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Autore: Fred Halliwell    25/12/2010    3 recensioni
Tutta quella calma era surreale….soprattutto a Grimuld Place da sette anni a questa parte (cioè da quanto era nato James-sono-un.-terremoto-ambulante-Sirius-Potter), ma infondo era natale e a natale la tranquillità si diffonde in ogni casa…[...]...oddio…non proprio in tutte…
Questo è per farmi perdonare per le mie prolongate assenze. Baci e BUON NATALE!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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E Buon Natale! Carissimi, non aggiorno mai ma ho deciso di farvi questo regalo, che ne pensate? Spero vi piaccia!

Dedico questa storia a roxen carrey e Emily_Halliwell, le mie due più cara amiche. Grazie ragazze...non immaginata neanche quanto vi voglio bene.
ps tutti voi che leggete fatemi sapere che ne pensate. Ciao e ancora AUGURIIII!



 Natale a Casa Potter: ovvero compleanni, scherzi e canzoni natalizie
 

Oh, il natale…..che bella festa è il natale! Luci colorate, alberi addobbati, tanta cioccolata e regali a volontà! Tutti quanti diventano più buoni e sorridono felici davanti al presepe e alle decorazioni della città. Londra, poi, in questo periodo dell’anno diventa un vero spettacolo…anche perché nevica! E tutti sanno quanto meravigliosa sia la neve, soprattutto per i bambini. E la mattina della vigilia stava succedendo proprio questo…nevicava…
Harry scostò la tendina della sua camera da letto, guardando i candidi fiocchi di neve cadere sul terreno e posarsi lì insieme agli altri…quel pomeriggio i suoi figli si sarebbero divertiti molto a fare pupazzi di neve prima di andare al cenone di Bill.
Dal salotto proveniva il suono di una canzone di natale suonata al pianoforte. Suo figlio Albus si stava sicuramente esercitando per quella sera, anche se decisamente non ne aveva bisogno, era già decisamente bravo. Tra una nota e l’altra si sentiva la voce di sua figlia Lily, di sicuro seduta accanto al fratello vicino al pianoforte.
Harry sorrise pensando a quella scena.
Quando Al si sedeva davanti al pianoforte la bambina gli andava sempre vicino, cercando di canticchiare le canzoni che suonava il fratello. Entrambi si divertivano molto, anche perché mentre Albus era un ottimo musicista…beh Lily non era quel che si dice una cantante esperta e sbagliava quasi ogni verso.
Tutta quella calma era surreale….soprattutto a Grimuld Place da sette anni a questa parte (cioè da quanto era nato James-sono-un.-terremoto-ambulante-Sirius-Potter), ma infondo era natale e a natale la tranquillità si diffonde in ogni casa.
<< Tu scendi dalla stelleeee o re del ceeeeeeeeeelooooo e vieni in una grottaaaaa al freddo e al ge-e-eloooooooooooo…e vieni in una grottaaaaaa al fre… >>
<< Basta Lils! Per favore! Risparmia le mie povere orecchie! >> ….oddio…non proprio in tutte…
Harry sospirò sfregandosi gli occhi da sotto gli occhiali. “Incominciamo bene” pensò disperato sentendo altri strilli dal piano di sotto.
Purtroppo i giochi musicali di Lily e Albus terminavano sempre con le litigate del suo primogenito (James) e della più piccola di casa Potter. I due si mettevano a strillare finché Lily non urlava “Papàààààà! James rompe!”
E il più grande rispondeva “Sta zitta spiona!”
<< Papàààààà! James rompe! >>
<< Sta zitta spiona! >> …ecco..appunto…
Il Bambino-che-è-sopravvissuto sospirò pesante mente scendeva le scale rassegnato a fermare una nuova sfuriata.
<< Sta zitto tu Jim! Non capisci nulla di musica >> strillò una bambina di circa quattro anni. I suoi capelli fulvi, tagliati corti fino alle spalle, erano drizzati in testa, segno evidente del suo nervosismo, e i suoi occhi color cioccolato sembravano pronti a lanciare saette. Era scesa dal seggiolino del pianoforte e si era avvicinata al divano, dove un bambino di sette anni era steso a pancia in giù, intento a leggere dei fumetti.
 << Neanche tu se è per questo. Non sai cantare! Mettitelo in testa! >> fece James mettendosi seduto, lanciando a terra in malo modo il fumetto ormai finito. Si stiracchiò chiudendo gli occhi nocciola e passandosi una mano tra gli scompigliati capelli nero pece. << Al non ti dice nulla solo perché lo fai ridere quando stoni. >>
Il bambino interpellato si girò verso di loro e li guardò confuso. Probabilmente aveva solo sentito il suo nome e si era girato, ma non li aveva minimamente ascoltati, troppo concentrato sui suoi esercizi di piano. Era paradossale come quei tre potessero essere fratelli. James e Lily avevano l’argento vivo addosso, mentre Albus era decisamente più riflessivo e pacato, molto più intelligente della norma e una grande voglia di non essere inferiore al fratello maggiore. << Scusate…non vi stavo ascoltando… >> ammise infine.
<< Dai dici che ho ragione io! >> lo spronò James.
<< Ma non so nea… >> tentò di replicare il minore.
<< Tu dillo e basta! >>
<< Ok…hai ragione! >>
<< Ma Al! >> piagnucolò la bambina incrociando le braccia al petto << Non è vero che ha ragione! Io non stono! >>
Al la guardò ma non disse nulla per poi rigirarsi verso il piano << Al! >> lo richiamò la bimba << Ora mi dovevi dare ragione! >>
<< E come facevo? E’ vero che stoni… però stai migliorando molto sai? Devo farti i miei complimenti >>
Harry, ancora nascosto sulle scale, chiuse gli occhi ben sapendo cosa stava per succedere.
Purtroppo per il suo secondogenito Lily e James avevo lo stesso brutto vizio di Ginny e Ron di non ascoltare per intero le frasi. Il complimento fu quindi ignorato e in un secondo l’intero salotto fu riempito da una risata sguainata e in pianto disperato.
<< Hahaha grande Al! Lo sapevo che eri mio fratello! Bravo! >>
<< Ma Al, quanto sei cattivo! Non è giusto! Io so cantare! >>
I due stavano strillando in contemporanea. Al sbiancò non sapendo più che fare: “Tiro qualcosa in testa a quel troll di mio fratello? O calmo le lacrime di coccodrillo di Lily? Tiro qualcosa in testa a quel troll di mio fratello? O calmo le lacrime di coccodrillo di Lily? Tiro qualcosa in testa a quel troll di mio fratello? O calmo le lacrime di coccodrillo di Lily?...”
<< Piantatela! >> urlò finalmente il genitore scendendo dalle scale e zittendoli tutti e due di colpo << Lily hai solo quattro anni, non puoi già saper cantare! E tu Jim, ne hai sette di anni, comportati da persona matura per favore, lascia stare tua sorella e raccogli immediatamente il fumetto che hai lanciato in terra! >>
Entrambe le pesti annuirono obbedienti. Harry si arrabbiava difficilmente con i suoi figli a differenza di Ginny, ma quando succedeva era guai…
Lily si mise nuovamente seduta accanto ad Albus, che aveva sorriso al padre con gratitudine, guardandolo con i suoi occhi smeraldini, prima di rimettersi a lavoro, mentre James raccoglieva il fumetto e si sedeva di nuovo sul divano.
Harry espiro profondamente e si accomodò di fianco al maggiore.
Setterò in silenzio per qualche minuto. Harry si beava della bravura del secondogenito insieme alla piccola Lily che aveva optato per un religioso silenzio, mentre James si era immerso nella lettura di un nuovo fumetto.
<< Papà? >> fece ad un tratto la bambina richiamando la sua attenzione.
<< Dimmi tesoro >>.
Lei si alzò andando a sederti in braccio al padre che l’accolse a braccia aperte << A che ora dobbiamo andare dallo zio Bill? Te lo ricordi? >>
<< Veramente no >> ammise Harry passandosi una mano tra i capelli << E’ vostra madre che ha organizzato tutto, a me non ha detto nulla >>
E a proposito di Ginny…che fine aveva fatto? Solitamente al “Papàààààà! James rompe!” lei era la prima ad arrivare e intervenire dividendo i due litiganti. Quel girono invece non si era vista.
<< Allora dovremo aspettare parecchio per saperlo >> si intromise Albus scendendo definitivamente dal seggiolino del piano forte << Sta mattina è uscita con zia Hermione dicendo che doveva comprare un “nuovo bambinello” per i presepe e avrebbe fatto volentieri anche due chiacchiere…>>
<< E sappiamo bene che poi le chiacchiere tra mamma e la zia cono sempre molto più di due >> commentò James facendo ridere di gusto gli altri tre.
<< Al? Hai detto comprare un “nuovo bambinello”? >> il bimbo annuì sorridendo scuotendo i capelli nero pece << E come mai? Il vecchio non andava più bene? >>
<< No, andava bene…solo che ieri James lo ha rotto giocando a Gobbiglie e mamma ha voluto approfittarne per comprarne uno più bello cos… >> ma non riuscì a finire la frase che il maggiore gli lanciò contro il fumetto.
Al riuscì ad abbassasi in tempo per non essere preso dall’oggetto volante che andò a finire contro un quadro raffigurante Harry, Ron ed Hermione a diciassette anni, al tempo della sconfitta di Voldemort. Il Ron del dipinto cominciò a sbuffare infastidito, mentre Hermione cercava di calmarlo e Harry sorrise guardando la scena.
L’Harry adulto, invece, diede uno scappellotto al figlio << James, potevi fargli male! >>
<< Ha cominciato lui, è una serpe spiona! >>
Gli occhi smeraldini di Al si dilatarono terrorizzati << No! >> urlò << Io non ci voglio andare a Serpeverde, no! >>
Harry lo guardò confuso. Una reazione del genere non era di Al! Lui era sempre tranquillo e posato, quegli isterismi non facevano parte del suo carattere. Chissà James che gli aveva raccontato…
<< Sta tranquillo Al >> lo ammonì il padre << Tuo fratello non dice sul serio. Tu non andrai a Serpeverde se non lo vorrai, ma hai solo sei anni. Aspetta prima che ci finisca tuo fratello per preoccupartene! >>
Il figlio maggiore si girò sconvolto verso il padre, come se avesse appena proposto di invitare in drago a cena << Uomo-che-non-sa-cosa-sta-insinuando che hai detto?* >>
Gli altri tre scoppiarono nuovamente a ridere mentre James arrossiva piccato.
<< Su via figliolo >> Harry gli mise un braccio attorno alle spalle << Tu proprio non devi temere nulla, sarai di sicuro un Grinfondoro, ne sono certo! >>
<< E perché? >> domandò il bambino sinceramente curioso e decisamente rincuorato.
<< Beh, sai coraggioso e hai…un certo “talento per i guai” tanto per cominciare… >>
<< Poi a Corvonero e a Serpeverde ci vanno gli astuti e gli intelligenti >> aggiunse Al
<< E a tasso rosso gli altruisti >> completò Lily guardando complice l’altro moretto << Quindi Grifondoro è l’unica tua possibilità! >>
<< State per caso insinuando che sono uno scemo egoiste ad insensibile? >>
Gli altri due si guardarono per poi rispondere all’unisono << Logico che si! >>
<< Piccoli… >> Stava quasi per alzarsi ma Harry lo trattenne. << Su, non fare così >> lo ammonì dandogli un bacio tra i capelli neri.
<< Ah, papà! >> strillo il piccolo << Che schifo! >>
Harry rise. Si James era proprio in quella fase in cui si odiano i baci…
<< Salve famiglia sono tornata! >> urlò la voce di Ginny dal corridoio.
<< Mamma! >> urlarono le tre pesti e corsero ad abbracciarla calorosamente.
<< Calma ragazzi, soprattutto tu Jim, non voglio altri disastri….ma non siete ancora pronti? >> domandò guardandoli attentamente << Dobbiamo andare dallo zio Bill! Muovetevi a vestirvi! >>
James e Al fecero il saluto militare e corsero al piano di sopra seguiti da Lily, che da poco aveva imparato a vestirsi da sola.
<< Ciao tesoro >> la salutò l’uomo cingendole la vita con le braccia.
<< Ciao anche a te Harry >> fece lei di rimando portando le braccia attorno al collo del marito.
Lui le sorrise e scese a baciarle le labbra.
<< Bleah che schifo… >> fu il coretto di tre voci dal piano di sopra.
Entrambi gli adulti sospirarono e si voltarono verso i loro figli << Ditemi cari >>
<< Mamma non trovo il maglione blu che mi ha regalato la nonna l’anno scorso >> fece Al.
<< Ed io non trovo i calzini >> aggiunse James.
<< Mentre io non riesco ad allacciare le scarpe… >> ammise la più piccola.
Ginny sospirò alzando gli occhi al celo << Lily fatti aiutare da papà io cerco gli indumenti perduti >> diede un altro bacio a fior di labbra al marito e corse al piano di sopra.
<< Vieni principessa >> la bambina sorrise e si fiondò tra le braccia del padre che la fece sedere sul divano e cominciò a d allacciarle le scarpette.
La bambina osservava attenta ogni minimo movimento dell’uomo ma intanto sembrava pensierosa. Harry rise dell’espressione concentrata della figlia << A che pensi? >>
<< Perché dobbiamo andare dallo zio Bill? >>
<< Per festeggiare il natale, Lily. La sua casa è più grande della nostra…ci stiamo tutti >>
<< E perché si festeggia il natale? >>
<< Perché a natale è nato un bambino molto importante >>
<< Gesù? Quello che ha comprato oggi la mamma? >> domandò indicando la busta che la donna aveva lasciato in salotto.
<< Si, proprio lui >>
<< E perché lo festeggiamo? Io Gesù non lo conosco e non gli ho fatto neanche il regalo! >> sembrava veramente allarmata della cosa.
Harry rise di nuovo e se la mise in braccio << Ma tesoro, nessuno conosce Gesù, solo che per certi versi è un eroe >>
<< Ma sei un eroe anche tu papà, è per di più ti conoscono. Perché non è natale anche quanto sei nato tu? >> chiese guardando intensamente il padre.
<< Perché per far si che il compleanno di uno diventi una festa quella persona deve prima morire Lily! >> sentenziò la voce di James che, vestito tutto punto, si fiondò sul divano.
Harry alzò gli occhi al celo. I ragionamenti di James erano sempre più assurdi, ma in un certo senso aveva ragione.
<< Beh dovrebbero farlo anche a papà! >>
<< Gli stai augurando di morire Lils? >> chiese lui guardandola col suo sorriso maladrino.
Lily dilatò gli occhi e guardò il padre spaventata << No, no papà! Non lo farei mai la sai vero? Non voglio che tu muoia ti voglio troppo bene mi mancheresti tantissimo. >>  e lo strinse forte a se.
Harry si senti improvvisamente in pace col mondo, pervaso da quella calma che solo la sua famiglia sapeva donargli. << Si che lo so amore, e anche io ti voglio tantissimo bene, lo sai vero? >>
La bimba sorrise << Si papà e sai una cosa ci ho ripensato… >>
<< A cosa? >>
<< E’ meglio se in tuo compleanno non è un altro natale. Tu sei il mio eroe e così ti posso festeggiare solo io, sei tutto per me! >>
Harry la guardò commosso dandole un bacio tra i capelli vermigli.
<< Forza ragazzi, muovetevi! >> fece la voce di Ginny dai piano di sopra, mentre correva per le scale seguita di un pimpante Albus << O faremo tardi >>
<< Si muoviamoci >> fece decisa Lily << Voglio darli anch’io gli auguri di buon compleanno a Gesù! E poi gli farò anche gli auguri di natale! >>
 

BUONE FESTE! Dalla vostra, Fred Cullen kiss kiss! *Cmq messaggio per roxen carrey: hai notato la frase vero? XDXDXD ^_^
 

  
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