I sogni son desideri
«Rufy,
ma dove ti sei cacciato?»
Una
Nami abbastanza infuriata uscì dalla porta di casa guardando attorno a sé, in
cerca di quella zucca vuota del suo capitano.
Fuori
nevicava piano e tutto attorno era imbiancato. La neve era così pura e candida
e tutto il paesaggio agli occhi di Nami era un’immensa distesa bianca.
La
navigatrice prese un giubbotto dall’interno e si diresse verso i suoi adorati
alberi di mandarino – benché ovviamente in quel momento fossero senza i frutti
-.
Tornò
ad urlare il nome del ragazzo girando intorno alla casa e, finendo il giro,
sbuffò ancora più irritata per gli inutili risultati della sua ricerca.
Borbottando
iniziò a scendere verso il paese, forse Rufy era sceso dagli altri.
Il
paese era ovviamente addobbato tutto a festa, non per niente era la Vigilia di
Natale. Le porte delle case erano piene di ghirlande e ai balconcini potevi
vedere anche dei babbo natali finti. Le luci erano appese per tutte le strade e
le persone erano tutte dentro le case pronte per iniziare il cenone di Vigilia.
Solo
Nami vagava in quella sera bianca.
Arrivò
fino alla piazza e si ritrovò davanti a Genzo.
«Nami!
Cosa ci fai fuori a quest’ora e con questo freddo?» le chiese subito
premurosamente.
Era un po’
invecchiato, il caro Genzo.
«Sto
cercando quel testa vuota di Rufy! Tu sai dove sia? E’ tardi, la cena era
pronta! Dove diavolo è andato?» sbottò lei infuriata, faceva effettivamente
freddo e si stava iniziando anche leggermente a preoccupare – benché Rufy era
proprio l’ultima persona di cui poter avere paura che gli succedesse qualcosa
–.
«Sempre
colpa di quel buono a nulla deve essere! Sto girando nel paese da un po’ e non
l’ho visto da nessuna parte!» confermò Genzo, pensando a dove potesse essere
andato Rufy.
Nami
alzò leggermente lo sguardo e un’idea le attraversò la mente.
Salutò
velocemente Genzo per poi avviarsi rapidamente verso la montagna dove era
seppellita sua madre, forse Rufy era lì.
Arrivò
col fiatone alla collinetta, ormai da
qualche mese non riusciva più a correre veloce come prima.
Come
aveva sospettato trovò Rufy seduto nelle neve e davanti alla tomba di sua
madre.
Si
avvicinò lentamente notando che lui aveva riposto due mandarini vicino alla sua
croce di legno. Nami si chiese subito dove li avesse presi per poi sorridere a
quel gesto così strampalato.
«Rufy?»
chiese a bassa voce lei per evitare di rompere quell’atmosfera silenziosa e
anche un po’ magica.
Lui
si voltò di scatto e le sorrise dolcemente alzandosi in piedi.
«E’
mezz’ora che ti cerco.» precisò subito lei
«Scusa,
ero venuto a salutare tua madre.»
«Non
potevi dirmelo e venivamo insieme?» chiese lei sorpresa.
«Non
erano cose che dovevi sentire tu» le rispose Rufy sorridendo e abbracciandola
mentre lei sbuffava irritata.
«Rufy,
dove avresti preso quei mandarini? Non sugli alberi.»
«L’ultima
volta che hai fatto la raccolta ne ho messi due nel freezer!» esclamò Rufy
gasandosi per quello che lui aveva ritenuto un vero e proprio colpo di genio.
«Li
hai congelati?» domandò sorpresa Nami per le pazzie che faceva il ragazzo.
«Beh,
volevo portarglieli qui e ora non ne avrei trovati.» dichiarò lui semplicemente
e con la solita ingenuità.
«Per
essere il Re dei Pirati fai più stupidaggini di quante te ne sarebbero
concesse.»
«Ma
io sono un Re speciale! Io sono il migliore Re dei Pirati di tutti i tempi!»
Nami,
a quelle parole, scoppiò in una forte risata e non perché non credeva in quelle
parole – sapeva che erano vere – ma per il tono con cui venivano pronunciate.
«Certo,
Rufy, certo.»
Lui
si toccò la pancia e cominciò a lamentarsi, dichiarando di avere lo stomaco
vuoto.
«La
cena è pronta ma non mangerai nulla finché non mi dici perché hai rotto le
scatole alla mia povera mamma.» esclamò prontamente.
Rufy
sbuffò, sapeva che Nami non l’avrebbe fatto seriamente mangiare.
«Le
ho augurato buon Natale e le ho chiesto di proteggervi, sempre. Di proteggere
la mia Regina e…» le rispose accarezzandole il volto e poi mettendole una mano
sulla pancia ormai ben rotonda «… e mio figlio. Sareste voi due quei mandarini.
Io ci sarò sempre qui e morirò per voi ma un aiuto da parte di Bellmer è sempre
utile!» concluse Rufy ridendo.
Nami
sentì qualche lacrima sugli occhi e incolpò la gravidanza di averle reso la lacrima
facile. Chi l’avrebbe mai detto che avrebbe avuto un figlio con Rufy?
Eppure
quella piccola vita continuava a crescere dentro di lei, gonfiandole sempre più
il ventre. Diede un bacio a Rufy e poi salutò sua madre.
Era
felice. Lo era come mai aveva sperato e desiderato. E quel Natale si
preannunciava fantastico.
«Dai,
ora andiamo, forza Nami!»
«Nami,
Nami!»
La
navigatrice sussultò a quei bruschi richiami e sobbalzò, mettendosi seduta di
fretta sul letto. Incontrò subito gli occhi azzurri di Robin che le sorridevano
tranquilli.
«Nami,
tutto bene? Stavi sognando? Non riuscivo a svegliarti.»
Lei
la guardò stranita per poi toccarsi il ventre, vedendolo piatto come al solito.
Era stato solo
un sogno.
«Scusa,
sì stavo sognando anche se ora non mi ricordo cosa!» le rispose ridendo benché se
lo ricordasse benissimo.
«Credo
fosse un bel sogno, sorridevi come se fossi la donna più felice della Terra.»
Nami
sorrise per poi alzarsi e abbracciare Robin.
«Ma
oggi è Natale, tanti auguri Robin!»
«Tanti
auguri Nami! Spero che i tuoi sogni si realizzino.»
La
navigatrice sorrise, chiedendosi se quel sogno fosse un desiderio che nutriva
nel cuore, perché in fondo…
I sogni son
desideri di felicità, nel sonno non hai pensieri, ti esprimi con sincerità! Tu
sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà!
Vi faccio i miei
più sinceri auguri di un Felice Natale, che tutti i vostri sogni e desideri si
realizzino. Che la magia di questa festa vi pervada il cuore, che diventi un
motivo per sorridere anche quando dentro siete tristi e non allegri, perché al
mondo c’è bisogno di risate.
Che nei vostri
regali ci sia felicità e nei pacchettini gioia.
Un bacio.
Auguri, con
tutto il cuore.
Marty
De Nobili
P.S.
la canzone finale è “I sogni son desideri” di Cenerentola <3
P.P.S.
so che magari Rufy e Nami sono così dolci da tendere all’OOC ma è un sogno
quindi sono giustificata xD