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Autore: malfoy _    28/12/2010    9 recensioni
“È una leggenda che risale ai tempi in cui Narnia fu creata. Fu predetto che il Grande Leone fosse in possesso di un potere immenso e pericoloso, ed era disposto a donarlo ad una persona meritevole, che l’avrebbe usato a fin di bene, per salvare vite o combattere per Narnia stessa. Chi ne sarebbe entrato in possesso avrebbe poi ricevuto il nome di salvatore”
[Ho in mente questa fan fiction da quasi un anno, e la pubblico adesso, visto che tra pochi giorni uscirà il viaggio del veliero, vi avverto che ci sono sopiler. Saranno presenti tutti i pevensie, Caspian e altri personaggi, e sarà protagonista anche una storia d'amore tra...per scoprire di più leggete e commentate;D]
FanFiction sospesa fino a tempo indeterminato
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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«Questo coso mi fissa!»

«E tu non guardarlo»

Ma il nano fissava con sguardo truce i due uomini che lo scortavano verso la morte.

Erano tutti e tre su una barca, e si allontanavano il più possibile dalla riva per fare annegare la creatura di Narnia.

Il silenzio regnava sovrano se non fosse stato per una voce, anzi, un urlo, sentito in lontananza che aveva attirato i due uomini al servizio di Miraz, i quali si voltarono automaticamente verso la voce sentita.

«Ma quella…» disse uno dei due, strizzando gli occhi. «Quella non è Alicia, la nipote di Miraz?»

Anche l’altro strizzò gli occhi, e, stupito come il compagno, annuì.

 

I Pevensie invece guardavano Alicia con aria interrogativa, si lanciavano anche occhiate tra di loro, come per chiedersi “questa è sana o ha qualche rotella fuori posto?”.

«Perché state lì impalati?» strillò Allie, e, dimenticandosi completamente di essere “reduce” da una pugnalata, una corsa e varie ferite, si alzò e, prendendo con uno scatto la spada di Edmund si rivolse ai due uomini sulla barca.

«Liberatelo subito!» urlò più forte che poteva.

«Tornami indietro la spada!» ribattè Edmund furioso, e, irato quanto il fratello, Peter avanzò tenendo la sua di spada puntata contro Allie.

Alicia non aveva la benché minima idea di come si usasse un arma, tranne arco e frecce, e strinse la spada di Edmund con forza, tantoché qualcosa le tornò in mente: il taglio alla mano.

Senza nemmeno volerlo la spada le cadde a terra, e il fratello minore la raccolse in fretta, ma Peter non voleva lasciare andare la ragazza, e le puntò la spada al petto.

«Dimmi subito chi sei!» le urlò.

Allie iniziò a tremare. «Mi chiamo Alicia, sono la figlia di Re Miraz, signore di Telm…» la ragazza in lacrime alzò lo sguardo e vide i due uomini intenti a prendere il nano incatenato per buttarlo in acqua. A quel punto Allie scoppiò: «Salvate il nano!» E indicò il punto sopra la spalla di Peter.

Solo allora i Pevensie si accorsero della barca e spostarono la loro attenzione sugli individui che trasportava.

«Mollatelo!» urlò Susan puntando il suo arco verso gli uomini, che però eseguirono alla lettera e lasciarono andare il nano in acqua.

Susan scagliò una freccia, che colpì un uomo e Peter ed Edmund si buttarono in acqua, mentre che Lucy, sulla riva, incoraggiava i fratelli.

Il tutto avvenne in pochissimo tempo e così velocemente che nella foga di “ripescare” la creatura e portare la barca, nessuno si accorse di dov’era andato il secondo uomo.

O forse qualcuno se ne accorse.

Allie guardava attentamente la scena, pregando che il nano fosse ancora vivo, quando qualcuno le attorcigliò il braccio intorno al collo e le tappò la bocca con la mano.

«Sei tu Alicia?» chiese l’uomo con voce sadica.

Allie non si mosse di un centimetro, così l’uomo, molto frettoloso, le prese con forza la mano destra e ridacchiò.

«Certo che sei tu, che ne dici ti tornare da tuo caro zio?»

Allie non sapeva che fare. I Pevensie pensavano ad altro e lei  non aveva armi. Aveva solo una vocina nella sua testa che, chissà da dove veniva, le stava urlando “reagisci! Sfrutta il tuo dono!”.

Una strana energia la percorse da capo a piedi, ma non era una cosa nuova, l’aveva già provata da qualche parte.

E poi, finalmente, le arrivò “l’illuminazione”, l’aveva già fatto una volta con Miraz! Ora aveva capito cosa doveva fare.

In pochi istanti gli occhi di Allie diventarono neri come l’inchiostro e l’uomo che la teneva cadde a terra contorcendosi in fitte di dolore.

«Alicia!» urlò Lucy andandole incontro. «Ti ho vista con quell’uomo e poi lui…» lo guardò steso a terra e dolorante. «Che hai fatto?»

«Io… non lo so…»

In quel momento anche gli altri fratelli e il nano (un po’ incavolato con Susan) si precipitarono da Allie.

«Dov’è l’uomo?» fu la prima cosa che Peter disse.

Lucy indicò un punto a terra, ma proprio dove prima c’era l’uomo ora c’era solo sabbia. La sorella minore e la nipote del re si scambiarono sguardi interrogativi.

«Deve essere scappato» disse Lucy, guardando verso la foresta.

Peter intanto si fece avanti verso Allie, senza però puntarle la spada.

«Ti conviene dirci chi sei e perché quell’uomo ti stava prendendo e…» guardò il nano. «Tu che ci facevi in quella barca?»

Alicia fece un respiro profondo. «L’ho detto chi sono! Mi chiamo Alicia, ma odio questo nome e mi chiamano tutti Allie, sono la nipote di re Miraz, signore di Telmar, per poco non venivo uccisa sta sera perché mi hanno incolpata della fuga di Caspian e quel tipo mi voleva per riportarmi da mio zio! Quello, non ci credo ancora, è un nano! L’hanno catturato e ora sappiamo che le creature di Narnia non sono estinte, e le vogliono sterminare tutte come fecero i nostri avi!» disse tutto tanto velocemente e con tanta rabbia che Alicia stessa si stupì di come c’era riuscita. «Piuttosto, voi che ci fate qui?»

Peter guardò gli altri fratelli, come per chiedergli un parere silenzioso. «Sono re Peter, il magnifico»

«Potevi evitare l’ultimo appellativo» scherzò Susan, guadagnandosi le risate dei presenti, compresa Allie, che però smise subito, facendo un rapido calcolo in testa di quegli insegnamenti che aveva appreso su Narnia.

«Un momento…» disse squadrandoli tutti e quattro. «Quindi voi siete le regine Susan e Lucy e tu sei re Edmund?» Tutti e tre annuirono.

Il nano, ridacchiò tra sé come se non credesse ad una parola e, come se quella fosse una discussione sciocca e per niente importante, si avvicinò ad Allie e le prese la mano destra, analizzandola con fare pratico.

Alicia lo lasciò fare, dopotutto lui era con lei quando Miraz aveva commesso quell’atrocità.

«Mhh» disse pulendo un po’ di sangue. «Non è completo…»

I Pevensie non potevano nascondere la curiosità, tanto che Edmund si avvicinò alla ragazza, che chiuse immediatamente la mano.

«Cos’hai sulla mano? Cos’è che non è completo?» chiese cercando di prendere l’arto della ragazza.

Allie allontanò con uno scatto fulmineo la mano e guardò Edmund con uno sguardo pieno d’ira.

«Non ti interessa» gli disse decisa.

Edmund si girò come per cercare il sostegno dei fratelli, ma si rigirò quasi immediatamente. «Forse possiamo medicarti la ferita…»

Il nano, che aveva capito che Alicia non aveva la minima intenzione di mostrare il segno del pugnale, prese un fazzoletto da una tasca, e con dolcezza lo legò intorno alla ferita.

Edmund intanto lo guardava sconcertato.

«Giusto… meglio farsi medicare da un nano che da…»

«Vedi di farti i fatti tuoi!»

«Sono un re di Narnia, farmi i fatti degli altri è uno dei miei compiti!»

«Oh, mi scusi, sire, vuole vuole che le apra le porte dalla sala del trono? Ups, perché non arrivava 1300 anni fa?»

Tre dei Pevensie guardavano sbigottiti la ragazza dopo la sua ultima frase, ma Edmund non ci aveva fatto caso, era impegnato a scagliarsi sguardi intrisi di frecciate con Allie.

 

Angolo dell'autrice

Salve a tutti! Ho un paio di cose da dirvi:

1- Buon Natale!! Sapete, il Natale è la mia festa preferita, e sono tristissima che duri così poco :(

2- Scusate l'attesa, ma in questo periodo non mi sono connessa spesso

3- Spero che abbiate visto il Viaggio del Veliero, io me ne sono completamente innamorata *-* specialmente amo sempre di più Edmund!! <3 <3

 

Direi che ho finito, posso passare alla fic.

Prima di tutto i ringraziamenti a laura Pevensie, BeaDiosa, giulya95, _ L a l a, vaned1995, Sunny Fortune e MeryPevensie vi ringrazio di cuore, amo leggere le vostre recensioni, sono felicissima che vi immedesimate tanto nella storia da porvi tanti interrogativi e da sentirvi sempre di più dalla parte di Allie.

Passando al capitolo... bè, mi sembra che stia diventando inutile nascondere ancora la coppietta: Allie ed Edmund! <3

Ma forse sarà un po' diverso da come vi aspettate, infatti leggendo questo capitolo potrete capire che non c'è niente di sdolcinato del tipo "si guardarono negli occhi e fu amore" o "sentirono qualcosa di strano non appena si videro" o altre cose del genere, sinceramente non sono nemmeno il tipo.

Invece il loro incontro è casuale e non forzato e già è tanto se hanno il tempo di guardarsi fra di loro, con tutte le emozioni che corrono.

Questo perchè non mi piacciono gli inizi troppo sdolcinati, poi dopo le sdolcinatezze vanno più che bene *-* (vanno benissimo!)

Alla fine però provano un forte sentimento...................... l'odio! XDD

Al prossimo capitolo!

Commentate in tanti!

  
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