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Autore: EclipseOfHeart    25/12/2010    6 recensioni
Eccomi con la mia solita fic natalizia (rigorosamente Runami u.u)
La storia inizia tempo dopo a come siamo nella storia, Rufy è già diventato Re dei Pirati xD
Beh, ovviamente è ambientata nella magica atmosfera del Natale ^^
Spero vi piaccia e vi faccio tantissimi auguri!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I sogni son desideri

 

«Rufy, ma dove ti sei cacciato?»

Una Nami abbastanza infuriata uscì dalla porta di casa guardando attorno a sé, in cerca di quella zucca vuota del suo capitano.

Fuori nevicava piano e tutto attorno era imbiancato. La neve era così pura e candida e tutto il paesaggio agli occhi di Nami era un’immensa distesa bianca.

La navigatrice prese un giubbotto dall’interno e si diresse verso i suoi adorati alberi di mandarino – benché ovviamente in quel momento fossero senza i frutti -.

Tornò ad urlare il nome del ragazzo girando intorno alla casa e, finendo il giro, sbuffò ancora più irritata per gli inutili risultati della sua ricerca.

Borbottando iniziò a scendere verso il paese, forse Rufy era sceso dagli altri.

Il paese era ovviamente addobbato tutto a festa, non per niente era la Vigilia di Natale. Le porte delle case erano piene di ghirlande e ai balconcini potevi vedere anche dei babbo natali finti. Le luci erano appese per tutte le strade e le persone erano tutte dentro le case pronte per iniziare il cenone di Vigilia.

Solo Nami vagava in quella sera bianca.

Arrivò fino alla piazza e si ritrovò davanti a Genzo.

«Nami! Cosa ci fai fuori a quest’ora e con questo freddo?» le chiese subito premurosamente.

Era un po’ invecchiato, il caro Genzo.

«Sto cercando quel testa vuota di Rufy! Tu sai dove sia? E’ tardi, la cena era pronta! Dove diavolo è andato?» sbottò lei infuriata, faceva effettivamente freddo e si stava iniziando anche leggermente a preoccupare – benché Rufy era proprio l’ultima persona di cui poter avere paura che gli succedesse qualcosa –.

«Sempre colpa di quel buono a nulla deve essere! Sto girando nel paese da un po’ e non l’ho visto da nessuna parte!» confermò Genzo, pensando a dove potesse essere andato Rufy.

Nami alzò leggermente lo sguardo e un’idea le attraversò la mente.

Salutò velocemente Genzo per poi avviarsi rapidamente verso la montagna dove era seppellita sua madre, forse Rufy era lì.

Arrivò col fiatone alla collinetta, ormai da qualche mese non riusciva più a correre veloce come prima.

Come aveva sospettato trovò Rufy seduto nelle neve e davanti alla tomba di sua madre.

Si avvicinò lentamente notando che lui aveva riposto due mandarini vicino alla sua croce di legno. Nami si chiese subito dove li avesse presi per poi sorridere a quel gesto così strampalato.

«Rufy?» chiese a bassa voce lei per evitare di rompere quell’atmosfera silenziosa e anche un po’ magica.

Lui si voltò di scatto e le sorrise dolcemente alzandosi in piedi.

«E’ mezz’ora che ti cerco.» precisò subito lei

«Scusa, ero venuto a salutare tua madre.»

«Non potevi dirmelo e venivamo insieme?» chiese lei sorpresa.

«Non erano cose che dovevi sentire tu» le rispose Rufy sorridendo e abbracciandola mentre lei sbuffava irritata.

«Rufy, dove avresti preso quei mandarini? Non sugli alberi.»

«L’ultima volta che hai fatto la raccolta ne ho messi due nel freezer!» esclamò Rufy gasandosi per quello che lui aveva ritenuto un vero e proprio colpo di genio.

«Li hai congelati?» domandò sorpresa Nami per le pazzie che faceva il ragazzo.

«Beh, volevo portarglieli qui e ora non ne avrei trovati.» dichiarò lui semplicemente e con la solita ingenuità.

«Per essere il Re dei Pirati fai più stupidaggini di quante te ne sarebbero concesse.»

«Ma io sono un Re speciale! Io sono il migliore Re dei Pirati di tutti i tempi!»

Nami, a quelle parole, scoppiò in una forte risata e non perché non credeva in quelle parole – sapeva che erano vere – ma per il tono con cui venivano pronunciate.

«Certo, Rufy, certo.»

Lui si toccò la pancia e cominciò a lamentarsi, dichiarando di avere lo stomaco vuoto.

«La cena è pronta ma non mangerai nulla finché non mi dici perché hai rotto le scatole alla mia povera mamma.» esclamò prontamente.

Rufy sbuffò, sapeva che Nami non l’avrebbe fatto seriamente mangiare.

«Le ho augurato buon Natale e le ho chiesto di proteggervi, sempre. Di proteggere la mia Regina e…» le rispose accarezzandole il volto e poi mettendole una mano sulla pancia ormai ben rotonda «… e mio figlio. Sareste voi due quei mandarini. Io ci sarò sempre qui e morirò per voi ma un aiuto da parte di Bellmer è sempre utile!» concluse Rufy ridendo.

Nami sentì qualche lacrima sugli occhi e incolpò la gravidanza di averle reso la lacrima facile. Chi l’avrebbe mai detto che avrebbe avuto un figlio con Rufy?

Eppure quella piccola vita continuava a crescere dentro di lei, gonfiandole sempre più il ventre. Diede un bacio a Rufy e poi salutò sua madre.

Era felice. Lo era come mai aveva sperato e desiderato. E quel Natale si preannunciava fantastico.

«Dai, ora andiamo, forza Nami!»

 

 

«Nami, Nami!»

La navigatrice sussultò a quei bruschi richiami e sobbalzò, mettendosi seduta di fretta sul letto. Incontrò subito gli occhi azzurri di Robin che le sorridevano tranquilli.

«Nami, tutto bene? Stavi sognando? Non riuscivo a svegliarti.»

Lei la guardò stranita per poi toccarsi il ventre, vedendolo piatto come al solito.

Era stato solo un sogno.

«Scusa, sì stavo sognando anche se ora non mi ricordo cosa!» le rispose ridendo benché se lo ricordasse benissimo.

«Credo fosse un bel sogno, sorridevi come se fossi la donna più felice della Terra.»

Nami sorrise per poi alzarsi e abbracciare Robin.

«Ma oggi è Natale, tanti auguri Robin!»

«Tanti auguri Nami! Spero che i tuoi sogni si realizzino.»

La navigatrice sorrise, chiedendosi se quel sogno fosse un desiderio che nutriva nel cuore, perché in fondo…

I sogni son desideri di felicità, nel sonno non hai pensieri, ti esprimi con sincerità! Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà!

 

 

 

 

 

Vi faccio i miei più sinceri auguri di un Felice Natale, che tutti i vostri sogni e desideri si realizzino. Che la magia di questa festa vi pervada il cuore, che diventi un motivo per sorridere anche quando dentro siete tristi e non allegri, perché al mondo c’è bisogno di risate.

Che nei vostri regali ci sia felicità e nei pacchettini gioia.

Un bacio.

Auguri, con tutto il cuore.

 

 

 

Marty De Nobili

 

P.S. la canzone finale è “I sogni son desideri” di Cenerentola <3

P.P.S. so che magari Rufy e Nami sono così dolci da tendere all’OOC ma è un sogno quindi sono giustificata xD

   
 
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