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Autore: Temari1997Nightmare    23/12/2010    1 recensioni
E mentre il deserto piangeva per la triste sorte della sua Matsuri, Il Tramonto volle sopraffarre l'alba, l'organizzazione Alba.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Suigetsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ehilà! Non è passato molto tempo, vero? Vi è piaciuta l’intro? Bene, adesso questo è il primo capitolo! Vi ricordo di essere clementi! È solo la mia prima fan fiction! Spero possiate comunque apprezzarla! Non vi rubo altro tempo! Buona lettura!
Piccolo avviso: Ho deciso di ambientare i capitoli in un passato vicino alla fan fiction di KairyUchiha “Questa sono io”. In questo capitolo capirete dettagli passati che sono stati tralasciati nei primi capitoli della sua fan fiction. (Per chi l’ha letto: Verrà spiegato come si ritrova Temari a sapere che Shikamaru è morto e come è finita in coma Mitsuri.In questo capitolo scopriremo solo la realtà sul coma di Mitsuri, però!)
Comparse in questo capitolo: Matsuri, Minami (vi ricordo che è un mio personaggio),Gaara, Kankuro, Temari, Suigetsu [nominato]
 
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CAPITOLO 1: LE LACRIME DEL DESERTO
Minami aprì gli occhi.
Era su un letto di uno delle case del villaggio della sabbia.
Doveva essere casa di Matsuri. Sì, sicuramente era lei che l’aveva salvata e l’aveva portata lì.
Una figura spuntò dalla porta.
Matsuri.
-  Oh, Minami! Ti sei svegliata!
La voce di Matsuri le colmò il cuore di gioia.
-  Matsuri !Sei stata tu a salvarmi?!
- Certo! Chi credevi potesse essere?!- rispose Mitsuri con un ampio sorriso sulle labbra.- Ma cosa ci facevi inseguita da quelli di Alba il giorno prima della vigilia di Natale?!
Minami si mise una mano sulla fronte.- Caspita!Oggi è la vigilia di Natale! Me ne ero completamente dimenticata!!- Minami si alzò col busto dal letto, notò gli abiti puliti. – Mi hai anche cambiata?! Grazie!!! Dicevo… Beh, come sono finita a essere inseguita è una lunga storia… Tu festeggerai il Natale con Gaara-sama e i suoi fratelli, vero Matsuri?
Matsuri arrossì.
-  Beh, certo…altrimenti con chi?! – Matsuri cercò di nascondere il volto imbarazzata.
Minami ridacchiò.
 
-  Non ti devi vergognare,  Matsuri-chan! In fondo tu ce l’hai una famiglia con cui festeggiare…
Matsuri guardò con tristezza e compassione Minami. Sapeva bene che i genutori di Minami erano tutti morti, suo fratello maggiore era morto anche lui, e l’unico fratello che le era rimasto era Suigetsu. Ma Suigetsu non aveva mai avuto tempo per lei, era così occupato a cercare quelle stupidissime spade sacre.
Minami si alzò dal letto.
- E’ meglio che vada, mi aspettano alla base di Sunset!
- Va bene, ma stai atten…MINAMI, DIETRO DI TE!!!
Minami non fece in tempo a girarsi che Matsuri si parò davanti a lei, facendosi colpire per proteggerla, da un Kunai avvelenato. Minami lo riconobbe subito.
- E’ un kunai avvelenato di Sasori!!- Minami estrasse il Kunai avvelenato dal braccio dell’amica. Troppo tardi. Il veleno era già dentro tutto il corpo di Matsuri e aveva subito fatto effetto. Matsuri cadde tra le braccia di Minami.
- Sasori…deve…averlo mandato…da molto…lontano…- la voce di Minami tremava.- Matsuri mi… senti…?- Minami osservò il corpo di Mitsuri. Minami non era stupida. Sapeva che era probabile che non avrebbe più sentito la voce dell’amica. Era inutile crearsi false fantasie.
Minami prese in braccio Matsuri e cominciò a correre più veloce che poteva verso l’ospedale.
Perché tutti quelli a cui voleva bene dovevano morire?! Era sempre così?! A cosa serve voler bene a qualcuno se poi la persona a cui si voleva bene moriva?! Per poi soffrire ancora?1 Non era giusto. Ma non amare sarebbe stata una follia. Minami si ritrovò a consegnare il corpo dell’amica agli infermieri, e a dover aspettare in sala d’attesa.
Avrebbe dovuto raccontare tutto a Gaara.
Non sarebbe per niente stato facile.
Sarebbe stato difficile dire a Gaara che la persona che ama è…
-In coma.
Un infermiere era entrato nella sala d’aspetto. – Quello che ti ho detto. La tua amica è in coma. Mi spiace…
Minami nonostante fosse felice che non fosse morta, non mostrò nemmeno un sorriso.  Matsuri aveva pochissime possibilità di risvegliarsi dal coma.-O…ok…grazie…- Minami corse con le lacrime agli occhi fuori dall’edificio. Sbattè contro qualcosa. O meglio, qualcuno.
-  Gaara-sama…mi perdoni…non l’ho fatto a posta…- Minami si alzò e guardò davanti a sé. C’erano Gaara e i suoi fratelli.
- Sta tranquilla. Perché correvi in quel modo?
- Gaara- sama…Mi….Matsuri è in coma….
Gaara si fece cupo in volto.-N…no…non è possibile…ne sei…sicura…?
- Si, purtroppo… ero lì presente con lei…mi dispiace…-Minami abbassò la testa.
Gaara fece lo stesso.-V…va bene…grazie dell’informazione…-Gaara si voltò e cominciò ad andarsene.
-Gaara…- Temari e Kankuro osservarono Gaara. Persino lui, il freddo Gaara, piangeva…
Minami si sentiva in colpa.
Questa volta era stata lei a uccidere una persona a cui voleva bene. Si voltò e scappò via. Non avrebbe mai saputo fronteggiare i loror sguardi tristi, sapendo che la causa dei loro mali era lei.

Minami si diresse piano piano verso la sua destinazione, anche senza accorgersene.

  
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