedere.
Ho lasciato che le cose, i fatti, scorressero via, senza che io intralciassi il tuo cammino. Verso chissà cosa, poi.
Ti ho lasciata vivere la tua vita, sperando che un giorno saresti stata in grado di capire, di renderti conto che ragazza stavi diventando, che ragazza sbagliata stavi diventando.
Così ho aspettato.
-E' intelligente, prima o poi aprirà gli occhi.- mi dicevo.
Ammetto che ci credevo davvero.
Ammetto che pensavo che un giorno saresti davvero tornata.
Avresti fatto eruzione nella mia vita, ancora, di nuovo.

E invece la tua esistenza si è ridotta a fare la vittima, vittima di noi, quelle che fino a qualche mese prima chiamavi amiche.

   
 
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