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Autore: Gloom    25/12/2010    2 recensioni
Per tutti, Mem è mitica: sempre presente per tutti, sempre disposta ad ascoltare, ad aiutare, a sorridere.
Eppure non permette mai a nessuno di avvicinarla troppo: l'unico che ci è riuscito è un Old Boy tenero e non troppo alto.
Ma Mem ha anche un padre, dilaniato dalla paura di perdere l'ultima donna della sua vita; qualche sua iniziativa potrebbe compromettere la fama della mitica Mem che tutti conoscono.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Che nel corso della vita tutti siano stati vittime di metamorfosi, è un dato di fatto.
Nel caso di Mem, in quel lasso di tempo dai quindici ai diciassette anni la nostra eroina cambiò come cambia un cucciolo che crescendo diventa un grizzly: i vestiti si scurirono, i capelli diventarono sempre più corti, i lobi delle orecchie si riempirono di buchi e i polsi di cuoio.
Contemporaneamente i fianchi si scolpirono e il seno crebbe, i lineamenti del viso si fecero più marcati e le gambe più sode.
Ci volle un po' perché i ragazzi si accorgessero di lei e, quando successe, era troppo tardi: ormai nel cuore di Mem c'era un ragazzo, un Old Boy che l'aveva conquistata con quello sguardo profondo che sembrava in grado di leggerle dentro, come nessuno era mai riuscito a fare.
 In realtà Mem stessa non era sicura che lui sapesse davvero tutto di lei, ma provava del sentimento per lui. E se quel sentimento lo maneggiava con cautela, era unicamente a causa della loro giovane età -al fatto che a quell'età le cose cambiavano velocemente come il prezzo del petrolio.
 L'Old Boy ovviamente era perso: più la guardava, più si stupiva. Quando l'aveva baciata per la prima volta Mem ancora non era diventata quella che era, ma presto era fiorita, sbocciata: era diventata l'invidia di tutti i ragazzi del quartiere.

 -Mem, stai progettando qualcosa per ferragosto?
 -Penso di sì, papà. Vediamo chi riusciamo a radunare e saliamo al bosco, a cuocere un po' di ciccia.
 -... E a bere come le spugne.
 -Beh, non penso... insomma...
 -Lasciamo stare. Chi siete?
 -Non li conosci.
 -Potrei conoscerli.
 -Levatelo dalla testa e mettitelo ai piedi.
 -Starei molto più tranquillo!
 -Ma tu devi stare tranquillo comunque.
 -E come? Ancora non ho mai visto neanche il tuo...
 -Non ricominciare, dai. Fatti bastare una cosa: una volta che sei la ragazza del mio ragazzo, sei in una botte di ferro.
 -In che senso?
 Come si fa a rispondere a una domanda del genere, posta da un padre? Gli adulti spesso non capiscono che ci sono dei limiti oltre i quali non si possono spingere. Cercare di superarli è controproducente: gli adolescenti hanno regole che gli adulti non possono capire, neanche volendolo.
 Gli adulti non sono mai stati adolescenti.
 Ed era esattamente questo il terrore di Mem: arrivare all'età adulta senza ricordare un emerito di quando aveva diciassette anni, un ragazzo e le scampagnate al bosco con gli amici innaffiate di birra.
  
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