POV
LEILA
Ed
uno dei fratelli Salvatore era andato, Damon ogni
sera era nel mio giardino per controllare i miei movimenti. Devo dire
che non
mi dispiaceva, ma mi seguiva ovunque, ho dovuto mettere i vetri opachi
in
bagno!
Ma
quella mattina cambiarono le carte in tavola …
Era
appena sorto il sole, mi alzai dal letto,
indossando una vestaglia, non potevo mica andare in giro in intimo.
Elijah:«Ciao Leila »
Ma
in questa città sono
tutti abituati ad entrare di soppiatto nelle case degli altri?
Per fortuna
avevo l’anello che mi permetteva di camminare alla luce del
sole. L’ospite
indesiderato aprì le finestre, facendo entrare la luce.
Finalmente
avevo capito chi avevo di fronte, lo
scagnozzo di Klaus, colui che doveva darmi gli ordini su cosa fare a
Mystic.
Leila:«Elijah, sono
giorni che ti aspetto. Informerò Klaus personalmente che ho
già avuto un
contatto con Damon Salvatore »
Non
potei non notare il sorriso compiaciuto dell’uomo.
Si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli, come
si permetteva di farlo? Ero un
suo superiore! Gli bloccai la mano, gli avrei potuto spezzare il
braccio in due
secondi.
L: « Fallo di
nuovo e domani andrai da Klaus senza un braccio »
Gli
lasciai il braccio e mi sedetti sul letto,
accavallando lentamente le gambe
L:«Parla, che
vuole che faccia? »
E: « Siamo
convinti che la pietra di luna sia ancora alla Pensione. Devi entrare
in
intimità con uno dei Salvatore. Pensiamo che Damon sia
quello che ti sia più
raggiungibile. Stasera dovrai uscire di casa e parlare con lui, uno dei
nostri
‘soldatini’ ti attaccherà …
non ti devi ribellare però, anche se ti farà male
»
Sbarrai
gli occhi, io fare un a cosa del genere. Con
il mio potere avrei potuto far cadere quel stupido vampiro ai miei
piedi in due
secondi e invece dovevo beccarmi un paletto di verbena.
E: «Tranquilla
che non ti colpirà al cuore. Sei troppo preziosa per
Klaus»
L: «Farò come
mi
avete detto»
Elijah
sparì in un secondo. Dovevo ancora capire come
faceva quel vampiro a muoversi alla luce del sole nonostante non avesse
un
anello.
La
sera come al solito Damon Salvatore era nel
giardino di casa mia. Così misi la stessa vestaglia di
quella mattina, potevo
anche non ammalarmi … ma uscire fuori mezza nuda non andava
bene!
Piombai
alle spalle del ragazzo, sussurrandogli un
saluto ad un orecchio.
Lui
sussultò, mostrando subito i suoi canini.
L:«Placa
lo spirito Cowboy
… voi sapere chi sono?
Benissimo. Mi chiamo Leila Ashanti Dowlas Salvatore … bla,
bla …… chiamami
semplicemente Ley. Per la precisione ho 500 anni e
sono…»
Rilassai
il viso, mostrando la mia vera io
L: «Un vampiro»
Lui
ritirò i canini, mostrandomi un sorriso alquanto
compiaciuto. Finalmente aveva ottenuto quello che voleva, sapere chi
ero io.
Gli feci cenno di andarsene, non doveva sapere altro.
Ritirai
i canini e mi voltai, diretta verso a casa.
Non potevo credere quello che mi sarebbe aspettato sotto il portico.
Il
‘Soldatino’ degli Originals era alla la porta di
casa mia, gli feci cenno della testa di fare quello che doveva. Con un
colpo
secco mi fece entrare in paletto nel petto.
Lì poi ci fu tutto buio…
POV Damon
Quel mezzo vampiro aveva tentato di ucciderla, era deboluccio, per lei doveva essere facile visto che ha bloccato me.
La presi in braccio e la portai alla pensione, li avrei scoperto di più che voleva o COSA voleva.
D:«STEFAN»
Urlai.
Doveva farmi aiutare da mio fratello,
mica avevo la terza mano per
aprire la porta!
Appena
mi vide il suo viso cambiò espressione, da stupito
perché lo
avevo chiamato a preoccupato, per la donna che avevo fra le mie
braccia.
S: «E’ lei?
»
D: «Bambi, non ti
facevo così arguto. Faccio le dovute presentazioni
o la salviamo? »
Posai
la ragazza sul divano, mettendole la testa sotto un cuscino.
Non è da me essere gentile, ma doveva
rimanere in vita, nel
censimento per i vampiri di Mystic Falls mi mancava una donna
porta guai …
ne avevamo già tante!
D«Verbena?
»
Stefan
annuì, mi fiondai nello scantinato a
prendere 2 sacche di sangue e un paio di guanti, non potevamo
toccare la
verbena.
Infilai
i guanti mentre mio fratello si tenne pronto
con le sacche.
S: «La pelle ha
ancora il suo colore naturale. Buon segno, vuol dire che non ha preso
il cuore»
D: «E invece il
cuore lo ha preso, eccome! »
Lentamente
sfilai il paletto, cercando di non uccidere
quella ‘Vampira’, dovevo essere io a farlo se
diventa un peso.