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Autore: elyl    24/12/2010    17 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Ebbene sì, ce l'ho fatta! Sono riuscita a scrivere questo capitolo stra super mega impegnativo! Anche perchè QUALCUNO mi aveva leggermente minaccia di morte u.u

E' un capitolo molto breve, ma molto, molto, molto intenso. E strano ma vero, mi piace. Sono più che soddisfatta del risultato finale. Spero piaccia anche a voi, perchè ci tengo tanto a questo capitolo, forse uno dei più impegnativi di tutta la Fiction. E dato che sarete impazienti di leggere (spero), vi lascio al capitolo, senza troppi preamboli.

Ma prima....BUON NATALE! (Cliccate sul link qua in basso :P Fatto con tanto amore u.u )

http://img522.imageshack.us/img522/7221/father14.jpg

Beh, buona lettura :)

Ed ovviamente, grazie a chi mi legge, mi lascia commenti, mi ha messa tra gli autori preferiti e preferisce, segue e ricorda questa fiction. Grazie.







Chapter XXIX:

How Could I Let This Happen?


Oh, this night is too long.
Have no strength to go on.
No more pain, I'm floating away.
Through the mist see the face
Of an angel, who calls my name.
I remember you're the reason I have to stay.”

-Pale, Within Temptation-


Stranamente, nell'ufficio di Albus Silente, preside di Hogwarts, regnava il silenzio: nemmeno Fanny, la sua amata fenice, emetteva alcun verso. Tutti i quadri osservavano la scena, senza muoversi, consapevoli della gravità della situazione e dall'orologio a pendolo non arrivava alcun ticchettio. Persino gli oggetti si erano ammutoliti.

Severus Piton era seduto su una poltrona di fronte all'antica scrivania, davanti a sé un bicchiere intatto di Whiskey Incendiario. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, fisso, le guance rigate dalle lacrime, così come era successo quando aveva appreso della morte della sua Lily. Le sue spalle erano incurvate e all'improvviso sembrava molto più vecchio dei suoi trentasei anni. Tutta la tensione, la paura, la stanchezza, l'odio e la rabbia lo avevano sopraffatto.

Il preside si versò dell'altro liquido ambrato, chiuse la bottiglia e l'appoggiò delicatamente sul mobiletto, poi si voltò, sentendo una stretta al cuore. Fece un respiro profondo e ripeté a se stesso che era per il bene superiore. Nonostante ne fosse ben consapevole, la cosa non lo faceva star meglio.

Severus?” Lo chiamò facendo cozzare i cubetti di ghiaccio l'uno contro l'altro all'interno del suo bicchiere.

L'uomo non si mosse, risucchiato da un vortice doloroso che continuava a far riecheggiare nella sua testa la glaciale voce del Signore Oscuro mentre esprimeva il desiderio di incontrare Alistair. No, non sarebbe successo, non poteva succedere. Stava mentendo a se stesso, si illudeva: si era illuso per troppo tempo.

Severus.” Lo chiamò nuovamente l'anziano, dopo aver bevuto un sorso di Whiskey Incendiario.

Il professore chiuse lentamente gli occhi, appoggiò il gomito al bracciolo della poltrona e si prese il viso con una mano.

Quando ho sentito la Profezia mi sono sentito esplodere dalla gioa. Riferii immediatamente al mio Signore...” Fece una smorfia disgustata, sottolineando la parola < mio >. “...ciò che avevo udito. Non lo avevo mai visto così: era nervoso, irascibile. Se solo ne provasse, oserei dire che aveva paura.”

Voldemort ha paura, come tutti.” Lo interruppe.

Non. Dire. Quel. NOME.” Ringhiò.

Un uomo come te dovrebbe pronunciarlo.” Ribatté fissando il liquido ambrato.

Gli lanciò un'occhiataccia e scosse il capo.

Dopo che glielo dissi, ci pensò per giorni, poi mi fece chiamare. Non riuscivo a capire il perchè, credevo mi volesse interrogare per sapere se stessi dicendo la verità o no, ma, sorpresa delle sorprese, non mi punì. Non mi interrogò nemmeno. Voleva premiarmi. E sai come lo fece?”

Silente non disse niente, sapendo benissimo quello che Voldemort gli disse.

Mi premiò dicendomi che aveva capito di chi parlava la Profezia.” Fece una lunga pausa. “Parlava dei Potter. E di loro figlio, Harry.” Inspirò profondamente. “Capisci, parlava di lei. Parlava della mia Lily, della donna che amo. Era convinto fosse lei.” Le lacrime invasero i suoi occhi e, per l'ennesima volta, si sentì morire. No, per l'ennesima volta morì.

L'anziano mago fece per parlare, ma subito Severus lo interruppe.

No, non dire niente.” Sollevò una mano, poi la chiuse a pugno ed iniziò a picchiarla ritmicamente contro il bracciolo della poltrona, come se stesse cercando di riprodurre un motivo musicale solo a lui noto. “Il giorno in cui è...” Si bloccò, incapace di continuare. Era incredibile come, a distanza di tanti anni, ancora non l'avesse accettato, quanto gli facesse male. Come gli impediva di respirare.

Morta” Concluse per lui Silente.

Annuì impercettibilmente, continuando con quella specie di litania suonata con il pugno.

Se sono ancora vivo è solo grazie ad Alistair. A mio figlio. Suo figlio. Nostro figlio.” Si decise ad aprire gli occhi e li fissò in quelli cristallini di Silente. “Ed ora mi porta via anche lui.”

Severus, nessuno ti sta portando via Alistair. Nessuno te lo porterà via.” Lo corresse l'anziano, servendosi dell'altro Whiskey. “Non gli succederà niente.”

Non puoi saperlo!” Sbottò scattando in piedi, guardandolo disperato e furioso. Era colpa sua, solo sua. Era stato lui, anziano e saggio mago, colui che aveva sconfitto Gellert Grindelwarld, a consigliargli di non dire niente, di fingere di essere un Mangiamorte. A mentire a tutti, compreso suo figlio. < Non dirgli di chi è figlio, fagli credere di essere un Purosangue. Prima o poi tornerà. Ed allora avrò bisogno di te e del tuo essere Mangiamorte. E dato che siamo solo io e lui a sapere chi è la vera madre di Alistair, tienilo nascosto. Un Mangiamorte non si unisce con i nati babbani. > Ricordò, come se Silente avesse pronunciato quelle parole solo il giorno prima.

E' una guerra, Albus.” Continuò in un soffio. “E in guerra nessuno viene risparmiato.” Concluse, sedendosi lentamente sulla poltrona, prendendosi il viso tra le mani.

Nell'ufficiò tornò a regnare sovrano il silenzio.

Farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che gli succeda qualcosa.” Disse Silente.

Come hai fatto con Lily.” Fece una smorfia amara. “Tu lo stai mandando a morire, Albus.” Mise nel nome del preside tutto l'odio possibile. “Tu stai firmando la sua condanna a morte.”

L'anziano chiuse gli occhi, respirò profondamente ed andò a sedersi sul suo scranno, stanco, il bicchiere abbandonato sull'antica scrivania, senza neanche curarsi di poggiarlo su un sottobicchiere.

Che razza di uomo sei?” Domandò il Pozionista.

Un uomo che ha a cuore il bene superiore.” Rispose, trovando la forza di parlare, ammutolendo le proteste che provenivano dal profondo del suo cuore. Se solo avesse potuto, avrebbe fatto il possibile per evitare ai due fratelli di scendere in battaglia, ma non era possibile. Il destino aveva deciso che non lo era. Un destino infausto e avverso che li voleva protagonisti di un qualcosa più grande di loro, che voleva vederli sacrificarsi e, soprattutto nel caso di Harry, perire nell'impresa. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per evitare che succedesse, ma sapeva che per il più piccolo dei figli di Lily Evans non era possibile. Per questo avrebbe fatto di tutto per salvare il più grande. E, in quel caso, metterlo al servizio di Lord Voldemort era la cosa più sicura per salvaguardare la sua incolumità.

E' vero, Severus.” Concordò con lui. “Voglio che sia al servizio di Lord Voldemort, così come lo sei tu. Come hai detto, è una guerra.” Fece una breve pausa durante la quale intercettò il suo sguardo. “E nessuno viene risparmiato.”

Per Morgana, è solo un ragazzo!” Sbottò afferrando i braccioli della poltrona, spalancando gli occhi. Com'era possibile che non capisse?

Il preside sollevò una mano per zittirlo. Capiva perfettamente ciò che voleva dirgli, ma Severus doveva capire anche la sua situazione: doveva assicurarsi che il maggior numero di persone stesse bene.

Ti sei forse dimenticato che anche tu eri solo un ragazzo? Anche Lily e James lo erano.” Gli ricordò.

Ma...” Iniziò.

Harry è solo un ragazzo.” Puntualizzò. “E non ha scelta. Noi possiamo ancora decidere di tirarci indietro, anche se sono sicuro che non lo faremo. Lui no, non può far nulla.”

Abbiamo davvero scelta?” Chiese Severus in un soffio.

Scegliere a chi dare la propria fedeltà è già una scelta e tu lo sai bene, amico mio.” Rispose.

Si lasciò sprofondare nella poltrona e si passò una mano tra i capelli, poi guardò l'anziano, disperato.

Come ho potuto permettertelo?”

Permettermi cosa?” Domandò spostando il bicchiere, rendendosi conto di averlo poggiato sulla sua pregiata scrivania.

Permetterti di usarlo come una pedina qualsiasi nella tua partita a scacchi che coinvolge l'intero mondo magico.” Rispose sarcastico.

Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per sconfiggere Voldemort ed Alistair è un ottimo elemento.” In un solo sorso finì il suo Whiskey Incendiario. “E lui ci aiuterà moltissimo.”

Da quanto lo sai? Quand'è che l'hai deciso, il giorno stesso in cui venni da te per chiederti di salvare Lily? Come fai a sapere che è un ottimo elemento, come dici tu?” Lo accusò.

Per la prima volta da quando Severus era entrato nel suo ufficio, Silente si lasciò sfuggire un sorriso divertito e bonario.

Perchè è figlio tuo e di Lily. E due menti brillanti come le vostre non potevano che dare alla luce un ragazzo fantastico come Alistair.”

Ottima motivazione.” Ringhiò gelidamente. “Fantastica, seriamente. Non dovremmo tenerlo lontano dal Signore Oscuro, allora?”

Se Lord Voldemort lo desidera al suo servizio, non possiamo opporci, sai cosa succederebbe.” Abbassò il viso sul bicchiere vuoto. “La tua copertura salterebbe, Alistair verrebbe torturato sotto ai tuoi occhi. Magari l'incarico verrebbe affidato alla cara Bellatrix che tanto ama giocare col cibo prima di mangiarlo, come il gatto col topo. Non si fermerebbe neanche se tu e lui lo supplicaste. Solo quando Alistair sarà un guscio vuoto lo ucciderà.” Sollevò lo sguardo e lo fissò sul volto dell'uomo, sofferente. “Sotto ai tuoi occhi. Infliggendoti la peggiore delle pene. E' questo ciò che vuoi, Severus?”

Il pozionista rabbrividì e deglutì a fatica, scuotendo il capo, sapendo benissimo che, purtroppo, il preside aveva ragione.

Ottimo, allora.” Annuì. “Il destino di Alistair è stato deciso.” Proseguì come se parlasse di una semplice ed inutile partita di Quidditch.

No, Silente, sei stato tu a decidere il suo destino.” Sibilò furibondo il professore.

Forse. O forse no.”

Che cosa vuoi dire?” Strinse gli occhi, cercando di ignorare la vocina che dal più profondo del cuore gli stava dicendo che, anche quella volta, era colpa sua.

Forse hai ragione, sono io che ho deciso il suo destino.” Riprese, evitando di rispondergli. “Ma, come ti ho già ripetuto più volte questa sera, non possiamo fare a meno di lui: abbiamo bisogno del suo aiuto.”

Severus non disse niente, semplicemente si alzò ed andò a versarsi del Whiskey Incendiario. Lo bevve con calma, cercando di tranquillizzarsi e pensare in modo razionale, cosa che gli risultava stranamente difficile.

E della sua anima che mi dici?” Domandò dandogli le spalle.

La sua anima?”

L'uomo annuì.

Esatto, la sua anima.” Confermò voltandosi. “Non voglio che mio figlio faccia i miei stessi errori. Non deve perdere la sua anima, non la deve distruggere e mandare in frantumi ciò che è. Morire dentro, così come ho fatto io.”

Silente si prese qualche istante prima di rispondere.

La sua anima è un prezzo da pagare.” Disse dopo un'attenta riflessione. “Ma sono sicuro che rimarrà intatta.”

Come puoi dire una cosa del genere? Il Signore Oscuro vuole che diventi un Mangiamorte.” Gli ricordò amaramente, bevendo un po'.

Lui non è te.”

Severus rimase immobile, il bicchiere poggiato alle labbra.

Alistair non è te, Severus. Non farà i tuoi stessi errori.”

Serrò la mascella e finì il suo Whiskey.

E della ragazza che mi dici?”

Quale ragazza?” L''anziano Prese tempo, intrecciando le dita delle mani.

Non lo so, forse la Habbott?” Fece schioccare la lingua, irritato. “Della Granger, di chi vuoi che parli?”

Che cosa vuoi dire?” Domandò, sapendo benissimo dove voleva arrivare.

Dovrà lasciarla, rinunciare a lei. Allontanarla.” Rispose sentendo la rabbia salire. Questa era una delle cose che più lo facevano arrabbiare. Sebbene non fosse entusiasta della relazione di Alistair con la Granger, l'aveva accettata, soprattutto perchè suo figlio la amava. Come lui amava Lily. Non voleva che rinunciasse a lei, che soffrisse. Non gli importava della Grifondoro, gli importava semplicemente della felicità di Alistair e lei lo rendeva felice. In effetti, non lo aveva mai visto così felice come da quando si erano fidanzati.

Non sarà costretto a lasciare Hermione.” Mentì.

Severus fece schioccare la lingua.

Certo, perchè uno che è al servizio del Signore Oscuro può avere una ragazza nata Babbana.” Abbandonò il bicchiere sull'antica scrivania, non usando volontariamente il sottobicchiere. “Un Mangiamorte non può essere fidanzato con una nata Babbana, specialmente se questa è la migliore amica di Potter.”

Silente spostò il bicchiere, poi sospirò.

E' necessario. Dobbiamo farlo per il bene superiore.” Ribadì.

Dobbiamo? Dobbiamo?” Diede un pugno alla scrivania. “Non osare usare il plurale. Qui stiamo parlando di mio figlio. Tu non rischi di perdere la persona più importante della tua vita.” Ringhiò, una vena che pulsava pericolosamente sulla sua tempia. Chiuse gli occhi, abbassò il capo e fece un respiro profondo. “Non ho scelta, vero?”

No. Non ne hai. Né tu né Alistair.”

Calò il silenzio, disturbato solo dai profondi respiri del pozionista.

Se solo gli succede qualcosa, se gli torcono anche solo un capello, non rispondo più delle mie azioni.”

L'anziano annuì. Severus sollevò il viso e tra le lacrime lo guardò.

Va bene.”

   
 
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