Finta gelosia
Infondo troverete le note con gli auguri.
Buona lettura ^_^
Era due giorni che eravamo lì
ed erano due giorni che dormivo come una bambina, come non avevo mai dormito
prima di allora.
Dormire in quell’enorme letto
matrimoniale mi faceva davvero bene.
Era un lunedì mattina. Tutto
era tranquillo. Io ero tranquilla.
Mi ero svegliata abbastanza
presto, stranamente, e avevo deciso di andare sulla terrazza a godermi l’aria
fresca e la bella vista.
Non volevo svegliare la Ila e
così, mi infilai le pantofole e l’asciugamano dell’hotel ed uscii in terrazza.
La brezza mattutina mi
muoveva i capelli, il rumore del mare mi solleticava l’udito. Non avevo mai
visto un posto più rilassante di quello.
I giorni precedenti li
avevamo passati facendo massaggi, bagni in piscina, maschere al viso e
qualsiasi cosa ci andasse di fare.
Facevamo passeggiate sulla
spiaggia a piedi nudi.
Prendevamo il sole in riva al
mare.
Tutto era perfetto e avrei
voluto che quella vacanza non finisse mai.
Ma come ogni cosa bella,
anche quella doveva finire, solo che non finì con il finire della mia settimana
vacanza. No, finì quello stesso giorno.
La Ila si era svegliata e
avevamo deciso di andare a far colazione.
Mangiammo in tutta
tranquillità e calma la nostra colazione e ci andammo a cambiare in camera per
andare a fare un bagno nel mare.
Uscimmo con il nostro
accappatoio e ci avviammo verso la spiaggia.
Ci appropriammo di due
lettini e ci sdraiammo.
In spiaggia c’era un gruppo
di ragazzi che ridevano e scherzavano.
Non pensavo che i ragazzi
andassero in un centro benessere, pensavo fosse più cosa da donne, cioè solo un
ragazzo che aveva la ragazza andava in un centro benessere.
-Ne hai visto uno carino?- mi
chiese la Ila vedendo che stavo guardando il gruppo di ragazzi.
-Per la verità mi stavo
domandando, cosa ci facessero dei ragazzi in un centro benessere- dissi.
-Semplice, per rimorchiare.
Cosa vuoi che ci facciano altrimenti?- mi disse sorridendo.
Il gruppo di ragazzi si
spostò improvvisamente e vidi una coppia che passeggiava mano nella mano.
Perché avevo la sensazione di
averli già visti? Mi soffermai a guardare il ragazzo.
Si, io quello lo conoscevo.
O mio dio. Più si
avvicinavano e più notavo la somiglianza.
Ma che somiglianza. Era lui.
Con la bionda.
-Ila. Ti prego, dimmi che quello
non è Edo.- la supplicai.
Lei seguì il mio sguardo e
poco dopo la sua mascella partì dal suo controllo.
-Non ci posso credere. Che
cazzo ci fanno loro qui?- chiese lei scioccata quanto me.
-E io che ne so? Con tutti i
centri benessere, dovevano proprio scegliere questo?- la mia bellissima vacanza
relax era ufficialmente finita.
Sbuffai.
-Ok, facciamo finta di niente
nascon……
-Ila.- non riuscì nemmeno a
finire che Edo la chiamò.
-Edo. – sorrise lei nel modo
più falso possibile.
-Cosa ci fai qui? Con chi
sei…- ed eccolo che posò lo sguardo su di me.
Era da quel giorno che mi
aveva lasciata che non l’avevo più visto.
Era bello. Troppo bello. In
quel momento ancora di più perché aveva preso quel colorito scuro grazie al
sole preso.
Gli sarei saltata addosso se
solo non fossi stata completamente indignata e scossa dalla LORO presenza.
Si, perché era con lei. La
bionda completamente rifatta. Erano mano nella mano. Lì davanti a me. Bastardo.
Lo odiavo.
Mi soffermai forse un po’
troppo sulle loro mani perché Edo liberò immediatamente la mano della bionda.
E lì un sorriso bastardo mi
si curvò sulle labbra.
-Ary. – mi salutò forse un
po’ in imbarazzo.
-Edo. – salutai cercando di
essere superiore e di dimostrare che ero matura e non mi dava fastidio.
Ci guardammo intensamente
negli occhi.
Cos’aveva, ripensamenti?
Povero scemo. Non sarei tornata di certo con lui. Eh no. Almeno, non così
facilmente.
-Allora, che ci fate qua?-
chiese la Ila cercando di distrarre Edo da me. Internamente il mio sorriso si
era trasformato in un ghigno bastardo e io godevo, godevo come non avevo mai
goduto prima.
Ok, dovevo darmi un contegno.
-Siamo qua per una piccola
vacanza. – rispose Edo guardando la Ila.
-E come mai proprio qua? –
chiese.
-L’abbiamo trovato su
internet, ci è piaciuto e siamo venuti.- rispose lui.
Ma guarda un po’ il destino cosa mi combina. Mi rovina
la mia vacanza relax in compagnia della mia migliore amica facendo venire anche
il mio ex con la sua biondona. Davvero simpatico il destino, devo dire.
-Niente. Noi andiamo. Magari
ci vediamo in giro. Ciao.- disse lui prendendo la sua ragazza per un braccio.
-Ciao. –salutammo in coro io
e la Ila.
Quanto mi dava fastidio
vederlo con un’altra? Ma anche estremamente contenta per il fatto che non mi
avesse tolto gli occhi di dosso neanche un secondo.
No, ok. Forse viaggiavo
troppo con la fantasia.
-Ma spero di non rivederti
più, guarda.- dissi con una nota di disprezzo.
-Dico, ma proprio qua dovevano
venire a rompere?- mi chiese la Ila.
-Ah quanto pare il destino mi
ha tirato un brutto tiro. – le dissi guardando l’immagine dei due che entravano
nell’hotel.
-Sicura che è stato il
destino?- mi chiese la Ila.
-Cosa intendi dire?- non
seguivo davvero più il suo ragionamento.
-Che forse Simo ci ha messo
lo zampino. Aspetta che lo chiamo.- prese il cellulare di borsa, avviò la
chiamata e mise il vivavoce.
-Amore, come stai?- le chiese lui tutto felice di sentirla.
-Mi spieghi che cazzo ci fa
Edo qua?- gli chiese immediatamente andando al sodo.
-Grazie, amore. Sto bene anch’io. Aspetta un attimo.
Edo?!?- sembrava sorpreso anche lui.
-Non dirmi che tu non ne
sapevi nulla.- gli chiese molto insospettita.
-No. Ti giuro.-
le rispose. Sembrava sincero.
-Sei sicuro di non aver
accidentalmente detto ad Edo che ci avessi comprato una vacanza qua a Cattolica,
vero?- non sapevo più riconoscere la voce della Ila.
-Ti giuro che non gliene ho mai parlato. Gli ho solo
detto che ti avrei fatto un regalo. Non gli ho nemmeno mai detto che avrei
regalato la vacanza anche alla Ary. Mi spieghi che cazzo succede adesso?- gli chiese incuriosito.
-Te lo spiego subito. Abbiamo
appena incontrato Edo con la sua rifatta. Potrai immaginare la nostra sorpresa
nel vederceli davanti.
-Sarei stato stupito anch’io. Ti giuro che non gli ho
detto niente e non mi ha mai detto niente nemmeno lui. Cioè mi ha accennato ad
una vacanza con Jessica, ma non pensavo andassero proprio a Cattolica.- disse, sembrava amareggiato- Sono in vivavoce vero?- chiese.
-Si.
-Benissimo. Allora, ti chiedo scusa Ary. Non pensavo
che Edo sarebbe venuto lì. Ti avevamo promesso una vacanza relax, dove non
avresti dovuto pensare a niente e invece ecco che il tuo pensiero ti si para
davanti. Scusa, non lo sapevo davvero, altrimenti avrei fatto di tutto per
cambiare la prenotazione.- era
davvero dispiaciuto. Lo capivo dal tono della sua voce.
-Tranquillo, Simo. Fa niente.
Va bene così. – eccome se andava bene così. Vederlo mi aveva fatto capire che
dovevo smetterla di soffrire.
Lui aveva già un’altra? Ed io
sarei passata sopra alla nostra storia come ci era passato sopra molto
facilmente lui. Era semplicissima la cosa. Anche se dovevo ammetterlo,
rivederlo, mi aveva riportato alla mente delle bellissime sensazioni che anche
in quel momento provai.
-Ci sentiamo più tardi Simo.
Ti amo. – disse lei.
-Ti amo anch’io.- chiuse la chiamata.
-Che hai intenzione di fare?-
mi chiese la Ila scrutandomi.
-Godermi la mia vacanza
relax.- le risposi sdraiandomi al sole.
-Mi spieghi cos’hai in testa
in questo momento?- mi chiese. Continuava a scrutarmi cercando di capire che
cosa provassi in quel momento.
-Ho capito che devo passare
sopra la nostra storia. Come ci è passato sopra lui, lo farò io. Lui ha
un’altra? Ed io, se ne avrò l’occasione, ne troverò un altro.- ero decisa.
Convintissima di quello che stavo dicendo. Niente e nessuno al mondo mi avrebbe
distratto dal mio obiettivo. Nessuno.
Passammo il resto della
giornata in spiaggia. Non avevamo voglia di fare massaggi o qualsiasi altra
cosa per il nostro corpo.
Volevamo rilassarci e
prendere il sole, cosa che sinceramente io odiavo, ma lo feci, fregandomene
altamente di una possibile insolazione.
Il gruppo di ragazzi di
quella mattina, era ancora nei paraggi e avevo potuto osservarli meglio nel
corso della giornata.
Con la Ila, ovviamente,
facemmo commenti su tutti.
C’erano un paio carino, ma
uno su tutti: un tipo alto, moro, occhi di ghiaccio, fisico scolpito.
Decisamente un bel ragazzo.
Ero rimasta colpita da lui.
Aveva solo una piccolissima pecca: sembrava uno stronzo.
Per tutto il corso della
giornata io e quel bel ragazzo ci scambiammo sguardi, ma feci quasi finta di
niente.
Non avevo la presunzione di
pensare di essere guardata da uno così.
-Senti Ary. Mi spieghi cosa
sono questi scambi di sguardi con quel fustacchione?- mi chiese la Ila
indicandolo con la testa.
-Che scambi di sguardi?-
cercai di fare finta di niente, ma il rossore che si propagò sulle mie guancie,
mi tradì. Merda.
Lei cominciò a ridere.
-Ah no? E come mai sei
arrossita?- mi chiese ridendo ancora di più.
-Si, ok. Va bene ci sono
stati un po’ di scambi di sguardi.- ammisi ancora più rossa.
-Un po’ dici?- lei se la
rideva bellamente.
-Senti, non è colpa mia se tu
porti gli occhiali da sole e non ti vede nessuno se fissi spudoratamente uno.
Io non li porto quindi sono molto visibile.- sbuffai.
-No. Non hai capito. Lui ti
sta mangiando con gli occhi.- rise ancora lei.
Avevo capito bene? Aveva
detto che quello mi stava mangiando con gli occhi?
-Ma l’hai guardato bene? Ha
la faccia da stronzo e non lo voglio uno stronzo.- dissi io.
-Anch’io non lo volevo uno
stronzo, eppure eccomi qua, insieme ad uno stronzo. E poi, Ary, è bello. È
stupendo. Guarda che pettorali scolpiti, che spalle larghe. Che capelli. Che
sedere. Ok, forse è meglio se placo i miei ormoni.- sbuffò la Ila, cercando di
calmarsi.
-Forse è meglio se placo
anche i miei.- ammisi io.
Tornammo a prendere il sole
quando, sentii abbassarsi il mio lettino e una presenza ai miei piedi.
Aprii gli occhi e mi trovai
davanti gli occhi ghiaccio del bel ragazzo.
-Ciao. Scusa se ti disturbo.-
mi disse mostrandomi i suoi bellissimi denti bianchi. Nessun disturbo. Puoi disturbare quanto vuoi tranquillo.
-Non stai disturbando.-
sorrisi. Ormai la Ila osservava la scena con un sorrisone enorme.
-Comunque, volevo
presentarmi. Sono Federico, ma chiamami pure Fede.- mi disse allungando la
mano.
-Sono Arianna, ma puoi
chiamarmi Ary. – gli dissi stringendogli la mano.
-E tu sei?- chiese alla Ila.
-Piacere Ilaria, ma chiamami
Ila.- rispose lei sorridendo.
-Sentite, vorrei proporvi una
cosa.- sembrava carino, simpatico. Ok, forse il mio cervello era leggermente
partito ormai.
-Dicci.- rispose la Ila.
-Uscireste con me e un mio
amico stasera?- chiese lui sorridendo.
La mia felicità non poteva
essere misurata, stavo per rispondere quando…
-Non mi sembra il caso.-
rispose una voce a me troppo famigliare.- Sono entrambe qua con me e non mi
pare il caso che escano con te ed un tuo amico.
-Ah ok. Scusate, non
pensavamo che aveste il ragazzo. Ci vediamo.- Fede si defilò immediatamente.
-No, aspetta guarda che…-
cercai di dire per fermarlo, ma non appena capii che non mi sentiva nemmeno
più, mi girai a guardare il possessore di quella maledettissima voce che aveva
appena fatto sfumare un mio possibile appuntamento.
-Mi spieghi che cazzo vuoi,
Edo? Vieni qua e cosa fai? Mi rovini un possibile appuntamento?- grugnivo da
quanto ero furiosa con lui.- E poi da quand’è che siamo qua con te?- grugnivo.
Ci mancava poco che non mi uscisse il fumo dalle orecchie.
-Be, pensavo che ti stesse
infastidendo.- mi rispose imbarazzato.
-Ti sembrava che mi desse
fastidio?- gli chiesi acida.
-Be, per la verità io…-
cominciò, ma non lo lasciai finire.
-Tu. Niente. Tu non ti devi
intromettere nella mia vita, chiaro? Hai deciso di non farne più parte e non
devi più azzardarti a metterti in mezzo nei fatti miei, chiaro? Devi lasciarmi
vivere la mia vita come io ti sto lasciando vivere la tua.- non so spinta da
quale strana forza, ma andai da Fede.
-Scusa, senti. Volevo dirti
che io e la mia amica non siamo con quel ragazzo che ha parlato poco fa. È uno
che conosciamo di vista, non sappiamo nemmeno chi è quasi.- gli dissi guardando
quei bellissimi occhi ghiaccio.
-E quindi stasera uscite con
noi?- mi chiese sorridente.
-Venite là ai nostri lettini
che ne parliamo.- avendo visto che Edo se n’era andato, avevo trovato giusto
che ne parlassimo anche con la Ila.
-Questo è l’altro mio amico.
Marco. Quello che vorrebbe uscire con la tua amica.- mi disse lui facendomelo
vedere.
Era carino. Non era questo
granché, ma era carino. Non troppo alto, biondo, occhi marroni.
-Venite con me che andiamo
dalla mia amica.- dissi dirigendomi verso la Ila.
-Ila questo è Marco, un amico
di Fede. È quello che vorrebbe uscire con te.- dissi sedendomi sul lettino.
-Piacere Ila.- gli porse la
mano.
-Piacere- disse lui
timidamente.
-Allora, uscite con noi
stasera?- ci chiese Fede tutto sorridente.
-Per me va bene, ma, voglio
essere sincera.- esordì la Ila.
-Siete lesbiche? Guardate che
per noi va bene.- disse Marco ridendo.
-Noo.- rispose la Ila ridendo.-
Io ho il ragazzo.- disse sorridente.
-Ah.- Marco sembrava un po’
deluso.
-Mi dispiace. Ma possiamo
uscire lo stesso stasera. Ci conosciamo. Se non ti fa niente.- la Ila era stata
sincera o forse non era nemmeno il suo tipo e l’aveva rifiutato gentilmente.
Anche se era vero che aveva il ragazzo.
-No, fa niente. Possiamo
uscire lo stesso.- disse sorridendo Marco.
-Ok, allora. Dove ci
vediamo?- ci chiese Fede.
-Bussate alla stanza 146.
Alle otto.- disse la Ila.
-Allora a più tardi ragazze.-
vidi i due tipi dileguarsi lentamente.
Tirai un sospiro di sollievo
per essere riuscita a mettere a posto quello che Edo aveva rovinato, ma cosa
voleva quel cretino da rompere?
Come lo odiavo. Lo odiavo con
tutta me stessa.
Lui aveva la sua biondona ed
io non potevo avere un bel moro con cui consolarmi? Eh no. Non era giusto.
Sapevo perfettamente che se
fosse successo qualcosa, era poco importante. Era una storiella passeggera che
sarebbe durata solo fino alla fine di quella settimana.
-Come mai non commenti l’uscita
di Edo?- mi chiese la Ila continuando a prendere il sole.
-Devo anche commentarla?
Cioè, ma cosa vuole? Dio, che nervoso.- dissi.
No, dovevo rilassarmi. Dovevo
stare tranquilla. Quella sera avrei avuto il mio primo appuntamento con un
nuovo bellissimo ragazzo e non dovevo rovinare niente.
Verso le sei andammo a farci
una doccia e scendemmo a mangiare.
Salimmo in camera a
prepararci.
-Allora, dilemma. Che mi
metto?- chiesi. Mi stupii io stessa della domanda.
-Ooooo. La Ary che chiede
cosa mettersi. Questa è da segnare sul calendario.- si mise a ridere.
-Dai, sul serio.- le dissi.
Stavo per uscire con un ragazzo bellissimo, dovevo prepararmi.
-Be, io mi metto un paio di
jeans, una semplice maglietta e le infradito.- mi disse. Prese una maglietta bianca
che avrebbe risaltato l’abbronzatura che aveva preso dall’inizio dell’estate.
-E be, io opterei più o meno
per la stessa cosa. Va bene?- le chiesi. Ma perché, ero così agitata e attenta
al mio abbigliamento?
Con Edo non era mai successo
e perché con Fede sì?
Vai a capirmi.
Alla fine optai per un paio
di jeans ed una magliettina e le infradito, come la Ila insomma.
Alle otto in punto, bussarono
alla nostra porta.
-Ciao ragazze.- aprendo la
porta ci trovammo davanti due bellissimi occhi di ghiaccio.
-Ciao. Andiamo?- domandai io.
-Certo.- presi subito Fede
sotto braccio ed andammo.
-Ti fa niente se andiamo a
fare un giro da soli?- mi chiese lui.
-No, certo che no.- gli
sorrisi io.
-Ragazzi, ci vediamo dopo al
bar per le undici. – disse lui rivolto agli altri due che nel frattempo se la
stavano ridendo bellamente.
-Allora, di dove sei?- mi
chiese lui.
Stavamo scendendo verso la
spiaggia.
-Brescia. Tu?- gli chiesi io
forse un po’ in imbarazzo.
-Torino. Come mai sei qua con
la tua amica?- mi chiese lui sorridendo rilassato. Ero ancora a braccetto e il
contatto con la sua pelle, mi provocava calore.
La sua pelle emanava calore.
-Il suo ragazzo le ha fatto
un regalo di compleanno e eccoci qua. Ha pagato tutto anche a me, anche se non
avrebbe dovuto. Dicevano che dovevo rilassarmi ed infatti è successo.- sorrisi
rilassata.- Tu e tuoi amici come mai in un centro benessere? Pensavo che solo
le ragazze venissero in questo genere di posti.- chiesi curiosa. Ricordando
quello che avevo pensato la mattina vedendoli.
-L’hai detto proprio tu. Solo
le ragazze vengono qua e così magari potevamo trovarne un paio carine.- risi
della sua risposta.- Ti faccio ridere?- mi chiese divertito.
-No. È che la Ila stamattina
ha detto la stessa cosa.- gli dissi ridendo.
-Perspicace la ragazza.-
cominciò a ridere anche lui.
Stavamo camminando sulla
spiaggia.
-Ti va se ci sediamo?-mi
chiese. Annuii.
Il sole era quasi del tutto
tramontato e, quel poco che ne restava, si specchiava nel mare.
Paesaggio bellissimo.
Una piccola brezza fredda mi
colpii la schiena ed io tremai.
Lui mi abbracciò immediatamente,
imprigionandomi nel suo corpo caldo. Troppo caldo. Cos’era una stufa umana?
Rimanemmo parecchio tempo in
silenzio.
-Sai, tu mi piaci.- mi
sussurrò.
-Anche tu. Ma non credo nelle
storie a distanza.- gli dissi.
-Neanch’io. Però…- mi staccai
dalla sua spalla.
Vidi il suo viso avvicinarsi
lentamente. I suoi occhi ghiaccio puntavano nei miei.
Rabbrividii solo per quello
sguardo.
La distanza tra di noi era
ormai minima.
Chiusi gli occhi pronta per
il contatto con le sue labbra.
Quando sentii di non avere
più contatto con la sabbia.
Aprii gli occhi e mi trovai
davanti il viso di Edo.
Fede dietro di noi, era
ancora seduto sulla spiaggia incredulo.
-Mettimi giù immediatamente.-
urlai.
-Non urlare.- mi disse lui.
-Se tu mi metti giù io non
urlo. – dissi io urlando.
-Non finché non saremo
lontani da quello.- disse lui.
Mi dimenai.
-Lasciami. Lasciami.
Lasciami. Lasciami.- urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
Tutte le persone che erano
sulla spiaggia si girarono preoccupati.
-è solo un po’ ubriaca. La
riporto in camera.- disse Edo sorridendo.
-Ma sei scemo? Io non sono
ubriaca.- continuavo a dimenarmi, ma lui non accennava a lasciare la presa e a
lasciarmi andare.
-A me sembrava che prima lo
fossi.- mi mise improvvisamente giù.
-Mi spieghi perché mi hai
portato via?- gli chiesi urlando.
-Avevi detto che se ti avessi
lasciato, non avresti più urlato.- mi fece notare lui.
-Prima. Adesso ho deciso di
continuare ad urlare. Perché tu…- grugnì.- Tu vuoi rovinarmi la vita? Perché se
è così dimmelo subito che mi metto il cuore in pace. Non è bastato che mi hai
lasciato, adesso non vuoi nemmeno che vada con un altro?- gli chiesi indignata.
-Ma con quello sarebbe stata la
storia di un paio di giorni.- mi fece notare.
-E pensi che io non lo
sappia? Forse adesso ho bisogno di una storia di un paio di giorni, va bene? Ne
ho bisogno. Voglio una storia di un paio di giorni. E poi a te cosa frega se
voglio una storia di un paio di giorni? Sono cazzi miei. CAZZI MIEI, Edo. Non
tuoi.- dissi girandomi per andarmene.
-Aspetta.- mi fermò per un
braccio.
Mi girai.
-Cosa devo aspettare, Edo? Tu
che sei insieme ad un’altra? No, grazie. Non voglio aspettare. Non riesco ad
aspettare. Non voglio nemmeno pensare di aspettarti. Non ci riesco.- ero seria.
Non ero più arrabbiata.
Stavo quasi per mettermi a
piangere, ma non dovevo farlo davanti a lui.
Me ne andai e per caso
incontrai la Ila con Marco.
Vedendomi arrivare con le
lacrime agli occhi, salutò velocemente il ragazzo e mi raggiunse.
-Che è successo?- mi chiese.
-Voglio andare in camera. Ne
parliamo dopo.- il mio viso rigato di lacrime, mi fece capire che amavo ancora
Edo e che non ero ancora pronta per una storiella o per iniziare un’altra
storia. Io volevo ancora lui. Punto.
Il telefono della Ila
squillò.
-Pronto?- sentii un urlone
uscire dal cellulare. La sentii ridere. –Senti, dì ad Edo di informarsi bene
prima di riferirti qualcosa. Si, sono uscita con un ragazzo, ma gli avevo
specificato da subito che avevo il ragazzo. Siamo usciti in amicizia.- lei
rideva.- Non dirmi che sei geloso.
Si, lo era. E gli stava
facendo una scenata di gelosia.
Come pensavo me l’avesse
fatta Edo a suo modo.
Perché quel pomeriggio si era
messo in mezzo e non voleva che uscissi con quel tipo? Perché mi ha portato via
quando ci stavamo per baciare?
Dov’era finita la sua
biondona in quel momento?
Lo odiavo. Lo odiavo perché
non faceva che scombussolarmi le idee.
Lo odiavo perché mi aveva
lasciata.
Ma lo amavo. Lo amavo ancora.
Per il suo sorriso. Per il suo modo di fare. Per i suoi occhi. E per i miei
ricordi.
Ero ancora troppo innamorata
di lui, per lasciarlo perdere.
Che poi cercassi di fare la
dura, erano un altro paio di maniche.
Pensavo di essere uscita
dalla fase “innamoramento post-rottura”, ma a quanto pareva non era così.
Quella giornata si era
rivelata tutt’altro che rilassante.
Ero ancora più stressata e
stanca.
Avevo bisogno di una dormita.
Mentre la Ila stava spiegando
la situazione a Simo, mi cambiai e mi misi nel letto.
Dopo qualche minuto la Ila mi
raggiunse.
Parlammo di quello che era
successo e, soprattutto, di quello che avevo capito di provare ancora per Edo.
Ci addormentammo verso l’una
e quella notte sognai Edo, per la prima volta da quando mi aveva lasciata.
Buonaseraaaaaaaa! Ho deciso
di postare oggi dato che nei prossimi giorni saremo tutti impegnati in cene e
cenoni per festeggiare il Natale, quindi ho pensato di farvi questo piccolo
regalo sperando che vi abbia fatto piacere e ho postato per farvi anche gli
auguri di Buon Natale, per quelli del Buon Anno ci sentiamo settimana prossima.
=)
Allora, parliamo di questo capitolo. La Ary in questo capitolo io l’ho adorata. All’inizio pensava di poter sopportare la presenza di Edo con la bionda, che non le desse fastidio e che potesse tranquillamente passare sopra la loro storia come aveva fatto lei, ma quando lui le quasi rovina un suo possibile primo appuntamento diventa una bestia. Dice le cose in faccia ad Edo come forse non ha mai fatto, gli dice di farsi i fatti propri e va a parlare con quel Fede. Assicuro che la Ary non sarebbe mai andata a parlarci, ma diciamo che l’ha fatto anche grazie ad Edo. E vogliamo parlare di quello che ha fatto Edo dopo? Sembrava quasi che stesse osservando la scena da fuori e che aspettasse il momento migliore per agire.
Allora, parliamo di questo capitolo. La Ary in questo capitolo io l’ho adorata. All’inizio pensava di poter sopportare la presenza di Edo con la bionda, che non le desse fastidio e che potesse tranquillamente passare sopra la loro storia come aveva fatto lei, ma quando lui le quasi rovina un suo possibile primo appuntamento diventa una bestia. Dice le cose in faccia ad Edo come forse non ha mai fatto, gli dice di farsi i fatti propri e va a parlare con quel Fede. Assicuro che la Ary non sarebbe mai andata a parlarci, ma diciamo che l’ha fatto anche grazie ad Edo. E vogliamo parlare di quello che ha fatto Edo dopo? Sembrava quasi che stesse osservando la scena da fuori e che aspettasse il momento migliore per agire.
Cosa pensate del comportamento
di Edo? Vi sembra geloso?
Be, qualcuno aveva detto che
la vacanza della Ary non sarebbe stata poi così tanto rilassanti e infatti, si
trova davanti il proprio ex con la sua nuova ragazza, cosa ci può essere di
peggio?
Alla fine del capitolo Ary capisce di essere ancora innamorata di Edo e questa consapevolezza la fa stare male perché pensava di aver risolto e di poter smettere di soffrire, ma alla fine non è così.
Alla fine del capitolo Ary capisce di essere ancora innamorata di Edo e questa consapevolezza la fa stare male perché pensava di aver risolto e di poter smettere di soffrire, ma alla fine non è così.
Ah sì, prima che mi
dimentichi, voglio farvi vedere com’è Fede, il ragazzo dagli occhi ghiaccio che
esce con la Ary. =) FEDE
Ringrazio le persone che
hanno inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate e quelle che mi
hanno aggiunto come autore preferito. Davvero grazie *_*
Avviso anche il blog lo
cancello definitivamente, è lì inutilizzato ed è inutile tenerlo.
Be, potrei darvi anche un
piccolo spoiler prima di concludere.
Allora, nel prossimo capitolo
saremo ancora in vacanza ed Edo sarà ancora in mezzo alle scatole facendo
alquanto infastidire la Ary, anche se non troppo.
Ecco, mi fermo qua e non dico
più niente.
Concludo facendo gli Auguri
di Buon Natale a voi e a tutte le vostre famiglie, sperando che siano dei
giorni felice e spensierati. ^_^
Alla prossima ^_^
Alla prossima ^_^